Silvio in picchiata sulle spiagge degli italiani

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Silvio in picchiata sulle spiagge degli italiani
- Giorgio Salvetti, VIAREGGIO,17.08.2013
Al volo. Il bombardamento mediatico di Berlusconi si riduce a 9 piccoli aerei armati di striscione
Povero Silvio. A Ferragosto è rimasto blindato ad Arcore a parlare con i suoi avvocati, in una sorta di
anticipo di arresti domiciliari. Non gli è rimasto altro da fare che rivolgersi al cielo. Ma anche lassù,
nel blu dipinto di blu, non sembrano volergli più molto bene. La campagna aerea per annunciare agli
italiani in spiaggia che Silvio cè e che sta resuscitando Forza Italia, più che un bombardamento
mediatico, si sta rivelando un gioco a chi lha visto. La flotta del cavaliere infatti si è ridotta a nove
piccoli piper che hanno trascinato in aria un striscione bianco di 25 metri di lunghezza e uno di
altezza con scritto “Forza Italia. Forza Silvio”. Dovevano sfrecciare davanti a milioni di bagnati e
invece gli avvistamenti sono stati rari come quelli delle rondini dinverno. Niente voli su Calabria,
Puglia e isole (notoriamente deserte ad agosto), solo qualche planata davanti alle coste toscane,
laziali e sullAdriatico settentrionale. “Abbiamo fatto il possibile”, si sono giustificati alla Aertraining,
la ditta cui si è affidata Daniela Santanché. Lei però era appostata al Twiga Club di Marina di
Pietrasanta di cui è socia con Flavio Briatore. Appena ha scorto allorizzonte arrivare il velivolo è
corsa a immortalare levento con lipad come una trepidante bird watcher.
Gli italiani non sono soci di Briatore, stanno affrontando lestate più magra degli ultimi quarantanni e
hanno ben altri motivi per alzare gli occhi al cielo. Dei politici ne hanno fin sopra la testa anche
senza gli striscioni che li sorvolano come avvoltoi. E così anche la “contraerea” organizzata dal Pd
(uno striminzito volantinaggio a Viareggio) e listigazione di Vito Crimi del Movimento 5 Stelle “Se
vedete quegli aerei disegnate una V sulla sabbia” – non sono riusciti a rianimare le spiagge.
Eppure anche Il Giornale di famiglia aveva fatto di tutto per far decollare la “notizia” sulle ali di
unimprobabile clima di allarme. “Cè rischio di assalti”, aveva scritto con tanto di virgolettato di tale
Daniele Dal Bon, curatore dellevento: “Ci sono alcuni che ci hanno preso a male parole. La Digos
vigili perché la fase di decollo è delicata e se qualcuno tirasse qualcosa verso gli aerei potrebbe
essere pericoloso”.
Il circuito mediatico del Cavaliere dimezzato ce lha messa tutta, con tanto di tg pronti a mandare in
onda gli striscioni aviotrasportati e a intervistare i cittadini spiaggiati e a petto nudo, sempre solidali
con il condannato più famoso dItalia. Ma Berlusconi è apparso nel cielo dagosto come una stella
cadente che fa venire voglia di esprimere un solo desiderio. Almeno lui, però, anche quando è chiuso
ad Arcore riesce a farsi vedere, mentre i suoi avversari/alleati del Pd, come gli ufo, sembrano oggetti
non identificati che non si sa neppure se esistono.
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