Elettronica I –16/1/2017 Nome e Cognome (stampatello):______________________________Matricola:________________ Tipo e Numero di documento:________________________________Firma:___________________ note: firmare e indicare su ogni foglio consegnato nome, cognome e matricola; il presente foglio va consegnato unitamente all’elaborato; è consentito solo l’uso della calcolatrice; il risultato della prova sarà pubblicato sul sito personale del docente. Esercizio n.1 VDD Con riferimento al circuito di figura 1. verificare che M1 sia polarizzato in saturazione 2. determinare i parametri del modello di piccolo segnale di M1 a medie-basse frequenze (gm, ro,) 3. determinare, nell’intervallo delle medie frequenze (CAG→∞, CAS→∞), la resistenza di ingresso (RIN), la resistenza di uscita (RO) e il guadagno di tensione AV=vo/vi. RIN CAG ID R2 M1 R1 RI CAS RO vO RS vI RL 4. dimensionare le capacità CAG e CAS in modo tale che la frequenza di taglio inferiore sia fL≈100Hz. 5. scrivere la netlist SPICE in grado di simulare il punto di lavoro, la risposta in frequenza, la risposta al transitorio ad un ingresso sinusoidale vI(t)=1V+0.1sin(2ft) con f=10kHz e relativa distorsione armonica. DATI: VDD=20V, ID=5mA, R1=4M, R2=1M, RS=2k, RI=100, RL=10k, M1:{K’N (KP)=400A/V2,W=10m, L=11m, VTN(VTO)=1V, LAMBDA=0.01V-1} NOTA: si dimostrino tutte le equazioni utilizzate a partire dal modello di ampio segnale del transistor Esercizio n.2 R1 Con riferimento al circuito di figura, determinare il punto di lavoro (corrente,tensione) dei diodi D1, D2. D1 DATI: R1=1k, R2=500, R3=2k,V1=3V, V2=2V, D1, D2: (VON=0.6V, RS=100) V1 R2 V2 R3 D2 Componenti passivi ideali R<name> <n+> <n-> <value> C<Nome> <n+> <n-> <value> [IC=<V0>] L<Nome> <n+> <n-> <value> [IC=<I0>] Parametri Sintassi: .PARAM <name> <var> | <expression> Esempi: .PARAM R1val=1M .PARAM R2val= {10*R1val } R2 2 0 {R2val} Generatori indipendenti V<name> <(+) node> <(-) node> [ [DC] <value> ] [ AC <magnitude value> [phase value] ] + [STIMULUS=<stimulus name>] [transient specification] Stimoli transitori PULSE (<V1> <V2> <Td> <Tr> <Tf> <PW> <PER>) SIN (<Voffset> <Vamp> <FREQ> <Td> <DF> <FASE>) PWL (t0,V0) (t1,V1) (t2,V2) … (tn,Vn) Diodi D<name> <N+> <N-> <MNAME> [AREA] . MODEL <MNAME> D [IS=<val>] [RS=<val>] [BV=<val>] [IBV=<val>] [N=<val>] …….. BJT Q<name> < collector node> <base node> <emitter node> [substrate node] <model name> [area] .MODEL <model name> NPN [model parameters] .MODEL <model name> PNP [model parameters] MOSFET M<name> <drain node> <gate node> <source node> <bulk/substrate node> <model name> + [L=<value>] [W=<value>] [AD=<value>] [AS=<value>] [PD=<value>] [PS=<value>] + [NRD=<value>] [NRS=<value>] [NRG=<value>] [NRB=<value>] [M=<value>] [N=<value>] .MODEL <model name> NMOS [model parameters] .MODEL <model name> PMOS [model parameters] JFET J<name> <ND> <NG> <NS> <model name> [area value] .MODEL <model name> NJF [model parameters] .MODEL <model name> PJF [model parameters] Comandi di simulazione .OP .DC [<sweep type>] <sweep variable> <start val> <end val > <step val> [nested sweep] Esempi: .DC LIN I2 5mA 12mA 0.1mA .DC PARAM RLval 50 1000 10 .DC TEMP LIST 0 20 27 50 80 100 DC LIN VIN -0.5 0.5 0.1mV TEMP LIST 300 325 350 .TRAN <T step> <T stop> [<T start> [<T max>]] Esempi: .TRAN 0.01m 2m .AC <sweep type> <points value> <start frequency> <end frequency > Esempi: .AC LIN 101 100Hz 200kHz .AC OCT 10 1kHz 16kHz .AC DEC 20 1MEG 100MEG .STEP <sweep type> <sweep variable name> <start value><end value> <increment value> Esempi: .STEP LIN I2 5mA -2mA 0.1mA .STEP TEMP LIST 0 20 27 50 80 100 .STEP PARAM Rval LIST 1e3 2e3 5e3 .STEP PARAM CenterFreq 9.5kHz 10.5kHz 50Hz .FOUR <fundamental freq.> <var1> <var2> …. Es: .FOUR 1kHz V(5),V(6) Comandi di output .PRINT <analysis type> [<var1> <var2> …..] .PROBE [<var1> <var2> …..] Esempi: .PROBE V(3) V(2,3) V(R1) I(VIN) I(R2) ID(M1) IC(Q1) Soluzione p.1.1 VDD In DC le capacità sono circuiti aperti e la rete si riduce come in figura. Poichè è già nota la corrente ID, la tensione VDS può essere calcolata dall’equazione alla maglia di uscita: R2 D VDS VDD I D RS 10 V G La tensione VGS può essere calcolata dall’equazione alla maglia di ingresso: VGS VG V S V DD R1 M1 ID S RS R1 I D RS 6V R1 R2 Il punto di lavoro completo risulta ID I D 5mA VGS 6 V V 10 V DS Poichè risulta VDS=10V ≥ VGS-VTN=5V≥0, M1 si trova effettivamente in saturazione. Soluzione p.1.2 G Il modello di piccolo segnale a medie-basse frequenze completo è riportato in figura. I parametri del modello sono funzione del punto di lavoro trovato al punto precedente; poichè M1 è polarizzato in saturazione il modello di ampio segnale a medie-basse frequenze è iD KN vGS VTN 2 1 v DS 2 K N K N' W / L 363 .6 μA/V 2 I parametri del modello sono gm i D vGS i ro D v DS 2 K N I D 1 VDS 2mA/V Q po int 1 1 VDS 22kΩ I D Q po int D gmvgs S ro Soluzione p.1.3 A medie frequenze le capacità CAG, CAS possono essere considerate corto-circuiti. Il modello di piccolo segnale della rete è riportato in figura a sinistra (RG=R1//R2=800k). Il circuito può essere semplificato (figura a destra) osservando che ro si trova sempre in parallelo a RS. Per il calcolo della resistenza di ingresso colleghiamo un generatore di prova vx ai terminali di ingresso (circuito a sinistra) e calcoliamo il rapporto tra vx e la corrente ix che il generatore deve erogare RIN G D gmvgs RG ix S oib RO vo vx RS //ro RL R IN vx RG 800 kΩ ix Per il calcolo della resistenza di uscita passiviamo l’ingresso (vi=0) e colleghiamo un generatore di prova vx ai terminali di uscita (circuito a sinistra) G D gmvs RI R* RG S S D ix vx ix vx RS //ro gmvs Osserviamo che, poichè vg=0, il generatore gmvgs eroga verso il Drain gmvs. RO vx R S // ro // R * ix Per il calcolo di R* colleghiamo il generatore di prova vx direttamente al terminale di Source come in figura a destra i x g m vs g m v x R * RO R S // ro // vx 1 ix g m 1 393 gm Per il calcolo del guadagno AV facciamo nuovamente riferimento al circuito di piccolo segnale completo (RS,T=RS//ro//RL=1.54k) RIN G D gmvgs RI S RG vo vi RS,T AV v o v g v gs vo vi vi v g v gs vg R IN vi R IN R I v gs g m RS ,T R IN 1 AV 0.76 v g v gs v s v gs g m v gs RS ,T v 1 g R R R 1 g R g m S ,T IN I m S ,T v g v R o m gs S ,T g m RS ,T v gs v gs Soluzione p.1.4 Il modello equivalente AC della rete a medie-basse frequenze è Il dimensionamento delle capacità deve essere fatto imponendo una frequenza di taglio inferiore fL=100Hz. La relazione tra fL e le capacità può essere ottenuto in modo approssimato utilizzando il metodo delle costanti di tempo in corto-circuito fL 1 2 1 1 RCAG C AG RCAS C AS dove RCAG, RCAS sono le resistenze viste da CAG, e CAS rispettivamente. Per il calcolo di RCAG i) assumiamo che, nella banda di interesse, la capacità CAS sia di valore sufficientemente grande da poter essere sostituita con un corto-circuito; ii) passiviamo il generatore di tensione indipendente vi (sostituiamolo con un corto-circuito); iii) applichiamo un generatore di prova vx al posto di CAG. Otteniamo la rete La resistenza vista da CAG è data dal rapporto tra vx e la corrente ix che vx stesso deve erogare RCAG vx R I R IN 800 .1kΩ ix Per il calcolo di RCAS i) assumiamo che, nella banda di interesse, la capacità CAG sia di valore sufficientemente grande da poter essere sostituita con un corto-circuito; ii) passiviamo il generatore di tensione indipendente vi (sostituiamolo con un corto-circuito); iii) applichiamo un generatore di prova vx al posto di CAS. Otteniamo la rete La resistenza vista da CAS è data dal rapporto tra vx e la corrente ix che vx stesso deve erogare RCAS vx R L RO 10 .39 kΩ ix Imponiamo uno dei 2 poli al valore della fL e l’altro una decade più in basso in modo che il limite di banda inferiore sia definito da un polo dominante. Per limitare i valori della capacità scegliamo di porre il polo relativo a CAS (resistenza vista più bassa) a fL e quello relativo a CAG una decade più in basso C AS 1 153nF 2f L RCAS C AG 10 19.9nF 2f L RCAG Soluzione p. 1.5 netlist amplificatore CD VDD 1 0 20 R2 1 2 1e6 R1 2 0 4e6 RS 3 0 2e3 CAG 2 5 19.9n CAS 3 4 153n M1 1 2 3 3 mosmodel W=10u L=11u .model mosmodel NMOS KP=400e-6 +VTO=1 LAMBDA=0.01 RI 5 6 100 RL 4 0 10e3 VI 6 0 AC 1 SIN(1 0.1 10k) .OP .AC DEC 100 1 1e7 .FOUR 10k V(4) .TRAN 0.01m 0.2m .PROBE V(4) .END 1 VDD R2 CAG 2 5 R1 RI VI 6 M1 CAS 3 4 RS RL 0 Soluzione p.2 Il generatore V1 tende a polarizzare direttamente D1, mentre V2 tende a polarizzare inversamente D1. Non è possibile quindi a priori preferire una regione di funzionamento nella ipotesi sullo stato di D1. Sia V1 che V2 tendono a polarizzare direttamente D2, quindi in questo caso è ragionevole partire con l’ipotesi D2 ON. Partiamo con l’ipotesi (D1 OFF, D2 ON) invece che (D1 ON, D2 ON) poichè la rete da risolvere è più semplice. Sostituiamo quindi D1 con un circuito aperto e D2 con il modello equivalente in conduzione diretta (figura). Per vedere se l’ipotesi è corretta, dobbiamo vedere se VD1≤VON=0.6V e ID2≥0. Calcoliamo quindi VD1 e ID2. I D2 ID1 R3 VD1 + R2 + RS V2 V1 ID2 VD2 VON - V2 VON 538 .4μA 0 R2 R3 RS V D1 V1 V2 I D 2 R2 1.27 V VON Hp non verifi cata! Ricominciamo quindi facendo l’ipotesi (D1 ON, D2 ON). Sostituiamo D1 e D2 con il modello equivalente in conduzione diretta (figura) Per vedere se l’ipotesi è corretta, dobbiamo vedere se ID1≥0 e ID2≥0. Calcoliamo quindi ID1 e ID2. Possiamo utilizzare il teorema di Millman per calcolare la VAB V AB R1 R1 A VD1 ID1 V1 VON V AB I 445μA 0 D 1 R R 1 S ipotesi verificat a V V AB ON I 624μA 0 D 2 R3 RS R3 R2 VON + V1 VON V2 VON R RS R2 R3 RS 1 1 .9 V 1 1 1 R1 RS R2 R3 RS RS V1 + RS V2 ID2 B VD2 VON - Poichè le ipotesi su entrambi i diodi risultano verificate, lo stato dei diodi è effettivamente (D1 ON, D2 ON) ed il loro punto di lavoro è I D1 445μA Q1 : VD1 VON I D1 RS 644.5mV I D 2 624μA Q2 : VD 2 VON I D 2 RS 662 .4mV