24/02/2015 Lezione I Normalità e patologia nell’area della salute mentale 1 Normalità e patologia La distinzione tra normalità e patologia è, nel dominio dello psichico, ESTREMAMENTE complessa. Ognuno di noi dispone di un’idea intuitiva rispetto a dove collocare l’ipotetica linea di demarcazione tra normalità e anormalità di un comportamento (o di uno stato interno) ma restano aperti molti interrogativi. 2 Quali elementi vengono considerati, dalla gente comune, indici di malattia mentale? 3 1 24/02/2015 Ricerca di aiuto 4 Irrazionalità/pericolosità 5 Trasgressione 6 2 24/02/2015 Sofferenza 7 Compromissione/disabilità 8 Ognuno di questi criteri, quando preso singolarmente, non sembra sufficiente a cogliere la complessità del fenomeno. Si possono facilmente trovare eccezioni: 9 3 24/02/2015 Ricerca di aiuto – Molte persone che soffrono di disturbi psichici non chiedono aiuto e, all’opposto, molte di quelle che chiedono aiuto non soffrono di un vero disturbo… 10 Ricerca di aiuto – Una richiesta di aiuto psicologico può (come spessissimo avviene) essere formulata a partire da condizioni che non sono inquadrabili come un disturbo mentale: Impasse esistenziali Blocchi evolutivi Situazioni di elevato stress … – Inoltre, la ricerca di aiuto può dipendere dalle disponibilità economiche, dai servizi disponibili sul territorio ecc. 11 Irrazionalità/pericolosità: la maggior parte delle persone che soffrono di un disturbo mentale non sono pericolose né per sé né per gli altri; inoltre, molte persone che (apparentemente) non soffrono di un disturbo mentale possono mettere in atto comportamenti molto irrazionali… 4 24/02/2015 Trasgressione: non essere conforme alla norma non equivale necessariamente ad essere deviante. Spesso si tratta di un indice di creatività, anticonformismo, se non di vero e proprio genio. Inoltre anche l’eccesso di conformismo può essere considerato deviante tanto quanto la trasgressione…. 14 Se tracciare una linea di demarcazione può essere relativamente facile in casi estremi (in cui l’alterazione è assolutamente palese e innegabile)… 15 5 24/02/2015 … essa è più difficile in situazioni più sfumate o intermedie o nelle quali osservatori diversi potrebbero esprimere giudizi diametralmente opposti su uno stesso fenomeno… 16 Alcuni esempi … 1) Un paziente è convinto che familiari e vicini spiino i suoi movimenti. Una tale convinzione può essere totalmente falsa, parzialmente falsa o anche del tutto vera… 17 2) La personalità umana si presenta in innumerevoli varianti (ad esempio, persone introverse ed estroverse). Talvolta persone chiuse e rigide nelle interazioni con gli altri presentano un disturbo di personalità. 18 6 24/02/2015 3) E’ impossibile distinguere i pensieri di una persona “normale” da quelli di una persona malata perché spesso sono gli stessi! Un pensiero bizzarro e inconsueto può essere a volte interpretato come segno di creatività e genialità, tal altra come indice di psicopatologia. Lo stesso discorso vale per gli affetti. – E’ normale provare un sentimento di depressione dopo una perdita, simbolica o reale, ma ciò può essere a volte difficilmente distinguibile da un episodio depressivo. 19 Abbiamo esplorato quanto sia difficile definire la patologia mentale. Proviamo quindi, specularmente, a cercare di definire cosa sia la normalità… 20 Il concetto di norma 21 7 24/02/2015 Il concetto di norma La norma non è concepibile come una categoria unica, contrapposta alla normalità/patologia, ma ha piuttosto una natura multidimensionale: – – – – – – – – – Norma Norma Norma Norma Norma Norma Norma Norma Norma statistica biologica delle alterazioni di forma e contenuto del pensiero della devianza della condotta sociale antropologica-culturale di funzionalità psicosociale e lavorativa di sviluppo psichico e affettivo soggettiva e del vissuto individuale etologica. Nessuno di questi criteri, preso singolarmente permette di definire la norma in maniera esaustiva. 22 23 Criteri di morbilità proposti nella storia del pensiero medico: - Deviazione dalla media (norma statistica); Sofferenza soggettiva; Devianza della condotta sociale; Disfunzione (norma biologica). 24 8 24/02/2015 Norma statistica E’ il criterio più semplice e intuitivo. E’ normale ciò che è più frequente nella popolazione. Necessità di riferirsi a un campione rappresentativo di una popolazione in cui quella specifica variabile sia stata misurata e per la quale esistano “dati normativi”. 25 Esempio di un profilo clinico MMPI-2 Scale di controllo Scale cliniche 26 Esempio di un profilo WAIS III 27 9 24/02/2015 Questo approccio si è rivelato utile in medicina perché per il corpo la curva statistica ha una deviazione standard ridotta, che induce quindi ad indagare le deviazioni più marcate e che si discostano dal range di variazione normale. 28 29 Esso è tuttavia decisamente meno applicabile alla psiche e al suo funzionamento, ad es.: - delimitare il confine tra un tratto di personalità normale e patologico; - stabilire se la tristezza di cui un individuo fa esperienza sia clinicamente rilevante. 30 10 24/02/2015 Inoltre la rilevanza clinica di un comportamento non può prescindere da considerazioni di tipo: – Evolutivo: ciò che può essere normale per una certa fase dello sviluppo, risulta patologico in un’altra; – Culturale: l’eccessiva dedizione al lavoro (al punto da sacrificare lo svago e le relazioni) in alcune culture è considerata come la norma; – Sociale: in alcune società è considerata normale la presenza di individui di genere né maschile né femminile. Comportarsi o essere diversi dagli altri non significa necessariamente soffrire di un disturbo mentale. 31 Limiti di questo approccio: Una condizione statisticamente rara può configurarsi come un vantaggio piuttosto che come uno stato patologico (es. Q.I.>175); Difficoltà nella misura di alcune variabili e impossibilità di misurarne altre; Relativismo culturale e storico; Alcune patologie possono essere talmente frequenti da rappresentare la norma statistica (il narcisismo nella società contemporanea?). 32 Relativismo storico Nel Medioevo a preti, frati e suore era richiesto di pregare a intervalli di poche ore (deprivazione di sonno), di digiunare e fare rituali di purificazione; molti di loro, in queste condizioni, avevano visioni religiose. In una prospettiva contemporanea, molti di loro riceverebbero terapie farmacologiche e molte delle loro esperienze sarebbero difficilmente interpretate in un’ottica mistica… 11 24/02/2015 Relativismo storico (2) Nell’Inghilterra Vittoriana, la sessualità rappresentava un tabù assoluto. A quell’epoca, molti casi clinici di Sigmund Freud riguardavano donne borghesi di Vienna che soffrivano di isteria. Oggi tale diagnosi non esiste più. Relativismo storico (3) Soltanto nel 1972 l’omosessualità è stata esclusa dal novero dei disturbi mentali. In altri tempi e in altri contesti culturali, le relazioni tra persone dello stesso sesso erano già considerate del tutto normali. Sofferenza soggettiva L’elemento cruciale della malattia è la sofferenza; Malattia= dolore nelle sue varie forme. “Malattia”/“Maladie”: Male habitum (“in cattive condizioni”); “Pathos”: Sofferenza; “Disease”: Dis-ease 36 12 24/02/2015 Elemento sottolineato da autori classici della psicopatologia – Esistenza mancata (Binswanger) – Colpi del destino che infieriscono senza pietà (Minkowski) – Personalità che soffrono e fanno soffrire (Schneider) – La felicità e la soddisfazione così colpite nella malattia psichica (Jaspers) 37 Limiti: Alcuni disturbi mentali non fanno soffrire (ad esempio, DP Schizotipico) o, all’opposto, sono contraddistinti dall’esperienza soggettiva di estremo benessere fisico e psichico (Ipomania). Inoltre, molte condizioni psicologiche pur caratterizzate da intensa sofferenza non possono essere identificate come malattie mentali ma, al contrario, sono da considerarsi esperienze normali (es. Lutto). 38 Cinzia, 23 anni, è una studentessa universitaria. Da circa un mese, secondo quanto riferiscono i genitori, appare triste ed isolata. Prima di allora, era socialmente molto impegnata, prendeva lezioni di danza e di musica e partecipava sia alle attività della chiesa che della scuola. Era una studentessa diligente con un ottimo rendimento. Cinzia riferisce che l’umore è molto peggiorato nel corso delle ultime 4 settimane. Si sente depressa ogni giorno, tutto il giorno. Ha perso interesse per l’università e per le attività sociali e non presta attenzione durante le lezioni. I suoi voti sono scesi drasticamente. È costantemente stanca e riconosce che spesso le capita di pensare alla morte. Di notte ha difficoltà a dormire e spesso la mattina fa fatica ad alzarsi. Circa 4 settimane fa, il ragazzo di Cinzia, con il quale aveva una relazione da oltre 8 anni, è morto in un grave incidente automobilistico. Nelle ultime 2 settimane la situazione sembra essersi aggravata e Cinzia ha più volte espresso la convinzione che il suo ragazzo non sia effettivamente morto ma sia stato invece rapito dagli alieni che al momento starebbero effettuando su di lui alcuni esperimenti scientifici. Reazione da lutto ? Indagare episodio depressivo 39 maggiore 13 24/02/2015 Devianza sociale Ha molti aspetti in comune con la norma statistica ma il suo oggetto è la devianza della persona come soggetto sociale. Valuta quanto il comportamento manifesto, lo stato o tratto del soggetto si allontani dalle consuetudine e abitudini dell’ambiente in cui vive. 40 Limiti Una persona portatrice di disagio mentale può non essere affatto socialmente deviante e una persona socialmente deviante può non soffrire di un disturbo mentale. Comportamenti stravaganti, bizzarri, eccentrici o originali non sono necessariamente indice di follia… Come stabilire se una condotta sociale poco diffusa sia da ritenersi normale o deviante? 41 Disfunzione Freud sosteneva che “La normalità è la capacità di lavorare e di amare”. K. Jaspers: “La capacità lavorativa e la volontà di lavorare vengono spesso gravemente colpite dalle malattie psichiche. La terapia del lavoro è una via per rendere più benigno il decorso delle manifestazioni psichiche morbose”. 42 14 24/02/2015 Una condizione è patologica quando comporta una diminuzione della funzionalità in uno o più ambiti della vita del paziente (carriera scolastica, lavoro, integrazione sociale, relazioni affettive e sessuali ecc.). 43 Coerenza con il concetto biologico di efficienza funzionale (un sistema biologico è malato quando non è in grado di assolvere la funzione che, in termini evolutivi, lo contraddistingue). Il DSM pone molta enfasi su questo criterio: circa il 50% dei disturbi elencati richiede, per poter emettere una diagnosi formale, la presenza di una “menomazione o un disagio clinicamente significativi”. 44 15