Capitolo 6 “Due modelli di stato: assoluto e costituzionale”

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Capitolo 6 “Due modelli di stato: assoluto e costituzionale”
1 La Francia verso la monarchia assoluta
Nel corso del Seicento i re di Francia e Inghilterra cercarono di rafforzare il loro
potere per renderlo assoluto cioè sciolto da limiti e leggi e quindi illimitato.
In Francia i re ci riuscirono, in Inghilterra no.
Il cardinale Richelieu rafforza la monarchia
Nel 1610 salì al trono Luigi XIII (figlio di Enrico IV). Fu aiutato nel suo governo
dal cardinale Richelieu, il quale cercò di far diventare la Francia la prima
potenza europea e il suo re un monarca assoluto.
Limitò il potere dei nobili, nominando al posto loro gli intendenti, funzionari
statali di origine borghese per amministrare le province.
Il successore di Luigi XIII fu Luigi XIV (al trono a soli cinque anni) che fu
aiutato dal cardinale Mazzarino.
Nel Seicento i re furono guidati da “uomini di Stato” (primi ministri) abili, ricchi
e potenti: in Francia Richelieu e Mazzarino, in Spagna il Conte de Olivares, in
Inghilterra Oliver Cromwell
I nobili si rivoltano ma la rivolta viene domata
I nobili si rivoltarono nel 1648 con la “rivolta della Fronda” (cioè fionda).
Mazzarino la domò, ma Luigi XIV allora un bambino non dimenticò più il
pericolo scampato: alla morte di Mazzarino (1661) il re fece cancellare ogni
notizia della rivolta.
Luigi XIV “re Sole”
Per rinforzare il suo potere, Luigi XIV spostò la corte dal Louvre a Versailles, un
enorme castello fuori da Parigi; tutti i nobili erano invitati alla corte e lì il “re
Sole” poteva controllarli da vicino (“tieni vicino gli amici ma più vicino i
nemici”). Il re era al così centro della vita mondana e politica un “Sole” per i
francesi. Il suo esempio fu imitato da tutti i sovrani d’Europa.
2 Luigi XIV e l’assolutismo: il potere illimitato del re
Il re concentra nelle sue mani tutto il potere
Potendo controllare i nobili, il “re Sole” riorganizzò lo stato:
-eliminò la figura dell’ “uomo di Stato” accentrando su di sé tutti i poteri;
-rafforzò il potere degli intendenti che divennero funzionari fedelissimi;
-scelse capi dell’esercito di sua fiducia.
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Re Sole lavorò instancabilmente per il suo regno ed è famosa la sua
affermazione: “Lo Stato sono io”.
Lo Stato e i suoi poteri
Definizione di Stato
Comunità stanziata permanentemente su di un territorio, politicamente
organizzata sotto un governo sovrano.
Definizione di nazione (per non confonderla con Stato)
Insieme di genti legate da comunanza di tradizioni storiche, lingua, costumi,
ed aventi coscienza di tali vincoli.
Definizione di sovranità
Autorità, diritto, qualità di chi è sovrano
Quindi lo Stato è formato da:
- Un popolo
- Un territorio
- Un governo (per governare e difendersi ha bisogno di un esercito)
Il governo esercita tre poteri:
-il potere legislativo cioè di scrivere le leggi;
-il potere esecutivo cioè il potere di eseguirle e farle rispettare;
-il potere giudiziario cioè il potere di giudicare chi non ha rispettato le leggi.
Nella monarchia assoluta il re esercita e ha tutti e tre i poteri.
Inoltre la sovranità nella monarchia assoluta appartiene solo al re.
Il re interviene nella vita economica del Paese
Luigi XIV guidò l’economia del suo regno, cercando di aumentare la ricchezza
delle casse dello stato:
-scoraggio l’acquisto di merci estere con forti tasse (meno soldi francesi vanno
all’estero);
-creò manifatture dipendenti dallo stato (producevano articoli di lusso: seta
porcellana, tappezzerie-più soldi entravano nelle casse dello stato) ;
-sostenne le compagnie commerciali francesi;
-s’impadronì di alcune basi commerciali in India e in America fondò la
Louisiana (altri possedimenti francesi erano in Canada, il Québec, e nelle
Antille)
Il re perseguita gli ugonotti
Re Luigi XIV abolì l’editto di Nantes e costrinse così gli ugonotti ad
abbandonare la Francia. L’Olanda si avvantaggiò di questa situazione, perché
gli ugonotti che vi emigrarono erano gente capace e attiva.
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L’Europa in guerra contro la Francia
Luigi XIV fece numerose guerre per imporre il dominio della Francia.
Per combatterle, ingrandì l’esercito con grandissimi costi per le casse reali.
Alla fine perse molti dei territori conquistati (pace di Ryswick)
La guerra di successione spagnola impoverisce la Francia
Dal 1702 al 1713 fu combattuta la guerra di successione spagnola. Luigi XIV
pretendeva di avere diritto di dare la corona di Spagna a suo nipote dato che
sua moglie era una principessa spagnola ( e sua madre era figli del re di
Spagna Filippo III). Gli Asburgo (austriaci) erano l’altra famiglia che diceva di
avere diritto al trono di Spagna. Contro la pretese francesi si schierò mezza
Europa (Inghilterra, Olanda, Portogallo, Savoia) temendo che la Francia
potesse diventare troppo forte.
Le paci di Utrecht e Rastadt pongono fine alla guerra
Con la fine della guerra, il successore del re di Spagna fu un parente di Luigi
XIV ma lui in cambio dovette cedere i possedimenti spagnoli in Italia
(Lombardia, regno di Napoli e Sardegna) e nei paesi bassi agli austriaci
(Asburgo).
Vittorio Amedeo II di Savoia vincitore sui francesi divenne re ottenendo la
Sicilia. In seguito la scambiò con la Sardegna e il suo regno si chiamò regno di
Sardegna. La famiglia Savoia (regno di Sardegna) lotterà per l’unità d’Italia
nel 1800.
3 nasce in Inghilterra la monarchia costituzionale
Gli Stuart cercano di istituire la monarchia assoluta.
I successori di Elisabetta I facevano parte della famiglia Stuart: figlio e nipote
di Maria Stuarda.
Questi re cercarono di rafforzare il loro potere ma si scontrarono con il
parlamento inglese.
Parlamento inglese:
- sorto nel XIII secolo
Composto da due camere:
- camera dei Lords (aristocrazia e clero)
- camera dei comuni (piccola nobiltà terriera di campagna e borghesi)
I borghesi credevano che la monarchia assoluta fosse un ostacolo alla
crescita delle loro attività.
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I contrasti religiosi inaspriscono lo scontro.
Oltre alla lotta tra re e parlamento nel regno d’Inghilterra c’erano anche forti
contrasti religiosi tra gli anglicani (Inghilterra), i cattolici (Irlanda) e i
presbiteriani (calvinisti in Scozia).
Carlo I Stuart (di origine scozzese) per questi contrasti non convocò le camere
per undici anni governando come un monarca assoluto.
Si giunge alla guerra civile
Il contrasto portò alla guerra civile (1640-1648):
-il re era appoggiato dall’aristocrazia e il clero
-il parlamento dai borghesi e dai puritani (est e sud Inghilterra); nominarono
un capo militare, Oliver Cromwell che creò un esercito di soldati puritani.
Il re è sconfitto e decapitato: si proclama la repubblica
Cromwell vinse la guerra e il re Carlo I fu decapitato (1649).
Fu proclamata una repubblica ma Cromwell s’impose come dittatore
perseguitando ferocemente tutti i nemici: in Irlanda, i cattolici furono costretti
a scappare in America.
Viene ristabilita la monarchia.
Con la morte di Cromwell, per il malcontento da lui creato, tornò la monarchia
con Carlo II Stuart.
Sia Carlo II Stuart che suo figlio Giacomo II tentarono di imporre la monarchia
assoluta ma crearono nuovamente forti contrasti tra corona e parlamento:
- Il parlamento emanò una legge importantissima per difendere i diritti dei
sudditi: l’Habeas Corpus.
- In seguito, nel 1688, il parlamento escluse dalla corona gli Stuart e nominò
re Guglielmo d’Orange (genero di Giacomo II).
Con una rivoluzione pacifica l’Inghilterra giunge a una monarchia
costituzionale.
Questa rivoluzione del 1688 è chiamata la gloriosa rivoluzione perché non si
sparse sangue.
Il sovrano dovette giurare di rispettare il Bill of Rights (carta dei diritti) una
vera costituzione, con la quale il re s’impegnava a rispettare diritti del
parlamento e dei cittadini.
L’Inghilterra divenne una monarchia costituzionale: la costituzione stabilisce
i limiti del potere del sovrano e dà quindi parte della sua sovranità al
parlamento.
Nel 1707, con l’unificazione di Scozia e Inghilterra, nacque il Regno Unito di
Gran Bretagna.
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Tre documenti inglesi da ricordare:
Magna Charta
1215 - concessa da Giovanni Senzaterra, dà alcuni diritti ai nobili e agli uomini
liberi.
Habeas Corpus (sii padrone del tuo corpo)
1679 – concesso dal parlamento, tutela l’incarcerazione arbitraria da parte del
re: nei giorni nostri si concreta con il diritto di essere rilasciati da una prigione
scaduto un certo periodo di tempo (ovviamente se non si è stati ancora
giudicati).
Bill of Rights
1688 - imposta dal parlamento al re: limita la sovranità del re, che non è più
di origine divina ma deriva dall’appoggio dei suoi sudditi rappresentati in
parlamento. Stabilisce anche alcuni diritti fondamentali dei sudditi: ad esempio
la libertà di riunione o di petizione.
4 L’espansione coloniale europea e il commercio triangolare
Spagna e Portogallo fondano i primi imperi coloniali.
La Spagna conquistò gran parte dell’America, dal Messico all’Argentina. In
Asia conquistò le Filippine nel 1569.
Il Portogallo in Africa costruì una serie di scali commerciali.
Francia, Olanda e Inghilterra seguirono velocemente Spagna e Portogallo.
Nel Seicento sorgono nuovi imperi commerciali francesi, olandesi e
inglesi.
Le compagnie commerciali olandesi, inglesi e francesi, appoggiate dai loro
governi s’imposero in tutto il mondo.
In oriente si sostituirono ai portoghesi.
Raggiunsero anche l’America e nel Settecento James Cook arrivò in Australia
e la sottomise per l’Inghilterra.
Olandesi, inglesi e francesi lottarono tra loro per il dominio nelle colonie per
due secoli.
Vengono importati
d’America.
schiavi
neri
per
il
lavoro
nelle
piantagioni
Nell’America meridionale, nelle Antille e in alcune zone del Nordamerica, calde
e fertili si svilupparono grandi piantagioni (tabacco, canna da zucchero,
caffè, cacao, indaco, cotone).
Per coltivarle furono importati migliaia di schiavi neri provenienti dall’Africa e
venduti dai negrieri, commercianti di schiavi senza scrupoli che così si
arricchirono moltissimo.
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Inizia il commercio triangolare.
Il commercio degli schiavi e delle merci seguiva delle rotte precise
(commercio triangolare):
- Da Bristol (Inghilterra), Nantes e Bordeaux (Francia) partivano le navi
cariche di stoffe, armi, acquavite e chincaglierie.
- In Africa barattavano le merci con gli schiavi neri.
- Le navi cariche di schiavi andavano in America, dove li scaricavano e
tornavano in Europa con i prodotti delle colonie (delle piantagioni).
Le navi, dovendo fare tre passaggi, garantivano un triplice guadagno.
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