• Nelle cellule, le singole reazioni enzimatiche fanno parte di sequenze a più tappe chiamate vie metaboliche. • In una via metabolica, il prodotto di una reazione f funge d da substrato b nella ll reazione i successiva. i • Si definisce metabolismo l’insieme di queste vie metaboliche. metaboliche • Le vie metaboliche vengono classificate in: ( ) - cataboliche (demolitive) - anaboliche (sintetiche). principali costituenti chimici della cellula Trigliceridi: Acidi grassi eg glicerolo. Colesterolo Glucosio, fruttosio e glicogeno carboidrati lipidi p amminoacidi pproteine Ioni, vit, micronutrienti Sintesi Si t i e catabolismo t b li d delle ll b basii azotate acidi idi nucleici l i i Alimenti Cereali: tutte le «piante erbacee che producono frutti i quali, macinati, danno farina da farne pane e altri cibi». L’indice glicemico o IG (dall'inglese Glycemic index, abbreviato in GI) di un alimento indica la velocità con cui aumenta la glicemia in seguito all'assunzione di un quantitativo dell'alimento contenente 50 g di carboidrati: viene ottenuto misurando l'andamento della curva a campana dal momento dell'ingestione a due ore dopo. Questo parametro è espresso in percentuale, e si rapporta comunemente alla velocità di è l ll l àd aumento della glicemia con la stessa quantità di glucosio o di pane bianco. A seconda se l’IG fa riferimento a glucosio o pane bianco, viene loro assegnato il valore di 100. Per convertire l‘IG da glucosio a pane bianco, basta moltiplicare per 1,37, viceversa dividere per 1,37da pane bianco a glucosio. glucosio a pane bianco, basta moltiplicare per 1,37, viceversa dividere per 1,37da pane bianco a glucosio. coinvolti nel metabolismo energetico sono: da tavola tavola, latte Dopo la digestione: I monosaccaridi ottenuti vengono assorbiti dall'intestino con un meccanismo di trasporlo attivo, che permette di trasferire gli zuccheri nel sangue g anche q quando la loro concentrazione nel sangue g èp più alta di quella nel lume intestinale. I monosaccaridi passano dalle venule dell'intestino alla vena porta, attraverso la quale vengono trasportati al fegato e quindi al resto dell organismo dell'organismo DEFICIT DI DISACCARIDASI Il deficit più comune di disaccaridasi è quello della lattasi che provoca intolleranza al latte. latte. Il deficit d fi it di llattasi tt i è comune nell'adulto, ll' d lt nella ll maggioranza della popolazione africana di colore e nella quasi totalità delle popolazioni asiatiche asiatiche. Una curiosità è rappresentata pp dal deficit di trealasi una glicoproteina dell’orletto a spazzola che idrolizza il trealosio (nei funghi). Un incidenza rara nella popolazione, l i con l’l’eccezione i d della ll G Groenlandia l di d dove l’incidenza è di 1/13. La glicemia • L La glicemia li i può ò essere d definita fi it b banalmente l t come la concentrazione di glucosio nel sangue. • Valori V l i normali: li sono iindicati di ti d da un iintervallo t ll di circa 60-100mg/100ml (dl) che varia a seconda della metodologia utilizzata per determinarla. determinarla • Questo valore deve essere mantenuto. • Per P il mantenimento t i t cii sono una serie i di meccanismi che presiedono a quella che viene definita come: l’omeostasi del glucosio. Insulina Intake Glicemia Utilizzo del glucosio alimentare Glucagone Durante il digiuno: glucagone, adrenalina, cortisolo, ormone della crescita crescita. Il pancreas esocrino produce insulina e glucagone, che dirigono il metabolismo direttamente. L’omeostasi del g glucosio è il risultato di: Glicogenolisi Glicogeno Glicogenosintesi Gl Glucosio i Glicolisi pool di glucosio Lattato-Piruvato Gluconeogenesi 14 membri (1- 14) 14 14) Il GLUT (qualsiasi tipo) ha due diverse conformazioni: una con il sito di legame per il glucosio sul versante interno ed una con il sito sul versante esterno della membrana cellulare. Il trasporto avviene in quattro tappe: 1. Il glucosio extracellulare si lega al suo sito di l legame,esposto t sulla ll faccia f i esterna. t 2. Il trasportatore cambia di conformazione: il sito di legame è ora intracellulare. 3. Il glucosio è rilasciato internamente. 4. Il trasportatore ritorna alla prima conformazione, con il sito di legame g esposto p esternamente. Concentrazione glucosio ematico: 5mM = 90mg/100ml Intervallo g glicemico normale: 60-120mg/100ml g KT dei Glut per il glucosio: 1 mM(Glut1,3); 5mM (Glut4); 15-20mM 15 20mM (Glut2) (Glut2). Per KT si intende la concentrazione di sub. a cui si raggiunge la metà della Vmax di trasporto (maggiore è la KT minore è l’affinità del trasportatore per il substrato) G L I C O L I S I INTRODUZIONE ALLA GLICOLISI • Il glucosio: combustibile universale per le cellule che lo utilizzano per produrre ATP mediante la glicolisi. glicolitica p può p produrre ATP • La via g indipendentemente dalla presenza di O2. • Il Glucosio è il glucide più rappresentato nella dieta, con una funzione prevalentemente energetica per le cellule, in particolare quelle nervose, come il cervello e il gl. rosso. La glicolisi inizia con la fosforilazione del glucosio (G-6P) ad opera della esochinasi. Il G-6P viene ossidato e scisso in 2 molecole di p piruvato con produzione di 2 molecole di NADH e 2 molecole di ATP (fosforilazione a livello del substrato) C6H12O6 + H2O 6CO2 + 6H2O + Calore Reazione chimica che può avvenire in provetta in un’unica tappa distinte in 3 fasi L’ L’esochinasi hi i iinnesca lla glicolisi li li i Almeno IV isoforme di esochinasi I, II, III funziona su + substrati anche a basse concentrazioni di glucosio a velocità ridotta, glucosio, ridotta sequestra solo gli zuccheri realmente utilizzabili. E’ inibita dal glucosio6P o Esochinasi IV parenchima epatico e cellule β pancreas: Km molto alta, ([glucosio] post prandiale) Vmax molto elevata, in realtà presenta una curva di saturazione sigmoidale (cooperatività), infatti è regolata g dal fruttosio-6P e non da g glucosio-6P)) (il fegato può captare il glucosio dal sangue portale) (glut2), efficacemente. _ La glucochinasi è una proteina inducibile glicolisi Ossidazione a lattone e conversione in pentoso fosfati Isomerizzazione a glucosio-1P e formazione di glicogeno La seconda tappa pp della glicolisi g è una isomerizzazione: una reazione che cambia la forma di una molecola, senza aggiungere o rimuovere atomi. Regolazione secondo economia metabolica Perchè AMP e non ADP? 2ADP ATP+AMP - Siti allosterici distinti e quindi additivi Questa tappa è fondamentale per la regolazione della glicolisi, il glucosio è immesso in maniera irreversibile nella via glicolitica. L’enzima è attivato allostericamente da alte concentrazioni di AMP, e inibito da alte concentrazioni di citrato e di ATP. Q i di se i lilivelli Quindi lli di energia i iintracellulare t ll l sono elevati l ti lla glicolisi li li i rallenta, ll t mentre t accelera l se sono bassi. • Il più potente attivatore della , , fosfofruttochinasi è il fruttosio-2,6-bisfosfato, si forma dal fruttosio-6P per azione della fosfofruttochinasi-2 fosfofruttochinasi 2 e viene defosforilato dalla fruttosio-2,6 bisfosfatasi-2. L’enzima aldolasi catalizza sia la formazione dell’1,6 fruttosio-bisP che la scissione in due triosi. All’equilibrio prevale l’esoso (89% vs 11%) perchè la reazione possa procedere nel senso glicolitico uno dei 2 triosi deve essere rimosso rimosso. DAP e GAP sono interconvertibili (triosoP-isomerasi), la reazione implica la formazione di un composto intermedio (l’endiolo). La GAP viene consumata nelle reazioni successive e il DAP convertito in GAP. Il DAP può essere anche trasformato in glicerolo-3P e seguire un’altra via. La trioso fosfato isomerasi è stata descritta come un enzima perfetto. Compie il suo lavoro miliardi di volte più velocemente rispetto alla reazione non catalizzata. catalizzata È così veloce che la velocità di reazione è determinata da quanto velocemente possono arrivare all'enzima le molecole. L’ac. 1,3bisP-glicerico è un composto ad alta energia. La variazione di energia libera Generata dal distacco del Pi in posizione 1 è di 12Kcal/mole (∆G° = -12kcal/mole) (notare il simbolo di legame ad alta energia) La reazione richiede quantità catalitiche di 2,3-bisfosfoglicerato. Il 2,3-bis-Pglicerato cede il Pi 3 diventando 2-fosfoglicerato, il Pi ceduto viene legato al substrato della reazione (3fosfoglicerato) che diventa 2,3 bis...e così via. Estere fosforico ad alto contenuto di E Estere fosforico a basso contenuto di E INTRODUZIONE ALLA GLICOLISI • Il glucosio: combustibile universale per le cellule che lo utilizzano per produrre ATP mediante la glicolisi. glicolitica p può p produrre ATP • La via g indipendentemente dalla presenza di O2. • Il Glucosio è il glucide più rappresentato nella dieta, con una funzione prevalentemente energetica per le cellule, in particolare quelle nervose, come il cervello e il gl. rosso. distinte in 3 fasi Intrappola il glucosio nella cellula, fa procedere la reazione Almeno IV isoforme di esochinasi I, II, III funziona su + substrati anche a basse concentrazioni di glucosio, a velocità ridotta, sequestra solo gli zuccheri realmente utilizzabili. E’ inibita dal glucosio6P o Esochinasi IV parenchima epatico e cellule β pancreas: Km molto alta,, ([g ([glucosio]] post p prandiale) p ) Vmax molto elevata,, in realtà presenta p una curva di saturazione sigmoidale (cooperatività), infatti è regolata dal fruttosio-6P e non da glucosio-6P) (il fegato può captare il glucosio dal sangue portale) (glut2), efficacemente. - - 2 molecole di ATP investite rendono impossibile tornare indietro, la glicolisi ora è definitivamente commissionata. Perchè AMP e non ADP? 2ADP ATP+AMP H O--P fruttosio-2,6-bisfosfato Se c’è molto glucosio 6P, 6P, quindi, molto fruttosio 6P la fosfofruttochinasi è regolata allostericamente da fruttosio 2,62,6-bisbis-P (prodotto da PP--fruttoKinasi2, PFK2 e d f f il t da defosforilato d ffruttosio tt i 2 2,6 2,66-bisP bi P asi2, i2 FBP asi2), i2) sii produce un intermedio che non può procedere, che sottrae substrato e che inibisce l’enzima PFK1: risultato la g glicolisi rallenta. rallenta n . Quarta reazione L’enzima aldolasi catalizza sia la formazione dell’1,6 fruttosio-bisP che la scissione in due triosi. All’equilibrio q p prevale l’esoso (89% vs 11%) perchè p la reazione possa p procedere p uno dei 2 triosi deve essere rimosso. L’ac. 1,3bisP-glicerico è un composto ad alta energia. La variazione di energia libera Generata dal distacco d stacco del Pi in n posizione pos z one 1 è di d 12Kcal/mole Kcal/mole (ΔG° (ΔG = -12kcal/mole) kcal/mole) Lo stesso Enzima trasferisce il Pi sull’ADP La reazione richiede quantità catalitiche di 2,3bisfosfoglicerato. Il 2,3-bis-Pglicerato 2 3 bis Pglicerato cede il Pi 3 diventando 22 fosfoglicerato, il Pi ceduto viene legato al substrato della reazione (3fosfoglicerato) che diventa 2,3 bis...e così via. Da basso ad alto contenuto di Energia Δg -15Kcal/mole 10 reazioni in successione lineare costituiscono il pathway della glicolisi. Il glucosio viene ossidato per p produrre due lentamente p tronconi da 3 atomi di carbonio: piruvato La fermentazione alcolica è una forma di metabolismo energetico che avviene in alcuni lieviti in assenza di ossigeno: • E’ responsabile bil di diversi di i fenomeni f i che h vediamo di ognii giorno, i quali li la l lievitazione li i i d l pane o del la trasformazione del mosto in vino. • E’ operata da una particolare classe di microrganismi, i Saccaromices dei quali il più comune è senz'altro ' lt il S. S cerevisiae, i i presente t sulla ll buccia b i dell‘uva d ll‘ come nell lievito li it di bi birra. • Fu il primo processo metabolico realizzato in vitro, grazie all'isolamento degli enzimi, così chiamati proprio perché isolati nel lievito (zimé). Ciò apportò un duro colpo al vitalismo Tiamina PPi (vit B1) La fermentazione lattica è una forma di metabolismo energetico che avviene in alcuni batteri e nella cellula animale in assenza di ossigeno. • Consiste nella trasformazione di una molecola di glucosio (o di un altro zucchero fermentabile) in due molecole di acido piruvico che vengono successivamente ridotte ad acido lattico con una bassa resa energetica. • Questa via metabolica prende il nome dal principale prodotto finale ma viene detta anche omolattica per distinguerla da quella eterolattica che utilizza un meccanismo diverso. La fermentazione L f t i lattica l tti sii incontra i t principalmente i i l t neii lattobacilli l tt b illi e nell metabolismo t b li anaerobico bi di alcuni tessuti (muscolo, eritrociti) degli organismi pluricellulari. • La fermentazione lattica svolta dai lattobacilli è presente nel tratto gastrointestinale umano in cui assume un ruolo l tanto t t importante i t t da d spingere i alcuni l i a considerare id i lattobacilli l tt b illi dei d i probiotici. bi ti i • La fermentazione lattica è coinvolta nella preparazione di numerosi alimenti tra cui ricordiamo lo yogurt, il kefir, i capperi ed i crauti. P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI DELLA BIOCHIMICA, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright © 2006 Quando nel muscolo scheletrico la produzione di NADH eccede la capacità riossidativa (catena respiratoria), allora il rapporto NADH/NAD diventa elevato e questo favorisce la trasformazione del p piruvato in lattato. Nel fegato e nel cuore questo rapporto (NADH/NAD) è basso. quindi il lattato è ossidato a piruvato. Nel fegato il piruvato è poi convertito in glucosio oppure è decarbossilato a AcetilCoA Acidosi lattica. Elevata concentrazione nel plasma di ac ac. Lattico. Si verifica per un collasso del sistema circolatorio (infarto,embolia polmonare, emorragie massive). Tutte hanno in comune il deficit di O2 a carico dei tessuti con conseguente rallentamento della catena respiratoria e riduzione di ATP . Per sopravvivere le cellule usano la glicolisi anaerobia anaerobia. Quando il danno viene risolto le cellule recuperano una normale attività, utilizzando un surplus di ossigeno. Debito di ossigeno P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI DELLA BIOCHIMICA, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright © 2006 In sintesi la regolazione della glicolisi avviene: • A lilivello ll d della ll ffosforilazione f il i d dell Gl Glucosio i isoenzimi della famiglia delle esochinasi inibizione allosterica da F-6P compartimentalizzazione nel nucleo dell’enzima epatico (GKRP) • A livello della fosfofruttochinasi-1 ATP Citrato ATP, Cit t AMP e ffruttosio tt i 2,6 2 6 bi bisP P P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI DELLA BIOCHIMICA Zanichelli Editore La via del glucagone promuove la sintesi di cAMP e l’attivazione della PKA che fosforila gli E E. La forma fosforilata dell’E. è sempre inattivata mentre quella defosforilata (via dell’insulina) è attiva. P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI DELLA BIOCHIMICA Zanichelli Editore Il glucosio può essere sintetizzato a partire da precursori non glicidici • 120g di glucosio servono al cervello (120/160 totali per l’organismo intero). • 20g 20 sono neii li liquidi idi organici. i i • 190g rappresentano la riserva sotto forma di glicogeno La gluconeogenesi converte: piruvato glucosio Decima reazione nella via glicolitica Prima nella neoglucogenesi Fosfenolpiruvato 2-fosfoglicerato 3-fosfoglicerato 1,3bisfosfoglicerato gliceraldeide3-P Diidrossiaceton-P Fruttosio 1,6bP fosfofrottochinasi: AMP ATP e citrato Fruttosio 1,6 bis fosfatasi:AMP ATP e citrato _ fosfatasi + + Fruttosio 6-P Glucosio 6-P 1 10 9 2 3 8 4 5 7 6 5 7 8 9 10 6 4 3 2 1 Ciclo di Cori Ciclo dell’Alanina dell Alanina