Iperglicemia

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Iperglicemia
SCHEDA CONSIGLIO DIETOTERAPICO
Il consiglio del tuo farmacista
Diabete Tipo II
Consigli generali
Effettuare tre pasti principali e due spuntini.
Non saltare i pasti.
Nella dieta seguire queste proporzioni:
55% di carboidrati, 15-18% di proteine
e 25-30% di grassi.
Mangiare liberamente verdure
in particolare quelle ricche di fibre.
Dimezzare la quantità di pane, cracker, grissini,
patate, pasta, frutta.
In caso di necessità di dimagrimento,
evitare i grassi e gli alcolici.
Riferendoci agli zuccheri è
necessario
considerare due parametri
detti indice e carico glicemico
INDICE E CARICO
GLICEMICO:
COME CALCOLARLI…
L’indice glicemico (IG) indica la velocità con la quale quel
particolare tipo di alimento contenente carboidrati alza la glicemia
dopo assunzione.
Si utilizza sempre come riferimento il glucosio al quale si
assegna un valore percentuale del 100%.
Sono diversi i fattori che influenzano questo dato: il tipo
o qualità del carboidrato, la raffinazione dell’alimento, la
presenza di fibre e di proteine che rallentano l’assorbimento
intestinale di zuccheri di conseguenza l’IG, la presenza di
grassi che rallentando la digestione abbassano l’IG, il metodo
di cottura, la presenza negli alimenti di antinutrienti (acido
fitico, agglutinine…), la presenza di Cromo che induce il fattore
di tolleranza al glucosio e potenzia la risposta ipoglicemizzante
dell’insulina.
L’IG è considerato basso per valori al di sotto di 50, medio da
50 a 70, alto dal 70 in su.
Mantenere costante il proprio peso corporeo.
Non si dovrebbero mangiare cibi contenenti
zucchero semplice (cioccolata, torte,
succhi di frutta contenenti zucchero...).
Preferire la carne bianca e il pesce magro;
uova massimo due volte alla settimana.
Utilizzare olii vegetali al posto del burro
o del lardo.
Diminuire il consumo di sale,
5-6 grammi al giorno.
Insaporire con spezie, erbe aromatiche, limone.
Praticare attività sportiva regolare,
almeno 3 volte alla settimana.
ALCUNI ESEMPI
uova, pesce, formaggi stagionati e carni, zucchine e ortaggi
verdi
ciliegie fruttosio fagioli di soia
ceci
pompelmo
mela nutella
mela pasta integrale
arancia uva banana
carota riso integrale
circa 0
circa 15
circa 20
circa 20
circa 20
circa 25
circa 30
circa 35
circa 35
circa 40
circa 40
circa 42
circa 50
circa 50
circa 50
circa 50
pane integrale
pane di segale
ananas coca-cola
riso
gelato
brioche
cioccolato pane comune
pasta (spaghetti)
pizza patate zucchero di canna
glucosio alcool (etanolo)
pane bianco datteri circa 50
circa 55
circa 59
circa 65
circa 70
circa 70
circa 70
circa 70
circa 70
circa 75
circa 80
tra 80 e 100
circa 90
100
circa 100
fino a 110
oltre 110
Il concetto di Ig va esteso al pasto completo: si dovrebbe cercare sempre di consumare alimenti a medio-alto IG
bilanciando con alimenti a basso IG.
È evidente che esiste una relazione con la quantità di zucchero ingerito e questo viene dichiarato dal carico
glicemico, quindi vanno sempre considerate sia qualità che quantità dei cibi assunti.
L’IG si calcola dividendo il valore
dell’area sottostante alla risposta
glicemica provocata da un determinato
alimento misurata su circa 10 soggetti
diviso il valore dell’area del glucosio,
alimento di riferimento. Si moltiplica il
dato ottenuto per 100.
Si considera alto un IG superiore a
70, basso un IG inferiore al 50.
Il Carico Glicemico si ottiene
moltiplicando il valore dell’Indice
Glicemico per il contenuto di
carboidrati dell’alimento in
considerazione, espresso in grammi
e sottratto del quantitativo di fibre, il
tutto diviso 100.
Si considera alto un CG superiore a
20, basso un CG inferiore a 10.
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