La lampreda - Itinerari Natura Camerota

La lampreda
Petromyzon marinus – La lampreda di mare è una specie
appartenente alla classe degli Agnati, predatore parassita di
altri pesci. Questa specie dimora presso i litorali marini e
risale lungo i fiumi nel periodo della riproduzione (tipico
esempio di migrazione anadroma), che avviene in zone con
correnti rapide e fondali ghiaiosi. È una specie diffusa lungo
tutte le coste europee, sia del Mediterraneo che
dell’Atlantico; la si trova anche in America settentrionale,
da Terranova alla Florida.
In Italia è presente lungo tutte le coste marine, lungo il
corso medio e inferiore del Po, e nei fiumi Ticino, Lambro,
Scrivia, Adige, Arno, Tevere e Magra.
Corpo lungo fino a 1,2 metri con un peso che arriva fino a 2,5
kg, cilindrico affusolato, compresso posteriormente, con una
doppia pinna dorsale; bocca ovale con piastra sopraorale
munita di due denti vicini tra loro, piastra suborale con 7-9
denti e 4 piastre labiali con due denti ciascuna. Gli
esemplari adulti hanno una livrea bruno-nerastra sul dorso,
con macchie scure su fondo giallo verdastro sui fianchi e il
ventre biancastro, mentre gli esemplari giovani presentano una
colorazione uniforme bruno-chiara. La lampreda di mare adulta
è un parassita che attacca molti pesci marini e d’acqua dolce,
compresi salmoni, trote, aringhe, sgombri e alcuni squali. Si
attacca alla preda con i denti e ne succhia il sangue
utilizzando la ruvida lingua. Per la riproduzione, migra dal
mare all’acqua dolce. L’apertura del canale di Welland nel
1929 permise alle lamprede di mare di arrivare ai Grandi Laghi
del Nord America, costringendole però a restarvi, senza più
sbocco al mare, e provocandone un’enorme diffusione a spese
delle specie locali.
Gli accoppiamenti avvengono tra la primavera e l’inizio
dell’estate, dopo che la coppia risale i corsi dei fiumi e
scava tra la ghiaia una buca in cui vengono deposte le uova di
circa 1 mm di diametro. Durante il loro viaggio nuziale, le
lamprede non si nutrono e, dopo la deposizione, muoiono.
Dopo la schiusa le larve, che hanno colore uniforme e un’unica
pinna dorsale, si spostano in tratti di fiume a corrente
tranquilla e trascorrono nel fango da 2 a 5 anni prima di
compiere la metamorfosi, dopo la quale, raggiunta una
lunghezza di 10-20 cm, migrano verso il mare.