I Musei di Anatomia e Lombroso. Percorso attraverso la diversità biologica e sociale L’itinerario prevede la visita al Museo di Anatomia Umana e al Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”, due musei universitari inseriti nel quartiere multietnico di San Salvario che nel 2010 hanno preso parte a un progetto territoriale a sfondo sociale sul tema della diversità dal titolo “A ciascuno la sua faccia. Verso una cittadinanza tollerante e aperta alla diversità”. I due musei con altri partners quali associazioni culturali di quartiere (tra cui Associazione Ylda come capofila), la scuola primaria Manzoni (con annessa la biblioteca Shahrazad), esercizi commerciali e ateliers d’artisti hanno voluto affrontare, sotto diverse sfaccettature, il tema del volto umano, considerato come strumento di conoscenza dell'altro. Più di altre parti del nostro corpo, il volto/la faccia della persone rappresenta il nostro primo biglietto da visita. I cittadini di San Salvario, dove la convivenza tra “volti” diversi è di forte attualità, hanno risposto con entusiasmo a tale progetto sottolineando l’importanza della conoscenza della diversità come fenomeno di integrazione e arricchimento culturale. I due musei storico-scientifici possano fornire informazioni e dare spunti di riflessione sulla diversità biologica, culturale e sociale dell’uomo dall’Ottocento fino ai giorni nostri. Il Museo di Anatomia umana, nato nel 1739, fu trasferito nel 1898 nel Palazzo degli Istituti Anatomici. Da allora è rimasto quasi immutato. Di conseguenza l’allestimento storico di questa “cattedrale della scienza” oggi mostra vetrine affollate di preparati, utilizzati per la ricerca ottocentesca indirizzata verso studi sulla variabilità individuale. Vi è anche una ricca e importante collezione di modelli anatomici in cera. Nel 2009, a cento anni dalla morte di Cesare Lombroso, fondatore dell’Antropologia criminale, è stato riallestito il “suo” museo, unico al mondo. Le collezioni comprendono preparati anatomici, disegni, fotografie, corpi di reato, manufatti provenienti da internati nelle carceri e nei manicomi. Molte idee del tempo di Lombroso sono superate, mentre altre sopravvivono sotto forme diverse. Questo museo insegna che occorre cautela nel leggere i risultati della scienza. Verità ed errore convivono, in ogni epoca. Associazione Ylda Via Baretti 20 - 10125 Torino tel 340.3388058 [email protected] YLDA (acronimo di Young people for Local Development Association) è un’associazione culturale no profit fondata nel 2004 da diversi professionisti, la cui mission è “accrescere il coinvolgimento dei giovani nelle dinamiche di trasformazione e valorizzazione del territorio attraverso progetti sperimentali e innovativi in ambito economico, sociale, ambientale, culturale, artistico e turistico”. Le attività di Ylda si concentrano nell’ideazione e realizzazione di eventi e progetti che promuovano i giovani, le loro professionalità e il loro capitale creativo. Tali obiettivi hanno caratterizzato una serie di iniziative come: - Lo sportello StessoPiano, in collaborazione con il Programma Housing della Compagnia di San Paolo, servizio che agevola l’incontro fra giovani coabitanti e proprietari immobiliari a Torino; - Paratissima, evento artistico ormai di dimensione nazionale che promuove giovani artisti e creativi in cerca di ribalta; - Caplavur, programma di tutoraggio per giovani designer, con l’obiettivo di portarli alla realizzazione di un proprio prototipo e relativa commercializzazione; L’attenzione per il quartiere di San Salvario, sede delle principali iniziative dell’Associazione, ha dato vita nel 2009 al progetto di didattica museale “A ciascuno la sua faccia”, in collaborazione con il Museo Anatomia e Museo Lombroso e con il sostegno di Regione Piemonte e la Città di Torino. L’obiettivo del progetto è stato quello di promuovere la costituzione di una rete locale di collaborazioni tra i suddetti musei e il tessuto associativo locale – costituito in larga parte da giovani – insieme alle scuole e alla biblioteca del quartiere. Tale progetto ha dato vita ad una piattaforma di collaborazione permanente che è oggi è impegnata ad individuare forme di gestione e di valorizzazione della futura biblioteca del quartiere –attualmente in fase di realizzazione – sita in Via Lombroso, in San Salvario.