Il Giornale di Vicenza.it - Home - Cultura & Spettacoli http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cultura_e_Spettacoli/367387_... Letizia svela la filosofia che abita gli spartiti SETTIMANE MUSICALI. Una lezione- concerto La pianista Michielon interpreta due volte Beethoven e Schiller 31/05/2012 A Eva Purelli VICENZA Nel fitto ed originale cartellone delle Settimane Musicali un appuntamento non poteva passare inosservato, se non altro per destare una buona dose di curiosità: concertobarraconversazione: Beethoven e Schiller. Letizia Michielon pianista e filosofa. Enunciarlo così, “semplicemente” sembra pretenzioso. Quando si ascolta invece la pianista veneziana anche una pagina nota, come la Sonata “Appassionata”, si razionalizza amplificando la comprensione. Letizia Letizia Michielon, veneziana, pianista e filosofa Michielon, veneziana che non ha l'accento dolce di chi sta in Laguna e che a soli 16 anni si è diplomata con un didatta e un musicista di respiro internazionale, Eugenio Bagnoli, è docente di pianoforte principale e di Filosofia della musica al Conservatorio di Trieste (uno dei pochi che ha questo insegnamento). Al nutrito curriculum strumentale Michielon aggiunge una laurea con lode alla Ca' Foscari e dottorato di ricerca all'Università di Padova. Ed è la dimostrazione palese che un musicista più amplia il proprio bagaglio culturale e formativo meglio si caratterizza e si impone magari su una pletora di bravissimi “tecnici-virtuosi”. Abbiamo chiesto alla pianista dal sorriso dolce ma dalle mani di acciaio se si senta più filosofa, quando suona, che pianista: «È una domanda da Schiller.. .! In realtà sono due aspetti compenetrati: nessuno prevale sull'altro ed entrambi sono necessari». Ma alla fine di un suo concerto - abbiamo ancora chiesto - preferisce che una persona vada a casa a sentirsi qualche altra pagina di Beethoven o si legga qualche libro di un filosofo? Anche in questo caso, risposta diplomatica e razionale: «Bene sarebbe facesse le due cose!». Ma se è possibile ascoltare oggi con qualsiasi mezzo la musica di Beethoven non è così facile avere un filosofo in tasca e quindi la serata nell'Odeo Olimpico era abbastanza eccezionale. Letizia Michielon ha saputo essere convincente sia sulla tastiera che come didatta, incanalando il suo intervento maggiormente negli approfondimenti storico-filosofici che in quelli musicologici, lasciando allo spazio squisitamente musicale il peso interpretativo. La sua conversazione ci ricorda essere Beethoven grande appassionato di Letteratura e Storia, genio razionale e che appartiene a quella schiera (secondo lo Schiller-pensiero) di “artisti sentimentali”, capaci di conquistare alti traguardi con impegno e fatica e con un preciso dovere: «accompagnare l'umanità verso l'avvenire». Beethoven compone la Sonata n°3 op.2 in do maggiore quando Schiller scrive le Lettere sull'educazione estetica. Ecco che la pianista svela a voce anche la struttura armonica, le cellule motiviche e l'unità tonale e fa rivivere la Sonata caricandola di pienezza sonora, ma anche leggerezza giocosa e brio. Nella celebre “Appassionata” in fa minore si comprende come Ludwig scardini la forma-Sonata e riesca ad imporsi razionalmente sugli aspetti più oscuri dell'umano intrinsechi nella pagina. L'interpretazione di Michielon è magistrale, di superbo smalto, di gran carattere, tecnicamente carica. Coronata da convinti applausi e due bis chopeniani. 1 of 1 13/06/2012 15:50