Atomo di idrogeno • Particella in campo centrale Studiamo un sistema costituito da una particella in ˙3 soggetta ad un potenziale centrale: l’Hamiltoniana è data dall’energia cinetica più una funzione potenziale che dipende solo dal modulo del vettore posizione : 2 H = P + V(r) 2m Px 2 + Py 2 + Pz2 = +V 2m x2 + y2 + z2 La simmetria sferica suggerisce di adottare le coordinate sferiche. Usando la rappresentazione delle posizioni per gli operatori e ricordando l’espressione dell’operatore di Laplace in coordinate sferiche (vedi), l’equazione agli autovalori per l’Hamiltoniano di questo sistema è H ϕ Pr = E ϕ Pr 2 − S 2 L + V r ψ Pr = E ψ Pr 2m 2 S 2 L ψ Pr + E − V r ψ Pr = 0 2m 1 M2 r + 1 M sin ϑ M + 1 M 2 ψ r, ϑ, ϕ Mϑ r M r2 r 2 sin ϑ M ϑ r 2 sin2 ϑ M ϕ 2 + E − V r ψ r, ϑ, ϕ = 0 Quest’equazione è del tutto simile all’equazione di Laplace (incontrata durante la ricerca di uno sviluppo in serie per funzioni definite su una sfera, vedi). Si tratta dunque di un’equazione differenziale del second’ordine a derivate parziali. Adottiamo il metodo di separazione delle variabili : ponendo ψ r, ϑ, ϕ = R r Y ϑ, ϕ si può scrivere 1 - atomo di idrogeno - 1 Y ϑ, ϕ d 2 r R r r d r2 + + 2 1 M sin θ M Y ϑ, ϕ R r Mθ Mθ r 2 sin θ 1 M 2 Y ϑ, ϕ + E − V r R r Y ϑ, ϕ = 0 R r r 2 sin2 θ M ϕ2 dividendo tutto per R(r) Y(ϑ, ϕ) si ha : 1 d2 r R r + E − V r = r R r d r2 1 1 M sin ϑ M Y ϑ, ϕ =− 2 Y ϑ, ϕ r sin ϑ M θ Mϑ − 1 1 M 2 Y ϑ, ϕ Y ϑ, ϕ r 2 sin2 ϑ M ϕ 2 come è prassi nel metodo di separazione delle variabili, osserviamo che, poichè la funzione al primo membro non dipende da J e j, affinchè sussista l’uguaglianza per ogni loro valore, i due membri non possono che essere costanti: 1 M sin ϑ M Y ϑ, ϕ Mϑ r 2 sin ϑ M θ 1 d2 r R r r d r2 + 1 M 2 Y ϑ, ϕ = λ Y ϑ, ϕ r 2 sin2 ϑ M ϕ 2 + E−V r R r + λ R r = 0 Ora, la prima equazione è proprio quella che ha come soluzione le armoniche sferiche […] Le autofunzioni per il sistema ‘particella in campo centrale’ sono il prodotto di una parte radiale per un’armonica sferica : ψ n l m r, θ, ϕ = R n l r Yl m θ, ϕ La parte radiale ha la forma : Rn l r = − dove : 2Z n aµ 3 n−l−1 ! 2n n + l ! 3 1/2 e − ρ /2 ρ L 2n l++l 1 ρ l - atomo di idrogeno - ρ = 2Z r n aµ 4 π ε0 S 2 aB = µ= aµ = ; m e2 4 π ε0 S 2 µ e2 = aB m µ (raggio di Bohr) m M (massa ridotta dell’elettrone) (B pag. 129) m+M e n L 2l + 1 n +l r ρ = 3 −1 k =0 k +1 ρk n+l !2 (polinomi di n r − k ! 2l + 1 + k ! k! Laguerre) dove nr = n - l - 1 Mentre ricordiamo che le armoniche sferiche hanno la forma : Yml θ, ϕ = 2 l +1 4π l−m ! l+m ! P lm cos θ e i m ϕ (armoniche sferiche) dove P lm x = −1 m 2 l l! 1 − x2 m/ 2 d l + m x 2 − 1 l (funzioni di Legendre) d xl + m Vediamo che i numeri quantico hanno il seguente comportamento : n = 0, 1, 2 ... l = 1, 2, 3, ..., n-1 ml = -l, -l+1, ... l-1, l. Per la nomenclatura dei numeri quantici diciamo che : n = numero quantico principale (Bransden 133) l = numero quantico di momento angolare orbitale (B. 84) 3 - atomo di idrogeno - ml = numero quantico magnetico (B. 84) Notazione spettroscopica […] • autostato fondamentale A partire dalla formula generale si ha : ψ 0 0 0 r, θ, ϕ = 1 π Z aB 3/2 e − Z r aB (funzione d’onda) (vedi Bransden p 140 tavola 3.1) La formula che invece fornisce gli autovalori è 2 2 Z e En = − 2 aB n2 (autovalori) qui Z è il numero atomico, in quanto queste formule sono valide anche per ioni con un unico elettrone (atomi idrogenoidi) 4