“Amadeus” apre la stagione di prosa del Comunale di Thiene 01/11/2014 in Vicenza Report Si apre a Thiene, giovedì 6 novembre,la 35esima Stagione di Prosa del Teatro Comunale, con lo spettacolo Amadeus, il primo dei dieci appuntamenti con la grande prosa previsti dal cartellone thienese. La regia dello spettacolo e di Alberto Giusta, mentre ne sono interpreti Tullio Solenghi, Aldo Ottobrino e Roberto Alinghieri. Si tratta di una coproduzione tra il Teatro Stabile di Genova e la Compagnia Gan. La pièce fu scritta dall’inglese Peter Shaffer nel 1978. Il regista della Repubblica Ceca Miloš Forman, molti anni dopo, ne ha poi ricavato il celebre film che sarà definito una delle più grandi produzioni in costume di sempre e che ottenne ben otto premi oscar. Il dramma racconta il tentativo, del compositore italiano Antonio Salieri, di distruggere la reputazione dell’odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart, traendo spunto dal dramma del grande classico della letteratura russa Aleksandr Puškin, intitolato “Mozart e Salieri”, in cui quest’ultimo per gelosia ed invidia avvelena Mozart. Bisogna aggiungere, per amor di verità, che un minimo fondamento storico in tutto questo è considerato piuttosto improbabile, sia perché la fama di Mozart è stata soprattutto postuma mentre Salieri era all’epoca Tullio Solenghi il compositore più in auge, sia perché, ad esempio, tra i pupilli di quest’ultimo c’era proprio un figlio del grande Amadeus. Celebre quanto dissero all’epoca i contemporanei: «Se Salieri non ha ucciso Mozart, di sicuro Puškin ha ucciso Salieri» “Nel testo di Shaffer – si legge del resto in una nota di presentazione dello spettacolo – non vi è unità di tempo e di luogo. L’ambientazione cambia vertiginosamente dalla fine del ‘700, periodo in cui Mozart preceduto dalla sua fama incontra Salieri a Vienna, al primo ventennio dell’800 nel quale Salieri, ormai vecchio e malato mette in giro la voce infondata di aver assassinato Mozart nel 1791. Perché? Per essere ricordato anche lui dai posteri, se non come musicista almeno come assassino”. Aldo Ottobrino Invidia, rabbia, senso di impotenza, bisogno d’amore e di libertà, indignazione, sono dunque le passioni che muovono ed animano i protagonisti della storia e gli altri personaggi che gravitano intorno a loro. Far rivivere Mozart, la sua musica immortale e il suo tempo è far conoscere la sua battaglia per la libertà dell’uomo, come individuo e come artista, che si affranca dalla concezione Teocentrica del mondo per abbracciare gli ideali dell’Illuminismo e, quindi, della Rivoluzione Francese. Mozart nasce a Salisburgo il 27 gennaio 1756 e muore il 5 dicembre 1791, sepolto in solitudine in una fossa comune. “Febbre miliare acuta” è scritto nel certificato di morte, mentre da recenti ricerche scientifiche risulterebbe che la causa più probabile della morte di Mozart sia stata una nefrite acuta. Salieri nasce a Legnago il 18 agosto 1750 e muore a Vienna il 7 maggio 1825