Il centro di prima accoglienza dei Servizi PSLL per lo stress lavoro

Il centro di prima accoglienza dei
Servizi PSLL per lo stress lavoro
correlato
Dott.ssa Susanna Battaglia
UF PSLL Dipartimento di Prevenzione di Pisa
ASL Nord Ovest Toscana
Considerazioni sull’importanza del
centro di prima accoglienza sede
PSLL.
La sperimentazione di un centro d’accoglienza rappresenta una
risposta che la nostra ASL si sta impegnando a dare alle
problematiche emerse sul disagio dei lavoratori in casi di stress
lavoro correlato.
Il progetto in collaborazione con il Gruppo Regionale Stress e il
Centro Disadattamento Lavorativo AOUP , inoltre, si pone
come obiettivo un approfondimento di indagine sulle situazioni
di disagio emerse in sede di valutazione e come un contributo
alla ricerca in questo campo.
Il centro di accoglienza è stato individuato quale strumento a
disposizione per raccogliere e analizzare le cause di disagio
lavorativo, per individuare possibili tipologie di assistenza
differenziate a seconda dei casi e vigilanza.
Considerazioni
Si parla di “disagio lavorativo” quando si verifica un‟interazione negativa” tra
il lavoratore e diversi aspetti dell‟ambiente di lavoro, o meglio , quando, a
causa del cattivo funzionamento della struttura, si creano all’ interno
dell’organizzazione ,difficoltà inerenti ai flussi comunicativi, al grado di
partecipazione, al ruolo nell’organizzazione o al riconoscimento del lavoro
svolto.
Il disagio non è quindi soltanto un problema del singolo individuo che lo
subisce, ma è un problema che investe l‟intero sistema. Un clima lavorativo
non soddisfacente può generare assenteismo e demotivazione nei dipendenti
incidendo fortemente sul loro rendimento:in questo senso rappresenta
dunque un costo economico per l‟Azienda.
Attraverso la rilevazione di diversi episodi di disagio del lavoratore, si tenterà,
inoltre, di verificare anche episodi di problematiche legate al “mobbing”,
intendendo con questo termine le situazioni in cui il lavoratore è fatto
oggetto, da uno o più membri dello stesso gruppo o comunità di
appartenenza, di continui atti o comportamenti offensivi o intimidatori o
ostili.
Considerazioni
Nell’ambito degli studi sullo stress, l‟autorevole studioso Lennart Levi,
ha messo a punto, già negli anni 70, il modello di stress „psicosociale‟.
Infatti secondo Levi le interazioni sociali e i rapporti interpersonali
possono rappresentare per le persone una” fonte stressogena”, in grado di
produrre tutti i disturbi psicosomatici alla pari degli altri stimoli.
Pertanto anche le interazioni presenti in ambito lavorativo, se non
gestite in maniera adeguata alle possibilità di compensazione delle
persone esposte, possono recare danni alla salute, ridurre i livelli di
benessere così come più noti fattori di rischio tra cui ricordiamo
rumore, microclima,carico di lavoro, ritmi, turni ecc.
E‟ da sottolineare inoltre che in molti paesi industrializzati le malattie
professionali tradizionali sono in diminuzione ,mentre sono in
aumento le patologie da stress, aspecifiche e multifattoriali.
Il centro di accoglienza vuole cercare di intercettare il disagio nei
luoghi di lavoro. Per fare ciò occorre darsi una metodologia per
valutare i fenomeni di disagio e individuare appropriate azioni di
intervento.
Considerazioni
Innanzitutto occorre raccogliere, da parte di un medico PSLL, la storia
lavorativa del dipendente per disporre di elementi conoscitivi
sull’inserimento del lavoratore nell’organizzazione e sul grado di
soddisfazione/insoddisfazione lavorativa e approfondire l’indagine con
un colloquio, ed eventuali accertamenti sanitari.
Naturalmente, le informazioni acquisite dalla storia lavorativa e di vita
devono essere vagliate criticamente, in quanto nei rapporti gerarchici,
alcuni comportamenti che il lavoratore potrebbe intendere come
vessatori, possono rientrare nel legittimo esercizio dell‟azione direttiva
di coordinamento e/o disciplinare da parte delle figure dirigenziali.
Tuttavia è necessario raccogliere il disagio, per poter individuare le
eventuali situazioni di “costrittività organizzativa” .
L‟obiettivo è quello di rendere il lavoratore, attraverso un ascolto
attivo, capace di valutare e raccontare con obiettività i fati occorsi.
Considerazioni
In sintesi, il centro di accoglienza si propone di:
1. Dare informazioni, assistenza e sostegno
2. Chiarire i contesti dei rapporti di lavoro
3. Identificare possibili strategie di” fronteggiamento”
4. Valutare casi stress lavoro correlato e mobbing
5. Orientare al Centro Specializzato per lo studio del
disadattamento lavorativo in alcuni casi valutati dal medico PSLL
6. Gestire i casi che risultano collegati a disagio e stress
lavorativo.
Considerazioni
E’ di tutta evidenza quanto sia importante, in un ambito tanto
delicato quanto l’ascolto del disagio, che si stabilisca una
condizione di reciproca fiducia e collaborazione; a questo scopo
il momento dell’accoglienza è un nodo cruciale per l’intera
esperienza.
La persona che si rivolge al medico del centro di ascolto e
accoglienza ha necessità di trovarsi in un ambiente accuratamente
organizzato, nel quale lo stile operativo sia improntato a creare
un clima favorevole alla relazione e, conseguentemente, alla
spontanea espressione delle emozioni.
E‟ previsto quindi l’utilizzo di una stanza o ambulatorio un pò
decentrati , dove, in ambiente tranquillo, i colloqui possano
svolgersi con il dovuto riserbo.
Considerazioni
Il primo incontro si svolge dopo aver fissato un appuntamento in modo che
non debbano verificarsi situazioni di attesa. Il lavoratore è accolto dal medico
che adotta un approccio informale, assolutamente non “burocratizzato”. In
questa fase è richiesta al medico la massima partecipazione ed empatia . Egli,
infatti, deve prestare attenzione a porre domande aperte perché la persona
possa orientare il dialogo naturalmente verso gli argomenti che sente di voler
condividere.
L‟atteggiamento dovrà essere il più possibile incoraggiante, libero da
interpretazioni e pregiudizi: soltanto se la persona si sente accolta, potrà
esprimere le proprie difficoltà, siano esse reali o percepite.
Ancora una volta sarà utile rassicurare la persona in merito al rigore assoluto
sulla riservatezza del colloquio.
Dal punto di vista relazionale, questo è un momento delicato e importante:
chi parla di sé, diventa molto ’“vulnerabile”, ha quindi bisogno di sentirsi
rassicurato e non giudicato.
Considerazioni
Gestione del colloquio
I colloqui sono svolti utilizzando un primo approccio
metodologico che si fonda sull’intervista autobiografica
attraverso le domande aperte che aiutano il lavoratore ad
esprimere e ricostruire tutte le dinamiche sottese a rappresentare
le situazioni rappresentate.
Considerazioni
La storia professionale permette di recuperare elementi chiarificatori del
disagio rappresentato dal lavoratore ponendo attenzione ai seguenti elementi:
a) Curriculum lavorativo, con particolare riferimento ai cambiamenti del posto
di lavoro,loro frequenza e motivazione, nonché il grado di soddisfazione
lavorativa.
b) Raccolta di informazioni riguardanti il livello di integrazione nell’ambiente
di lavoro e puntualizzazione del momento in cui si sono sviluppate situazioni
lavorative meno favorevoli o negative.
c) Valutazione delle modalità con cui le azioni negative sono esercitate e da
chi provengono.
d) Reazioni e/o tentativi di risposta del soggetto.
Considerazioni
Il medico PSLL si riserva di:
Inviare in alcuni casi il paziente al centro specializzato per il
disadattamento lavorativo AOUP.
Assistere il lavoratore laddove si individuano comportamenti
lesivi per il dipendente o problematiche organizzative legate alla
sfera lavoro .
Intraprendere azioni di vigilanza in azienda ( sopralluoghi in
azienda, verifica dei carichi di lavoro,colloqui con le figure
aziendali e il M.C., etc).
Considerazioni
Tutto il lavoro che il medico PSLL effettua gestendo il punto di
accoglienza ,deve essere mirato alla salvaguardia e al supporto
del lavoratore sottoposto a costrittività organizzative e/o a
vessazioni sui luoghi di lavoro.
lavoro.
Si ricorda quindi, oltre alla funzione di vigilanza, la
fondamentale
importanza
dell’assistenza
e
della
formazione che deve e dovrà sempre di più essere svolta dal
medico PSLL, specialmente relativamente a questo tipo di
rischio in ambiente di lavoro
lavoro..
L’accoglienza
Il nostro servizio PSLL sede di Pisa ha iniziato
l’attività di accoglienza nel marzo 2011.
Sono stati valutati ad oggi 244 casi
L’accoglienza
Su 244 pazienti , 82 risultavano avere sintomi
,documentazione e storia clinica compatibili con
situazioni di disagio lavorativo e stress lavorolavorocorrelato.
Di questi 82 casi, 27 non hanno voluto proseguire
l'iter per varie motivazioni.
Dei 55 casi rimanenti che hanno portato avanti
l‘ iter, 31 sono di sesso femminile e 24 di sesso
maschile
L’accoglienza
Dei 31 soggetti di sesso femminile, 20 lavorano
nel settore della pubblica amministrazione
11 lavorano nel settore privato. Di questi ultimi,
4 lavorano nel settore commerciale ,5
,5 nel settore
finanziario, e 2 nel settore amministrativo.
L’accoglienza
Dei 24 soggetti di sesso maschile, 10 lavorano
nel settore della pubblica amministrazione
14 lavorano nel settore privato. Di questi ultimi,
2 lavorano nel settore della ristorazione,4
ristorazione,4 nel
settore edile, 3 nel settore della vigilanza , 5 nel
settore finanziario.
L’accoglienza
Le visite vengono effettuate a seguito di
prenotazione.. I pazienti vengono a visita in
prenotazione
giorni preordinati con la documentazione in loro
possesso.. In molti casi tornano dopo la prima
possesso
visita per portare avanti l’iter e per consegnare la
documentazione integrativa necessaria per la
valutazione del caso.
caso.
L’accoglienza
2) in sede di visita viene istituita una cartella
sanitaria (con annessa una breve intervista a
domande aperte ) e viene presa in visione tutta
la documentazione sanitaria che il p. porta con
sé
sé..
L’accoglienza
3) La visita si fonda principalmente sulla valutazione dell’anamnesi
lavorativa, remota, prossima , sulla documentazione psichiatrica
del p. , sulla valutazione di insorgenza di possibili patologie
organiche collegate allo stress e sulla ricostruzione delle
situazioni che possono aver portato all’eventuale disagio
lavorativo stress correlato
correlato.. Si prende atto delle terapie effettuate
dal p. e si può valutare di chiedere ulteriori accertamenti sanitari.
sanitari.
L’accoglienza
4)Si richiede anche al p. , se possibile, di acquisire
testimonianze scritte di colleghi o ex colleghi di lavoro che
avvalorino l’ipotesi di vessazione, svolgimento mansioni
improprie, sovraccarichi di lavoro, demansionamento .In
tal caso il medico PSLL provvede a contattare i colleghi o
ex colleghi disponibili a rilasciare una dichiarazione scritta
in merito.
merito. Si richiede al p. di scrivere una breve relazione
che riassume le fasi salienti della situazione di disagio
lavorativo..
lavorativo
L’accoglienza
5) In caso che il medico valuti il p. come non
esposto a stress lavoro correlato, ma come
soggetto con patologia psichiatrica pura, l’iter
termina con una lettera indirizzata al curante e/o
alla specialista psichiatra da parte del medico
PSLL
L’accoglienza
6) in caso che il medico valuti il p. come possibilmente esposto a
stress lavoro correlato, il medico stesso spiega che , per
procedere sia per eventuale denuncia di mobbing (a carico del p.
e del suo avvocato di fiducia) sia per eventuale denuncia di M.P. (
nel caso torna presso la sede PSLL) è necessario prendere
appuntamento (provvede il medico PSLL) e inviare il paziente a
visita, per accertamenti, presso il Centro del Disadattamento
Lavorativo AOUP
di Cisanello Pisa con lettera di
accompagnamento..
accompagnamento
L’accoglienza
7) Alla fine di tale iter il Centro invia al medico PSLL la relazione
conclusiva
8) il medico PSLL provvede a chiamare il p. per valutare l’iter
successivo
9) Sicuramente se il p. vuole portare avanti soltanto la denuncia per
mobbing, con la relazione consegnata dal medico PSLL ,si
rivolgerà al proprio avvocato di fiducia .
L’accoglienza
10
10)) Se il medico PSLL valuta che siano gli estremi per
effettuare il referto all’autorità giudiziaria ,provvederà
immediatamente a farlo
farlo..
11
11)) Per quanto riguarda la denuncia di MP se ci sono gli
estremi per farla , il medico PSLL la compila e la
consegna al p. che deciderà se portare avanti l’iter o
meno.. Prima di compilare la denuncia il medico PSLL si
meno
riserva di effettuare un sopralluogo in azienda e di
acquisire documentazione ai sensi del D.Lgs 81
81/
/08 (non
viene fatto sistematicamente in tutti i casi)
L’accoglienza
12)
12) Chiaramente il medico PSLL dovrà spiegare al
p. che, indipendentemente dall’inoltro o meno
della procedura di riconoscimento M.P.,l’autorità
giudiziaria può riservarsi di effettuare comunque
un sopralluogo , senza coinvolgere il p., per
valutare gli indicatori di stress lavoro correlato in
azienda per prendere le SIT da lavoratori,
dirigenti, preposti Datore di Lavoro ,M
,M..C. etc.
etc.
L’accoglienza
13)
13) Durante lo svolgimento del sopralluogo in
azienda il medico PSLL valuta gli indicatori
riportati al punto 11 ( rif D.Lgs81
Lgs81//08 e s.m.).
14)
14) Il Medico PSLL si confronta con le figure
aziendali e con il Medico Competente
Competente..
L’accoglienza
14)
14) il medico PSLL rimane in contatto con i
pazienti per aver riscontro sull’andamento
dell’iter procedurale M.P. e o Mobbing
15)
15) In alcune situazioni i pazienti decidono di fare
esposto al PSLL anche dopo avere intrapreso
l’iter giudiziario.
giudiziario.
L’accoglienza
15)
15) il medico PSLL può riservarsi di inviare una lettera al
curante e/o allo specialista per informarli sull’iter
procedurale del p.
16
16)) In molti casi la collaborazione con i medici curanti e
gli specialisti si mantiene durante tutto l’iter
procedurale..
procedurale
Gestione dei casi
Caso 1
Soggetto di sesso femminile di anni 56
Lavoro a tempo indeterminato presso azienda servizi come centralinista disabile
Si presenta alla nostra osservazione con certificazione psichiatrica attestante disturbo
da attacchi di panico e depressione reattiva correlata a stress lavorativo.
Riferisce spostamento postazione di lavoro a sua insaputa a rientro dopo intervento
chirurgico dopo assenza di due mesi.
La postazione assegnatale si trova in una stanza disadorna e isolata dal contesto
lavorativo e senza computer e telefono
La lavoratrice non vedente deve salire 15 scalini per giungere alla sua postazione senza
ausilio di ascensore
La signora riferisce svuotamento completo di mansioni e di continue critiche a lei
rivolte riguardanti la sua persona (abbigliamento, trucco..) dal proprio datore di lavoro.
Dopo attento esame della documentazione prodotta e conseguente acquisizione della
SIT si decide di inviare la paziente al Centro Disadattamento Lavorativo della AOUP
Dal Centro viene diagnosticato DDA in situazione occupazionale caratterizzata da
elevata presenza di rilievi avversativi.
Gestione dei casi
Si attiva quindi l’iter di denuncia del DL per mobbing e conseguente ausilio
dell’avvocato di fiducia .
Si procede ad effettuare sopralluogo in azienda ed acquisire SIT da tutte le figure
lavorative direttamente ed indirettamente coinvolte
Si prende quindi visione del DVR totalmente mancante della valutazione rischio stress
lavoro correlato
Si procede con prescrizione e sanzione
Si contatta medico aziendale per informarlo della situazione
Si acquisisce documentazione rischio stress lavoro correlato e piano di miglioramento
Si programma sopralluogo congiunto con ispettorato del lavoro .
Ad aprile 2014 la signora viene ricollocata nella sua mansione originaria
A seguito di ciò la signora segnala un miglioramento della sintomatologia
Gestione dei casi
Nel settembre 2014 la p. viene spostata di nuovo nella sua postazione di lavoro
originaria.
Dopo circa 20 giorni la figlia ci contatta perchè la signora si è sentita di nuovo male al
lavoro( attacco di panico) ed è stata portata al P.S. dell’AOUP a seguito di ricevimento
di provvedimento disciplinare emesso dal DL
Abbiamo provveduto a fare sopralluogo in azienda e siamo riuscite a far annullare il
provvedimento disciplinare.
Il DL dopo un mese è andato in pensione .
La società attualmente è gestita da un commissario che ha provveduto a gestire in
maniera equa l’organizzazione del lavoro
La signora attualmente sta bene ed ha vinto anche la causa personale che aveva in
corso con il vecchio DL.
Gestione dei casi
Caso 2
Soggetto di sesso femminile anni 31 commessa presso negozio di grande catena abbigliamento
La p arriva alla nostra osservazione con documentazione psichiatrica attestante depressione
reattiva in situazione lavorativa stressante
Dalla documentazione esaminata si evince notevole carico di lavoro e richiami scritti del
responsabile ,pretestuosi .
Vengono negati ferie e permessi adducendo difficoltà organizzative che secondo la signora sono
infondate visto che tale iter viene applicato soltanto a lei( nella sua sede sono 10 dipendenti) .
Si decide di inviare la paziente al Centro Disadattamento Lavorativo della AOUP dove viene
diagnosticato DDA in situazione occupazionale caratterizzata da notevole presenza di rilievi
avversativi.
La p. attiva quindi l’iter di denuncia del DL per mobbing e conseguente ausilio dell’avvocato di
fiducia .
Si procede ad effettuare sopralluogo in azienda ed acquisire SIT da tutte le figure lavorative
direttamente ed indirettamente coinvolte
Si prende quindi visione del DVR totalmente mancante della valutazione rischio stress lavoro
correlato
Si procede con prescrizione e sanzione
Si acquisisce documentazione rischio stress lavoro correlato e piano di miglioramento
Gestione dei casi
La lavoratrice intraprende l’iter di denuncia di malattia professionale
L’INAIL non accoglie la richiesta di riconoscimento di disturbo dell’adattamento.
La p. effettua ricorso contro la decisione del suddetto Istituto
La MP viene riconosciuta a seguito di collegiale m.l.
Il responsabile del personale attualmente è stato sostituito con giovamento delle condizioni
psicofisiche della signora .
La signora continua a mantenersi in contatto con noi e ci aggiorna periodicamente sulla situazione
lavorativa.
Sono stati verificati, a seguito di nuovo sopralluogo, sia il piano di miglioramento che i carichi di
lavoro .
Gestione dei casi
Caso 3
Soggetto di sesso maschile di anni 29.
29.
Lavoro a tempo indeterminato dal 2007 presso azienda cartaria settore trasformazione, come operaio addetto al
carico del prodotto finito sui pancali , ma anche macchinista e operaio addetto al forno di fine linea.
linea.
Si presenta alla nostra osservazione con certificazione psichiatrica attestante disturbo d’ansia e attacchi di
panico dall’età scolare e depressione reattiva correlata a stress lavorativo
lavorativo..
Riferisce di subire maltrattamenti dal 2009 da parte del nuovo titolare .
Il p. riferisce sovraccarico di mansioni e di continue critiche a lui rivolte riguardanti la sua persona da parte del
proprio datore di lavoro sempre davanti a colleghi
Il p. riferisce che gli sono spesso assegnati compiti non adatti al suo stato di salute e di essere spesso incolpato
di difetti presenti nel prodotto finito e di tenere in disordine l’ambiente di lavoro ingiustamente.
ingiustamente.
Il p. riferisce di avere subito ingiustamente provvedimenti disciplinari da lui contestati di cui porta prova scritta
.
Il p. riferisce di essere stato isolato e di non venire più convocato alle riunioni di lavoro e di non essere
nemmeno stato più inviato a corsi di formazione.
formazione.
Il p. riferisce che il DL lo denigra continuamente di fronte agli altri operai.
operai.
Dopo attento esame della documentazione prodotta e conseguente acquisizione della SIT si decide di inviare la
paziente al Centro Disadattamento Lavorativo della AOUP
Dal Centro viene diagnosticato Disturbo d’ansia e si specifica che compatibilmente con le esigenze
organizzative dell’azienda si consiglia di modulare le richieste lavorative in modo da renderle commisurate alle
risorse e alle necessità del paziente
paziente..
Gestione dei casi
Si contatta medico aziendale per informarlo della situazione . Il medico provvede a visitare il p., a
inviarlo da una psichiatra per una valutazione in merito
merito.. Il medico formula un giudizio di idoneità
con prescrizioni e lo esonera dal lavoro notturno
notturno..
Il DL non tiene conto delle prescrizioni del medico competente.
competente.
Si contattano i colleghi del PSLL di Lucca che effettuano sopralluogo ispettivo a seguito di ricorso
del p. avverso il giudizio del medico competente
Vengono effettuate in azienda prescrizioni relative a irregolarità di attrezzature di lavoro e viene
riformulato giudizio di idoneità alla mansione di turnista generico con prescrizione di effettuare
mansioni dove è previsto l’uso di macchine in movimento e lavoro notturno da rivalutare dopo sei
mesi e da reinserire gradualmente alle macchine
macchine..( quindi si consentiva la turnazione non notturna)
notturna)..
Il p. effettua nuovo ricorso avverso il giudizio del MC e i medici PSLL ASL 2 di Lucca si
esprimono prescrivendo svolgimento di lavoro notturno e propongono l’alternanza del lavoro alle
macchine e le pulizie dei locali.
locali.
Il p. durante i sei mesi successivi viene spostato di mansione, demansionato come addetto alle
pulizie al posto di una collega in maternità .
Il p. viene richiamato a visita dopo sei mesi dal medico competente che , vista la documentazione,
, prescrive anche il lavoro alle macchine permanentemente e indica solo idoneità per lavori di
pulizia....Da
pulizia
Da rivedere dopo 70 gg.
gg.
Il DL, a seguito di colloquio verbale, rassicura il p . sostenendo che verrà lasciato in azienda come
addetto alle pulizie
pulizie..
Il p. contrariamente al nostro consiglio, non fa ricorso contro il giudizio del medico competente.
competente.
Al rientro della collega , il p. viene licenziato dal datore di lavoro per giusta causa per mancanza di
mansione alternativa .
Gestione dei casi
Nel novembre 2014 il p. attiva con il proprio avvocato del sindacato che è venuto a
parlare con noi più volte, una causa contro il DL per demansionamento e impugna il
licenziamento..
licenziamento
Il Sindacato ci chiede assistenza per la gestione del caso.
caso.
Nel marzo 2016 la causa viene vinta in primo grado dal paziente .
Il p. decide di non volere reintegrarsi nell’azienda, ma accetta liquidazione danni in
denaro..
denaro
Non è possibile effettuare denuncia di malattia professionale sulla base della
certificazione della Commissione Disadattamento Lavorativo AOUP visto che il p .
Aveva già sofferto di attacchi d’ansia durante l’infanzia e aveva quindi un pregresso di
patologia ( mah…
mah….parliamone……
parliamone……)).
Nel 2015 il p. ha effettuato su nostro consiglio un corso per addetti alla panificazione .
Nel 2016 viene assunto come panettiere presso un forno
forno..
Attualmente il p. riferisce un miglioramento della sua sintomatologia
Noi tuttora teniamo i contatti con la sua psichiatra che ci conferma miglioramento
della sintomatologia
Il p. continua ad essere in contatto con noi e ci tiene informati sull’andamento della
situazione..
situazione
Riparliamo della M.P. rivalutazione.
rivalutazione.
Gestione dei casi
Caso 4
Soggetto di sesso maschile di anni 33
Lavoro a tempo indeterminato presso azienda di ortofrutta come addetto alla
contabilità per circa 7 anni poi commesso magazziniere( demansionamento) dal 2011.
2011.
Dopo un periodo di buona soddisfazione lavorativa ha cominciato ad essere bersaglio
di critiche sia sul metodo di lavoro che di attacchi personali e sulla vita privata
E’ stato sottoposto a turni di lavoro con orari spezzati a differenza degli altri
lavoratori
E’ stato denigrato e accusato di non sapere organizzare i carichi in magazzino e di non
sapere trattare con i clienti( il p. ha testimonianze di alcuni clienti che dicono il
contrario)
Giunge alla nostra osservazione in stato depressivo reattivo alla situazione lavorativa
ma senza avere ancora intrapreso nessun trattamento farmacologico.
farmacologico.
Si acquisisce la documentazione del caso e un breve promemoria degli accadimenti in
luogo di lavoro.
lavoro.
Dopo attento esame della documentazione prodotta e conseguente acquisizione della
SIT si decide di inviare il paziente al Centro Disadattamento Lavorativo della AOUP
Dal Centro viene diagnosticato DDA con ansia compatibile
con situazione
occupazionale anamnesticamente avversativa caratterizzata prevalentemente da
demansionamento..
demansionamento
Gestione dei casi
Si procede ad effettuare sopralluogo in azienda anche se il p. chiede di restare anonimo.
anonimo.
Si prende quindi visione del DVR e documento valutazione rischio stress lavoro
correlato che indica rischio trascurabile
trascurabile..
Si contatta medico aziendale per informarlo della situazione
Si programma nuovo sopralluogo per prendere SIT dai lavoratori..
lavoratori..
Si attiva quindi l’iter di denuncia del DL per mobbing e conseguente ausilio
dell’avvocato di fiducia che viene più volte a chiedere la nostra collaborazione e
assistenza .
Il p decide in accordo con l’avvocato all’inizio di non procedere con la denuncia di MP,
ma di riservarsi di effettuarla in seguito
seguito..( il PSLL ha compilato il referto)
Attualmente in corso di valutazione l’attivazione dell’iter di denuncia di malattia
professionale..
professionale
Il p. ha anche recentemente subito minacce ed è stato accusato verbalmente di avere
fatto perdere clienti all’azienda e avere trafugato materiali
Il p. è stato estromesso dai corsi di formazione e dalle riunioni di lavoro da circa sei
mesi..
mesi
Il p. ha depositato in questi giorni un’esposto dettagliato chiedendo di nuovo il nostro
intervento..
intervento
Abbiamo riprogrammato sopralluogo mirato
Gestione dei casi
Caso 5
Soggetto di sesso femminile anni 59,addetta
59,addetta all’assistenza base per anziani
presso una casa di cura dal 2003
La p. arriva alla nostra osservazione con documentazione psichiatrica
attestante depressione reattiva in situazione lavorativa stressante
Dopo un lungo periodo di buona soddisfazione lavorativa la p. riferisce che
dal 2013 è sottoposta a sovraccarichi di lavoro nonostante il suo stato di
invalidità( IC 75%
75%), viene estromessa dalle riunioni di lavoro e dai corsi di
formazione, i suoi meriti sono attribuiti ad altri ed il suo lavoro
continuamente denigrato
denigrato..
Dalla documentazione esaminata si evince notevole carico di lavoro e richiami
scritti del responsabile , spesso pretestuosi .
Vengono negati ferie e permessi adducendo difficoltà organizzative che
secondo la signora sono infondate .
Si decide di inviare la paziente al Centro Disadattamento Lavorativo della
AOUP dove viene diagnosticato DDA con ansia e umore depresso misti
compatibile con situazione lavorativa caratterizzata anamnesticamente da una
rilevante presenza di rilievi avversativi.
avversativi.
Gestione dei casi
La lavoratrice non vuole intraprendere l’iter di denuncia di malattia professionale
La lavoratrice non vuole attivare neanche l’iter per vessazioni sul lavoro e mobbing con
il proprio avvocato di fiducia
fiducia..
L’UF PSLL compila referto
referto..
La p. chiede di non effettuare sopralluoghi nell’immediatezza perché ha paura di
ulteriori ritorsioni e spera che i sindacati possano sanare la situazione
situazione..
Il DL nel frattempo la invia a visita dal nuovo medico competente dell’azienda che ,
nonostante la certificata disabilità della signora e le prescrizioni di movimentazione
manuale carichi e divieto di lavoro notturno emesse dal medico competente
precedente , esprime un giudizio di idoneità completo alla mansione
mansione..
La p. effettua ricorso avverso il giudizio del MC su nostro consiglio e la commissione
ASL 5 formula un nuovo giudizio di idoneità con prescrizioni ovvero divieto
movimentazione manuale carichi e lavoro notturno permanentemente
permanentemente..
Il DL sposta la signora di mansione e sostiene che l’unica postazione alternativa è
quella di amministrativa nella sede di Firenze e che la mansione che svolgeva prima
nella casa di riposo non esiste più.
più.
In realtà la mansione esiste ed è stata affidata ad altra persona assunta con contratto a
tempo determinato
Gestione dei casi
La p. decide di licenziarsi per giusta causa
causa..
La p. decide , una volta fuori dall’azienda,di portare avanti con il proprio avvocato di
fiducia la causa di mobbing contro il DL
L’avvocato del sindacato chiede la nostra assistenza .
La p. torna da noi per la denuncia di malattia professionale
La denuncia di MP è in corso di valutazione presso l’INAIL
L’UF PSLL ha programmato sopralluogo presso la Casa di Riposo
Riposo..
La p. ha raccolto testimonianze di due lavoratori in pensione che sono a suo favore e
confermano le vessazioni subite dalla p.
La p. ha trovato lavoro partpart-time presso altra casa di riposo principalmente come
addetta ala preparazione colazioni degli ospiti
ospiti..
La p. riferisce miglioramento dello stato d’ansia e ripresa di fiducia in se stessa .
La p. è in contattato con noi e ci aggiorna periodicamente sulla sua situazione
Noi siamo in contatto con la psichiatra che la segue sin da quando si è presentata da
noi la prima volta