26 Gennaio h. 16.00
Il Dottor Bostik | Uno Teatro
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Rassegn
15 Dicembre h. 16.00
Assemblea Teatro
musiche e arrangiamenti di Matteo Curallo | un testo di Renzo Sicco |
canzoni di Renato Rascel | la tromba di Paolo Milanesi |
in scena Cristiana Voglino, Andrea Castellini e Paolo Sicco |
movimenti coreografici Antonella Dell’Ara | le pecore sono state
realizzate da Paolo Rogantin | regia di Giovanni Boni |
Dove vanno a finire i palloncini è una pennellata di colore in
un’epoca indubbiamente grigia, tesa. è un inno alla raffinatezza
e all’eleganza, un’esaltazione - finalmente - della parola italiana
e delle sue mille potenzialità semantiche. è luce soffusa contro
l’eccesso (a volte spreco) di illuminazione, è voce pacata contro le grida del quotidiano. Se aggiungi che lo spettacolo in
questione è per bambini, la formula risulta quasi sperimentale,
pur trattandosi di un omaggio a un cantautore scomparso oltre
vent’anni fa. I palloncini sono quelli che «sfuggono di mano ai
bambini», come cantava Renato Rascel in una delle sue più
poetiche canzoni dedicate al mondo dell’infanzia. Attore di
teatro ma anche di tv e cinema, comico, cantautore e ballerino, Rascel è un grande uomo di spettacolo, salito alla ribalta
nell’Italia degli Anni Cinquanta e Sessanta. Giochi di parole,
messaggi educativi mai dogmatici, in un divertissement che
non è mai fine a se stesso. Va sempre oltre.
testo e regia Dino Arru (ispirato a «Pierino e il lupo» di Prokofiev) |
musiche di Prokofiev | con Dino Arru e le marionette del Dottor
Bostik |
La scena, un grande piano inclinato di legno, viene avvolta
dalla marcia in si bemolle maggiore, opera 99, di Prokofiev.
Seguendo il ritmo musicale gli elementi scenografici entrano
e vanno a posizionarsi: prende forma il bosco, si edifica ‘a
vista’ la casa di Pierino e del nonno, spunta il grande albero,
sbocciano i fiori, si innalzano le sponde dello stagno. La
meraviglia prende la forma di un grande quadro metafisico in cui trovano spazio tutti i diversi strumenti musicali
dell’opera di Prokofiev «Pierino e il lupo». Ecco allora che,
accompagnato dalla musica, l’animatore fa entrare in scena
i personaggi, che sono grandi marionette scolpite in legno
e la storia ha inizio.
2 Marzo h. 16.00
O.P.S. Officina Per la Scena | TeatroAbitato
liberamente ispirato ai romanzi di Chretien de Troyes, Jack White |
testo Valentina Volpatto | regia Paola Raho |
con Paola Raho e Valentina Volpatto |
Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda rappresentano
ancora oggi il sogno di un mondo giusto, di un mondo
dove poter vivere in pace, dove tutti, adulti, bambini, uomini, donne, stranieri, mattarelli, tutti ma proprio tutti sono
uguali e hanno lo stesso valore, dove tutti portano rispetto
al prossimo e cercano di essere d’aiuto. Nel castello di Camelot, dove vive con la bellissima moglie Ginevra, Re Artù,
su consiglio del Mago Merlino, dà vita alla Tavola Rotonda,
attorno alla quale si ritrovano i più nobili e valorosi cavalieri
del Paese, primo fra tutti il giovanissimo Lancillotto, generoso ed invincibile eroe.....
I libri raccontano di mirabili avventure, guerre vittoriose,
emozionanti tornei e dolci amori…
6 Aprile h. 16.00
O.P.S. Officina Per la Scena | TeatroAbitato
di e con Paola Raho e Valentina Volpatto |
supervisione Michele Guaraldo |
Cicciottella è una bambina che vuole mangiare cose buone…. non vuole mangiare niente altro che gelato, gelato a
colazione, gelato a pranzo, gelato per cena …. E la mamma
non fa che servirle il minestrone.
Ecco allora che dal frigo compaiono Tina, la Carotina e Dora
la Pomodora, due buffi personaggi che fanno da filo conduttore per parlare di sana alimentazione.
Ma Cicciottella incontrerà anche altri personaggi tentatori
come Renato, il grasso idrogenato e Dante il Colorante. Riusciranno Dora e Tina a convincere Cicciotella che le verdure
sono buone e sfiziose?
Obesità, anoressia, disturbi alimentari sono temi che diventano sempre più importanti nella nostra società e che colpiscono un bambino su 5.
Abbuffata fa comprendere al giovane spettatore, attraverso il
gioco ed un linguaggio leggero e diretto l’importanza di una
sana alimentazione.
T +39 011.0446158 | +39 348 8442070
[email protected] | teatroabitato.it
CORSO DI TEATRO per adolescenti
il mercoledì ore 18.30 / 20.00
Info e prenotazioni:
349 5866830 - 329 0922018
Teatro Eugenio Fassino
Centro Polifunzionale La Fabrica
Via IV Novembre 19, Avigliana
Abbonamento intero
5 spettacoli a 48 € invece di 60 €
Abbonamento ridotto
5 spettacoli a 40 € invece di 50 €
Riduzioni
Soci NovaCoop | Soci Unitre | Soci corsi di Teatro condotti
da Teatro Abitato o da Pcm, Ops, Crab | Over 65 | Under 18
Handicap | Torino + Piemonte Card |
Tesserati CinemAlCinem 2013/14 |
CORSI DI TEATRO AL FASSINO !
CORSO DI TEATRO per bambini
il mercoledì ore 17.00 / 18.30
teatroAbitato
Biglietto intero 12 €
Biglietto ridotto 10 €
| le famiglie a teatro posto unico 5 € |
CORSO DI TEATRO per adulti
il mercoledì ore 20.30 / 23.00
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INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI |
TEATRO ABITATO |
TEATRO EUGENIO FASSINO |
Centro Polifunzionale La Fabrica |
Via IV Novembre 19, Avigliana |
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a cura di
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teatroAbitato
in collaborazione e con il sostegno di
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8 Novembre, h. 21.00
O.P.S. Officina Per la Scena | TeatroAbitato
Investire forze e risorse nella Cultura in questi tempi può
sembrare superfluo e velleitario. Tante sono le difficoltà della
nostra società, che forse potremo pensare a qualcosa di più
utile e concreto. Noi di Teatro Abitato non siamo di questa
opinione. Promuovere il teatro e la cultura, se fatto con rigore e generosità, può lasciare un segno nel presente, può
incidere nel tessuto sociale di una comunità. Il senso del nostro lavoro sta nell’incontro e nel confronto. L’incontro con la
gente e il confronto continuo tra le istanze artistiche di chi fa
del teatro un lavoro e un’arte. La seconda stagione di Teatro
Abitato nasce così all’insegna di questi incontri e propone un
ricco cartellone, nel quale diversi artisti abiteranno il Teatro
Fassino e dialogheranno con il pubblico della Valle attraverso
la loro proposta artistica. In questo senso cercheremo di coinvolgere quanto più possibile tutte le età. Proponiamo una ricca stagione di prosa che affronta classici e lavori di forte denuncia sociale, ma anche il teatro per i ragazzi e le famiglie. Si
arricchisce la proposta formativa che prevede corsi di teatro
per giovani e adulti ma anche alta formazione d’attore con
maestri internazionali della scena contemporanea.
Fortificati dagli incontri avuti nel primo anno di presenza ad
Avigliana, ci auguriamo che sempre più il teatro diventi «necessario» per la valle.
liberamente ispirato a «Lo stato d’assedio» di Albert Camus |
regia di Michele Guaraldo | con Maria Augusta Balla,
Luca Busnengo, Michele Guaraldo, Valentina Volpatto | elaborazione
del testo Michele Guaraldo | coreografie e assistenza alla regia
Cecilia Bozzolini e Paola Raho |
realizzato con il contributo della Regione Piemonte |
con il sostegno del Sistema Teatro Torino
La Peste è arrivata in città portandosi dietro le sue cose buone. Vi regalerà uno spettacolo divertente e spumeggiante,
con giochi, coreografie, macchiette e passatempi. Vi mostrerà la sua valigia carica di sogni, di magie, di slogan per coinvolgervi e non farvi pensare. Nella grande boule della lotteria
c’è anche il tuo numero.Tutti possono vincere il premio più
ambito. E allora concentratevi, decidetevi, occupatevi!!!
Le parole di Camus a cento anni dalla sua nascita (lo scrittore è infatti nato il 7 novembre del 1913) sono profetiche: la
schiavitù si abbraccia attraverso il sorriso, l’intrattenimento,
l’ammiccamento, la volgarità, il patinato, il successo, il sesso
e la promessa di tutto ciò.
29 Novembre, h. 21.00
6 Dicembre, h. 21.00
Santibriganti Teatro
di Mauro Piombo | con Cecilia Bozzolini e Mauro Piombo |
Frammenti, schizzi, parole, lazzi, gesti rubati al repertorio dell’attore, autore e regista Mauro Piombo: frattaglie appunto, avanzi
assortiti per un piatto nobile nel segno della generosa tradizione
della cucina contadina .
La Commedia si rinnova dal repertorio: tirate, bravure, spropositi deflagrano in un nuovo canovaccio per due «comici»
offerto al pubblico con gusto moderno, in un gioco aperto
che si rigenera di sera in sera.
Un viaggio tra i tipi dell’antica Improvvisa, un filo rosso tra il
comico e la maschera.
«Mauro Piombo e Cecilia Bozzolini evocano, tra solo essenziali condimenti scenotecnici, sapide schegge d’una Commedia dell’Arte dove l’antica sapienza dell’attore, ri-polarizzata dalle lenti moderne dell’avanspettacolo, torna a mettere
in movimento figure che parlano senza intermediazioni alla
sensibilità del Duemila” [Roberto Tessari - Studioso e saggista di
Commedia dell’Arte e di storia del teatro]
17 Gennaio, h. 21.00
31 Gennaio, h. 21.00
Crab Teatro|TeatroAbitato
liberamente tratto da Kain di Friedrich Koffka | traduzione di Eloisa
Perone | di e con Pierpaolo Congiu, Eloisa Perone, Antonio Villella |
ambientazioni video Fabio Melotti | musiche originali Bruno Franceschini | scena Elisabetta Ajani | disegno luci Cristian Perria |
in coproduzione con Kook Label Berlin |
con il sostegno di Sistema Teatro Torino e Provincia, Il Nostro
Pianeta, Città di Piossasco | con il patrocinio del Goethe Institut
Torino | in collaborazione con Pepe Studio Parrucchieri, Born in
Berlin clothing, Overseas AG Milano |
Il vitello ti guarda, quando colpisci? Ha gli occhi aperti quando
si colpisce? Sì, penso che debba guardare, che non possa
staccare gli occhi da te e ti debba guardare. Tu hai i suoi occhi
addosso e lui ti guarda, sempre, e ha occhi stupiti, e quando
alzi il braccio per colpire tu… tu li devi guardare gli occhi e tu
non puoi, non puoi colpire perché ci sono gli occhi, in mezzo… i tuoi occhi, Abele!Continua la ricerca sul doppio della
compagnia Crab iniziata con «Un finale per Sam», in cui scena e
realtà, inizio e fine, verità e finzione si mischiano in un ipotetico
dialogo contemporaneo dei personaggi di S. Beckett.StudioCaino indaga i meccanismi che si celano dietro al desiderio di
conoscenza, alla curiosità, alla morbosità di ognuno di noi.
24 Febbraio, h. 21.00
8 Marzo, h. 21.00
Piccola Compagnia della Magnolia |
Théâtre de l’Epée de Bois - Cartoucherie
de Vincennes | TeatroAbitato
di Federico Garcia Lorca | regia Antonio Diaz - Floriàn |
con Giorgia Cerruti, Davide Giglio, Luisa Accornero, Fabrizia
Gariglio, Agla Germanà, Francesca Lo Bue, Cecilia Bozzolini |
«La casa di Bernarda Alba» è l’estremo capolavoro di García
Lorca, completato nel giugno 1936. Lo spettacolo è realizzato
in coproduzione con il Théâtre de l’Épée de Bois della Cartoucherie di Parigi, ed è il rifacimento italiano di una messa in scena
che Antonio Díaz-Florián e la sua troupe hanno creato nel 2001,
al Teatro Espada de Madera di Madrid. Si tratta di una collaborazione di grande prestigio per la Piccola Compagnia della Magnolia che da anni porta in scena questo classico in Europa con
felice esito di pubblico e critica. è un’occasione unica di mostrare al pubblico italiano il lavoro di un maestro del teatro europeo.
21 Marzo, h. 21.00
4 Aprile, h. 21.00
Tecnologia Filosofica
di Stefano Botti e Aldo Torta | con Stefano Botti, Francesca
Brizzolara, Francesca Cinalli, Riccardo Maffiotti, Aldo Torta, Elena
Valente | musiche Paolo De Santis | disegno luci Cristian Perria
Al centro dell’indagine è l’identità sessuale esplorata nell’universo adolescenziale, del quale sono affrontati gli aspetti
delicati connessi al percorso di coming out, compresi la relazione con la famiglia, in particolare con la figura della madre,
il rapporto con il mondo giudicante e il meccanismo delle
etichette, il principale freno nel dichiararsi agli altri. Lo spettacolo è il frutto di un percorso attraverso cui la compagnia
si è cimentata nella scoperta di quella sottile linea d’ombra
che non ha età e che costituisce il passaggio dell’individuo
da una fase di non accettazione e spesso di solitudine – in
cui ci si sente «sbagliati», «marziani» appunto – ad una fase
di riconoscimento di se stessi, di confronto e di accettazione.
18Aprile, h. 21.00
| Pierpaolo Congiu |
presidente di TAB-Teatro Abitato
Rinnovare un teatro non può coincidere semplicemente con
un nuovo allestimento materiale che coccoli lo spettatore
con più elevati parametri di comfort, ma deve tradursi necessariamente nel dotarlo di suggestioni e spunti di riflessione
che tentino di dare nuove risposte a quelle vecchie domande
che da sempre animano il pensiero dell’uomo. L’auditorium
Eugenio Fassino aspira ad essere tutto questo, per la città
che lo ospita, ma soprattutto per l’intera Valle di Susa. Nel
suo intento può contare sull’attività di Teatro Abitato, che nel
prendersi cura del cuore pulsante della città dei due laghi, ha
confezionato una stagione di prosa dalle infinite sfaccettature. Un caleidoscopio che, ne sono certo, saprà fornire a tutti
coloro che amano il teatro la giusta varietà di lenti attraverso
le quali vedere il mondo di oggi, ricordando il passato ed
immaginando il futuro.
| Andrea Archinà |
Assessore alla Cultura del Comune di Avigliana
Sudatestorie Teatro Ricerca
MO.Lem
di Christian Castellano ed Enrico Seimandi | messa in scena a cura
di Christian Castellano in collaborazione con Enrico Seimandi | con
Christian Castellano e Niccolò Bosio | effetti sonori e musica dal vivo
Niccolò Bosio | tecnica e disegno luci Andrea Sancio Sangiorgi |
voci off Khalid Boujir, Christian Castellano, Enrico Seimandi |
foto Cinzia Neirotti, Arci Bazura |
realizzato con il contributo di Alfa Teatro |
coordinamento e regia Marco Ivaldi, Marco Monfredini, Francesca
Tortora | con Chiara Cardea, Roberta Maraini, Silvia Mercuriati,
Salvo Montalto, Elena Pisu | direzione tecnica Andrea Sancio Sangiorgi | foto di scena |
in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – E45
Napoli Fringe Festival |
in collaborazione con Stalker Teatro | officine CAOS
Immaginiamo ora una Barca, ora un Molo, ora un qualsiasi
luogo da cui poter osservare. Di fronte il Mare. O qualsiasi
luogo da attraversare. Ad attraversare i Corpi, le Voci, i Gesti
di una nuova Odissea Contemporanea. A chi osserva la responsabilità di raccontarla. A chi osserva, e che in genere resta fermo, la curiosità e le necessità di porsi sulla stessa traiettoria di chi ci viene incontro a tutti i costi. Pur di vivere meglio.
O morire meglio. Omero Hardcore è un esigenza di Sguardo.
Da appoggiare su un altro sguardo. Quello di chi ci viene incontro. Omero Hardcore, alla stregua di un Concerto PunkMelodico-Hardcore, è la ricerca di quadri significativi che fanno il gesto il verso e il significato ad una parte di Storia molto
contemporanea. Ma il mare è un pretesto. La terra pure.
No, non è uno spettacolo. è solo quello che voi volete vedere e
nient’altro. La nostra domanda di partenza è sempre la stessa: che
differenza c’è tra non dire la verità e mentire?
Abbiamo provato a togliere dal teatro tutto il superfluo per
trovare, forse, la cosa che più del teatro rappresenta l’essenza
finale: fare insieme e dire qualcosa di non detto. Il risultato è
una tragedia dentro una tragedia, seguita da una tragedia
che sembra possa durare per sempre. Snervante. Ti verrebbe
da uccidere personalmente i protagonisti. Per il bene di tutti.
Fondazione del Teatro Stabile di Torino |
Il Mulino di Amleto
di Carlo Goldoni | con Nello Mascia, Lorenzo Bartoli, Barbara Mazzi, Maddalena Monti, Raffaele Musella, Fabio Bisogni | regia Marco
Lorenzi | scene e costumi Gaia Moltedo | musiche originali Davide
Arneodo (Marlene Kuntz)|
con il sostegno di Sistema Teatro Torino e Provincia |
con la collaborazione di Teatro Marenco di Ceva |
Dopo aver affrontato Shakespeare, Il Mulino di Amleto torna
nella stagione del Teatro Stabile portando in scena Gli innamorati di Goldoni. «Che cosa rimane a Gl’Innamorati se tolgo
la crinolina e tutta quell’idea di ‘700? – scrive la compagnia
– Due giovani ragazzi con un desiderio d’amore fortissimo,
ma che non riescono a sfiorarsi». La storia di Fulgenzio ed
Eugenia è attraversata da gelosie, violenza furibonda, silenzi.
Questi litigi diventano il campo in cui sfogare la fortissima
energia che i personaggi accumulano gli uni verso gli altri.
Laboratorio Permanente di Ricerca
sull’Arte dell’Attore
di e con Saba Anglana | regia e riduzione drammaturgica Domenico Castaldo | musiche e supervisione al progetto Fabio Barovero |
scene e luci Lucio Diana | oggetti LabPerm |
con il contributo della Città di Torino e della Provincia di Torino |
con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia di Torino |
«Mogadishow» è il viaggio di una donna e dei suoi spettatori
nella terra del Murug. La terra dove il dolore (Murug appunto,
un pensiero che è come un tormento, una sorta di spleen africano) si eredita di generazione in generazione, sotto forma di
mormorio costante nel plesso solare e si manifesta poi nella
possessione. La possessione si placa nei canti, nella danza e
nel racconto. Il racconto è uno spaccato epico e storico che
percorre, dalla fine della seconda guerra mondiale fino ad
oggi, il peregrinare di un malessere, attraverso le vicissitudini
di una famiglia mista ed attraverso le premesse della lunga
guerra civile somala. Ci si ritrova travolti da storie che con tanta
precisione ci appartengono e oggi più che mai si riflettono nel
dolore di altre e inevitabili diaspore.
LITTA produzioni | Accademia dei Folli
di Tiziano Scarpa | regia Carlo Roncaglia | con Gaetano Callegaro,
Giovanna Rossi, Gianluca Gambino, Enrico Dusio | musiche originali
Enrico De Lotto, Carlo Roncaglia | scene e costumi Guido Buganza |
luci Fulvio Melli | direttore d’allestimento Giacomo Cuppari |
con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia di Torino |
Sul marciapiede di una strada di una città italiana c’è un viavai
di passanti. Il testo de «Gli straccioni» si apre con una scena
performativa, quasi da galleria d’arte: gli attori percorrono il
palco fino a raggiungere un cumulo di abiti, si cambiano in
scena assumendo ogni volta un’identità diversa, impersonando diversi passanti casuali. I rapporti tra i quattro personaggi
principali si intrecciano, colpi di scena rivelano identità nascoste di alcuni di loro, mentre su quella strada si svolgono
rapine alla banca, cambi di scena e altri eventi inattesi. Il tono
alterna registri comici e drammatici, l’ambientazione stradale
permette irruzioni inaspettate e momenti contemplativi. Lo
spettacolo è un’indagine sulla povertà, sul lavoro, sul denaro:
racconta di uomini e donne alla deriva, anime rannicchiate
in angoli bui delle strade, uomini emarginati che diventano
poeti.