IL BENESSERE RIPRODUTTIVO Oggi l’infertilità è più che mai un fenomeno che costituisce un problema di notevole impatto sul benessere sia individuale sia sociale e si stima che ben il 15%-20% delle coppie siano da ritenersi infertili. CHE COS’E’ L’INFERTILITA’? Una coppia che dopo 12 mesi di rapporti tendenti alla fecodazione, frequenti e non protetti non riesce ad ottenere una gravidanza è definibile coppia infertile. In Italia ogni anno circa 60.000 – 80.000 nuove coppie si trovano ad affrontare problemi di infertilità. Da studi effettuati le cause della difficoltà a procreare sono da ricondurre per un 40% ad un deficit della componente maschile, mentre un 20% è imputabile alla sovrapposizione di problemi maschili e femminili; da qui si può dedurre che il 60% dell’infertilità è di natura maschile. L’infertilità richiede tuttavia una diagnosi accurata e la tempestività è in alcuni casi di estrema importanza per poter tentare cure farmacologiche e terapie adeguate, che possano risolvere un problema temporaneo. Ecco l’importanza dell’informazione e della prevenzione che deve riguardare entrambi i partners. Indagare e comprendere le ragioni della difficoltà a concepire può far scoprire tuttavia anche cause permanenti e in tal caso la coppia deve prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi a tecniche di procreazione medicalmente assistita. Anche in questo caso la tempestività è di estrema importanza. L’ESAME DEL LIQUIDO SEMINALE Lo spermiogramma o analisi del liquido seminale rappresenta il “cardine” dell’iter diagnostico finalizzato alla valutazione della fertilità maschile. Il liquido seminale è una sospensione di spermatozoi nella secrezione dei testicoli e degli epididimi, alla quale si aggiunge al momento dell’eiaculazione la secrezione prostatica, delle vescichette seminali e delle ghiandole bulbouretrali. Nell’esame base il seme viene dapprima sottoposto ad una valutazione macroscopica per la determinazione di alcune caratteristiche fisico-chimiche come l’aspetto, il volume, il pH, la viscosità e la fluidificazione. Successivamente viene effettuata l’analisi microscopica per la determinazione di concentrazione, motilità e morfologia degli spermatozoi. L’esecuzione dello spermiogrmma può essere accompagnata dalla determinazione di altri parametri, come la ricera di anticorpi antispermatozoo o il test di frammentazione del DNA nemaspermico. E’ fondamentale che l’analisi venga condotta in ambiente laboratoristico da specialisti in seminologia nel rispetto degli standards internazionali proposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), nella più recente versione del 2010 (V edizione). L'affidabilità dell'esame dipende non solo da una sua corretta esecuzione da parte di personale esperto, ma anche l’osservazione, nella fase preanalitica, di alcuni importanti norme che se non seguite potrebbero non rendere attendibile il risultato dell’esame. Nello specifico il paziente che deve sottoporsi all’analisi deve: avere un’astinenza completa, da rapporti sessuali o eiaculazioni, compresa fra i 3 e i 5 giorni (un periodo più breve diminuisce la concentrazione degli spermatozoi, un periodo più lungo ne diminuisce la motilità); avere sospenso determinate terapie farmacologiche (ormoni, farmaci anti-infiammatori, antibiotici, steroidi) da almeno 10 giorni; raccogliere il campione esclusivamente mediante masturbazione manuale, in buone condizioni di igiene e in contenitori a bocca larga (con tappo a vite); consegnare al laboratorio il campione entro un'ora dalla raccolta (che quindi può essere effettuata anche in ambiente domestico) in posizione verticale procurando di tenerlo al caldo (preferibilmente in una tasca vicino al corpo). E’ importante puntualizzare che il risultato di un reperto “normale” o “patologico” non sta ad indicare fertilità od infertilità. Lo spermiogramma è un’indagine laboratoristica ossia un insieme di dati la cui interpretazione è appannaggio dello specialista medico andrologo-urologo nell’ambito del problema clinico del paziente.