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QUANDO IL PROBLEMA HA LE ZAMPETTE. Pidocchi, pulci e zecche sono solo
ZECCA FEMMINA AL MICROSCOPIO
alcuni dei comuni parassiti che possono albergare sul corpo dei piccoli
mammiferi. In negozio, se l’igiene è adeguatamente curata, è difficile che
questi siano presenti, ma al momento dell’introduzione nei nostri locali di
nuovi soggetti è necessario verificare, attraverso un’accurata ispezione del
pelo e della cute, che non vi siano “clandestini”. La presenza di un giardino
frequentato da cani e gatti nelle vicinanze o l’ingresso in negozio di un
cagnolino al guinzaglio rappresentano due delle vie principali di accesso dei
cosiddetti “ectoparassiti”. Quali sono i problemi di interesse per la salute
umana? Iniziamo dal meno peggio: il pidocchio. Questo piccolo essere, una
volta salito sull’uomo, provoca al massimo qualche pruriginoso fastidio o
piccola reazione allergica dovuta alla presenza di allergeni nella saliva, per
cui raramente si rende responsabile di problemi su vasta scala. Anche il
morso di pulce può provocare piccole allergie o reazioni cutanee, ma
soprattutto la trasmissione, seppur non frequente, di un batterio chiamato Bartonella henselae che può provocare ingrossamento dei linfonodi e febbre temporanea. Inoltre la pulce può veicolare all’interno del
suo apparato digerente larve di vermi piatti (tenie) che penetrano nel corpo umano a seguito di ingestione accidentale dell’insetto. Il
vero e più grosso problema sono le zecche. La zecca penetra la cute con il suo rostro e rimane attaccata per giorni succhiando gradualmente piccolissime quantità di sangue. Se si tenta di rimuoverla nella maniera sbagliata è possibile che parte del suo capitulum,
erroneamente identificato con la testa dell’acaro, possa rimanere conficcato provocando reazioni ascessuali o formazione di cisti. Inoltre la zecca può essere veicolo di patologie anche gravi come babesiosi, paralisi da zecca, ehrlichiosi, malattia di Lyme ed encefalite da
zecche, tutte patologie piuttosto gravi. In caso di morso di zecca è importante far rimuovere l’artropode da personale specializzato in
un pronto soccorso dove, se necessario, si procederà anche alla somministrazione di antibiotici. Il consiglio quindi, per prevenire il problema, è quello di utilizzare gli antiparassitari.
Lencefalitozoonosi e` unaltra patologia sostenuta da un microorganismo, il Encephalitozoon cuniculi che, nel coniglio, puo`
albergare senza dare sintomi clinici o provocando incoordinazione nei movimenti, paralisi degli arti o torcicollo.
Il parassita viene eliminato attraverso le urine e il contagio nellessere umano avviene per ingestione accidentale di alimenti contaminati, magari attraverso le mani non correttamente lavate.
Nellintestino dei piccoli roditori e del coniglio puo` anche vivere
il Cryptosporidium spp., un piccolo protozoo enterico che si trasmette attraverso le feci, sempre per ingestione di residui, e puo`
provocare fenomeni di diarrea: difficilmente queste ultime due
patologie provocano sintomi nelluomo, ma sono particolarmente preoccupanti nei soggetti immunodepressi o nei pazienti
oncologici.
QUESTIONE DI TIGNA. Come non accennare alle dermatomicosi? Gli agenti responsabili delle tigne sono microscopici funghi
patogeni che, in animali portatori, albergano sulla cute e sul pelo
degli animali talvolta senza provocare sintomi, mentre in molti
casi si rendono responsabili della caduta del pelo che veicola con
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se` le spore del fungo spargendole nellambiente: sullanimale
diventano visibili inizialmente piccole aree alopeciche destinate a
MICOSI CUTANEA UMANA
estendersi con andamento centrifugo e formazione di forfora.
Negli animali la terapia consiste nella somministrazione di antimicotici per via orale o locale, a seconda dellestensione del problema, e nella disinfezione della gabbia e dellambiente in cui si
potrebbero essere diffuse le spore.
Questa patologia e` facilmente trasmissibile alluomo, specie ai bambini: si manifesta con la formazione di aree circolari arrossate
sulla cute glabra o la caduta dei capelli sulla testa. E` necessario intervenire rapidamente per contenere il problema.
UN ARGOMENTO UN PO ROGNOSO. Quando si dice e` una bella rogna si intende una questione particolarmente fastidiosa da
risolvere. La rogna sarcoptica e` causata da un piccolo acaro, Sarcoptes scabiei, che negli animali provoca caduta di pelo, formazione di croste e intenso prurito.
I soggetti colpiti manifestano la patologia in maniera evidente ed e` necessario intervenire tempestivamente per evitare danni
seri alla cute o il contagio di altri animali presenti in casa o in negozio.
Nelle situazioni piu` drammatiche lintero corpo dellanimale si ricopre di croste e le ferite autoinflitte dal grattamento nevrotico
peggiorano la situazione.
Secondo alcuni la rogna sarebbe trasmissibile anche alluomo provocando formazione di croste sulla pelle: anche in questo caso
luso di antiparassitari mirati puo` risolvere il problema, ma non dimentichiamo che gli acari sono entita` vive e mobili, che possono colonizzare lambiente e ripresentarsi a distanza di tempo.
Esistono molti altri agenti patogeni trasmissibili dagli animali alluomo: per ragioni di spazio non li abbiamo potuti trattare tutti
ma, come quelli descritti, vale sempre il concetto che ligiene e` alla base di ogni vera prevenzione. Un po di attenzione, insomma, non guasta mai. G