“AMADEUS” di PETER SHAFFER CO-PRODUZIONE TEATRO STABILE DI GENOVA-COMPAGNIA GANK regia Alberto Giusta interpreti Tullio Solenghi Aldo Ottobrino Roberto Alinghieri Arianna Comes Davide Lorino Elisabetta Mazzullo Andrea Nicolini scene e costumi Laura Benzi luci Sandro Sussi promozione Paolo Zanchin Lo spettacolo ha una durata complessiva di 2 ore circa. Amadeus è il titolo della pièce teatrale in due atti scritta da Peter Shaffer nel 1978, da cui è stato successivamente tratto l'omonimo film del 1984 diretto da Milos Forman, che ebbe grandissimo successo. Il dramma racconta il tentativo del compositore italiano Antonio Salieri di distruggere la reputazione dell'odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart. Shaffer scrive la pièce traendo spunto dal dramma di Puskin intitolato Mozart e Salieri in cui quest’ultimo per gelosia ed invidia avvelena Mozart. Nel testo di Shaffer non vi è unità di tempo e di luogo. L’ambientazione cambia vertiginosamente dalla fine del 700’, periodo in cui Mozart preceduto dalla sua fama incontra Salieri a Vienna, al primo ventennio dell’800’ nel quale Salieri, ormai vecchio e malato mette in giro la voce infondata di aver assassinato Mozart nel 1791. Perché? Per essere ricordato anche lui dai posteri! Se non come musicista almeno come ASSASSINO! Invidia, rabbia, senso di impotenza, bisogno d’amore e di libertà, indignazione, sono le passioni che muovono ed animano i protagonisti della storia e gli altri personaggi che gravitano intorno a loro. Amadeus è un capolavoro di modernità vestita con gli abiti del Settecento, e GANK ha l’occasione imperdibile di poter lavorare con un attore del calibro di Tullio Solenghi, che interpreterà Salieri, protagonista assoluto della pièce, e di ammirare in lui quella vena drammatica, non senza punte di ironia e divertimento, che molti grandi attori comici possiedono. Rileggere Amadeus ( Aldo Ottobrino, uno dei migliori talenti del panorama teatrale italiano ed europeo), cercando di rifuggire forme stereotipate di mises en scene vecchie e decadenti, privilegiando la bellezza degli ambienti e dei costumi, la profondità del racconto, il gioco attoriale, la relazione viva tra i personaggi e in ultimo ma non per ultimo la splendida musica di Mozart a sottolineare i cambi di tempo, di luogo e gli stati d’animo: questa è la nostra sfida! Far rivivere Mozart e il suo tempo è far conoscere la sua battaglia per la libertà dell’uomo come individuo e come artista, che si affranca dalla concezione Teocentrica del mondo per abbracciare gli ideali dell’Illuminismo e, quindi, della Rivoluzione Francese. Alberto Giusta