WOLFGAN AMADEUS MOZART Nacque a Salisburgo nel 1756. Suo padre era violinista presso la corte del principe arcivescovo della città e fu lui a dargli le prime lezioni di musica. Ben presto si accorse che Amadeus era un bambino prodigio (con uno sviluppo mentale precoce). Questa capacità porterà il ragazzo a comporre la sua prima sonata all’età di 5 anni, il primo concerto a 7 anni, la prima sinfonia a 9 anni e la sua prima opera lirica all’età di 12 anni. Suo padre avrebbe voluto tenerlo con se a Salisburgo ma il ragazzo, appena può, si fa licenziare e si reca a Vienna. Questa città la conosceva bene perché aveva tenuto dei concerti per il suo padrone suonando davanti all’imperatore e alla sua corte. Andando contro il parere di suo padre si sposa con Costanza Weber e si stabilisce a Vienna. Lavora per il teatro imperiale, conosce Antonio Salieri (nato a Legnago – Vr) che era il compositore di corte e tra i due si instaura un rapporto di amicizia e odio. Quando erano soli il rapporto era leale e Salieri ammetteva la superiorità compositiva di Mozart ma quando erano presenti altre persone (l’imperatore o critici musicali), per salvare il suo posto di lavoro, Salieri si schierava con chi criticava le opere di Mozart. Dopo la morte di suo padre Amadeus viene preso da un sentimento di rimorso perché aveva operato scelte contrarie al volere del genitore (era andato a vivere a Vienna e si era sposato). Tutto questo sfocia in un’opera lirica: Il don Giovanni. In quest’opera viene rappresentato uno spettro che appare ad un signorotto che non si comportava bene e cerca di fargli cambiare vita, pena la morte. Questo rappresenta come la figura del padre incombesse sulla vita del compositore. Visto l’insuccesso dell’opera accetta di lavorare per il teatro pubblico per il quale compone il Flauto Magico. Contemporaneamente gli viene chiesto di comporre un Messa da Requiem per un cospicuo pagamento. Dopo il collasso che lo coglie durante la direzione del Flauto Magico, Salieri fa di tutto per forzarlo alla composizione (si offre di aiutarlo a scrivere sotto dettatura per tutta la notte). Tutto questo perché voleva ultimata la Messa Funebre per poterla eseguire come sua al funerale di Mozart. Sapeva che questo sforzo avrebbe portato Amadeus a morte sicura. Mozart viene seppellito in una fossa comune perché non aveva nemmeno i soldi per pagarsi il funerale e, anche se mai provato, della sua morte venne incolpato Salieri pensando ad un avvelenamento. Dopo la sua morte Mozart venne completamente dimenticato fino a quando non venne completata la catalogazione delle sue composizioni da parte di un nobile (Von Kokel). E’ per questo che tutte le composizioni mozartiane portano davanti al numero di serie una K che ricorda il lavoro svolto da questo estimatore di Mozart. OPERE DA RICORDARE Opere liriche: o Il ratto dal serraglio o Le nozze di figaro o Il don Giovanni o Il Flauto Magico Sinfonie Mozart scrisse più di cinquanta sinfonie, sebbene la numerazione ufficiale si fermi al numero 41. Musica religiosa Messa in do minore K 427 e con il Requiem K 626, entrambi incompiuti. Altre forme di composizione liturgica culminano nei cicli di Litanie e Vespri Le Vesperae solemnes de confessore K 339, scritti per le funzioni del Duomo di Salisburgo. Dopo il trasferimento a Vienna l’unico lavoro di questo tipo è l’Ave verum corpus K 618. Vari concerti per un totale di 626 composizioni.