Lorenzo Castelluccio, Vincenzo De Maio, Sergio zampetti Luigi Verrini presentano : Atto unico di Puskin Per il duecentocinquantesimo anniversario della nascita di W.A.Mozart, vi proponiamo questo piccolo capolavoro di Puskin. Una tragedia da camera con la complicità della sublime e imperitura musica di Mozart. Un sincero tentativo di rievocare quegli uomini straordinari ritrovando il respiro delle loro passioni fra drammaticità e leggerezza. Le due voci degli attori con il contrappunto dei musicisti in scena cercheranno di ricostruire quel mosaico di passioni che ha dato vita ai personaggi dei due grandi compositori. Dice Mozart: “ se l’armonia raggiungesse tutti gli uomini il mondo si fermerebbe e nessuno si occuperebbe dei miseri bisogni quotidiani, sarebbe un mondo di gente felice”. Per ulteriori informazioni www.lorenzocastelluccio.it per contatti :335.6559818 fax 02.33104186 Vincenzo DeMaio www.quintedicarta.it Sergio Zampetti www.sergiozampetti.com Luigi Verrini www.luigiverrini.it Cast Artistico Castelluccio Lorenzo Vincenzo De Maio Salieri Mozart Lorenzo Castelluccio diplomato all'Accademia di Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano, Conservatorio G.Verdi di Milano .Dal 1989 protagonista in varie opere quali: "Il giuoco del barone" "Serva padrona" "Bastiano e Bastiana" di W.A.Mozart "Signor Bruschino" "Rita" da diversi anni è docente di recitazione presso i corsi organizzati dalla L.E.S. di Milano, e di diversi laboratori collettivi e privati sulle seguenti materie: Recitazione, Tecnica vocale, Dizione,Comunicazione e Public Speaking. Vincenzo De Maio, diplomato presso The Acting Center diretto da Richard Gordon, e presso l'Accademia d'Arte Drammatica Teatro Ariberto diretta da Roberto Brivio, ha recitatato in numerosi spettacoli teatrali tra cui: “Le Iene”, “Il Simposio”, “Anime Vendonsi”, “Il Compagno “ Hysteria”. Inoltre ha lavorato in numerose produzioni cinematografiche tra cui “Facciamo Paradiso” di M. Monicelli, “Ragazzi a rischio” di Ricci. M°Zampetti Sergio (Flauto) M° Verrini Luigi (Chitarra) Indicato da “America oggi” come “l’Horowitz del flauto per le sfumature del suo suono e per la sua tecnica prodigiosa”, Si è diplomato in flauto presso il Conservatorio di Como e si è perfezionato con Alain Marion e Andrea Griminelli. Come solista è stato accompagnato dalla Orchestre: Mariinsky Chamber, “Città di Ravenna”, di Nevers, e dai Musici Estensi. Ha inciso numerosi CD, l’ultimo deiquali in duo con Aldo Ciccolini. Il Chitarrista Luigi Verrini diplomato con Ruggero Chiesa tiene concerti in Italia e all'estero come solista, in duo e con orchestra. Ha registrato un programma radiofonico per il Primo Canale della RAI di Roma. Ha debuttato a New York e a Singapore. Con il flautista Andrea Griminelli ha suonato per il Pontefice Giovanni Paolo II° e per il Dalai Lama in India. Alterna l'attività didattica a quella concertistica dedicandosi anche alla composizione di musiche originali per chitarra. . DURATA DELL’OPERA Atto unico 70 minuti GENERE Dramma con Musica CAST TECNICO: Regia: Caravà Danilo Aiuto regia : Modena Matteo Costumi: sartoria teatrale Bianchi di Milano Scene: Magda Silveri Luci: Gabriele Vinello 2 Attori 1 Regista 1 Tecnico 2 Musicisti Esclusi impianto Luci (ne servono poche) noleggio costumi Per ulteriori informazioni www.lorenzocastelluccio.it Vincenzo www.quintedicarta.it per contatti : 335.6559818 fax 02.33104186 De Maio Note di Regia “Mozart e Salieri” E’ un atto unico di Aleksandr Sergeeivic Puskin. Viene rappresentato nel 1832 al Bol’soj di Pietroburgo. L’idea di Salieri omicida di Mozart circolava ampiamente ai tempi di Puskin; si diceva che durante una rappresentazione del Don Giovanni, mentre il pubblico godeva della preziosa armonia Mozartiana echeggiò un fischio e il famoso Salieri uscì dalla sala infuriato, roso dall’invidia. Otto anni più tardi Salieri morì, alcune riviste tedesche scrissero che in punto di morte confessò l’orribile delitto: l’avvelenamento di Mozart. L’invidioso che potè fischiare il Don Giovanni fu colui che avvelenò il compositore. Per Salieri l’arte, procede per lente e solide acquisizioni; che vantaggio può trarne dal genio che, per dono divino, senza studio o sofferenza alcuna sovverte la tradizione creando con leggerezza e incoscienza superbi capolavori? Salieri è duro e rigoroso con se stesso, Mozart, invece è gioioso e giocoso, “bon vivant” attratto dalla vita. Il primo studia, il secondo vive e crea. Più che un assassino Salieri si sente un giustiziere che ridarà all’arte ordine ed equilibrio; l’arte è privilegio di chi la sa conquistare con fedeltà e pazienza. LO SPETTACOLO In scena due attori e due musicisti (un flautista e un chitarrista) cercheranno di fondere le parole alla musica per evocare quegli straordinari e mitici personaggi che hanno segnato un’ epoca e ancora oggi proiettano le loro armonie fra luci e ombre. Musica e prosa coprotagoniste su una scena essenziale: lo studio di Salieri come svuotato dalle note che, lui stesso, crede lo abbiano abbandonato per dedicarsi a “ quell’altro”;gli echi di una taverna che raggiungono il pubblico con le note lievi e i lazzi, le risate dell’inimitabile” Folletto dei suoni ”Wolfgang Amadeus Mozart. Diceva Figaro nel capolavoro Mozartiano “…l’arte schermendo, l’arte adoprando, di qua pungendo, di là scherzando…”. Dove non possono le parole sarà la musica a condurre la danza delle emozioni fra leggerezza e drammaticità.