Quali sono le cause di infertilità?
Le cause determinanti l’infertilità di coppia possono essere molteplici e possono essere a carico di uno solo o di tutti e due i
partner. Valutare quale sia l’impatto dei diversi fattori di infertilià è molto difficile. Dai dati raccolti dal Registro Nazionale sulla
Procreazione Medicalmente Assistita, anche se relativa solo ad una parte della popolazione (coppie che si rivolgono ai centri
per la procreazione assistita), è emerso:
infertilità maschile: 35,4%
infertilità femminile: 35,5%
infertilità maschile e femminile: 15%
infertilità idiopatica: 13,2%
altro: 1%
La letteratura medica sottolinea sempre di più il ruolo dei fattori psico-sociali di infertilità quali lo stile di vita, la ricerca del
primo figlio in età tardiva (come dicevamo è fondamentale l’età della donna), l’uso di droghe, l’abuso di alcool, il fumo, le
condizioni lavorative, ’inquinamento.
Infertilità femminile: cause
Tra le cause di infertilità femminile ricordiamo:
ETA’: è noto che la capacità riproduttiva femminile diminuisce fisiologicamente fino ad
esaurirsi con la menopausa. A partire dai 35 anni di età si ha un calo significativo della
fertilità dovuto alla riduzione della riserva di ovociti (cellule uovo) presenti nell’ovaio e
del loro stesso invecchiamento.
Negli ultimi decenni, il progressivo avanzare dell’età alla quale una donna decide di avere
un figlio ha inevitabilmente determinato la diminuzione della capacità riproduttiva
femminile.
CAUSE ORMONALI: Il ciclo mestruale è regolato dagli ormoni dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio: un malfunzionamento nella
regolazione o nella produzione ormonale possono provocare un disturbo del ciclo ovulatorio.
Uno dei disturbi piu’ frequenti è la Sindrome dell’ovaio micro-policistico (PCOS), un disordine endocrinologico
caratterizzato dalla presenza di numerosi follicoli nell’ovaio ed associata ad irregolarità (oligomenorrea) o assenza
(amenorrea) del ciclo mestruale.
Disturbi dell’ovulazione possono essere provocati anche dalla iperprolattinemia, cioè dall’aumentata produzione di prolattina
da parte dell’ipofisi. Le cause dell’iperprolattinemia possono essere diverse: ipotiroidismo, stress, terapie farmacologiche.
L’amenorrea è primitiva se la paziente non ha mai avuto un flusso mestruale spontaneo ed in tal caso può essere presente
quella che viene definita amenorrea da ipogonadismo-ipogonadotropo.
In tutti questi casi l’ovaio non svolge la sua funzione perché non stimolato in maniera corretta dai centri superiori (ipofisiipotalamo).
CAUSA TUBARICA: Tutte le condizioni di alterata funzionalità delle tube (impervietà mono o bilaterale, stenosi, alterata
motilità, fimosi fimbrica, ecc.) possono ostacolare o impedire l’incontro tra i gameti (ovociti e spermatozoi) che avviene
proprio a livello tubarico.
Il danno tubarico può essere causato da un intervento chirurgico addominale, che induce alla formazione di aderenze, o può
incorrere in seguito a infiammazione pelvica. In questo caso la Chlamydia Trachomatis è il patogeno più frequentemente
coinvolto nell’infezione, che può spesso risultare completamente asintomatica.
ENDOMETRIOSI: Il tessuto endometriale che normalmente riveste la cavità uterina può invadere e danneggiare tessuti ed
organi dell’area pelvica coinvolti o meno nel processo riproduttivo come le ovaie, la cervice, i legamenti uterini, ma anche
l’intestino, la vescica, il setto retto-vaginale. L’endometriosi si presenta in varie forme, da quelle lievi e asintomatiche a quelle
più gravi, dolorose e con capacità riproduttiva compromessa.
CAUSE UTERINE: Appartengono a questo tipo di cause tutte quelle alterazioni che rendono l’ambiente uterino poco idoneo
all’impianto embrionario.
Le cause uterine sono per lo più associate con un aumentato rischio di aborto. Cause uterine come unico fattore di infertilità
sono piuttosto rare: sono spesso associate ad altri fattori che riducono la capacità riproduttiva.
Le piu’ frequenti alterazioni sono rappresentate da malformazioni dell’utero (utero setto, subsetto, bicorne) o da patologie
uterine (polipi, fibromi, miomi)
TERAPIE ANTI TUMORALI: I trattamenti anti-tumorali (chemioterapia, radioterapia e trattamenti chirurgici) possono
danneggiare l’apparato riproduttivo e provocare una menopausa precoce.
Il rischio associato ai trattamenti anti-tumorali è soggettivo e dipende dall’età e dallo stato di fertilità pre-trattamento.
FATTORI GENETICI E CONGENITI: La presenza di alterazioni numeriche o strutturali del cariotipo possono rispettivamente
provocare una menopausa precoce ed un elevato rischio di aborti ripetuti. Un semplice prelievo di sangue per la
determinazione del cariotipo è sufficiente per identificare questo fattore.
Esistono inoltre rari casi di malformazioni congenite o di assenza (agenesia) degli organi riproduttivi, che possono essere
responsabili di una sterilità assoluta.
Anche varie malattie genetiche, come ad esempio la talassemia e la fibrosi cistica, possono ridurre la capacità riproduttiva.
Infertilità maschile: cause
Tra le cause di infertilità maschile ricordiamo:
PROBLEMI SESSUALI: Pudori e desiderio di paternità possono nascondere problemi sessuali
quali eiaculazione precoce (ante portam), aneiaculazione o deficit erettivo.
CAUSE ORMONALI: La produzione di spermatozoi è regolata dall’azione degli ormoni dell’asse
ipotalamo-ipofisi-testicolo. Un’alterazione a livello ipotalamico-ipofisario nella produzione di FSH,
LH e prolattina o a livello testicolare, può ridurre la qualità spermatica.
CAUSE-TESTICOLARI: Le cause testicolari congenite o acquisite riguardano il 60% dei maschi
con problemi di fertilità e comprendono tutte quelle cause che impediscono o compromettono la
maturazione degli spermatozoi all’ interno del testicolo.
Il criptorchidismo è la mancata discesa di uno od entrambi i testicoli all'interno della sacca scrotale. Quando il testicolo è
fuori dalla sede scrotale la quantità di cellule spermatiche immature che si trasformano in spermatozoi si riduce.
Quando i testicoli non scendono spontaneamente nello scroto nel primo anno di vita, si consiglia l’intervento chirurgico al fine
di ridurre in età adulta lo sviluppo di una problematica di infertilità.
Il varicocele consiste in una dilatazione delle vene testicolari, con conseguente ristagno di sangue e cattiva ossigenazione dei
tessuti. Questa condizione influisce sulla spermatogenesi e può alterare, a seconda della gravità, il numero, la motilità e la
morfologia degli spermatozoi. Questa patologia è particolarmente diffusa e la si riscontra con estrema frequenza nella
popolazione maschile con problemi di infertilità. Il varicocele si sviluppa lentamente ed è nei primi stadi spesso asintomatico e
diagnosticabile solo attraverso l’esame specialistico. Nei casi più gravi, il varicocele è evidente alla palpazione e può causare
dolore.
INFEZIONI DELLE VIE SEMINALI: Le infezioni delle vie seminali sono spesso di origine batterica e possono interessare
anche le ghiandole accessorie dell’apparato riproduttivo maschile. Le infezioni sono spesso trasmesse sessualmente e possono
rimanere asintomatiche a lungo.
L’orchite è un’ infiammazione del testicolo che deriva, nella maggior parte dei casi, dall’infezione virale della parotite
(orecchioni). Nei casi piu’ gravi l’orchite può provocare una interruzione della spermatogenesi, talvolta irreversibile.
OSTRUZIONE DELLE VIE SEMINALI: L’ostruzione di un tratto delle vie seminali (epididimo, dotti deferenti, dotti eiaculatori)
può provocare una grave riduzione o assenza totale di spermatozoi (azoospermia) nel liquido seminale. Nei casi di
azoospermia ostruttiva si può ricorrere ad una biopsia testicolare per recuperare direttamente gli spermatozoi dal tessuto
testicolare.
CAUSE IMMUNOLOGICHE: Una infertilità di tipo immunologico è provocata dalla produzione da parte di un individuo
maschile di anticorpi rivolti contro i propri spermatozoi (autoanticorpi).
INFERTILITÀ IDIOPATICA: Rappresenta uno dei grandi capitoli della andrologia, per l’estensione del problema, per le
difficoltà terapeutiche, e per l’assenza di una causa identificabile. L’analisi genetica ha permesso di scoprire che alla base di
questa patologia vi possono essere alterazioni dei cromosomi sessuali (X e Y).
IATROGENA: Alcuni farmaci possono inibire la produzione di spermatozoi direttamente e/o alterando i livelli di alcuni ormoni
(androgeni, ciproterone, agonisti amitripillina, anfetamine, butirrofenoni, estrogeni, imipramina, metadone, metildopa,
pimozide, fenotiazine, resurpina, sulpiride, tioxantina, benzodiazepine, nitrofurantoina, farmaci citotossici, eroina,
spironolattone, atropina, triciclici, benzodiazepine, metoclopramide, anestetitici locali, malattie sistemiche).
PATOLOGIA TESTICOLARE: Traumi, torsioni, neoplasie, orchite, interventi chirurgici a carico dei testicoli sono causa di
infertilità maschile attraverso una alterazione della gametogenesi.
FATTORI AMBIENTALI ED ABITUDINI DI VITA: Alcune condizioni lavorative che esponogono a radiazioni, a sostanze
tossiche o a microtraumi, aumentano il rischio di infertilità.
Anche l’esposizione agli inquinanti prodotti dal traffico urbano agisce negativamente.
Il fumo di sigaretta nuoce agli spermatozoi: i fumatori spesso hanno più spermatozoi con morfologia anormale.
Lo stesso stile di vita, se eccessivamente stressante, riduce la fertilità.