TROMBOFILIA E GRAVIDANZA: QUALE ANESTESIA ? DOTT. G. TAMBURELLO DIRETTORE U. O. DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE A. O. V. CERVELLO INTRODUZIONE Più del 60% delle donne gravide in USA fanno analgesia locoregionale per il controllo del dolore del parto e anestesia locoregionale viene fatta in quasi tutti i tagli cesarei programmati. I dati di letteratura sostengono l’evidenza che l’anestesia locoregionale è associata ad outcome migliore dell’anestesia generale L’anestesia locoregionale Generalmente sicura Occasionalmente complicazioni e solo raramente un sanguinamento localizzato che può esitare in ematoma spinale (1:150000 blocco epidurale, 1:200000 blocco subaracnoideo) Nelle partorienti con tendenza al sanguinamento l’anestesia locoregionale può aumentare l’incidenza di ematoma spinale APPROCCIO ANESTESIOLOGICO OBBIETTIVI Coordinamento delle azioni di anestesisti e ostetrici per sviluppare una strategia razionale somministrazione sicura dell’anestesia-analgesia locoregionale alla gravida con turbe della coagulazione Modificazioni procoagulative indotte dalla gravidanza Aumento della sintesi dei fattori I,II, VII,VIII,IX,X Riduzione della proteina S Resistenza alla proteina C attivata Inibizione della fibrinolisi Tali meccanismi servono a garantire un’adeguata emostasi al momento del parto, aumentano però il rischio di trombosi durante la gravidanza e il puerperio Fattori di rischio per evento trombotico Età avanzata Immobilizzazione prolungata Obesità Precedente episodio tromboembolico Taglio cesareo Stati trombofilici Il puerperio, ovvero il periodo di 6 settimane dopo il parto è il momento a maggior rischio tromboembolico Trombofilie congenite Mutazione G 1691A del fattore V ( mutazione di Leiden): resistenza alla proteina C attivata Mutazione G20210A del fattore II Deficit di proteina C, proteina S, antitrombina III Trombofilie acquisite Sindrome da anticorpi antifosfolipidi: quadro clinico costituito da trombosi vascolari arteriose o venose, patologie ostetriche ( poliabortività), anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante. Malattie autoimmuni (LES) Trombocitopenia indotta da eparina Indicazioni alla tromboprofilassi durante la gravidanza, il parto e il post-partum Linee guida “american college of chest physician” LXX conferenza su terapia antitrombotica e trombolitica Indicazioni alla tromboprofilassi In una normale gravidanza i benefici della tromboprofilassi non superano i rischi materni e fetali Un recente trial randomizzato mostra miglioramento dell’outcome nelle donne con trombofilia ereditaria e storia di aborto che prendevano 40 mg/die di enoxaparina rispetto a placebo Indicazioni alla tromboprofilassi Le linee guida dell’American college of Chest Physicians non raccomandano l’uso di anticoagulanti in gravidanza in assenza di trombofilia o in presenza di trombofilia senza storia di VTE o outcome gravidico sfavorevole Fanno eccezione per l’alto rischio trombotico: Deficit di antitrombina Omozigoti per il fattore V di leiden Omozigoti per la mutazione G20210A Eterozigoti di entrambe le mutazioni Indicazioni alla tromboprofilassi LXX conferenza su terapia antitrombotica e trombolitica VTE in gravidanza Dose corretta di LMWH o UFH Trombofilia senza precedente VTE Sorveglianza o profilassi con LMWH minidose UFH Trombofilia con episodio di VTE Profilassi o dose intermedia di LMWH, dose moderata UFH Multipli episodi di VTE e o trattamento Dose corretta di UFH o di LMWH prolungato con anticoagulanti prima della gravidanza Deficit di AT III Eterozigoti per protrombina G e fattore di leiden Omozigoti per uno dei 2 fattori Profilassi o dose intermedia di LMWH o dose moderata UFH Deficit trombofilico congenito e storia di complicanze in gravidanza Bassa dose di aspirina più mini dose di UFH o profilassi con LMWH Anticorpi antifosfolipidi senza storia di VTE o complicanze gravidiche Sorveglianza o mini dose di eparina o profilassi LMWH e o bassa dose di aspirina Anticorpi antifosfolipidi e multiple complicanze gravidiche Aspirina a bassa dose più Mini dose o dose moderata di UFH o profilassi LMWH Anticorpi antifosfolipidi e storia di VTE Dose corretta LMWH o terapia UFH più aspirina a bassa dose Mini dose UFH: 5000 U SC ogni 12 ore Dose moderata UFH: dosi corrette di UFH SC ogni 12 ore per una attività anti Xa tra 0,1 e 0,3 U/ml Dose corretta UFH: UFH SC per un aPTT nel range terapeutico Profilassi LMWH: dalteparina 5000U SC ogni 24 ore o enoxaparina 40 mg SC ogni24 ore Dose intermedia LMWH: dalteparina 5000U SC ogni 12 ore o enoxaparina 40 mg SC ogni 12 ore Dose corretta LMWH: corretta per il peso, dalteparina 100U/Kg/ogni 12 ore o 200 ogni 24 ore o enoxaparina 1 mg/Kh/ogni 12 ore Anticoagulanti postpartum: Warfarin per 4/6 settimane con l’obbiettivo di un INR tra 2 e 3, sovrapponendo inizialmente UFH o LMWH fino a un INR≥2 Complicanze gravidiche comprendono: interruzioni della gravidanza precoci e tardive, preeclampsia, aborti, IUGR. Data from Bates SM, Greer IA, Hirsh J, Ginsberg JS. Use of antithrombotic agents during pregnancy: the SeventhACCPConference on Antithrombotic and Thrombolytic Therapy. Chest 2004;126(3 Suppl):627S– 44S. Ematoma spinale nella paziente ostetrica Ematomi spontanei (Doblar e Schumacher) Incidenza minore rispetto alle popolazioni di donne più anziane Complicanze neurologiche più comuni come conseguenza della gravidanza e del parto che del blocco spinale Moen e coll. 1260000 blocchi spinali e 450000 epidurali ( 2 ematomi soltanto in pazienti affetti da coagulopatia) Anestesia e aspirina Studi condotti su 4714 pazienti non sono riusciti a dimostrare che aspirina o altri NSAID aumentino il rischio di ematoma Il gruppo di studio sulla somministrazione di aspirina a basse dosi in gravidanza, in partorienti ad alto rischio, sottoposte ad anestesia peridurale, non ha evidenziato alcuna sequela neurologica Ciononostante è impossibile concludere che l’uso dell’aspirina, in particolare nelle gravide, sia sicuro Valutazione soprattutto clinica per definire il rischio di sanguinamento Anestesia e dicumarolico Generalmente controindicato per la teratogenicità, può essere usato nelle pazienti ad alto rischio Le linee guida ACC/AHA raccomandano la sospensione fino alla 12 settimana per poi riprenderlo nelle pazienti ad alto rischio durante il secondo e terzo trimestre Management della gravida in terapia con warfarin Attenzione nell’eseguire un blocco centrale in pazienti che hanno interrotto da poco tale farmaco Warfarin deve essere sospeso almeno 4-5 giorni prima del parto Prima di iniziare il blocco deve essere documentato un valore di INR < 1,5 o tempo di protrombina L’uso di altri anticoagulanti può aumentare il rischio di sanguinamento Data from Horlocker TT, Wedel DJ, Benzon H, et al. Regional anesthesia in the anticoagulated patient: defining the risks (the second ASRA Consensus Conference on Neuraxial Anesthesia and Anticoagulation). Reg Anesth Pain Med 2003;28(3):172–97. Catetere peridurale Se si è posizionato un catetere peridurale, monitorare giornalmente l’INR La rimozione deve avvenire quando INR <1,5 Monitorare frequentemete funzioni sensitive e motorie sia durante analgesia epidurale che nelle 24 ore successive alla rimozione del catetere Data from Horlocker TT, Wedel DJ, Benzon H, et al. Regional anesthesia in the anticoagulated patient: defining the risks (the second ASRA Consensus Conference on Neuraxial Anesthesia and Anticoagulation). Reg Anesth Pain Med 2003;28(3):172–97. Eparina non frazionata per via endovenosa e sottocutanea UFH è una miscela di catene polisaccaridiche con PM tra 3000 e 30000 dalton L’effetto anticoagulante è dovuto al legame con l’antitrombina. Il legame accelera la reazione con la trombina e il fattore Xa di 1000 volte. L’UFH ha attività equivalente su trombina e fatt.Xa. L’effetto è immediato per via ev, dopo 1-2 ore per via sc Effetti collaterali Sanguinamento Fratture osteoporotiche Trombocitopenia indotta da eparina: riduzione della conta piastrinica con trombosi Anestesia e eparina non frazionata La somministrazione sottocutanea di eparina non frazionata non è una forte controindicazione all’esecuzione di blocchi centrali se la dose giornaliera non supera le 10000 unità Per dosi superiori o per somministrazioni>2 il rischio aumenta e l’anestesia non è più indicata a meno che non si documentato un aPTT normale Una conta piastrinica deve essere effettuata se il paziente ha ricevuto eparina per più di 4 gg (rischio di HIT) Data from Horlocker TT, Wedel DJ, Benzon H, et al. Regional anesthesia in the anticoagulated patient: defining the risks (the second ASRA Consensus Conference on Neuraxial Anesthesia and Anticoagulation). Reg Anesth Pain Med 2003;28(3):172–97. Anestesia e eparina non frazionata Il rischio di ematoma può essere ridotto se il blocco viene eseguito prima della somministrazione dell’eparina È raccomandata un’attenta sorveglianza dello stato neurologico Eparina ev dovrebbe essere sospesa 4-6 ore prima del blocco che deve essere preceduto da aPTT normale Data from Horlocker TT, Wedel DJ, Benzon H, et al. Regional anesthesia in the anticoagulated patient: defining the risks (the second ASRA Consensus Conference on Neuraxial Anesthesia and Anticoagulation). Reg Anesth Pain Med 2003;28(3):172–97. Eparine a basso peso molecolare Sono derivati dell’eparina con pm 5000 D con maggiore attività anticoagulante, maggiore biodisponibilità e emivita Risposta costante e prevedibile se la somministrazione è correlata al peso Gestione della gravida e LMWH Se la dose è di profilassi devono trascorrere almeno 10-12 ore prima di eseguire il blocco Per dosi maggiori la puntura deve essere dilazionata di almeno 24 ore Il livello di antiXa può essere monitorato per verificare l’efficacia della terapia ma non è predittivo di rischio di sanguinamento Il rischio di ematoma spinale aumenta se la paziente assume altri anticoagulanti orali Un’ anestesia difficoltosa può richiedere che la prima dose postoperatoria sia posticipata di 24 ore Data from Horlocker TT, Wedel DJ, Benzon H, et al. Regional anesthesia in the anticoagulated patient: defining the risks (the second ASRA Consensus Conference on Neuraxial Anesthesia and Anticoagulation). Reg Anesth Pain Med 2003;28(3):172–97. Catetere peridurale Se è somministrata una singola dose tromboprofilattica di LMWH, l’inserimento del catetere può essere mantenuto nel postoperatorio La somministrazione di LMWH 2 volte/die o a dose terapeutica è incompatibile con il mantenimento del catetere peridurale Nel post-operatorio… Per una profilassi giornaliera la prima somministrazione va eseguita 6-8 ore dopo il parto o l’intervento e la seconda dose 24 ore dopo Il catetere peridurale va rimosso dopo almeno 10-12 ore dall’ultima somministrazione, mentre la dose successiva va somministrata dopo almeno 2 ore dalla rimozione dello stesso Dosi maggiori di LMWH aumentano il rischio di ematoma: la prima dose va iniziata dopo almeno 24 ore dal parto, in presenza di un’emostasi adeguata, rimosso il catetere peridurale la dose di eparina deve essere somministrata almeno 2 ore dopo Conclusioni Conoscenza e rispetto delle raccomandazioni per ridurre l’incidenza di ematoma spinale possono consentire di effettuare un blocco rachideo sicuro senza negare queste tecniche alle donne che non solo le desiderano ma che ne avrebbero anche sicuri benefici Monitoraggio neurologico e precoce valutazione e trattamento rappresentano comunque la chiave indispensabile per un outcome favorevole