FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 23/07/2012 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE FEDERAZIONE ORDINE DEI FARMACISTI Il capitolo non contiene articoli SANITÀ NAZIONALE 23/07/2012 La Repubblica - Nazionale Aiutiamo le famiglie a curare i bimbi disabili 6 23/07/2012 La Stampa - Nazionale Visite del medico di famiglia a tutte le ore 7 23/07/2012 La Stampa - Nazionale Bondi ribalta la classifica Centro Nord più sprecone 9 23/07/2012 La Stampa - Nazionale Fornitori ospedalieri in rivolta 10 23/07/2012 Il Giornale - Nazionale La grande distribuzione vuole sostituire le farmacie 11 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Tecnologia in aiuto della dieta Con bilance wireless e test specifici 12 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Fare prevenzione significa meno rischi e riduzione dei costi 13 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Diagnosi e cure per l'Alzheimer: ecco i passi avanti 14 23/07/2012 Il Gazzettino - Nazionale Corsa per varare la spending review 15 23/07/2012 QN - Il Giorno - Nazionale Tecnologia in aiuto della dieta Con bilance wireless e test specifici 16 23/07/2012 QN - Il Giorno - Nazionale Fare prevenzione significa meno rischi e riduzione dei costi 17 23/07/2012 QN - Il Giorno - Nazionale Diagnosi e cure per l'Alzheimer: ecco i passi avanti 18 23/07/2012 Il Mattino - Nazionale Spending review rush in Senato: ok con fiducia entro giovedì 19 23/07/2012 Il Secolo XIX SPENDING REVIEW, CORSA CONTRO IL TEMPO IN SENATO 20 23/07/2012 L Unita - Nazionale Spending review al via la discussione E pure le proteste 22 23/07/2012 QN - La Nazione - Nazionale Tecnologia in aiuto della dieta Con bilance wireless e test specifici 23 23/07/2012 QN - La Nazione - Nazionale Fare prevenzione significa meno rischi e riduzione dei costi 24 23/07/2012 QN - La Nazione - Nazionale Diagnosi e cure per l'Alzheimer: ecco i passi avanti 25 23/07/2012 La Repubblica - Affari Finanza Abi, ogni anno oltre 750 milioni investiti in sicurezza 26 23/07/2012 Pubblicita Today Con Ematonil Plus si vince lo sport 27 SANITÀ REGIONALE 23/07/2012 La Repubblica - Bologna Sant'Orsola, è morto anche il fratello del neonato gettato nel cassonetto 29 23/07/2012 La Repubblica - Genova Quella nomina che scotta tra Piemonte e Liguria 30 23/07/2012 La Repubblica - Genova Otto anni, rischia di annegare in Rianimazione al Gaslini 32 23/07/2012 La Repubblica - Milano È il momento di ripensare il sistema sanitario 33 23/07/2012 Il Messaggero - Roma Latte in vena per un errore neonato muore in ospedale 34 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Grasso o muscoli? Dipende Il peso non dice tutto 35 23/07/2012 QN - Il Giorno - Nazionale Grasso o muscoli? Dipende Il peso non dice tutto 36 23/07/2012 Il Mattino - Nazionale I vertici contro Regione e Asl: ancora sciopero della fame 37 23/07/2012 Il Mattino - Benevento Spray sulle telecamere per svaligiare una villa 38 23/07/2012 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Nazionale Tagli alla spesa, verso la fiducia Nuove misure arrivano ad agosto 39 23/07/2012 QN - La Nazione - Nazionale Grasso o muscoli? Dipende Il peso non dice tutto 40 23/07/2012 Leggo - Roma Scure su enti e province Mai partiti fanno muro 41 23/07/2012 Il Quotidiano di Calabria - Catanzaro Farmacie in sciopero Il 26 giù le saracinesche 42 PROFESSIONI 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Tutti connessi al futuro per invecchiare meglio 44 23/07/2012 QN - Il Giorno - Nazionale Tutti connessi al futuro per invecchiare meglio 45 23/07/2012 QN - La Nazione - Nazionale Tutti connessi al futuro per invecchiare meglio 46 PERSONAGGI Il capitolo non contiene articoli SANITÀ NAZIONALE 20 articoli 23/07/2012 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 24 (diffusione:556325, tiratura:710716) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LINEA DI CONFINE Aiutiamo le famiglie a curare i bimbi disabili MARIO PIRANI Stanno venendo meno, anche in campo sanitario, le leggi e le misure di protezione delle patologie più gravi, alcune contradditorie e spenderecce ma nell'assieme tali da costituire una barriera difensiva a favore dei gruppi più deboli e indifesi. Del resto è un discorso ormai valido in ogni campo. Al disgregarsi progressivo della filosofia complessiva del Welfare che, pur subendo l'impatto dell'eccesso di spesa pubblica, lasciava uno zoccolo ideale, sia pure frantumato , per mantenerei pilastri di un diritto dei lavoratori come detentori di valori generali (di lavoratore, cittadino, studente, malato, disoccupato, ecc.) è subentrata la "spending review" non come metodo per diminuire tutte le spese,a comincire da quelle pubbliche, ma per tagliarle in via prioritaria, cancellando dalla loro rivendicazione ogni dignità valoriale. Qualche reazione comincia a farsi sentire, non per pretestuose manovre di opposizione al governo Monti ma per riappropriarsi di un diritto di controproposta e di azione. La gravità, ad esempio, delle forme degenerative nella salute mentale dei minori sta sollecitando misure di riforma in grado di affrontarle. In Italia le famiglie con un figlio (da 0 a 18 anni) che deve essere seguito per un problema neuropsichiatrico sono oltre 800mila. Le cure durano in media dai 3 ai 5 anni. I disturbi sono molto diversi: dai piccoli ritardi ai gravi squilibri dello sviluppo intellettivo, dal blocco dell'apprendimento all'autismo, dalla depressione alle crisi d'ansia, dalla goffagine motoria all'iperattività. Un grave errore di approccio è di suddividere schematicamente diagnosi e cure. Per esempio molti bambini hanno più di un problema, leggono male: (dislessia?); sono disattenti: (sindrome: Adhd); si avviliscono facilmente: (depressione?). L'intervento settoriale rischia di far percepire un solo problema e che si ignorino gli altri, spesso aggravandoli. Solo studiando la prospettiva nel suo assieme siamo in grado di affrontare le situazioni nella loro realtà, si migliora l'intervento e si risparmiano mezzi. Negli ultimi anni il problema si è inceppato. Il punto più drammatico è questo: 10 anni fa il rapporto fra numero di diagnosi fatte e il numero di cure riabilitative proposte era di 1 a 6. Negli ultimi anni è sceso al di sotto di 1 a 3, per effetto del taglio dei soldi per la cura. Molti genitori sono costretti a dilazionare e diluire la terapia, rischiando di aggravare irreparabilmente le difficoltà. Inoltre molte esenzioni sanitarie vengono limitate ai 6 anni mentre dovrebbero arrivare almeno ai 12. La contrazione della spesa per i servizi specialistici nella sanità scarica i problemi della salute mentale sui servizi sociali e sulla scuola. Oggi finalmente si comincia a percepire la natura dei tanti aspetti del diffuso disagio giovanile. Una folta rappresentanza di senatori di tutti i gruppi, ispirati dai sen. Bianconi, Adragna e Finocchiaro dopo accurate discussioni con i ministeri competenti, l'Istituto di Sanità, l'Istituto Bollea dell'Università di Roma, guidato dal prof. Gabriel Levi, hanno presentato al Parlamento una proposta costruttiva di Legge sulla salute mentale in età evolutiva che ha raccolto il consenso di tutte le forze politiche. I punti qualificanti sono: 1) Consolidare una rete di servizi autonomi (quindi non soggetti a pastoie burocratiche, amministrative, ecc) di Neuropsichiatria infantile su tutto il territorio nazionale: uno ogni 100mila bambini/ragazze da 0 a 18 anni. 2) Definire una politica integrata di interventi che colleghii progetti evitando gli approcci a francobollo per singole patologie che, quando sono separati costano molto e rendono poco. 3) Priorità agli interventi che possono prevenire la malattia mentale prima dei 13/14 anni. 4) Una relazione annuale sulla salute mentale in età evolutiva da presentare ad una competente Commissione parlamentare, per ottenere valutazioni, indirizzi ed indicazioni operative. Non dimenticando che i disturbi incombono nell'età dello sviluppo e possono essere curati durante lo sviluppo. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 6 23/07/2012 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 10 (diffusione:309253, tiratura:418328) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato RIFORME I TAGLI NELLA SANITÀ Visite del medico di famiglia a tutte le ore Balduzzi prepara la rivoluzione dei camici bianchi Tariffe fisse e un freno ai furbetti della parcella Si riducono i livelli essenziali di assistenza ma entrano l'epidurale e la cura di malattie rare Il sindacato: svolta condivisibile, ma attenti all'obolo del 5% per ridurre le liste d'attesa PAOLO RUSSO ROMA Studi dei medici di famiglia aperti per 24 ore e sette giorni su sette, libera professione dei camici bianchi ospedalieri sotto più stretto controllo delle Asl per evitare abusi e fenomeni di elusione fiscale. E poi stop alla corsa alle cause sanitarie facili, possibili solo per i casi di colpa grave o dolo. È una mini-riforma sanitaria quella contenuta nel "decretone Balduzzi", che il titolare della salute è pronto a presentare all'ultimo consiglio dei ministri di agosto o, al più tardi, al primo dopo la pausa estiva. La novità più importante per gli assistiti è sicuramente quella che riguarda i medici di famiglia. I dottori dovranno "obbligatoriamente" aggregarsi intima il decreto. In pratica medici di famiglia, pediatri e specialisti ambulatoriali dovranno smettere di lavorare in proprio e associarsi per garantire studi aperti 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Una vera e propria rivoluzione rispetto all'attuale convenzione dei medici di medicina generale, che molto generosamente si limita ad indicare un orario minimo di apertura degli studi medici di sole 16 ore settimanali. Lavorando in equipe, i dottori dovrebbero ora invece rispondere sempre "presente" alle nostre chiamate ed evitare così quelle spesso inutili corse ai pronto soccorsi. Resta la libera scelta del medico da parte del cittadino, che avrà anzi più libertà di cambiare dottore. I medici di famiglia non saranno poi più compensati solo con una quota fissa per ciascun assistito ma anche con una parte va r i a b i l e i n f u n z i o n e d e l l a complessità clinica dei casi trattati. Almeno sulla carta si dovrebbe così limitare il rinvio al medico specialista ai casi realmente necessari. Riguardo l'attività dei medici convenzionati il provvedimento fa infine riferimento ai Lea, i livelli essenziali di assistenza che, con un altro provvedimento ad hoc, lo stesso Balduzzi è in procinto a mettere in cura dimagrante. Almeno per quel che riguarda gli accertamenti diagnostici giudicati "inappropriati". La Tac per un semplice mal di testa per intenderci. Anche se nella nuova lista dovrebbero entrare nuove cure per le malattie rare e l'epidurale per il parto indolore. Novità in vista anche per le visite private dei medici ospedalieri. Un emendamento appena approvato al "milleproroghe" ha esteso fino al 31 dicembre prossimo la proroga di visitare "a studio" o in clinica in assenza di spazi adeguati nelle strutture pubbliche. Poi, però, con il decretone cambieranno le regole. Le Regioni potranno continuare ad autorizzare l'attività negli studi privati ma a diverse condizioni. Prima di tutto gli studi dovranno lavorare "in rete" con le Asl, che potranno così controllare se il medico lavora più privatamente che in ospedale. Poi vengono fissate tariffe minime e massime per ciascuna prestazione. Questo per evitare il "caro-visita" recentemente rilevato dal Censis. Poi niente pagamenti in cash ma solo moneta elettronica e assegni da intestare alla Asl anziché al medico. Un modo per frenare il fenomeno dell'elusione fiscale. Vizietto tutt'altro che raro tra i camici bianchi visto che, dati dell'Agenzia delle Entrate alla mano, il 40% dei medici pubblici che visitano privatamente non emette fattura ed intasca anche la quota (minima) spettante alla Asl. Nonostante i paletti il decreto viene giudicato «in gran parte condivisibile» da Costantino Troise, segretario nazionale dell'Anaao, il più rappresentativo sindacato dei medici ospedalieri. Che però mette in guardia dall'"obolo" del 5% sulla parcella a carico dell'assistito per finanziare la riduzione delle liste d'attesa. «Un prelievo che potrebbe rendere la libera professione meno interessante e competitiva», commenta Troise. Con il decretone sarà infine più difficile portare medici e Asl in tribunale. I ricorsi potranno essere presentati solo per colpa grave o dolo, mentre un Fondo di solidarietà a costo zero coprirà i maxi-risarcimenti e le categorie più esposte. Le assicurazioni potranno infine dare disdetta solo ad avvenuto risarcimento. Obiettivo delle norme: porre un freno all'escalation delle cause sanitarie che al 98,8% finiscono con l'archiviazione ma che spingono i medici sulla "difensiva", prescrivendo anche quel che non serve. Uno spreco valutato ben 10 miliardi di euro l'anno. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 7 23/07/2012 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 10 (diffusione:309253, tiratura:418328) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le novità più importanti RASSISTENZA 24 ORE SU 24 1Studi aggregati per garantire il servizio a tutte le ore RPIÙ CONTROLLI DA PARTE DELLE ASL 2Dottori in rete con le Asl, tariffe fisse e stop ai pagamenti cash RMENO CAUSE CONTRO I MEDICI 3Sarà possibile intentare causa solo per dolo o colpa grave Foto: Stop al sovraffollamento nei pronto soccorso Foto: Servizio H24 e medici pagati diversamente a seconda della complessità clinica degli interventi nelle intenzioni del governo dovrebbero aiutare a decongestionare i pronto soccorso SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 8 23/07/2012 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 10 (diffusione:309253, tiratura:418328) La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Bondi ribalta la classifica Centro Nord più sprecone Regioni sul piede di guerra: con il suo metodo parametri tutti sballati [PAO. RUS. ] Mentre sulla spending review sanitaria si abbatte una pioggia di centinaia di emendamenti, il supercommissario Enrico Bondi continua gli incontri bilaterali con le Regioni per esaminare voce per voce tutti i risparmi messi in cantiere. Una verifica che proseguirà anche domani ma che non sembra smuovere il G overno dalla decisione di portare a casa i 4,7 miliardi preventivati per la sanità. Anche perché a governatori ed assessori regionali il super commissario ha aperto lo stesso libro contenente una lunghissima lista di sprechi su beni e servizi non sanitari: ristorazione, luce, riscaldamento, pulizie e voci di spesa simili. Per ogni Asl e ciascun ospedale sono stati esaminati i costi rispetto a quelli «standard» individuati con il «metodo Bondi». Per le Asl si è calcolato il costo rispetto alla popolazione servita, per gli ospedali la spesa in rapporto al numero di pazienti dimessi. Meccanismo bocciato senza mezzi termini dalle Regioni, sia perché i bacini di utenza delle Asl sarebbero stati calcolati male, sia perché così si premierebbe chi fa più ricoveri, magari inutili. Fatto è che i risultati sono sorprendenti, con una classifica degli sprechi che vede nella parte alta soprattutto le Regioni «virtuose» del centro-nord. Il Lazio deterrebbe il record dello sperpero con circa 580 milioni, ma subito a ruota seguirebbero Lombardia (495), Veneto (445), Emilia Romagna (227) e Piemonte (213). Tra le meno spendaccione figurerebbero invece Molise, Basilicata, Valle d'Aosta e Calabria ma anche la Sicilia si piazzerebbe nella parte bassa della classifica dello sperpero. Risultati decisamente controcorrente, che per il super-commissario Bondi si traducono però in un potenziale risparmio di 3,2 miliardi. E di questi ben 2,2 miliardi sarebbero addebitabili alle Regioni del centro -nord per spese superiori ai costi standard di Bondi. Cifre considerate irrealistiche dalle Regioni, che sui tagli alla sanità continuano a puntare i piedi, con i governatori del centro nord disposti però in subordine a discutere anche sulla ridistribuzione dei tagli, in modo da non penalizzare la amministrazioni considerate «virtuose». Almeno prima del «metodo Bondi». Su questa stessa lunghezza d'onda si muovono parte degli emendamenti presentati in Commissione Bilancio al Senato, dove gli stessi partiti, sotto la minaccia dello spread, si sono però impegnati a un'ampia scrematura. Dalla selezione si potrebbero salvare gli emendamenti che puntano a cancellare l'aumento dello sconto sui medicinali mutuabili a carico di industriali farmaceutici e farmacisti, triplicato per i primi, anche se per soli sei mesi e raddoppiato a tempo indeterminato per i secondi. Intanto il 25 luglio, il giorno prima della proclamata serrata delle farmacie, Federfarma incontrerà il ministro della Salute, Renato Balduzzi, per convincere il Governo ad allentare la stretta. La revoca dello sciopero è nell'aria. Tra gli emendamenti che potrebbero passare indenni la scrematura anche quello targato Pd che chiede di escludere le auto delle Asl destinate a servizi di assistenza dal taglio del 50%. Foto: Enrico Bondi Foto: Il super commissario reputa di poter ottenere 3,2 miliardi dai tagli degli sprechi nella sanità SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 9 23/07/2012 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 41 (diffusione:309253, tiratura:418328) Fornitori ospedalieri in rivolta [M.ACC.] Fornitori ospedalieri del Piemonte in allarme per la Spending review, dopo le notevoli difficoltà che già esistono per i ritardati pagamenti. Oggi alle 15 nella sala dell'Ascom, in via Massena 20, il presidente regionale Sergio Maiocco chiama a raccolta tutti i fornitori della regione, circa 900 aziende per 50 mila fra imprenditori e dipendenti. Quattro i punti che destano le maggiori preoccupazioni, e che saranno discussi per arrivare a richieste da porre alla Regione: il taglio del 5 per cento degli oneri dei contratti di fornitura di beni e servizi sanitari già in essere (farmaci esclusi); la rinegoziazione dei contratti già stipulati con le Asl; il tetto di spesa, «sulla cui determinazione non è stato ancora indicato né il meccanismo né la base economica su cui verrà calcolato»; la situazione generale dei pagamenti. «Siamo perfettamente coscienti del momento di difficoltà e delle sofferenze che ci sono - sottolinea il presidente dell'Asfo, Maiocco -. Vorremmo semplicemente che chi adotta le misure per risparmiare ci coinvolgesse, per evitare di adottare provvedimenti inaccettabili». Con un credito che già supera i due milioni di euro da parte delle Asl, i fornitori piemontesi sostengono di non poter sostenere l'ulteriore taglio che il governo impone anche a loro, oltretutto a fronte di altre riduzioni frutto di provvedimenti della Regione. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 10 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ASSEMBLEA 23/07/2012 Il Giornale - Ed. nazionale Pag. 38 (diffusione:192677, tiratura:292798) La grande distribuzione vuole sostituire le farmacie Sono un farmacista preoccupato e amareggiato perché vedo che il sistema delle nostre farmacie, invidiato in tutto il mondo per la distribuzione capillare su tutto il territorio, per il servizio diurno e notturno offerto e per la professionalità del personale, corre il rischio di essere annientato. Prima la creazione per decreto di 5mila nuove farmacie, adesso il raddoppio dello sconto sui farmaci che le farmacie dovranno fare alle Asl. Molte piccole farmacie dovranno chiudere, altre ridurre il personale e quindi la qualità dei servizi ai cittadini. Prende corpo il sospetto che non si tratti solo di un sistema del governo per fare cassa, ma che trovi attuazione un vecchio progetto caldeggiato a lungo da poteri economici forti allo scopo di mettere in ginocchio le farmacie per affidare la dispensazione del farmaco alla grande distribuzione. Massimo Masina Ravenna SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 11 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato la parola ai lettori UN LEGITTIMO SOSPETTO 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Ed. nazionale Pag. 33 (diffusione:165207, tiratura:206221) LO SCOPO finale della riduzione di peso è quello di eliminare prevalentemente il grasso corporeo in eccesso, salvaguardando muscoli e acqua. E il più fedele indicatore per determinare il peso forma è la percentuale di massa grassa. Già, ma come possiamo misurarla? Tra le varie metodiche utilizzate dai medici nutrizionisti possiamo citare la plicometria, che si avvale di uno strumento, il plicometro, costituito essenzialmente da una pinza e da una scala graduata che misura la distanza tra le punte. Oppure si può ricorrere a un esame semplice, dal nome complesso, la bioimpedenziometria (o BIA, body impedance analysis), con cui è possibile valutare,oltre alla quantità di tessuto adiposo totale,anche quella degli altri componenti: l'acqua totale (acqua intracellulare ed acqua extra cellulare)e la massa magra (in massa cellulare e massa muscolare). L'ESAME, che è rapido e non invasivo, misura in ohms l'impedenza del corpo, detta anche bioresistenza, al passaggio di una impercettibile corrente elettrica alternata. Un esempio di questa tecnologia in farmacia è rappresentato dai terminali LineaMed. Questi inviano i dati rilevati direttamente al medico,che può così valutare lo stato nutrizionale e la composizione corporea del soggetto per poi elaborare un programma nutrizionale personalizzato. UNA BILANCIA in tasca è la nuova Withings (www.withings.it) la nuova applicazione si installa gratis sugli smartphone e sul pc. Cliccando sul bottone viene visualizzato il proprio peso con precisione, insieme alla massa grassa e alla massa magra. Il monitoraggio è assicurato dalla curva del peso e dal confronto con i valori di riferimento. Pensata per tutta la famiglia, grazie al suo quadrante in grado di gestire fino a otto utenti, permette di pesarsi a casa in piena tranquillità e mandare i dati via web sul cellulare o sul computer del vostro medico. Si riducono gli incontri con il nutrizionista, ma si amplificano i successi, oltre 90% perde peso ed il 70% mantiene i risultati oltre i due anni. IL SISTEMA LineaMed (www.lineamed.it) si fonda su quattro pilastri: un programma nutrizionale sano, in linea con i principi della dieta mediterranea e privo di limitazioni, un'assistenza medica personalizzata, una tecnologia all'avanguardia ( i terminali in farmacia per la misurazione dei parametri corporei) e prodotti LineaMed che integrano proteine, vitamine e sali minerali necessari a equilibrare lo stato nutrizionale. Numero verde 800635666. DIETRO IL NOME suggestivo e simpatico, Torna a Volare (www.tornaavolare.it) si cela invece un programma per dimagrire e mantenere il peso forma nel tempo, senza ingrassare di nuovo. Si dimagrisce mangiando 5 volte al giorno, senza sentire la fame. È innovativo e completo, scientificamente studiato e facile da seguire. L'elemento centrale del programma sono le riunioni. Il gruppo di aiuto guidato crea forza reciproca, condivisione di obiettivi e successi, divertimento e sorrisi. «OGNI GIORNO più di 11 milioni di italiani pranzano fuori casa (4.4 in mensa, 3.3 al ristorante e 3.3 sul luogo di lavoro) - afferma Pierpaolo Pavan, medico responsabile del servizio igiene alimenti e nutrizione di Este - Padova e autore di corsi di formazione per ristoratori «Le regole d'oro per preparare pasti leggeri». Secondo l'esperto, la grande disponibilità di cibo e la sedentarietà sono gli ingredienti dell'obesità. Un tempo povertà e durezza delle condizioni di vita ne impedivano la nascita, sia che i pasti fossero consumati in casa come al lavoro. Il rischio era la fame, la malnutrizione (pellagra e molto altro), non il grasso in eccesso. Mariasandra Aicardi SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 12 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia in aiuto della dieta Con bilance wireless e test specifici 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Ed. nazionale Pag. 34 (diffusione:165207, tiratura:206221) Fare prevenzione significa meno rischi e riduzione dei costi LA DIAGNOSI precoce delle metastasi ossee migliora notevolmente la sopravvivenza dei pazienti e ha un impatto in termini di riduzione di costi. A portare a metastasi ossee sono principalmente il cancro al polmone, al seno e alla prostata. E con le metastasi cresce il rischio di complicanze come fratture e compressioni spinali. Il trattamento di un paziente con frattura da metastasi ossea per un anno raggiunge circa 20mila euro; con la prevenzione, il rischio frattura si riduce fino al 60%. E la prevenzione ha oggi una nuova arma, con la molecola Denosumab, che agisce sulle metastasi ossee riducendo i rischi di complicanze. Già disponibile in Europa, in Italia è in corso l'iter per l'avvio alla distribuzione da parte dell'Aifa. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 13 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Oncologia 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Ed. nazionale Pag. 35 (diffusione:165207, tiratura:206221) Federico Mereta E' IN ARRIVO un tracciante, capace di individuare i cumuli di proteina amiloide nel cervello, per una diagnosi più precisa di malattia di Alzheimer. Questa particolare sostanza si chiama florbetapir e permette di colorare le aree patologiche, nel corso della tomografia a emissione di positroni (Pet). Già approvata negli Usa, in futuro potrebbe essere disponibile anche in Italia. In pratica, il farmaco viene impiegato quando occorre comprendere di che origine è la sospetta demenza. Si somministra con una endovenosa e consente di produrre un segnale particolare andandosi a concentrare nelle placche di sostanza amiloide che caratterizzano la malattia. Il passo avanti è importante, anche se non rappresenta la soluzione definitiva per debellare una malattia che progressivamente allontana la persona dal mondo che la circonda e dagli affetti. «E' importante trovare nuovi approcci terapeutici per questa malattia, eventualmente da associare ai farmaci sintomatici attualmente disponibili, per puntare a due risultati: da un lato il blocco della formazione delle placche di sostanza amiloide, dall'altro favorirne l'eliminazione - afferma Pier Luigi Canonico, presidente della Società italiana di farmacologia e direttore del dipartimento di farmacia all'Università del Piemonte Orientale - . Agire su questi meccanismi attraverso farmaci in grado di influenzare direttamente quanto porta allo sviluppo della patologia neurologica, potrebbe consentirci di prevenire o rallentare l'evoluzione della malattia». Su questo fronte, una novità interessante viene dalla ricerca Eli-Lilly. Si tratta di una sorta di «spazzino chimico», che con la sua azione va a ripulire il cervello dalle placche di amiloide che creano quella sorta di cappa e sono tipiche della malattia di Alzheimer. «Stiamo sperimentando (attualmente in fase III dello sviluppo) un particolare farmaco biotecnologico chiamato solanezumab che potrebbe avere questa azione e nel futuro potrebbe essere impiegato con i medicinali oggi disponibili, consentendo di agire direttamente su un elemento causale della malattia» conferma Sandra Silvestri, direttore medico di Eli-Lilly. IN ATTESA che la scienza faccia altri passi avanti, gli esperti consigliano di prestare attenzione alle cattive abitudini per contrastare il decadimento cerebrale. Un dato per tutti. «Facendo esercizio fisico 3-4 volte a settimana in età adulta, tra i 40 e i 60 anni, il rischio di demenza si riduce anche fino al 50 per cento» afferma Andrea Fagiolini, direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 14 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Diagnosi e cure per l'Alzheimer: ecco i passi avanti 23/07/2012 Il Gazzettino - Ed. nazionale Pag. 4 (diffusione:86966, tiratura:114104) Corsa per varare la spending review Giovedì il governo chiederà la fiducia. Intanto partono gli scioperi: farmacisti e pubblico impiego sul piede di guerra ROMA - Si stringe sulla spending review: da oggi alle 14,30 parte infatti il rush in commissione bilancio a Palazzo Madama. E i tempi già strettissimi potrebbero accorciarsi ancora con il via libera dell'aula già giovedì. Appare scontato il ricorso alla fiducia sui testi (Dismissioni e Spending) delle commissioni accorpati in un maxiemendamento. Poi un breve passaggio alla Camera, seconda fiducia, e conversione in legge. In settimana scatta anche la serrata delle farmacie indetta per giovedì, anche se il tema dei farmaci potrebbe essere ancora rivisto in Senato. Mentre mercoledì i sindacati del pubblico impiego saranno a Palazzo Vidoni per un incontro con il ministro Filippo Patroni Griffi, mentre già Cgil e Uil annunciano lo sciopero degli statali in settembre. Sembra intanto risolto il problema dell'articolo 4 del decreto sulla privatizzazione dopo la sentenza della Consulta sull'acqua pubblica. Fonti di governo fanno infatti notare come già la norma esclude dalla privatizzazione le società che producono servizi diretti ai cittadini. «L'imperativo è quello di mantenere inalterati i saldi, anche se ci potranno essere degli aggiustamenti anche per i criteri sulle Province». E proprio a caccia di mediazioni, il relatore del Pdl Gilberto Pichetto Fratin prosegue da due giorni, in contatto costante con l'altro relatore Paolo Giaretta del Pd, a spulciare i 2.000 emendamenti. «L'Art. 1 sugli acquisti Consip così come è non funziona: si rischia che le gare a prezzo più basso siano fuori norma. E anche i 40 giorni dati ai territori per esprimersi sull'accorpamento delle province sono troppo pochi». Intanto si guarda avanti. A metà agosto arriverà una terza fase di revisione della spesa, con nuovi tagli a carico di partiti e sindacati (dossier Amato), revisione e taglio di agevolazioni alle imprese (dossier Giavazzi), revisione degli sconti fiscali (dossier Ceriani), piano dettagliato di dismissioni (dossier Grilli), e ulteriore intervento su pubblico impiego e consumi della P.a. (dossier Giarda-Bondi). I documenti sono già sul tavolo di Mario Monti. Basterà tradurli in un nuovo decreto se la tempesta finanziaria estiva dovesse diventare 'perfetta'. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 15 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Lunedì 23 Luglio 2012, 23/07/2012 QN - Il Giorno - Ed. nazionale Pag. 33 (diffusione:69063, tiratura:107480) LO SCOPO finale della riduzione di peso è quello di eliminare prevalentemente il grasso corporeo in eccesso, salvaguardando muscoli e acqua. E il più fedele indicatore per determinare il peso forma è la percentuale di massa grassa. Già, ma come possiamo misurarla? Tra le varie metodiche utilizzate dai medici nutrizionisti possiamo citare la plicometria, che si avvale di uno strumento, il plicometro, costituito essenzialmente da una pinza e da una scala graduata che misura la distanza tra le punte. Oppure si può ricorrere a un esame semplice, dal nome complesso, la bioimpedenziometria (o BIA, body impedance analysis), con cui è possibile valutare,oltre alla quantità di tessuto adiposo totale,anche quella degli altri componenti: l'acqua totale (acqua intracellulare ed acqua extra cellulare)e la massa magra (in massa cellulare e massa muscolare). L'ESAME, che è rapido e non invasivo, misura in ohms l'impedenza del corpo, detta anche bioresistenza, al passaggio di una impercettibile corrente elettrica alternata. Un esempio di questa tecnologia in farmacia è rappresentato dai terminali LineaMed. Questi inviano i dati rilevati direttamente al medico,che può così valutare lo stato nutrizionale e la composizione corporea del soggetto per poi elaborare un programma nutrizionale personalizzato. UNA BILANCIA in tasca è la nuova Withings (www.withings.it) la nuova applicazione si installa gratis sugli smartphone e sul pc. Cliccando sul bottone viene visualizzato il proprio peso con precisione, insieme alla massa grassa e alla massa magra. Il monitoraggio è assicurato dalla curva del peso e dal confronto con i valori di riferimento. Pensata per tutta la famiglia, grazie al suo quadrante in grado di gestire fino a otto utenti, permette di pesarsi a casa in piena tranquillità e mandare i dati via web sul cellulare o sul computer del vostro medico. Si riducono gli incontri con il nutrizionista, ma si amplificano i successi, oltre 90% perde peso ed il 70% mantiene i risultati oltre i due anni. IL SISTEMA LineaMed (www.lineamed.it) si fonda su quattro pilastri: un programma nutrizionale sano, in linea con i principi della dieta mediterranea e privo di limitazioni, un'assistenza medica personalizzata, una tecnologia all'avanguardia ( i terminali in farmacia per la misurazione dei parametri corporei) e prodotti LineaMed che integrano proteine, vitamine e sali minerali necessari a equilibrare lo stato nutrizionale. Numero verde 800635666. DIETRO IL NOME suggestivo e simpatico, Torna a Volare (www.tornaavolare.it) si cela invece un programma per dimagrire e mantenere il peso forma nel tempo, senza ingrassare di nuovo. Si dimagrisce mangiando 5 volte al giorno, senza sentire la fame. È innovativo e completo, scientificamente studiato e facile da seguire. L'elemento centrale del programma sono le riunioni. Il gruppo di aiuto guidato crea forza reciproca, condivisione di obiettivi e successi, divertimento e sorrisi. «OGNI GIORNO più di 11 milioni di italiani pranzano fuori casa (4.4 in mensa, 3.3 al ristorante e 3.3 sul luogo di lavoro) - afferma Pierpaolo Pavan, medico responsabile del servizio igiene alimenti e nutrizione di Este - Padova e autore di corsi di formazione per ristoratori «Le regole d'oro per preparare pasti leggeri». Secondo l'esperto, la grande disponibilità di cibo e la sedentarietà sono gli ingredienti dell'obesità. Un tempo povertà e durezza delle condizioni di vita ne impedivano la nascita, sia che i pasti fossero consumati in casa come al lavoro. Il rischio era la fame, la malnutrizione (pellagra e molto altro), non il grasso in eccesso. Mariasandra Aicardi SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 16 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia in aiuto della dieta Con bilance wireless e test specifici 23/07/2012 QN - Il Giorno - Ed. nazionale Pag. 34 (diffusione:69063, tiratura:107480) Fare prevenzione significa meno rischi e riduzione dei costi LA DIAGNOSI precoce delle metastasi ossee migliora notevolmente la sopravvivenza dei pazienti e ha un impatto in termini di riduzione di costi. A portare a metastasi ossee sono principalmente il cancro al polmone, al seno e alla prostata. E con le metastasi cresce il rischio di complicanze come fratture e compressioni spinali. Il trattamento di un paziente con frattura da metastasi ossea per un anno raggiunge circa 20mila euro; con la prevenzione, il rischio frattura si riduce fino al 60%. E la prevenzione ha oggi una nuova arma, con la molecola Denosumab, che agisce sulle metastasi ossee riducendo i rischi di complicanze. Già disponibile in Europa, in Italia è in corso l'iter per l'avvio alla distribuzione da parte dell'Aifa. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 17 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Oncologia 23/07/2012 QN - Il Giorno - Ed. nazionale Pag. 35 (diffusione:69063, tiratura:107480) Federico Mereta E' IN ARRIVO un tracciante, capace di individuare i cumuli di proteina amiloide nel cervello, per una diagnosi più precisa di malattia di Alzheimer. Questa particolare sostanza si chiama florbetapir e permette di colorare le aree patologiche, nel corso della tomografia a emissione di positroni (Pet). Già approvata negli Usa, in futuro potrebbe essere disponibile anche in Italia. In pratica, il farmaco viene impiegato quando occorre comprendere di che origine è la sospetta demenza. Si somministra con una endovenosa e consente di produrre un segnale particolare andandosi a concentrare nelle placche di sostanza amiloide che caratterizzano la malattia. Il passo avanti è importante, anche se non rappresenta la soluzione definitiva per debellare una malattia che progressivamente allontana la persona dal mondo che la circonda e dagli affetti. «E' importante trovare nuovi approcci terapeutici per questa malattia, eventualmente da associare ai farmaci sintomatici attualmente disponibili, per puntare a due risultati: da un lato il blocco della formazione delle placche di sostanza amiloide, dall'altro favorirne l'eliminazione - afferma Pier Luigi Canonico, presidente della Società italiana di farmacologia e direttore del dipartimento di farmacia all'Università del Piemonte Orientale - . Agire su questi meccanismi attraverso farmaci in grado di influenzare direttamente quanto porta allo sviluppo della patologia neurologica, potrebbe consentirci di prevenire o rallentare l'evoluzione della malattia». Su questo fronte, una novità interessante viene dalla ricerca Eli-Lilly. Si tratta di una sorta di «spazzino chimico», che con la sua azione va a ripulire il cervello dalle placche di amiloide che creano quella sorta di cappa e sono tipiche della malattia di Alzheimer. «Stiamo sperimentando (attualmente in fase III dello sviluppo) un particolare farmaco biotecnologico chiamato solanezumab che potrebbe avere questa azione e nel futuro potrebbe essere impiegato con i medicinali oggi disponibili, consentendo di agire direttamente su un elemento causale della malattia» conferma Sandra Silvestri, direttore medico di Eli-Lilly. IN ATTESA che la scienza faccia altri passi avanti, gli esperti consigliano di prestare attenzione alle cattive abitudini per contrastare il decadimento cerebrale. Un dato per tutti. «Facendo esercizio fisico 3-4 volte a settimana in età adulta, tra i 40 e i 60 anni, il rischio di demenza si riduce anche fino al 50 per cento» afferma Andrea Fagiolini, direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 18 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Diagnosi e cure per l'Alzheimer: ecco i passi avanti 23/07/2012 Il Mattino - Ed. nazionale Pag. 5 (diffusione:79573, tiratura:108314) Si stringe sulla spending review: da oggi alle 14,30 parte infatti il rush in commissione bilancio a Palazzo Madama. E i tempi già strettissimi potrebbero accorciarsi ancora di più con il via libera dell'aula già giovedì, un giorno prima di quanto ipotizzato. Appare ormai scontato il ricorso alla fiducia, che dovrebbe avvenire sui testi (Dismissioni e Spending) delle commissioni accorpati in un maxiemendamento. Poi un breve passaggio alla Camera, seconda fiducia, e conversione definitiva in legge. In settimana da segnalare anche la serrata delle farmacie indetta per giovedì prossimo, anche se il tema dei farmaci potrebbe essere ancora rivisto in Senato. Mentre mercoledì i sindacati del pubblico impiego saranno a Palazzo Vidoni per un incontro con il ministro Filippo Patroni Griffi, mentre già Cgil e Uil annunciano lo sciopero degli statali in settembre. Sembra intanto sciogliersi il problema dell'articolo 4 del decreto sulla privatizzazione delle società in house a rischio dopo la sentenza della Consulta sull'acqua pubblica. Fonti di governo fanno infatti notare come già la norma esclude dalla privatizzazione le società che producono servizi diretti ai cittadini. In ogni caso «è un problema che bisognerà affrontare». In ogni caso, spiegano sempre fonti di governo, «l'imperativo è quello di mantenere inalterati i saldi, anche se ci potranno essere degli aggiustamenti anche con un punto di mediazione finale per i criteri sulle Province». E proprio a caccia di mediazioni, il relatore del Pdl Gilberto Pichetto Fratin prosegue da due giorni, in contatto costante con l'altro relatore Paolo Giaretta del Pd, a spulciare i 2000 emendamenti. Anche perchè i loro emendamenti e quelli eventuali del governo dovranno essere presentati al più tardi domani sera. «Stiamo tirando fuori gli argomenti più importanti - spiega - ma ne saltano fuori almeno 2 per ogni articolo, quindi troppi». Ad esempio l'articolo 1 sugli acquisti Consip così come è non funziona: si rischia che le gare a prezzo più basso siano fuori norma. E anche i 40 giorni dati ai territori per esprimersi sull'accorpamento delle province sono troppo pochi. Poi c'è la protesta dell'industria farmaceutica, ma anche dei farmacisti. Insomma protestano tutti, servirebbe una mediazione. Insomma tanta «carne al fuoco» ma - dice Pichetto Fratin - «dobbiamo chiudere martedì notte o al massimo mercoledì mattina». © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 19 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Spending review rush in Senato: ok con fiducia entro giovedì 23/07/2012 Il Secolo XIX Pag. 3 (diffusione:103223, tiratura:127026) SPENDING REVIEW, CORSA CONTRO IL TEMPO IN SENATO Novità in arrivo su Province e farmacie . Mercoledì Patroni Griffi incontrerà i sindacati Palazzo Madama tira la voltata sulla spending review: da oggi alle 14,30 parte infatti il rush in commissione Bilancio del Senato. E i tempi già strettissimi potrebbero accorciarsi ancora di più con il via libera dell'Aula già giovedì, un giorno prima di quanto ipotizzato. Il tempo stringe e la crisi non aspetta. Almeno per il momento sembra scongiurata una nuova manovra economica anche perché il governo Monti continua a fare assai affidamento sul provvedimento che ha l'obiettivo di ridurre la spesa pubblica in Italia. Provvedimento che, questo è il ragionamento del Professore, contribuirà a calmare i mercati in attesa del mese di settembre quando la Corte Costituzionale tedesca si pronuncerà sull'ammissibilità dello scuso anti spred. Per ridurre i tempi al massimo, quindi, appare ormai scontato il ricorso alla fiducia che dovrebbe avvenire sui testi (Dismissioni e Spending) delle commissioni accorpati in un maxiemendamento. Poi un breve passaggio alla Camera, dove ci sarà una seconda fiducia e la conversione definitiva in legge. In settimana da segnalare anche la serrata delle farmacie indetta per giovedì prossimo, anche se il tema dei farmaci potrebbe essere ancora rivisto in Senato. Mentre mercoledì i sindacati del pubblico impiego saranno a Palazzo Vidoni per un incontro con il ministro Filippo Patroni Griffi, mentre già Cgil e Uil annunciano lo sciopero degli statali in settembre. Sembra intanto sciogliersi il problema dell'articolo 4 del decreto sulla privatizzazione delle società in house, a rischio dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla privatizzazione dell'acqua pubblica. Fonti di governo fanno infatti notare come già la norma esclude dalla privatizzazione le società che producono servizi diretti ai cittadini. Oltretutto non si dispone la cessione nell'immediato anche se resta «un problema che bisognerà affrontare» entro la fine della legislatura. In ogni caso, spiegano sempre fonti dell'esecutivo Monti, «l'imperativo è quello di mantenere inalterati i saldi, anche se ci potranno essere degli aggiustamenti anche con un punto di mediazione finale per i criteri sulle Province». E proprio a caccia di mediazioni, il relatore del Pdl Gilberto Pichetto Fratin prosegue da due giorni, in contatto costante con l'altro relatore Paolo Giaretta del Pd, a spulciare i 2.000 emendamenti. Anche perché le proposte di modifica della maggioranza e quelle che eventualmente presenterà il governo dovranno essere presentati al più tardi entro questo pomeriggio. «Stiamo tirando fuori gli argomenti più importanti - spiega - ma ne saltano fuori almeno 2 per ogni articolo, quindi troppi. Ad esempio l'articolo 1 sugli acquisti Consip così come è non funziona: si rischia che le gare a prezzo più basso siano fuori norma. E anche i 40 giorni dati ai territori per esprimersi sull'accorpamento delle province sono troppo pochi, dovremmo portare il termine dal 28 agosto al 30 settembre, se non al 15 ottobre.Poi c'è la protesta dell'industria farmaceutica, ma anche dei farmacisti. Insomma protestano tutti, servirebbe una mediazione. Ci sono anche delle "micro-questioni", noi ad esempio chiediamo di salvare l'istituto per il microcredito». Insomma tanta "carne al fuoco" «ma - dice Pichetto Fratin dobbiamo chiudere domani notte o al massimo mercoledì mattina». Intanto si guarda avanti e allo stato sembra sempre più probabile l'arrivo a metà agosto di una terza fase di revisione della spesa, con nuovi tagli a carico di partiti e sindacati (dossier Amato), revisione e taglio di agevolazioni alle imprese (dossier Giavazzi), revisione degli sconti fiscali (dossier Ceriani), piano dettagliato di dismissioni (dossier Grilli), e ulteriore intervento su pubblico impiego e consumi della P.a. (dossier Giarda-Bondi). I documenti sono già sul tavolo di Mario Monti. Basterà tradurli in un nuovo decreto se la tempesta finanziaria estiva dovesse diventare "perfetta". SPAGNA, ANCHE LA MURCIA CHIEDE AIUTO SPAGNA sempre più in crisi. MURCIA sarà la seconda comunità autonoma spagnola, dopo Valencia ,a chiedere il salvataggio al governo centrale ANCI: RISCHIO CRAC PER MOLTI COMUNI ITALIANI il 2012 è l'anno orribile per la finanza locale dei comuni, alcuni dei quali rischiano il default a causa della spending review, che ha tagliato 500 milioni di euro e del minor gettito di Imu. È l'allarme dell'Anci SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 20 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SCADE NEL POMERIGGIO IL TERMINE PER PRESENTARE GLI EMENDAMENTI: GIOVEDÌ LA FIDUCIA 23/07/2012 Il Secolo XIX Pag. 3 (diffusione:103223, tiratura:127026) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 21 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CLINI: NUCLEARE ARCHIVIATO MA RICERCA AVANTI IL NUCLEARE in Italia «è del tutto accantonato», ma non si deve restare fuori dalla ricerca avanzata. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini Foto: L'Aula di Palazzo Madama approverà il decreto Spending entro giovedì 23/07/2012 L Unita - Ed. nazionale Pag. 9 (diffusione:54625, tiratura:359000) Spending review al via la discussione E pure le proteste Si stringe sulla spending review: parte oggi il rush in commissione Bilancio a Palazzo Madama. E i tempi già strettissimi potrebbero accorciarsi ancora di più con il via libera dell'aula già giovedì, un giorno prima di quanto ipotizzato. Appare ormai scontato il ricorso alla fiducia, che dovrebbe avvenire sui testi (Dismissioni e Spending) delle commissioni accorpati in un maxiemendamento. Poi un breve passaggio alla Camera, seconda fiducia, e conversione definitiva in legge. In settimana da segnalare anche la serrata delle farmacie indetta per giovedì prossimo, anche se il tema dei farmaci potrebbe essere ancora rivisto in Senato. Mentre mercoledì i sindacati del pubblico impiego saranno a Palazzo Vidoni per un incontro con il ministro Filippo Patroni Griffi, mentre già Cgil e Uil annunciano lo sciopero degli statali in settembre. Foto: Una manifestazione di disoccupati e precari SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 22 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CASO 23/07/2012 QN - La Nazione - Ed. nazionale Pag. 33 (diffusione:136993, tiratura:176177) LO SCOPO finale della riduzione di peso è quello di eliminare prevalentemente il grasso corporeo in eccesso, salvaguardando muscoli e acqua. E il più fedele indicatore per determinare il peso forma è la percentuale di massa grassa. Già, ma come possiamo misurarla? Tra le varie metodiche utilizzate dai medici nutrizionisti possiamo citare la plicometria, che si avvale di uno strumento, il plicometro, costituito essenzialmente da una pinza e da una scala graduata che misura la distanza tra le punte. Oppure si può ricorrere a un esame semplice, dal nome complesso, la bioimpedenziometria (o BIA, body impedance analysis), con cui è possibile valutare,oltre alla quantità di tessuto adiposo totale,anche quella degli altri componenti: l'acqua totale (acqua intracellulare ed acqua extra cellulare)e la massa magra (in massa cellulare e massa muscolare). L'ESAME, che è rapido e non invasivo, misura in ohms l'impedenza del corpo, detta anche bioresistenza, al passaggio di una impercettibile corrente elettrica alternata. Un esempio di questa tecnologia in farmacia è rappresentato dai terminali LineaMed. Questi inviano i dati rilevati direttamente al medico,che può così valutare lo stato nutrizionale e la composizione corporea del soggetto per poi elaborare un programma nutrizionale personalizzato. UNA BILANCIA in tasca è la nuova Withings (www.withings.it) la nuova applicazione si installa gratis sugli smartphone e sul pc. Cliccando sul bottone viene visualizzato il proprio peso con precisione, insieme alla massa grassa e alla massa magra. Il monitoraggio è assicurato dalla curva del peso e dal confronto con i valori di riferimento. Pensata per tutta la famiglia, grazie al suo quadrante in grado di gestire fino a otto utenti, permette di pesarsi a casa in piena tranquillità e mandare i dati via web sul cellulare o sul computer del vostro medico. Si riducono gli incontri con il nutrizionista, ma si amplificano i successi, oltre 90% perde peso ed il 70% mantiene i risultati oltre i due anni. IL SISTEMA LineaMed (www.lineamed.it) si fonda su quattro pilastri: un programma nutrizionale sano, in linea con i principi della dieta mediterranea e privo di limitazioni, un'assistenza medica personalizzata, una tecnologia all'avanguardia ( i terminali in farmacia per la misurazione dei parametri corporei) e prodotti LineaMed che integrano proteine, vitamine e sali minerali necessari a equilibrare lo stato nutrizionale. Numero verde 800635666. DIETRO IL NOME suggestivo e simpatico, Torna a Volare (www.tornaavolare.it) si cela invece un programma per dimagrire e mantenere il peso forma nel tempo, senza ingrassare di nuovo. Si dimagrisce mangiando 5 volte al giorno, senza sentire la fame. È innovativo e completo, scientificamente studiato e facile da seguire. L'elemento centrale del programma sono le riunioni. Il gruppo di aiuto guidato crea forza reciproca, condivisione di obiettivi e successi, divertimento e sorrisi. «OGNI GIORNO più di 11 milioni di italiani pranzano fuori casa (4.4 in mensa, 3.3 al ristorante e 3.3 sul luogo di lavoro) - afferma Pierpaolo Pavan, medico responsabile del servizio igiene alimenti e nutrizione di Este - Padova e autore di corsi di formazione per ristoratori «Le regole d'oro per preparare pasti leggeri». Secondo l'esperto, la grande disponibilità di cibo e la sedentarietà sono gli ingredienti dell'obesità. Un tempo povertà e durezza delle condizioni di vita ne impedivano la nascita, sia che i pasti fossero consumati in casa come al lavoro. Il rischio era la fame, la malnutrizione (pellagra e molto altro), non il grasso in eccesso. Mariasandra Aicardi SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 23 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia in aiuto della dieta Con bilance wireless e test specifici 23/07/2012 QN - La Nazione - Ed. nazionale Pag. 34 (diffusione:136993, tiratura:176177) Fare prevenzione significa meno rischi e riduzione dei costi LA DIAGNOSI precoce delle metastasi ossee migliora notevolmente la sopravvivenza dei pazienti e ha un impatto in termini di riduzione di costi. A portare a metastasi ossee sono principalmente il cancro al polmone, al seno e alla prostata. E con le metastasi cresce il rischio di complicanze come fratture e compressioni spinali. Il trattamento di un paziente con frattura da metastasi ossea per un anno raggiunge circa 20mila euro; con la prevenzione, il rischio frattura si riduce fino al 60%. E la prevenzione ha oggi una nuova arma, con la molecola Denosumab, che agisce sulle metastasi ossee riducendo i rischi di complicanze. Già disponibile in Europa, in Italia è in corso l'iter per l'avvio alla distribuzione da parte dell'Aifa. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 24 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Oncologia 23/07/2012 QN - La Nazione - Ed. nazionale Pag. 35 (diffusione:136993, tiratura:176177) Federico Mereta E' IN ARRIVO un tracciante, capace di individuare i cumuli di proteina amiloide nel cervello, per una diagnosi più precisa di malattia di Alzheimer. Questa particolare sostanza si chiama florbetapir e permette di colorare le aree patologiche, nel corso della tomografia a emissione di positroni (Pet). Già approvata negli Usa, in futuro potrebbe essere disponibile anche in Italia. In pratica, il farmaco viene impiegato quando occorre comprendere di che origine è la sospetta demenza. Si somministra con una endovenosa e consente di produrre un segnale particolare andandosi a concentrare nelle placche di sostanza amiloide che caratterizzano la malattia. Il passo avanti è importante, anche se non rappresenta la soluzione definitiva per debellare una malattia che progressivamente allontana la persona dal mondo che la circonda e dagli affetti. «E' importante trovare nuovi approcci terapeutici per questa malattia, eventualmente da associare ai farmaci sintomatici attualmente disponibili, per puntare a due risultati: da un lato il blocco della formazione delle placche di sostanza amiloide, dall'altro favorirne l'eliminazione - afferma Pier Luigi Canonico, presidente della Società italiana di farmacologia e direttore del dipartimento di farmacia all'Università del Piemonte Orientale - . Agire su questi meccanismi attraverso farmaci in grado di influenzare direttamente quanto porta allo sviluppo della patologia neurologica, potrebbe consentirci di prevenire o rallentare l'evoluzione della malattia». Su questo fronte, una novità interessante viene dalla ricerca Eli-Lilly. Si tratta di una sorta di «spazzino chimico», che con la sua azione va a ripulire il cervello dalle placche di amiloide che creano quella sorta di cappa e sono tipiche della malattia di Alzheimer. «Stiamo sperimentando (attualmente in fase III dello sviluppo) un particolare farmaco biotecnologico chiamato solanezumab che potrebbe avere questa azione e nel futuro potrebbe essere impiegato con i medicinali oggi disponibili, consentendo di agire direttamente su un elemento causale della malattia» conferma Sandra Silvestri, direttore medico di Eli-Lilly. IN ATTESA che la scienza faccia altri passi avanti, gli esperti consigliano di prestare attenzione alle cattive abitudini per contrastare il decadimento cerebrale. Un dato per tutti. «Facendo esercizio fisico 3-4 volte a settimana in età adulta, tra i 40 e i 60 anni, il rischio di demenza si riduce anche fino al 50 per cento» afferma Andrea Fagiolini, direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 25 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Diagnosi e cure per l'Alzheimer: ecco i passi avanti 23/07/2012 La Repubblica - Affari Finanza - N.27 - 23 luglio 2012 Pag. 46 (diffusione:581000) Abi, ogni anno oltre 750 milioni investiti in sicurezza Le banche italiane investono ogni anno oltre 750 milioni di euro per rendere le proprie filiali sempre più sorvegliate e sicure. Un sistema rafforzato adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando il personale anche attraverso un'apposita guida anti-rapina realizzata sulla base delle indicazioni fornite da polizia e carabinieri. Inoltre c'è l'Ossif, osservatorio intersettoriale dell'Abi, che conta sulla partecipazione del ministero degli Interni, Poste, Confcommercio, Federdistribuzione, Federfarma, Federazione italiana tabaccai e Assovalori. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 26 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato rapporti sistemi di pagamento [ I NUMERI ] 23/07/2012 Pubblicita Today Pag. 7 Con Ematonil Plus si vince lo sport Continua fino al 31 dicembre 2012 il concorso dedicato ai giovani atleti, per supportare l'emulsione gel prodotta da Bayer . Partita ad aprile con un'attività di field marketing, l'iniziativa di Ematonil Plus ha coinvolto la distribuzione di 150.000 kit prodotto presso le scuole, scuole calcio, centri sportivi e parchi gioco in 9 città italiane. Dopo l'attività di promozione, l'iniziativa prosegue nel canale farmacia presso i 3.000 punti vendita aderenti al concorso. Sono infatti presenti speciali espositori, con le specifiche di prodotto, presso i quali ritirare la cartolina utile per partecipare e vincere. Non solo: anche le farmacie coinvolte posso aggiudicarsi buoni acquisto per il circuito di negozi Cisalfa . La card si può scaricare anche dal web, sul sito www.ematonilplus.it . Basta cliccare nella sezione concorso ed effettuare il download. Partecipare è semplice: dopo l'acquisto in farmacia, è necessario compilare e spedire la cartolina preaffrancata. In palio un buono acquisto da 300 euro da spendere presso il gruppo Cisalfa, un Xbox 360 con Kinect e una mountain bike Olmo. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 27 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato concorso SANITÀ REGIONALE 13 articoli 23/07/2012 La Repubblica - Bologna Pag. 2 (diffusione:556325, tiratura:710716) Sant'Orsola, è morto anche il fratello del neonato gettato nel cassonetto Quell'ultimo sguardo della mamma al piccolo nell'incubatrice I medici: il primo parto ha avuto effetti negativi sul secondo. La giovane donna accusata di infanticidio e occultamento di cadavere CARLO GULOTTA IL SUO piccolo cuore si è fermato ieri mattina all'alba, pochi minuti dopo le 6.E qualche istante prima, quando i medici del Sant'Orsola avevano ormai capito che per lui non c'erano più speranze, è stata avvertita la madre. Al medico di guardia a quell'ora è bastata una sola domanda: «Vuole vederlo?». La rispostaè stata un sì appena accennato con la testa, poi un lungo, doloroso sguardo della donna attraverso l'incubatrice e il ritorno in reparto sorretta dagli infermieri. Chi ha avuto modo di vederla, questa giovanissima madre mancata, parla di una reazione blanda, quasi assente. Nemmeno una lacrima. Il segno di un disagio ancor più profondo, se è possibile. E' finito così il dramma dei gemellini di Ozzano: il primo, di 22 settimane, partorito nella notte di giovedì scorso in casa e poi buttato nel cassonetto, come una dolorosa "cosa" da rimuovere, e il fratellino spirato all'ospedale ieri mattina dopo poco più di 48 ore. La giovanissima madre, 21 anni, indagata in un primo tempo per interruzione di gravidanza, deve rispondere ora anche di infanticidio e occultamento di cadavere. Finisce il dramma di due piccolissime vite, e subito si spalanca un futuro pieno d'incognite per la mamma, ancora ricoverata in Ginecologia al Sant'Orsola, sottoposta da subito al protocollo psichiatrico dell'ospedale. Improbabile che possa tornare a casa nelle prossime ore. Incognite, sì. Perché sono tanti gli aspetti da chiarire. Gli investigatori della Mobile dovranno capire se il piccolo gettato dalla ragazza nel cassonetto sia venuto al mondo ancora in vitao se invece era già morto. Poi, se il parto sia stato in qualche modo indotto o meno. E se la ragazza abbia fatto tutto da sola, come sembra, o se qualcuno possa averla aiutata. Nel capo d'imputazione, scritto dal pm Domenico Ambrosino che conduce l'inchiesta, sta scritto che lei «avrebbe cagionato la morte del neonato tagliando il cordone ombelicale e mettendolo in un sacchetto trasparente e gettandolo nel cassonetto dei rifiuti». L'altro gemellino, tenuto in vita grazie all'equipe del professor Faldella, ha smesso di lottare per la vita ieri mattina. «Parto estremamente prematuro riferiscono fonti ospedaliere - sono sopravvenute complicanze respiratorie e circolatorie». Meno di mezzo chilo di peso, e la stessa fonte ospedaliera ipotizza che «il primo parto non ha messo il secondo nelle condizioni ideali». La procura ha già fatto acquisire la cartella clinica, ma la sua morte, tecnicamente, non dovrebbe avere riverberi giudiziari per la giovane madre, già assistita da un avvocato. I genitori, famiglia serena, unita, piena di cure e d'affetto, fanno quadrato. «Non sapevamo che era incinta e nemmeno lei lo sapeva. Giovedì scorso avevamo fatto un giro tutti assieme in bicicletta e lei sembrava tranquilla. No, nessun cambiamento nelle sue abitudini. Se ha sbagliato, è giusto che paghi. In ogni caso, i suoi errori sono anche i nostri errori». I prossimi giorni saranno decisivi per gli accertamenti investigativi. Per sapere se il primo gemellino è nato vivo oppure no e come sia avvenuto il parto, la procura ha nominato i consulenti medici in vista dell'autopsia sul gemellino venuto al mondo per primo (forse mercoledì). Sono la dottoressa Elia Del Borrello, del laboratorio di Tossicologia forense di Bologna, il ginecologo Michele Franchina, il professor Carlo Scorretti, patologo dell'Università di Trieste, e il neonatologo dell'ospedale di Padova Daniele Trevinasutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA L'OSPEDALE L'ingresso del reparto di Neonatologia del Sant'Orsola, dove ieri è morto il piccolo Davide @ PER SAPERNE DI PIÙ www.aosp.bo.it www.poliziadistato.it SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 29 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CRONACA ADDIO AL GEMELLINO Il dramma di Ozzano 23/07/2012 La Repubblica - Genova Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) Quella nomina che scotta tra Piemonte e Liguria ETTORE BOFFANO «T UTTI gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri» (George Orwell, "La fattoria degli animali"). Non è la prima volta che accade, nella sanità piemontesee il vento della lottizzazione contagia sempre tutti. «Sei dei miei? Allora ti nomino o ti confermo nel tuo posto». «Non sei dei miei oppure sei uno che sta fuori dai giochi, ma che occupa un posto che piace tantoa uno dei miei? Allora togliti dai piedi, e il più in fretta possibile». Capitò così anche dopo il 2005, quando uno dei migliori manager pubblici della sanità italiana, Giovanni Monchiero, chiamato da Enzo Ghigo a ridare dignità alle Molinette di Torino squassate e svergognate dagli scandali, fu rimosso dalla nuova giunta di centrosinistra nonostante la sua gestione di uno dei più grandi ospedali italiani fosse ottima. Monchiero, questa la motivazione occulta ma vera, non offriva solide garanzie di collateralismo nei confronti dei partiti dei vincitori. Oggi, invece, sta forse per accadere qualcosa di ancora più grave, nonostante la vicenda questa volta riguardi formalmente la buona salute degli animali (anche se, come vedremo presto, con straordinarie e pericolosissime ricadute su quella umana). Andiamo con ordine. La Regione Piemonte ospita territorialmente l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, il terzo per importanza in Italia e anche quello strategico nel nostro paese per gli studi, la ricerca e la diagnosi dell'encefalopatia spongiforme bovina, altrimenti detta "morbo della mucca pazza". Per tradizione (ma non per legge) l'indicazione del suo direttore generale tocca al presidente della Regione Piemonte, con quelli delle altre due Regioni che (di solito) approvano assieme a lui (e si adeguano). IN QUESTO periodo, quell'Istituto zooprofilattico non ha un direttore generale ed è retto, ad interim, dall'attuale direttore scientifico, la dottoressa Maria Caramelli, la quale è dunque anche direttore generale "facente funzione". Chi è la dottoressa Caramelli? Una studiosa e una ricercatrice apprezzata a livello nazionale e internazionale, con indubbie doti organizzative sul piano della ricerca e riferimento italiano assoluto per gli studi proprio sul "morbo della mucca pazza". Da qualche tempo, però, la regolarizzazione della situazione amministrativa dell'Istitutoè all'ordine del giorno delle giunte regionali delle tre Regioni e, in particolare, di quella piemontese. In altre parole, si deve nominare il nuovo direttore generale. Una scelta che, se dipendesse dal ministro della Sanità, Renato Balduzzi, non riserverebbe sorprese: Balduzzi, infatti, poco tempo fa ha indicato proprio la dottoressa Caramelli come direttore generale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo, sospendendo però quella nomina nella comune convinzione che la ricercatrice torinese avrebbe trovato una ben più consolidata stima e una ben più prestigiosa considerazione nella sua "patria piemontese". Una sensazione che peraltro, nei mesi scorsi, aveva incontrato consensi anche in Piemonte, ma che in queste ore, al contrario, sarebbe destinata a ricevere una smentita (a meno che Liguria e Val d'Aosta non si facciano sentire). Il "governatorino" piemontese, Roberto Cota (ex sodale di Rosi Mauro e Francesco Belsito nel "cerchio magico" di Umberto Bossi) si prepara infatti a proporre per quella carica l'attuale veterinario della Asl 5 di Chieri, il dottor Bartolomeo Griglio: un uomo di ottima esperienza nel campo amministrativo e nel settore della prevenzione alimentare, ma con titoli e competenze nettamente inferiori a quelli della dottoressa Caramelli sul fronte della ricerca scientifica e, dunque, di un Istituto votato soprattutto a quella missione. Chi spinge per il siluramento di Maria Caramelli (la nomina di Griglio, è evidente, si porterebbe dietro la sua uscita dalla struttura)? Se è proprio Roberto Cota a dover fare la mossa ufficiale, negli ambienti di Piazza Castello si indicano però nel "federale" subalpino degli ex di Alleanza Nazionale all'interno del Popolo delle Libertà, SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 30 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il caso 23/07/2012 La Repubblica - Genova Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 31 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Agostino Ghiglia, e nella neovicesegrataria nazionale della Lega Nord, Elena Maccanti, il "padrino"e la "madrina" del veterinario di Chieri. E tutto si prepara a compiersi, adesso, prima della sosta ferragostana: a meno che il presidente della giunta regionale ligure, Claudio Burlando (Pd), e il suo omologo valdostano, Augusto Rollandin (Union Valdotaine), non intervengano (per la prima volta nella storia dell'Istituto zooprofilattico delle tre regioni) fermando tutto.E impedendo il propagarsi del "morbo della giunta pazza" piemontese. © RIPRODUZIONE RISERVATA 23/07/2012 La Repubblica - Genova Pag. 2 (diffusione:556325, tiratura:710716) Otto anni, rischia di annegare in Rianimazione al Gaslini Il bambino ha subito un arresto cardiaco ed è stato ventilato per tutta la durata del volo (m.p.) UN BIMBO di otto anni ha rischiato di annegare ieri pomeriggio a Chiavari nella spiaggia in centro città di fronte alla passeggiata di corso Valparaiso, e d è stato ricoverato in condizioni molto serie nel reparto di rianimazione dell'ospedale Gaslini. Ha infatti subito una resto cardiaco e nonostante si fosse poi ripreso durante il trasporto sull'elicottero dei vigili del fuoco il quadro clinico è stato ritenuto a rischio dai medici dell'ospedale per l'infanzia di Quarto. Il bambino, di origini albanesi, sembra fosse al mare con la famiglia sulla spiaggia all'altezza dell'hotel Nelson, nel centro di Chiavari. Il mare era agitato ma, comunque, molte persone facevano il bagno. L'allarme è scattato verso metà pomeriggio, alle 16.30 circa, quando i famigliari hanno notato il bimbo in difficoltà dopo che un'onda lo aveva travolto e trascinato verso il largo. Immediatamente, alcune persone si sono tuffate per raggiungerlo. Il piccolo però aveva già bevuto molta acqua e sembrava svenuto. A fatica i soccorritori lo hanno trascinato sugli scogli collocati a diga ad alcune decine di metri di distanza dalla spiaggia. Nel frattempo qualcuno aveva già avvisato il 118 e gli operatori compresa la gravità della situazione oltre all'auto medica avevano allertato l'aeroporto di Genova da dove un elicottero dei vigili del fuoco con a bordo il personale del 118 è subito partito alla volta di Chiavari. Pochi minuti più tardi gli aero soccorritori del 118 con i sommozzatori dei vigili del fuoco venivano calati con il verricello dall'elicottero fermo a mezz'aria a pochi metri dalla passeggiata. Raggiunto il bambino medico e infermiere si sono accorti che aveva subito un arresto cardiaco ed hanno iniziato la terapia di rianimazione durata diversi minuti. Quando il battito è ripreso è stata calata una barella dove è stato assicurato il piccolo paziente per essere issato a bordo del velivolo. Durante il volo verso Genova il bambino è stato sottoposto continuamente a ventilazione e mentre l'elicottero stava atterrando ha ripreso a respirare autonomamente. Nonostante il miglioramento le sue condizioni sono però state giudicate gravissime e per questo non è neppure transitato dal pronto soccorso ma è stato portato subito in rianimazione dove sono iniziate le terapie per stabilizzarlo. Ieri sera la prognosi era ancora riservata. Su quanto accaduto sulla spiaggia di Chiavari hanno avviato accertamenti i militari della capitaneria. © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 32 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il caso Chiavari, in azione l'elicottero dei Vigili del Fuoco con medici e volontari del 118 23/07/2012 La Repubblica - Milano Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) È il momento di ripensare il sistema sanitario GIORGIO LAMBERTENGHI DELILIERS DOMANI, solo i ricchi si potranno curare? Una domanda che prossimamente potrà assumere addirittura toni drammatici, pensando ai sacrifici che la spending review imporrà agli ammalati, considerati al pari dei conti correnti bancari, delle barche o delle auto di grosse cilindrata, penalizzati perriparare il debito pubblico, quasi fosse una loro colpa. Una sconfitta per la sanità italiana sempre invidiata da molti paesi, quale elemento portante del nostro stato sociale costruito nel dopoguerra su principi di giustizia ed eguaglianza. Una sconfitta in un certo senso voluta perché vent'anni dopo la sua aziendalizzazione, il sistema sanitario nazionale si è progressivamente incancrenito per le frodi e gli abusi, per la scelta del management non sempre all'altezza, per la carenza di un controllo del rapporto cura/paziente basato su criteri di appropriatezza e di ottimizzazione delle risorse e per lo spostamento della spesa sanitaria sempre più verso il privato non controllato dalla amministrazioni regionali. La volontà di cambiamento auspicata dall'attuale governo p o t r e b b e r a p p r e s e n t a r e un'occasione non per archiviare un sistema sanitario in agonia ma per migliorarlo, evitando però misure drastiche come la riduzione dei letti di ricovero. (dalla prima di Milano) OANCORA, come, la chiusura dei piccoli ospedali, l'aumento dei ticket, la riduzione dei presidi ospedalieri essenziali, che andrebbero a colpire soprattutto le classi più deboli come le persone più povere, gli anziani e i portatori di patologie croniche. La prima essenziale misura per il contenimento dei costi dovrebbe essere una seria normativa che imponga un uso corretto delle risorse sanitarie; sia per gli amministratori obbligati ad un controllo severo delle gare di appalto, sia per i medici in accordo con l'art. 6 del Codice deontologico che così recita «il medico agisce secondo il principio di efficacia delle cure nel rispetto dell'autonomia della persona tenendo conto dell'uso appropriato delle risorse». Alcune proposte di razionamento della spesa sono ovvie: non inserire nei prontuari ospedalieri quei farmaci molto costosi, soprattutto oncologici, che, sulla base di evidenze scientifiche, allungano di poco o nulla l'aspettativa di sopravvivenza dei pazienti e che peggiorano altresì la loro qualità di vita; non retribuire gli interventi protesici inappropriati; obbligare l'utilizzo di quei farmaci equivalenti o biosimilari economicamente più convenienti e la cui efficacia è stata ampiamente dimostrata; riorganizzare i servizi specialistici sulla base di modelli di collaborazione e non di esasperata competizione e cosi via... Se infine è indispensabile ridurre i letti di ricovero, prima di penalizzare gli ospedali pubblici, s'intervenga su quelle istituzioni private accreditate che in questi ultimi anni hanno avuto problemi di ordine giudiziario. L'etica del razionamento della spesa sanitaria, a mio parere, dovrebbe basarsi su due presupposti fondamentali: la medicina non è una scienza esatta ma umanistica, perché ha il compito di curare esseri sofferenti. «Ogni individuo ha il diritto di accedere ai servizi sanitari che il suo stato di salute richiede...senza discriminazioni sulla base delle risorse finanziarie, del luogo di residenza, del tipo di malattia e del momento di accesso al servizio» come recita la Carta dei Diritti per la Salute che prossimamente verrà introdotta nel "Piano di sviluppo del welfare 2012-2014" per la successiva approvazione del Consiglio comunale di Milano. © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 33 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'intervento 23/07/2012 Il Messaggero - Roma Pag. 33 (diffusione:210842, tiratura:295190) Latte in vena per un errore neonato muore in ospedale Scambio di flaconi, sono indagati medici e infermieri M.Ev. Ancora un'inchiesta su un grande ospedale romano. Sono già stati inviati alcuni avvisi di garanzia a medici e infermieri. Ancora una storia da chiarire, un sospetto caso di malasanità con la morte di un neonato all'ospedale «San Giovanni Addolorata». C'è stata una denuncia, da parte dei familiari, e la procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta per capire se vi siano delle responsabilità del personale del reparto. Sono già state sequestrate le cartelle cliniche. La morte del neonato è avvenuta una decina di giorni fa. Il piccolo aveva pochi giorni ed era ricoverato nel reparto di neonatologia dell'ospedale San Giovanni Addolorata, uno dei punti di riferimento per il centro storico della Capitale e per molti quartieri confinanti. Secondo le prime verifiche, al piccolo è stato somministrato del latte per via endovenosa. Questo avrebbe causato il decesso del neonato. Come è stato possibile? Secondo le prime ipotesi potrebbe esserci stato un errore, un drammatico scambio di flaconi, il latte potrebbe essere stato somministrato per via endovenosa al posto della soluzione prevista per la terapia a cui il neonato era sottoposto. Di certo, si tratta di un caso che ha pochi precedenti. I genitori del neonato, dopo che è stato comunicato loro che il figlio era morto hanno deciso di presentare denuncia all'autorità giudiziaria che ha immediatamente aperto un'inchiesta. Dal reparto di neonatologia è stata acquisita la cartella clinica e sono stati ascoltati medici e infermieri che lavorano nel reparto di neonatologia dell'ospedale San Giovanni Addolorata. Per poter procedere con gli accertamenti sono stati inviati degli avvisi di garanzia. Il bimbo, un maschietto partorito da una donna di origini filippine, era nato all' ospedale Grassi di Ostia, prematuro di trenta settimane. Visto che non c'era posto nel reparto di terapia intensiva di neonatologia di Ostia era stato trasferito al San Giovanni. La vicenda ha scosso l'intero ospedale San Giovanni Addolorata: al di là dell'enorme dolore per la morte del neonato, nessuno riesce a spiegarsi come possa essere avvenuta l'iniezione del latte che ha causato il decesso. Gli inquirenti non stanno escludendo nessuna ipotesi, anche oltre i confini del semplice errore. Il reparto di neonatologia dell'ospedale San Giovanni Addolorata è tra i più importanti della Capitale, è un punto di riferimento anche per altri ospedali e viene considerato un centro d'eccellenza. In queste ore anche il presidente della Regione, Renata Polverini, è stata informata di quanto avvenuto e oggi l'assessorato alla Salute farà degli approfondimenti. Non è escluso che, come già avvenuto in altri casi che hanno toccato da vicino la sanità romana, Renata Polverini chieda una relazione ai vertici dell' Azienda ospedaliera del San Giovanni, anche se in questi casi prima di tutto ciò che conta è l'esito dell'inchiesta della procura della Repubblica di Roma. Foto: Un reparto di neonatologia In alto, il complesso dell'ospedale San Giovanni Addolorata SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 34 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CASO Tragedia al «San Giovanni Addolorata», la procura apre un'inchiesta 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Ed. nazionale Pag. 32 (diffusione:165207, tiratura:206221) La potenza fisica: da Balotelli all'uomo comune Mariasandra Aicardi «LA BILANCIA è bugiarda». L'affermazione, di Maurizio Porqueddu, medico esperto nel campo della nutrizione e dietetica, non si riferisce alla precisione dello strumento. La bilancia infatti è sincera quando ci dice quanto pesiamo, in chilogrammi, ma non ci rivela quanto siamo «grassi», quanta acqua c'è nel nostro organismo, né quanti muscoli abbiamo. Possiamo perciò aumentare di peso, ma non ingrassare, e viceversa calare di peso e non perdere grasso. Se mettessimo sulla bilancia un po' di persone a turno e isolassimo quelle di pari peso, avremo sicuramente la sorpresa di trovarci di fronte a persone grasse e a persone magre. Ecco perché il Body Mass Index (BMI), tradotto in Indice di Massa Corporea (IMC) , una semplice formula matematica che mette in relazione l'altezza con il peso del soggetto, è un parametro molto utilizzato per ottenere una valutazione generale e più approfondita del peso corporeo. IL RISULTATO della formula infatti classifica il soggetto che può essere normale, quando il BMI è compreso tra 18.5 e 25, sottopeso quando il valore è tra 16 e 18,5, sovrappeso se è tra 25 e 30. Nell'obesità di medio grado il parametro è tra 30 e 40, mentre si parla di obesità di alto grado se l'indice supera 40. Il BMI si ottiene dividendo il proprio peso, espresso in chili, con il quadrato dell'altezza espressa in metri. È un indice molto utile, veloce da calcolare, adattabile alla maggior parte dei soggetti. Ma prendiamo ad esempio Mario Balottelli, che pesa 88 chili e la sua altezza è un metro e ottantanove. Il suo B.M.I. è calcolabile con la formula: 88: (1,89 x 1,89) = 24,6. La scala ci conferma che il nostro atleta è normale, ma molto vicino al sovrappeso. Noi sappiamo che non è così, conosciamo tutti le doti fisiche del calciatore. UN ALTRO esempio? Zlatan Ibrahimovic, pesa quasi un quintale, ma non è certo grasso. Anche il suo corpo è «pesante» di muscoli. Questo parametro infatti non tiene conto delle masse muscolari del soggetto e del tipo di costituzione fisica, che può essere longilinea, normale o robusta. Se acquistiamo o perdiamo peso e ci misuriamo solo con la bilancia, come possiamo avere la certezza di essere più grassi o che il dimagrimento sia avvenuto in modo corretto? «Sapendo che il corpo umano è composto dal 60 al 70 % di acqua - afferma il dottor Porqueddu - è molto facile avere oscillazioni del peso corporeo nella componente idrica. È importante sapere che quando perdiamo o acquistiamo peso nell'arco delle 24 ore, come dopo una intensa attività fisica, dopo una cena luculliana ma anche semplicemente dopo una gustosa pizza con birra, il giorno dopo potremmo aver accumulato dal mezzo litro al litro e mezzo di acqua. Sulla bilancia dal mezzo chilo al chilo e mezzo in più». AVVERTENZE condivise da Federica Oreglia, farmacista esperta in nutrizione: «Chi è abituato ad assumere quantità salutistiche di sodio - precisa la farmacista - aumenta di uno o due chili solamente a causa di un pasto ricco di sale: non per questo il giorno dopo, davanti allo specchio, noterà una differenza esteticamente penalizzante. Questo dovrebbe far riflettere tutte le donne che adottano l'alibi della ritenzione idrica per giustificare invece un accumulo di grasso corporeo dovuto a una cattiva alimentazione e una eccessiva sedentarietà». SE IL SALE assunto con la dieta influenza così tanto il livello di ritenzione di liquidi, dobbiamo bere acqua povera di sodio? «La strategia giusta non è quella di scegliere un'acqua povera di sodio - risponde la dottoressa Oreglia - per due motivi. Il primo è semplice, basta pensare che il sale presente in una pizza margherita è equivalente a quello contenuto in 8 litri di acqua a medio contenuto di sodio e a 40 litri di acqua oligominerale. Per questo motivo è assurdo scegliere acque povere in contenuto di sodio, sperando che aiutino a combattere la ritenzione idrica. Anche perché, e veniamo al secondo motivo, non è vero che bere tanta acqua elimina il sodio presente nell'organismo, anzi, paradossalmente bere tanta acqua iperidrata l'organismo, aumentando la ritenzione idrica. L'unico modo per evitare la ritenzione di liquidi indotta dall'eccesso di sodio è quella di assumere poco sodio, limitando l'uso di sale e di altri alimenti a rischio». SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 35 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Grasso o muscoli? Dipende Il peso non dice tutto 23/07/2012 QN - Il Giorno - Ed. nazionale Pag. 32 (diffusione:69063, tiratura:107480) La potenza fisica: da Balotelli all'uomo comune Mariasandra Aicardi «LA BILANCIA è bugiarda». L'affermazione, di Maurizio Porqueddu, medico esperto nel campo della nutrizione e dietetica, non si riferisce alla precisione dello strumento. La bilancia infatti è sincera quando ci dice quanto pesiamo, in chilogrammi, ma non ci rivela quanto siamo «grassi», quanta acqua c'è nel nostro organismo, né quanti muscoli abbiamo. Possiamo perciò aumentare di peso, ma non ingrassare, e viceversa calare di peso e non perdere grasso. Se mettessimo sulla bilancia un po' di persone a turno e isolassimo quelle di pari peso, avremo sicuramente la sorpresa di trovarci di fronte a persone grasse e a persone magre. Ecco perché il Body Mass Index (BMI), tradotto in Indice di Massa Corporea (IMC) , una semplice formula matematica che mette in relazione l'altezza con il peso del soggetto, è un parametro molto utilizzato per ottenere una valutazione generale e più approfondita del peso corporeo. IL RISULTATO della formula infatti classifica il soggetto che può essere normale, quando il BMI è compreso tra 18.5 e 25, sottopeso quando il valore è tra 16 e 18,5, sovrappeso se è tra 25 e 30. Nell'obesità di medio grado il parametro è tra 30 e 40, mentre si parla di obesità di alto grado se l'indice supera 40. Il BMI si ottiene dividendo il proprio peso, espresso in chili, con il quadrato dell'altezza espressa in metri. È un indice molto utile, veloce da calcolare, adattabile alla maggior parte dei soggetti. Ma prendiamo ad esempio Mario Balottelli, che pesa 88 chili e la sua altezza è un metro e ottantanove. Il suo B.M.I. è calcolabile con la formula: 88: (1,89 x 1,89) = 24,6. La scala ci conferma che il nostro atleta è normale, ma molto vicino al sovrappeso. Noi sappiamo che non è così, conosciamo tutti le doti fisiche del calciatore. UN ALTRO esempio? Zlatan Ibrahimovic, pesa quasi un quintale, ma non è certo grasso. Anche il suo corpo è «pesante» di muscoli. Questo parametro infatti non tiene conto delle masse muscolari del soggetto e del tipo di costituzione fisica, che può essere longilinea, normale o robusta. Se acquistiamo o perdiamo peso e ci misuriamo solo con la bilancia, come possiamo avere la certezza di essere più grassi o che il dimagrimento sia avvenuto in modo corretto? «Sapendo che il corpo umano è composto dal 60 al 70 % di acqua - afferma il dottor Porqueddu - è molto facile avere oscillazioni del peso corporeo nella componente idrica. È importante sapere che quando perdiamo o acquistiamo peso nell'arco delle 24 ore, come dopo una intensa attività fisica, dopo una cena luculliana ma anche semplicemente dopo una gustosa pizza con birra, il giorno dopo potremmo aver accumulato dal mezzo litro al litro e mezzo di acqua. Sulla bilancia dal mezzo chilo al chilo e mezzo in più». AVVERTENZE condivise da Federica Oreglia, farmacista esperta in nutrizione: «Chi è abituato ad assumere quantità salutistiche di sodio - precisa la farmacista - aumenta di uno o due chili solamente a causa di un pasto ricco di sale: non per questo il giorno dopo, davanti allo specchio, noterà una differenza esteticamente penalizzante. Questo dovrebbe far riflettere tutte le donne che adottano l'alibi della ritenzione idrica per giustificare invece un accumulo di grasso corporeo dovuto a una cattiva alimentazione e una eccessiva sedentarietà». SE IL SALE assunto con la dieta influenza così tanto il livello di ritenzione di liquidi, dobbiamo bere acqua povera di sodio? «La strategia giusta non è quella di scegliere un'acqua povera di sodio - risponde la dottoressa Oreglia - per due motivi. Il primo è semplice, basta pensare che il sale presente in una pizza margherita è equivalente a quello contenuto in 8 litri di acqua a medio contenuto di sodio e a 40 litri di acqua oligominerale. Per questo motivo è assurdo scegliere acque povere in contenuto di sodio, sperando che aiutino a combattere la ritenzione idrica. Anche perché, e veniamo al secondo motivo, non è vero che bere tanta acqua elimina il sodio presente nell'organismo, anzi, paradossalmente bere tanta acqua iperidrata l'organismo, aumentando la ritenzione idrica. L'unico modo per evitare la ritenzione di liquidi indotta dall'eccesso di sodio è quella di assumere poco sodio, limitando l'uso di sale e di altri alimenti a rischio». SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 36 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Grasso o muscoli? Dipende Il peso non dice tutto 23/07/2012 Il Mattino - Ed. nazionale Pag. 36 (diffusione:79573, tiratura:108314) Quinto giorno, oggi, di sciopero della fame per il presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio che, insieme con il presidente dell'Ordine dei Farmacisti, Vincenzo Santagada, sta intendendo dare - come si legge in una nota - «un segnale forte» all'amministrazione regionale ed ai commissari delle Asl napoletane in ritardo con i pagamenti spettanti alle farmacie di Napoli e Provincia. Intanto, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, l'assemblea di Federfarma ha confermato la propria adesione alla serrata del prossimo 26 luglio, stabilendo di garantire il servizio ai cittadini soltanto attraverso le farmacie di turno secondo il calendario prestabilito dall'Ordine dei farmacisti. L'assemblea ha inoltre scelto di differire a settembre ulteriori forme di protesta per non arrecare danno ulteriore alla cittadinanza in un periodo particolare quel è quello prevacanziero. Contestualmente alla serrata di giovedì prossimo i farmacisti campani manifesteranno sotto la sede della Giunta Regionale, in via Santa Lucia. Da quando è iniziato lo sciopero della fame Mihele Di Iorio continuerà la sua protesta, presidiando 24 ore su 24 la sta presidiando, ventiquattro ore su ventiquattro la sede di Federfarma, in via Toledo, in attesa di una risposta da parte del Presidente Caldoro. Lungo la balconata della sede napoletana di Federfarma è stato srotolato uno striscione con la scritta «I farmacisti in sciopero della fame». Il leader di Federfarma, sottolinea che «l'Asl Napoli 1 "primeggia" con arretrati per 10 mensilità» e ricorda, tra l'altro: «Comune denominatore di tutte le Aziende Sanitarie della nostra Provincia è la totale assenza di pagamenti inerenti a mensilità dell'anno in corso impedendoci di conseguenza qualunque programmazione operativa e finanziaria». I costi passivi sostenuti per questi ritardi, spiega Di Iorio, hanno finora vanificato qualsiasi redditività sulla spedizione delle prescrizioni in regime convenzionale. m.l.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 37 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I vertici contro Regione e Asl: ancora sciopero della fame 23/07/2012 Il Mattino - Benevento Pag. 1 (diffusione:79573, tiratura:108314) Un colpo organizzato nei minimi dettagli. Di cui forse si era avuto un preavviso nei giorni scorsi. Vittima è il titolare di Agrisemi, Antonio Minicozzi, che gestisce anche una farmacia agricola al quartiere Capodimonte. Lo stabilimento si trova, sempre nella stessa zona, a poca distanza dalla casa circondariale. I ladri hanno preso di mira l'abitazione di Minicozzi, non distante dalle varie strutture di cui è titolare. I ladri sapevano dell'assenza dell'imprenditore, ma soprattutto erano a conoscenza che, contrariamente alle sue abitudini, questa volta aveva portato a casa l'intero incasso della farmacia agricola. Sapevano anche che il sistema di allarme è incompleto perché proprio in questi giorni si stanno realizzando lavori per installare nuove telecamere. Una volta entrati nell'abitazione, dopo aver forzato una finestra, i componenti la banda, hanno subito spruzzato dello spray speciale sugli obiettivi delle telecamere in funzione per oscurarli, quindi, sapendo di agire indisturbati e senza «occhi» indiscreti, hanno puntato dritto al denaro (oltre 6.000 euro), quindi si sono anche impossessati di vari oggetti in oro. Dalle prime indagini da parte degli agenti della Squadra Mobile, il furto sarebbe avvenuto intorno alle 21. Il padrone di casa è rientrato soltanto dopo l'una di notte e si è accorto dell'irruzione da parte dei ladri. Nei giorni scorsi, dicevamo, l'altro episodio. Era scattato l'allarme presso il capannone della ditta Minicozzi presso l'area industriale di Ponte Valentino. Le serrature erano state divelte durante la notte. All'interno vi sono depositati cereali. Gli addetti avviarono una verifica per scoprire cosa fosse stato portato via. In questa verifica furono impegnati anche i tecnici del Consorzio per l'area industriale Asi che gestiscono il servizio di telecamere collocate a difesa delle aziende che sono insediate in questo spazio. Pare che non furono asportati prodotti. La Società Agrisemi Minicozzi S.r.l., costituita nel 1997, svolge nella sede principale nell'Asi di Ponte Valentino a Benevento, una attività di conservazione e commercializzazione di cereali riconosciuta e certificata. Lo scorso anno ha lavorato 200mila quintali di frumento duro e circa 60mila quintali di sementi certificate, confermando dunque la sua affermazione ben oltre i confini campani ed intrattenendo rapporti in Sicilia, Basilicata, Milise, Puglia, Lazio, Toscana ed Emilia Romagna, collaborando con primarie Aziende il cui marchio e logo sono internazionalmente riconosciuti. L'azienda è stata scelta dalla Provincia, per il suo impegno nell'innovazione e nella ricerca scientifica per il miglioramento delle produzioni, a collaborare a importanti iniziative di tutela e valorizzazione di specie agricole. Una di queste sperimentazioni si sta svolgendo nel complesso agrario di Casaldianni a Circello. SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 38 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Spray sulle telecamere per svaligiare una villa 23/07/2012 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Ed. nazionale Pag. 3 (diffusione:48275, tiratura:63756) l ROMA. Si stringe sulla spending review: da oggi alle 14,30 parte infatti il rush in commissione bilancio a Palazzo Madama. E i tempi già strettissimi potrebbero accorciarsi ancora di più con il via libera dell'aula già giovedì, un giorno prima di quanto ipotizzato. Appare ormai scontato il ricorso alla fiducia, che dovrebbe avvenire sui testi (Dismissioni e Spending) delle commissioni accorpati in un maxiemendamento. Poi un breve passaggio alla Camera, seconda fiducia, e conversione definitiva in legge. In settimana da segnalare anche la serrata delle farmacie indetta per giovedì prossimo, anche se il tema dei farmaci potrebbe essere ancora rivisto in Senato. Mentre mercoledì i sindacati del pubblico impiego saranno a Palazzo Vidoni per un incontro con il ministro Filippo Patroni Griffi, mentre già Cgil e Uil annunciano lo sciopero degli statali in sett e m b re. Sembra intanto sciogliersi il problema dell'ar ticolo 4 del decreto sulla privatizzazione delle società in house a rischio dopo la sentenza della Consulta sull'acqua pubblica. Fonti di governo fanno infatti notare come già la norma esclude dalla privatizzazione le società che producono servizi diretti ai cittadini. Oltretutto non si dispone la cessione nell'immediato. In ogni caso «è un problema che bisognerà affrontare». Tuttavia, spiegano sempre fonti di Governo, «l'imperativo è quello di mantenere inalterati i saldi, anche se ci potranno essere degli aggiustamenti anche con un punto di mediazione finale per i criteri sulle Province». E proprio a caccia di mediazioni, il relatore del Pdl Gilberto Pichetto Fratin prosegue da due giorni, in contatto costante con l'altro relatore Paolo Giaretta del Pd, a spulciare i 2.000 emendamenti. Anche perchè i loro emendamenti e quelli eventuali del governo dovranno essere presentati al più tardi stasera. «Stiamo tirando fuori gli argomenti più importanti - spiega - ma ne saltano fuori almeno 2 per ogni articolo, quindi troppi. Ad esempio l'articolo 1 sugli acquisti Consip così come è non funziona: si rischia che le gare a prezzo più basso siano fuori norma. E anche i 40 giorni dati ai territori per esprimersi sull'accorpamento delle province sono troppo pochi, dovremmo portare il termine dal 28 agosto al 30 settembre, se non al 15 ottobre. Poi c'è la protesta dell'industria farmaceutica, ma anche dei farmacisti. Insomma protestano tutti, servirebbe una mediazione. Ci sono anche delle "m i c ro q u e s t i o n i ", noi ad esempio chiediamo di salvare l'istituto per il microcredito». Insomma tanta carne al fuoco «ma - dice Pichetto Fratin - dobbiamo chiudere martedì notte o al massimo mercoledì mattina». Intanto si guarda avanti e allo stato sembra sempre più probabile l'arrivo a metà agosto di una terza fase di revisione della spesa, con nuovi tagli a carico di partiti e sindacati (dossier Amato), revisione e taglio di agevolazioni alle imprese (dossier Giavazzi), revisione degli sconti fiscali (dossier Ceriani), piano dettagliato di dismissioni (dossier Grilli), e ulteriore intervento su pubblico impiego e consumi della P.a. (dossier Giarda-Bondi). I documenti sono già sul tavolo di Mario Monti. Basterà tradurli in un nuovo decreto se la tempesta finanziaria estiva dovesse diventare «perfetta». Francesco Carbone SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 39 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tagli alla spesa, verso la fiducia Nuove misure arrivano ad agosto 23/07/2012 QN - La Nazione - Ed. nazionale Pag. 32 (diffusione:136993, tiratura:176177) La potenza fisica: da Balotelli all'uomo comune Mariasandra Aicardi «LA BILANCIA è bugiarda». L'affermazione, di Maurizio Porqueddu, medico esperto nel campo della nutrizione e dietetica, non si riferisce alla precisione dello strumento. La bilancia infatti è sincera quando ci dice quanto pesiamo, in chilogrammi, ma non ci rivela quanto siamo «grassi», quanta acqua c'è nel nostro organismo, né quanti muscoli abbiamo. Possiamo perciò aumentare di peso, ma non ingrassare, e viceversa calare di peso e non perdere grasso. Se mettessimo sulla bilancia un po' di persone a turno e isolassimo quelle di pari peso, avremo sicuramente la sorpresa di trovarci di fronte a persone grasse e a persone magre. Ecco perché il Body Mass Index (BMI), tradotto in Indice di Massa Corporea (IMC) , una semplice formula matematica che mette in relazione l'altezza con il peso del soggetto, è un parametro molto utilizzato per ottenere una valutazione generale e più approfondita del peso corporeo. IL RISULTATO della formula infatti classifica il soggetto che può essere normale, quando il BMI è compreso tra 18.5 e 25, sottopeso quando il valore è tra 16 e 18,5, sovrappeso se è tra 25 e 30. Nell'obesità di medio grado il parametro è tra 30 e 40, mentre si parla di obesità di alto grado se l'indice supera 40. Il BMI si ottiene dividendo il proprio peso, espresso in chili, con il quadrato dell'altezza espressa in metri. È un indice molto utile, veloce da calcolare, adattabile alla maggior parte dei soggetti. Ma prendiamo ad esempio Mario Balottelli, che pesa 88 chili e la sua altezza è un metro e ottantanove. Il suo B.M.I. è calcolabile con la formula: 88: (1,89 x 1,89) = 24,6. La scala ci conferma che il nostro atleta è normale, ma molto vicino al sovrappeso. Noi sappiamo che non è così, conosciamo tutti le doti fisiche del calciatore. UN ALTRO esempio? Zlatan Ibrahimovic, pesa quasi un quintale, ma non è certo grasso. Anche il suo corpo è «pesante» di muscoli. Questo parametro infatti non tiene conto delle masse muscolari del soggetto e del tipo di costituzione fisica, che può essere longilinea, normale o robusta. Se acquistiamo o perdiamo peso e ci misuriamo solo con la bilancia, come possiamo avere la certezza di essere più grassi o che il dimagrimento sia avvenuto in modo corretto? «Sapendo che il corpo umano è composto dal 60 al 70 % di acqua - afferma il dottor Porqueddu - è molto facile avere oscillazioni del peso corporeo nella componente idrica. È importante sapere che quando perdiamo o acquistiamo peso nell'arco delle 24 ore, come dopo una intensa attività fisica, dopo una cena luculliana ma anche semplicemente dopo una gustosa pizza con birra, il giorno dopo potremmo aver accumulato dal mezzo litro al litro e mezzo di acqua. Sulla bilancia dal mezzo chilo al chilo e mezzo in più». AVVERTENZE condivise da Federica Oreglia, farmacista esperta in nutrizione: «Chi è abituato ad assumere quantità salutistiche di sodio - precisa la farmacista - aumenta di uno o due chili solamente a causa di un pasto ricco di sale: non per questo il giorno dopo, davanti allo specchio, noterà una differenza esteticamente penalizzante. Questo dovrebbe far riflettere tutte le donne che adottano l'alibi della ritenzione idrica per giustificare invece un accumulo di grasso corporeo dovuto a una cattiva alimentazione e una eccessiva sedentarietà». SE IL SALE assunto con la dieta influenza così tanto il livello di ritenzione di liquidi, dobbiamo bere acqua povera di sodio? «La strategia giusta non è quella di scegliere un'acqua povera di sodio - risponde la dottoressa Oreglia - per due motivi. Il primo è semplice, basta pensare che il sale presente in una pizza margherita è equivalente a quello contenuto in 8 litri di acqua a medio contenuto di sodio e a 40 litri di acqua oligominerale. Per questo motivo è assurdo scegliere acque povere in contenuto di sodio, sperando che aiutino a combattere la ritenzione idrica. Anche perché, e veniamo al secondo motivo, non è vero che bere tanta acqua elimina il sodio presente nell'organismo, anzi, paradossalmente bere tanta acqua iperidrata l'organismo, aumentando la ritenzione idrica. L'unico modo per evitare la ritenzione di liquidi indotta dall'eccesso di sodio è quella di assumere poco sodio, limitando l'uso di sale e di altri alimenti a rischio». SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 40 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Grasso o muscoli? Dipende Il peso non dice tutto 23/07/2012 Leggo - Roma Pag. 3 Scure su enti e province Mai partiti fanno muro Spending review al Senato Presentati 2.000 emendamenti ROMA - Tagli e proteste. Il decreto sulla spending review deve superare lo scoglio dell'esame parlamentare che non si annuncia agevole. Sono circa 2.000 gli emendamenti presentati, molti dei quali dai partiti di maggioranza. Il numero però è destinato a ridursi. Il governo è stato chiaro: il provvedimento è blindato almeno nei saldi e i tempi sono strettissimi. Il decreto arriva oggi in commissione Bilancio al Senato e il via libera dell'aula, con il quasi certo ricorso alla fiducia, dovrebbe arrivare tra giovedì e venerdì. Ma già un nuovo decreto si prospetta all'orizzonte, se la situazione finanziaria dovesse peggiorare ulteriormente nel mese di agosto. MINISTRO Corrado Passera, titolare dello Sviluppo economico, ha aperto a un tavolo sui tagli alla cultura 2Ricerca Il decreto imporrebbe tagli ai fondi di ricerca, scientifici, umanistici e ambientali pari a 210 milioni in tre anni (33.147.093 nel 2012 e 88.392.247 per il 2013 e 2014). Alcuni scienziati e professori universitari, insieme a Legambiente, hanno firmato un appello per recuperare i fondi per la ricerca da quelli destinati all'autotrasporto a cui andrebbero circa 400 milioni di euro. L'art. 4 del decreto sulla spending review si intitola «Riduzione di spese, messa in liquidazione e privatizzazione di società pubbliche». In pratica, si tratta della privatizzazione delle società pubbliche strumentali, quelle che forniscono servizi agli enti locali. La norma prevede infatti che per le società controllate dalle pubbliche amministrazioni, il cui fatturato deriva in gran parte dai servizi forniti alla pubblica amministrazione, si proceda o allo scioglimento entro il 31 dicembre 2013 o all'alienazione, con procedure di evidenza pubblica, delle partecipazioni detenute alla data di entrata in vigore del decreto. La norma però rischia di dover essere cambiata, poiché la Corte Costituzionale ha bocciato la scorsa settimana, anche alla luce dell'esito del referendum sull'acqua, norme analoghe contenute nell'ultima manovra del governo Berlusconi. L'Anci manifesterà domani davanti al Senato contro il decreto. 1Societàpubbliche Ne rimarranno in vita 43 su 107. Solo queste, infatti, rispettano entrambi i criteri previsti dal governo per la sopravvivenza: almeno 350mila abitanti e una estensione territoriale di 2.500 km quadrati. Una riduzione drastica: in Toscana per esempio, rimarrebbe solo Firenze. Nel Lazio rimarrebbero solo Roma e Frosinone. Dieci potrebbero essere le città metropolitane. 3Province Il decreto impone una riduzione del tetto di spesa farmaceutica territoriale e una nuova trattenuta d'imposta alle farmacie. Federmarma, l'associazione delle farmacie italiane ha previsto una serrata per il 26 luglio: «Per la quarta volta in quattro anni subiamo - fanno sapere - l'abbassamento del tetto per la spesa farmaceutica dal 14% del 2009 all'11,5% del 2013». 4Farmacie La norma sulla privatizzazione delle società in house mette a rischio migliaia di posti di lavoro nel caso in cui le società dovessero essere chiuse. Non solo, la misura prevede una sforbiciata del 50 per cento sui contratti a tempo determinato e le collaborazioni continuative delle società. Sarebbero circa 20mila i lavoratori interessati dal provvedimento. 5Inhouse Il mondo della cultura è in allarme per i tagli previsti dal decreto di revisione della spesa pubblica. Prevista per esempio la soppressione della Discoteca di Stato, la riforma del Centro sperimentale di cinematografia, che perderebbe la sua autonomia per finire sotto l'egida del ministero, mentre rischiano la chiusura Fondazioni come la Biennale di Venezia. Sempre più difficile sarà inoltre per gli enti locali finanziare eventi culturali, che rischiano perciò di rimanere «esclusiva» dei privati. Un passaggio dell'articolo 4 del decreto, infatti, stabilisce che «gli enti di diritto privato che forniscono servizi a favore dell'amministrazione stessa, anche a titolo gratuito, non possono ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche ». In questi giorni si moltiplicano gli appelli di intellettuali e amministratori locali per rivedere le norme. E il ministro dello Sviluppo Passera ha aperto all'idea di un possibile tavolo sui tagli alla cultura. 6Cultura SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 41 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I tagli in sei punti 23/07/2012 Il Quotidiano di Calabria - Catanzaro Pag. 22 LE FARMACIE di Catanzaro e provincia sono scese in piazza, insieme alle farmacie di tutta Italia, per protestare contro i recenti provvedimenti del governo che, invece di colpire i veri sprechi, tagliano l'assistenza farmaceutica ai cittadini e fanno chiudere migliaia di farmacie, privando cosi piccoli quartieri e piccoli paesi di un presidio sanitario fondamentale. Insieme alle farmacie si perderanno anche migliaia di posti di lavoro. Una situazione che martedì ha portato 300 delegati sindacali delle 120 associazioni territoriali dei titolari di farmacia a sfidare il caldo eraccogliersi inpiazzaMontecitorio per manifestare contro i nuovi interventi contenuti nella spending review. I titolari di farmacia della Provincia di Catanzaro condividono totalmente le grandi preoccupazioni e il forte dissenso della Presidente Racca e giovedì 26 luglio anch'essi abbasseranno le saracinesche insieme ai colleghi di tutta Italia. Insieme alle farmacie si perderanno anche migliaia di posti di lavoro. I titolari di farmacia condividono totalmente le grandi preoccupazioni e il forte dissenso della presidente Racca e giovedì 26 luglio anch'essi abbasseranno le saracinesche insieme ai colleghi di tutta Italia. SANITÀ REGIONALE - Rassegna Stampa 23/07/2012 42 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Farmacie in sciopero Il 26 giù le saracinesche PROFESSIONI 3 articoli 23/07/2012 QN - Il Resto del Carlino - Ed. nazionale Pag. 31 (diffusione:165207, tiratura:206221) Donatella Barbetta «INVECCHIARE è bello». Tre parole che la maggior parte della popolazione vorrebbe poter dire a patto di diventare anziani mantenendo la salute per assaporare le gioie che l'età dei capelli d'argento porta con sé. Obiettivo oggi a portata di mano grazie alla tecnologia. L'Italia, con 13 milioni di over 65, è il Paese con il maggior invecchiamento della popolazione al mondo, quindi è bene prepararsi per tempo. I progetti per una longevità a tutto sprint non mancano: casa intelligente, elettrodomestici dal funzionamento semplificato grazie a sensori, magliette del check up. E se, come dicono le previsioni, nel 2050 saremo oltre 9 miliardi, e vivremo fino a cento anni, bisognerà trovare risorse e idee adatte a un paese per vecchi. «L'IMPEGNO a migliorare la qualità di vita dell'anziano è un fatto di cultura», spiega il prof Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento di scienze gerontologiche, geriatriche e fisiatriche del policlinico Gemelli di Roma e presidente di Italia Longeva, network creato dal Ministero della Salute, Regione Marche e Istituto nazionale di ricovero e cura degli anziani (Inrca). Sono gli stessi specialisti a chiedere di «progettare nuove case con assenza di gradini, porte larghe che consentano l'accesso alle carrozzelle, maniglie di sicurezza nelle toilette e nella vasca da bagno». E per Bernabei, «è importante insegnare a invecchiare bene e non vedrei male su questo argomento un appuntamento costante in tv, visto che rimane il più presente mezzo di comunicazione nelle famiglie italiane (98,5%). La ricetta migliore, comunque, è l'esercizio fisico, cominciato in giovane età e proseguito per tutta la vita, unito a un'alimentazione sana. Ma anche gli imprenditori devono venire incontro a un mondo che invecchia. La nuova lavatrice intelligente, con display digitale sensibile al tocco della mano, nasce con questo obiettivo, i comandi facili. E spero che presto ci saranno anche cellulari con numeri grandi e funzioni immediate». ZOOM SULLA maglietta del check up, che effettua un controllo completo dei parametri vitali grazie a un sensore cardiaco che rileva la funzionalità cardiovascolare e quella respiratoria. Se un anziano la indossa di notte, si potranno valutare i disturbi respiratori funzionali, come apnea e russamento. La maglia è anche allo studio per rilevare la corretta postura del corpo, consentendo la programmazione di una eventuale riabilitazione e la correzione di vizi e difetti motori. Indossare un sensore vuol dire essere connesso con i familiari o gli operatori sanitari e poter verificare a distanza che una terapia sia somministrata correttamente. Computer e Rete dovranno diventare pane quotidiano anche per le tempie grigie. Gli over 65 sono troppo poco 'connessi': solo il 5,25% dichiara di avere una connessione a Internet. Percentuale così ridotta poichè il 61,2% pensa di non avere le capacità per operare con questo mezzo di comunicazione, benché l'interesse per la Rete sia aumentato del 20%. Gli anziani, inoltre, sono destinatari del 65% dei farmaci usati in Italia, pur rappresentando il 20% della popolazione, quindi spesso sono vittime degli effetti avversi dei medicinali. «La maggior parte - osserva Bernabei - assume una politerapia, cioé un farmaco per la pressione alta, uno per il colesterolo e farmaci antiaggreganti. Le reazioni avverse spesso sono dipendenti dal gran numero di medicine assunte. Per questo è allo studio il progetto di costruire banche dati con cui monitorare, tra Residenze sanitarie assistenziali, ospedali e assistenza domiciliare, i farmaci somministrati giorno per giorno e capire i costi e i benefici , i rischi e i successi. Decine di migliaia di pazienti anziani, a livello dell'Unione europea, saranno collegati in rete con i nostri pc e avranno una cartella elettronica». PROFESSIONI - Rassegna Stampa 23/07/2012 44 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tutti connessi al futuro per invecchiare meglio 23/07/2012 QN - Il Giorno - Ed. nazionale Pag. 31 (diffusione:69063, tiratura:107480) Donatella Barbetta «INVECCHIARE è bello». Tre parole che la maggior parte della popolazione vorrebbe poter dire a patto di diventare anziani mantenendo la salute per assaporare le gioie che l'età dei capelli d'argento porta con sé. Obiettivo oggi a portata di mano grazie alla tecnologia. L'Italia, con 13 milioni di over 65, è il Paese con il maggior invecchiamento della popolazione al mondo, quindi è bene prepararsi per tempo. I progetti per una longevità a tutto sprint non mancano: casa intelligente, elettrodomestici dal funzionamento semplificato grazie a sensori, magliette del check up. E se, come dicono le previsioni, nel 2050 saremo oltre 9 miliardi, e vivremo fino a cento anni, bisognerà trovare risorse e idee adatte a un paese per vecchi. «L'IMPEGNO a migliorare la qualità di vita dell'anziano è un fatto di cultura», spiega il prof Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento di scienze gerontologiche, geriatriche e fisiatriche del policlinico Gemelli di Roma e presidente di Italia Longeva, network creato dal Ministero della Salute, Regione Marche e Istituto nazionale di ricovero e cura degli anziani (Inrca). Sono gli stessi specialisti a chiedere di «progettare nuove case con assenza di gradini, porte larghe che consentano l'accesso alle carrozzelle, maniglie di sicurezza nelle toilette e nella vasca da bagno». E per Bernabei, «è importante insegnare a invecchiare bene e non vedrei male su questo argomento un appuntamento costante in tv, visto che rimane il più presente mezzo di comunicazione nelle famiglie italiane (98,5%). La ricetta migliore, comunque, è l'esercizio fisico, cominciato in giovane età e proseguito per tutta la vita, unito a un'alimentazione sana. Ma anche gli imprenditori devono venire incontro a un mondo che invecchia. La nuova lavatrice intelligente, con display digitale sensibile al tocco della mano, nasce con questo obiettivo, i comandi facili. E spero che presto ci saranno anche cellulari con numeri grandi e funzioni immediate». ZOOM SULLA maglietta del check up, che effettua un controllo completo dei parametri vitali grazie a un sensore cardiaco che rileva la funzionalità cardiovascolare e quella respiratoria. Se un anziano la indossa di notte, si potranno valutare i disturbi respiratori funzionali, come apnea e russamento. La maglia è anche allo studio per rilevare la corretta postura del corpo, consentendo la programmazione di una eventuale riabilitazione e la correzione di vizi e difetti motori. Indossare un sensore vuol dire essere connesso con i familiari o gli operatori sanitari e poter verificare a distanza che una terapia sia somministrata correttamente. Computer e Rete dovranno diventare pane quotidiano anche per le tempie grigie. Gli over 65 sono troppo poco 'connessi': solo il 5,25% dichiara di avere una connessione a Internet. Percentuale così ridotta poichè il 61,2% pensa di non avere le capacità per operare con questo mezzo di comunicazione, benché l'interesse per la Rete sia aumentato del 20%. Gli anziani, inoltre, sono destinatari del 65% dei farmaci usati in Italia, pur rappresentando il 20% della popolazione, quindi spesso sono vittime degli effetti avversi dei medicinali. «La maggior parte - osserva Bernabei - assume una politerapia, cioé un farmaco per la pressione alta, uno per il colesterolo e farmaci antiaggreganti. Le reazioni avverse spesso sono dipendenti dal gran numero di medicine assunte. Per questo è allo studio il progetto di costruire banche dati con cui monitorare, tra Residenze sanitarie assistenziali, ospedali e assistenza domiciliare, i farmaci somministrati giorno per giorno e capire i costi e i benefici , i rischi e i successi. Decine di migliaia di pazienti anziani, a livello dell'Unione europea, saranno collegati in rete con i nostri pc e avranno una cartella elettronica». PROFESSIONI - Rassegna Stampa 23/07/2012 45 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tutti connessi al futuro per invecchiare meglio 23/07/2012 QN - La Nazione - Ed. nazionale Pag. 31 (diffusione:136993, tiratura:176177) Donatella Barbetta «INVECCHIARE è bello». Tre parole che la maggior parte della popolazione vorrebbe poter dire a patto di diventare anziani mantenendo la salute per assaporare le gioie che l'età dei capelli d'argento porta con sé. Obiettivo oggi a portata di mano grazie alla tecnologia. L'Italia, con 13 milioni di over 65, è il Paese con il maggior invecchiamento della popolazione al mondo, quindi è bene prepararsi per tempo. I progetti per una longevità a tutto sprint non mancano: casa intelligente, elettrodomestici dal funzionamento semplificato grazie a sensori, magliette del check up. E se, come dicono le previsioni, nel 2050 saremo oltre 9 miliardi, e vivremo fino a cento anni, bisognerà trovare risorse e idee adatte a un paese per vecchi. «L'IMPEGNO a migliorare la qualità di vita dell'anziano è un fatto di cultura», spiega il prof Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento di scienze gerontologiche, geriatriche e fisiatriche del policlinico Gemelli di Roma e presidente di Italia Longeva, network creato dal Ministero della Salute, Regione Marche e Istituto nazionale di ricovero e cura degli anziani (Inrca). Sono gli stessi specialisti a chiedere di «progettare nuove case con assenza di gradini, porte larghe che consentano l'accesso alle carrozzelle, maniglie di sicurezza nelle toilette e nella vasca da bagno». E per Bernabei, «è importante insegnare a invecchiare bene e non vedrei male su questo argomento un appuntamento costante in tv, visto che rimane il più presente mezzo di comunicazione nelle famiglie italiane (98,5%). La ricetta migliore, comunque, è l'esercizio fisico, cominciato in giovane età e proseguito per tutta la vita, unito a un'alimentazione sana. Ma anche gli imprenditori devono venire incontro a un mondo che invecchia. La nuova lavatrice intelligente, con display digitale sensibile al tocco della mano, nasce con questo obiettivo, i comandi facili. E spero che presto ci saranno anche cellulari con numeri grandi e funzioni immediate». ZOOM SULLA maglietta del check up, che effettua un controllo completo dei parametri vitali grazie a un sensore cardiaco che rileva la funzionalità cardiovascolare e quella respiratoria. Se un anziano la indossa di notte, si potranno valutare i disturbi respiratori funzionali, come apnea e russamento. La maglia è anche allo studio per rilevare la corretta postura del corpo, consentendo la programmazione di una eventuale riabilitazione e la correzione di vizi e difetti motori. Indossare un sensore vuol dire essere connesso con i familiari o gli operatori sanitari e poter verificare a distanza che una terapia sia somministrata correttamente. Computer e Rete dovranno diventare pane quotidiano anche per le tempie grigie. Gli over 65 sono troppo poco 'connessi': solo il 5,25% dichiara di avere una connessione a Internet. Percentuale così ridotta poichè il 61,2% pensa di non avere le capacità per operare con questo mezzo di comunicazione, benché l'interesse per la Rete sia aumentato del 20%. Gli anziani, inoltre, sono destinatari del 65% dei farmaci usati in Italia, pur rappresentando il 20% della popolazione, quindi spesso sono vittime degli effetti avversi dei medicinali. «La maggior parte - osserva Bernabei - assume una politerapia, cioé un farmaco per la pressione alta, uno per il colesterolo e farmaci antiaggreganti. Le reazioni avverse spesso sono dipendenti dal gran numero di medicine assunte. Per questo è allo studio il progetto di costruire banche dati con cui monitorare, tra Residenze sanitarie assistenziali, ospedali e assistenza domiciliare, i farmaci somministrati giorno per giorno e capire i costi e i benefici , i rischi e i successi. Decine di migliaia di pazienti anziani, a livello dell'Unione europea, saranno collegati in rete con i nostri pc e avranno una cartella elettronica». PROFESSIONI - Rassegna Stampa 23/07/2012 46 La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tutti connessi al futuro per invecchiare meglio