Temperatura • Che cos’è la temperatura ? TERMOMETRIA E CALORE • Grandezza che misura l’energia accumulata da un corpo come energia termica. Prof. Crosetto Silvio 2 Prof. Crosetto Silvio Temperatura Esempio La temperatura è una grandezza che misura l’energia interna di un corpo. Dal punto di vista microscopico la temperatura è una misura dell’energia cinetica media delle particelle o molecole che compongono il corpo. E’ una grandezza fondamentale per il sistema internazionale. Le unità di misura usate sono: Gradi Celsius ( °C ) e gradi Kelvin ( K ). La temperatura regola molti processi chimico fisici, quali ad esempio la formazione delle calotte polari, le nubi,ecc. Prof. Crosetto Silvio 3 Prof. Crosetto Silvio Temperatura Temperatura Le due scale di temperatura hanno la stessa sensibilità ma differiscono per il riferimento, lo zero: La scala Kelvin usa come riferimento lo zero assoluto. La scala Celsius usa come riferimento la temperatura di congelamento dell’acqua. Per zero assoluto si intende: La temperatura in cui la materia è in quiete, ossia gli atomi sono immobili. Prof. Crosetto Silvio 4 La scala Kelvin ha come riferimento lo zero assoluto ( O K ) o ( -273,15 °C ), mentre la scala Celsius ha come riferimento la temperatura di solidificazione dell’acqua ( O°C ) o ( 273,15 K ). Si possono ricavare due formule per passare da scala Kelvin a scala Celsius e viceversa: TKELVIN = tCELSIUS + 273,15 tCELSIUS = TKELVIN − 273,15 5 Prof. Crosetto Silvio 6 1 Termometro Esempio Nelle linee ferrate si usa distanziare le rotaie di un piccolo spazio, tale spazio è necessario perché in inverno le rotaie si accorciano, mentre in estate si allungano per effetto della dilatazione termica. Lo strumento di misura usato per la misura della temperatura è il termometro. Tale strumento sfrutta la proprietà di un liquido di dilatarsi e contrarsi in funzione della temperatura all’interno di una scala graduata. I liquidi più usato sono il mercurio e l’alcool. Prof. Crosetto Silvio Dilatazione termica 8 Prof. Crosetto Silvio 7 Dilatazione termica lineare Quando un corpo presenta una dimensione che predomina le altre, allora il fenomeno della dilatazione termica è accentuato lungo questa dimensione. Si parla quindi di dilatazione termica lineare. Si esprime tramite la seguente legge: ∆l = λ ⋅ l0 ⋅( T2 − T1 ) dove λ = coefficiente di dilatazione termica lineare, l0 = dimensione iniziale e ( T2 − T1 ) = differenza di temperatura. [ k ] = 1 / k. Secondo la definizione di temperatura microscopica la temperatura di un corpo è una misura del movimento dei suoi atomi, quindi a una temperatura maggiore il corpo occupa un volume maggiore, mentre a temperatura minore occupa un volume minore, tale fenomeno è noto come dilatazione termica. Prof. Crosetto Silvio 9 Coefficiente di dilatazione termica metalli Alluminio Ferro Piombo Rame 24 x 10−6 12 x 10−6 29 x 10−6 16 x 10−6 Argento Oro Platino Zinco 19 x 10−6 14 x 10−6 9 x 10−6 17 x 10−6 Coefficiente di dilatazione termica leghe Acciaio Ghisa 1 x 10−5 1 x 10−5 Bronzo Ottone 2 x 10−5 2 x 10−5 Prof. Crosetto Silvio 10 Dilatazione termica volumica La dilatazione volumica riguarda quei corpi che hanno un volume specifico ma non una forma come i liquidi e i gas. Si esprime tramite la seguente legge: ∆l = k ⋅ V0 ⋅( T2 − T1 ) dove k = coefficiente di dilatazione termica volumica, V0 = volume iniziale e ( T2 − T1 ) = differenza di temperatura. [ k ] = 1 / k Calore • Che cos’è il calore ? • Grandezza che misura come si trasferisce l’energia tra due corpi che modificano la loro temperatura. Coefficiente di dilatazione termica volumica in alcuni liquidi Mercurio Glicerina Alcol Etere Acqua Prof. Crosetto Silvio 1,82 x 10−4 5 x 10−4 10 x 10−4 15 x 10−4 4,6 x 10−4 11 12 Prof. Crosetto Silvio 2 Temperatura di equilibrio Esempio Quando un gruppo di animali si trovano in un ambiente molto freddo tendono ad avvicinarsi per scaldarsi a vicenda, quindi la temperatura di due corpi a contatto tende a diventare la stessa. Prof. Crosetto Silvio 13 Prof. Crosetto Silvio Quando due corpi a temperature differenti posti a contatto cambiano la loro temperatura significa che modificano la loro energia interna, quindi il corpo freddo assorbe energia e quello caldo la cede, ossia c’è un trasferimento di calore tra i due corpi. Il calore è energia in transito ossia corrisponde ad energia che si trasferisce da un corpo all’altro. E’ una forma di energia come il lavoro, l’energia cinetica o l’energia potenziale. L’unità di misura è la stessa unità di misura usata per il lavoro o l’energia cinetica: il Joule ( J). 15 Legge fondamentale della termometria ► ► ► La legge fondamentale della termometria descrive come avviene uno scambio termico tra un corpo e l’esterno: La variazione di temperatura subita da un corpo è direttamente proporzionale alla quantità di calore assorbita o ceduta dal corpo e inversamente proporzionale alla massa del corpo. Q = c ⋅ m ⋅ ( t2 − t1 ) dove c = calore specifico, m = massa e ( t2 − t1 ) = differenza di temperatura tra il corpo e l’esterno. Prof. Crosetto Silvio 16 Unità di misura del calore Il calore può essere positivo o negativo: Q > 0 se il corpo di massa m assorbe calore allora tF > tI. Q < 0 se il corpo di massa m cede calore allora tF < tI. In uno scambio termico la massa è inversamente proporzionale alla differenza di temperatura. Prof. Crosetto Silvio 14 Legge fondamentale della termometria Definizione di calore Prof. Crosetto Silvio Se due corpi a temperature differenti vengono posti a contatto il corpo più freddo aumenta la sua temperatura, mentre quello più caldo la abbassa finché i due corpi non raggiungo la stessa temperatura te chiamata temperatura di equilibrio. La temperatura te è intermedia tra le temperature iniziali dei due corpi: t1 < te < t2 Nel SI il calore si misura in Joule, però è ancora usata la caloria: Una caloria ( cal ) è la quantità di calore che somministrata a 1 g di H2O distillata eleva la sua temperatura da 14,5 a 15,5 °C. 1 cal = 4,186 J 17 Prof. Crosetto Silvio 18 3 Calore specifico Capacità termica Il calore specifico è la costante di proporzionalità presente nella legge fondamentale della termometria: Il calore specifico di una sostanza è la quantità di calore che bisogna fornire all’unità di massa ( 1 Kg ) affinché la sua temperatura aumenti di un grado. Unità di misura: [ c ] = J / Kg ⋅ k La capacità termica di un corpo è la caratteristica di un corpo di aumentare o diminuire la sua temperatura in funzione del calore che acquista o cede. Viene definita come: La quantità di calore che deve essere fornita a quel corpo per aumentare la temperatura di un grado. C = capacità termica = c ⋅ m Calore specifico di alcune sostanze Acqua Alcol etilico Benzina Olio di Oliva Petrolio Mercurio 4186 2430 2100 1650 2140 138 Ottone Acciaio Ferro Oro Argento Rame 376 480 480 134 238 390 Alluminio Piombo Bronzo Ghisa 880 128 380 500 Prof. Crosetto Silvio 19 Prof. Crosetto Silvio 20 Esempio Propagazione del calore In una casa di inverno è necessario tenere acceso il riscaldamento perché il calore tende a trasferirsi all’esterno tramite le pareti. • E’ possibile il trasferimento di calore tra due corpi non a contatto ? • E’ possibile e avviene tramite alcuni fenomeni fisici che prendono il nome di propagazione del calore. 21 Prof. Crosetto Silvio Prof. Crosetto Silvio Propagazione del calore Conduzione La conduzione è il trasferimento del calore che avviene per contatto tra due corpi. L’energia cinetica delle molecole si trasferisce da un corpo all’altro e all’interno dello stesso corpo. La proprietà di condurre il calore si chiama conducibilità termica e viene indicata con un coefficiente. La conduzione è un trasferimento di calore che avviene senza scambio di materia. Il calore tende a trasferirsi da corpi più caldi verso corpi più freddi, può trasferirsi a contatto ma anche a distanza secondo alcuni fenomeni noti come propagazione del calore: Conduzione. Convezione. Irraggiamento. Prof. Crosetto Silvio 22 23 Prof. Crosetto Silvio 24 4 Conduzione Quando si ha una parete che suddivide due ambienti a temperature differenti, attraverso questa parete transita del calore. Esiste una legge che descrive questo fenomeno che si chiama legge di conduzione termica. ∆Q = k ⋅ ( S ⋅ ∆T / d ) ⋅ ∆t dove ∆Q = quantità di calore, S = superficie della parete, ∆T = differenza di temperatura tra i due ambienti, d = spessore della parete, ∆t = intervallo di tempo e k = coefficiente di conducibilità termica, [ k ] = w / m ⋅ k. Esempio Quando è presente il vento significa che una massa di atmosfera si sta trasferendo da una zona a temperatura maggiore a una zona a temperatura minore. Questo fenomeno si chiama convezione. Coefficienti di conducibilità termica Argento Rame Alluminio Zinco Ferro Bronzo Ottone Ghisa Acciaio Ghiaccio 430 390 235 116 67 190 120 60 50 2,1 Prof. Crosetto Silvio Gesso Laterizi Vetro Legno Gomma Sughero Cemento Aria secca Lana di roccia Poliuretano espanso 1,3 0,6 0,5 − 0,9 0,1 − 0,4 0,15 0,05 − 0,11 0,4 − 1,7 0,025 0,043 0,024 Convezione Quando si è esposti al Sole aumenta la temperatura del proprio corpo, anche se la temperatura dell’aria è sempre la stessa. L’energia luminosa delle radiazioni solari si trasferisce al nostro corpo. 27 Irraggiamento Prof. Crosetto Silvio 28 Legge di Stefan-Boltzmann La legge di Stefan Boltzmann consente di calcolare la quantità di energia emessa dovuta alla temperatura del corpo: ∆E = e ⋅ z ⋅ S ⋅ T4 dove E = energia luminosa emessa, z = costante di Boltzmann = 5,67⋅10−8 J / (s ⋅ m2 ⋅ k4 ), e = coefficiente che dipende dalla superficie del corpo, S = superficie del corpo e T = temperatura in gradi kelvin. L’irraggiamento è una forma di trasmissione del calore a distanza che usa come vettore le onde elettromagnetiche. Quando una superficie viene investita dalle radiazioni parte dell’energia viene intercettata e si trasforma in calore, un’altra parte viene riflessa. L’irraggiamento è l’unico modalità di trasmissione del calore presente nel vuoto. Prof. Crosetto Silvio 26 Esempio La convezione è il trasferimento di calore che si verifica tra liquidi o gas. Nella convezione c’è trasferimento di materia. Una massa di liquido/gas a temperatura maggiore si trasferisce verso la massa a temperatura minore e viceversa. Si creano quindi correnti convettive che tendono a riportare la massa in equilibrio termico. Prof. Crosetto Silvio Prof. Crosetto Silvio 25 29 Prof. Crosetto Silvio 30 5