Ohio- PENA DI MORTE E MALATTIA MENTALE Dal 1977 al 2005 più di 1000 persone sono state messe a morte negli USA Dozzine tra queste persone avevano storie di seri problemi mentali antecedenti i crimini per i quali erano state condannate a morte, o presenti al momento dell’esecuzione. In alcuni casi era stata diagnosticata una forma di malattia mentale causata o aggravata da abusi subiti in tenera età, da violenze avvenute in detenzione o da esperienze vissute in guerra. In altri, la malattia mentale era ereditaria. In qualche caso è accaduto si manifestassero seri dubbi sulla capacità dell’imputato di riuscire a sostenere il processo – ovvero, non era chiaro se comprendesse realmente la natura e la gravità del procedimento a suo carico o se fosse in grado di occuparsi della propria difesa. Per alcuni condannati sono emersi dubbi sulle effettive capacità di intendere nel momento in cui si sono dichiarati colpevoli o quando hanno rinunciato all'assistenza legale decidendo di difendersi personalmente. Addirittura alcuni hanno invocato l’applicazione della pena di morte come fosse parte di un’apparente proposta suicida. Spesso, una difesa legale inadeguata ha lasciato nell’inconsapevolezza i giurati che non sapevano dell'esistenza o della gravità della malattia mentale della persona per la quale erano chiamati a decidere su una condanna a morte. In alcuni processi, l'accusa ha volontariamente ignorato qualsiasi prova dimostrasse un disturbo mentale o, addirittura, ha utilizzato la malattia mentale come elemento della pericolosità dell'imputato, sulla base della quale è stata poi chiesta la condanna a morte anziché l'ergastolo. Il Texas ha eseguito numerose condanne a morte di imputati affetti da malattia mentale