Teatro del Cerchio Comunicati stampa del 23, 24 e 25 ottobre Comunicato 24 e 25 ottobre 2015 – Teatro del Cerchio, via Pini 16/a (Parma) E’ la potenza dei ricordi, vissuti o solo immaginati, in un ricercato intreccio tra memoria, finzione e verità, ad essere rappresentata sabato 24 ottobre, ore 21.00, al Teatro del Cerchio, nello spettacolo “L’insonne”, ispirato al romanzo “Ieri” della scrittrice ungherese Agota Kristof, per la regia di Claudio Autelli, con Alice Conti e Francesco Villano. Vincitrice del premio IN-BOX 2015, questa raffinata produzione LAB121 e CRT Milano, ha riscosso molti consensi di pubblico e critica anche per l’originalità della messa in scena, costruita come un gioco di scatole cinesi in cui gli attori si muovono abilmente quali ombre, così come per il particolare registro linguistico adottato, volto a sottolineare non solo l’ambiguità dei personaggi e del tessuto drammaturgico ma anche l’isolamento, il senso di abbandono e di non appartenenza che ne costituisce l’essenza stessa. Una storia di un piccolo nucleo familiare composto da una coppia di fratelli e di un dialogo intimo, intrapreso con l’autrice, sul filo di pensieri che si snodano nell’immaginare la storia d’amore impossibile fra l’operaio Sandor e Line, la donna che gli cambierà la vita; un racconto sospeso fra passato e presente, fra realtà e inconscio, su quella linea di confine del tempo e dell’anima dove solo si può indagare nel proprio “essere” per porsi una domanda fondamentale : andare avanti o fermarsi, e quindi tornare indietro? Il pregio di una composizione drammaturgica stratificata e complessa, condotta da due straordinari attori, tra i più quotati sulla scena contemporanea. Al termine dello spettacolo l’attore Francesco Villano, il regista Autelli e il drammaturgo Raffaele Rezzonico si intratterranno in un dialogo aperto con il pubblico presente. Sarà anche una piacevole occasione per presentare i workshop che gli stessi terranno al Cerchio, così come del corso di drammaturgia che Rezzonico condurrà settimanalmente sempre presso la sede del teatro e che saranno rivolti a tutti coloro che intendano approfondire la materia teatrale in maniera attiva, partecipativa e creativa. Lo staff del Cerchio, però, non vuole dimenticare di guardare anche al suo pubblico più giovane e lo fa con un doppio “appetitoso” appuntamento domenica 25 per il ciclo “Pane, amore e fantasia”: alle ore 15.30 con lo spettacolo “Il brutto elefante” e alle 17.00 con “Dello squalo non si butta via niente”, due produzioni a firma Mario Mascitelli che vedranno in scena gli attori Mario Aroldi e Martina Vissani. Un pomeriggio che ci auguriamo invitante per le famiglie e che allieteremo anche con un momento goloso alle 16.30, offrendo la merenda a tutti i bambini presenti. Comunicato del 25 ottobre 2015 – Teatro Aurora, via Mazzini 54 (Langhirano) Si sa, i sovrani da sempre hanno qualche oscuro segreto da dover celare, sempre alle prese con qualche trama da ordire o intrigo da sventare. Ancor più i re di un tempo, avvolti da un’aura di mistero… e chi, fra questi, si può ricordare se non il leggendario Re Artù ? E proprio del mitico re di Camelot racconterà la nuova produzione del Teatro del Cerchio, “I segreti di Re Artù”, che inaugurerà la Rassegna “Langhirano va a teatro (con mamma e papà)”, organizzata dal Teatro del Cerchio in collaborazione con il Comune di Langhirano, giunta ormai alla sua quinta edizione: un impegno reciproco, da parte nostra e del pubblico, che solo può garantire, anche nel futuro, il prosieguo di questa bella iniziativa teatrale. Il primo appuntamento con la fantasia, in programma per domenica 25 ottobre alle ore 16.45, con Gabriella Carrozza e Stefania Maceri per la regia di Mario Mascitelli, costumi Federica Scalari, assistente alla regia Silvia Nisci, elementi decorativi Elena Paone, ci racconterà le gesta dell’eroico re Artù, ma da un punto di vista inaspettato e originale: quello tutto femminile dell’amata regina Ginevra e della domestica Lady Cocca. Sì, certo, la presenza di mago Merlino si sentirà (“perché Merlino c’entra sempre”), così come quella della fata Morgana, di Sir Lancillotto, e dei cavalieri della tavola rotonda, ma a far da cantastorie, accompagnate da una musica da menestrelli, saranno due simpatiche signore, perché anche questo si sa: “dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna” (aiutata da una domestica, aggiungiamo noi). Una storia di battaglie (ma poco perigliose) e d’amore, di Santo Graal e di favole di animali, della mitica Excalibur, la spada del potere e di una dama del lago dentro a un baule, di un’armatura fatta di pentole e mestoli e di un drago con le ali d’ombrello che apparirà come per magia. E dove raccontare una storia così, che ha in sé tante storie avvincenti, se non vicino al fuoco, nell’atmosfera calda e familiare della cucina di un castello? Del resto, solo qui si può trovare una tavola rotonda. (Adatto ai bambini dai 5 anni). Comunicato stampa del 23 ottobre – Sala Civica di San Polo di Torrile, via G. Verdi (Torrile) “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”, diceva Pirandello. E sono proprio maschere, più che personaggi, i protagonisti della commedia pirandelliana “L’uomo, la bestia e la virtù”, in scena venerdì 23 ottobre alle ore 20.45 presso la sala Civica di San Polo di Torrile, secondo appuntamento della Stagione adulti di “Torrile va a teatro”, organizzata dal Teatro del Cerchio in collaborazione con l’ Amministrazione Comunale di Torrile e l’Associazione “Il colore delle parole”. La commedia, con Mario Mascitelli, Gabriella Carrozza, Mario Aroldi, Martina Vissani, Giuseppe Piccione, Andrea Faccioli, Lorenzo Bersiga, Simone Baroni, Anna Lisa Cornelli, Stefano Nemorini e la partecipazione del piccolo Luca, per la regia di Antonio Zanoletti, si concretizza in un intreccio continuo di ironici fraintendimenti. Paolino, rispettabile professore privato, è l’amante della signora Perella, la virtù in persona, moglie trascurata del Capitano Perella, la bestia. La tresca potrebbe continuare a lungo e senza intoppi, dato che l’indegno marito – fedifrago, violento e irascibile, ormai da anni lontano dal letto della moglie – è sempre per mare. Ma un’inattesa quanto inopportuna gravidanza, minaccia di sconvolgere quest’ordine e costringe il professore a cercare una soluzione. Nell’unica notte che il Capitano trascorrerà a casa, tra un porto e l’altro, dovrà assolutamente ottemperare agli obblighi coniugali e rendere così apparentemente legittimo il frutto dell’amore proibito. È un Pirandello comico, autore di uno spettacolo dai toni pungenti e farseschi, che può sorprendere, ma che mai tralascia l’acuta riflessione sulla morale borghese e sulla teatralità della vita stessa. Lo si riconosce dai personaggi, fissati come paradigmi enigmatici della realtà umana. Ogni parola, ogni risata, ogni gag nella vicenda è un affondo alla grottesca ipocrisia della vita quotidiana, restituita con i toni di una favola allegorica ai limiti dell’impossibile. La messa in scena è semplice pur nel rispetto della complessità dell’opera e dello stile di Pirandello, maestro della parola di “spessore”, pregna di significato, talvolta pronunciata con sottile ma inequivocabile ferocia, nel suo inconfondibile plasmarsi con un registro brillante e ironico. Un’opera intelligente e molto divertente, ancora attualissima, capace di parlare al pubblico dell’oggi, con quella presa efficace che solo un grande classico può esercitare. Per info e prenotazioni: 3318978682 – [email protected]