SCHEDA INFORMATIVA VACCINO ANTI - ENCEFALITE DA ZECCA L’encefalite da zecca è una malattia causata da un virus trasmesso attraverso la puntura di zecche. Gli ambienti a maggior rischio di puntura sono le zone boschive e ricche di cespugli, umide ed ombreggiate e i prati incolti; il periodo più a rischio di trasmissione del virus è quello compreso fra primavera ed autunno ma nei climi temperati e caldi può protrarsi per tutto l’anno. Focolai della malattia sono presenti nei paesi dell’Europa centrale e settentrionale, alcuni casi sono stati registrati anche in alcune zone del nord est d’Italia. Dopo il morso di una zecca infetta, la malattia si manifesta solo in una minoranza dei casi con sintomi simil-influenzali come febbre, mal di testa, mal di gola, dolori articolari e, nei casi più gravi, con successivo interessamento del sistema nervoso centrale. VACCINO La vaccinazione può essere praticata a qualsiasi età a partire da 5 mesi compiuti ed ha un’elevata efficacia protettiva. Esiste il vaccino per l’adulto (a partire da 16 anni) e per il bambino. Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare nella faccia antero-laterale della coscia o nella parte alta del braccio (muscolo deltoide) a seconda dell’età. Una seconda dose di richiamo è prevista dopo 1 – 3 mesi e una terza dose dopo 5 – 12 mesi dalla prima con protezione a lungo termine. Il vaccino non è obbligatorio ma fortemente raccomandato in caso di viaggi in zone in cui la malattia è molto diffusa e la probabilità di entrare in contatto con le zecche elevata. CONTROINDICAZIONI: I soggetti che presentano una malattia acuta, che richieda trattamento farmacologico, non vanno vaccinati affinché non siano passate almeno due settimane dalla guarigione. EFFETTI COLLATERALI Il vaccino contro l’encefalite da zecca è in genere ben tollerato. Reazioni locali possono essere: rossore, gonfiore e dolore nella sede dell’iniezione. Si possono manifestare rare reazioni generali, come stanchezza, mal di testa, malessere, febbre, diarrea, vomito. Generalmente gli effetti collaterali sono di lieve entità e tendono a comparire entro 24 – 48 ore dalla somministrazione del vaccino. Tuttavia, come per tutti i vaccini, non è possibile escludere l’eventualità di reazioni allergiche anche gravi come lo shock anafilattico. All. 09 Rev. 02 del 31/01/2012 / PSp Profilassi Intern AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MILANO Dipartimento di Prevenzione Medico – SC Igiene e Sanità Pubblica SS Profilassi Malattie Infettive e Vaccinazioni Via Statuto 5 – 20121 Milano Tel. 02-85788566 - Fax 02-85786911 - e.mail: [email protected] Codice fiscale e P.IVA 12319130154 - sito: http://www.asl.milano.it Pag. 1 di 2 CONSIGLI UTILI PER I VIAGGIATORI PER EVITARE LA PUNTURA DELLA ZECCA In caso di permanenza o escursioni in aree a rischio: camminare al centro dei sentieri, evitando per quanto possibile il contatto con la vegetazione; indossare indumenti di colore chiaro, per rendere evidente la presenza di zecche, resistenti agli strappi e con maniche e pantaloni lunghi: questi ultimi dovrebbero essere infilati nelle calze per evitare la possibile penetrazione dei parassiti tra gamba e calze; indossare calzature chiuse e alte alle caviglie; se possibile usare i guanti, soprattutto se si maneggia la selvaggina, o per la raccolta di funghi o bacche; applicare sulle parti scoperte del corpo prodotti repellenti per gli insetti a base di: o Dietiltoluamide (DEET) che nella formulazione al 30% protegge per circa 6 ore o Icaridina (KBR 3023) che nella formulazione al 20% consente una protezione di alcune ore; utilizzare insetticidi a base di piretro o di permetrina da spruzzare direttamente sugli abiti; procedere in caso di lavoro o sosta in aree conosciute come infestate periodiche ispezioni degli indumenti e delle parti scoperte (ogni 3 – 4 ore) per verificare l’eventuale presenza di zecche. Se una zecca ci ha punto: afferrare saldamente la zecca con una pinzetta il più possibile aderente alla cute e tirarla decisamente, ma senza strappi, con una delicata rotazione per evitare la rottura; proteggere le mani con guanti o con un fazzoletto durante l’operazione, per evitare la possibilità di infezioni attraverso piccole lesioni della pelle o di auto-inoculazione per via congiuntivale o orale; se l’uncino della zecca rimane all’interno della pelle, estrarlo con l’aiuto di un ago sterile; applicare disinfettanti e antibiotici sulla parte soltanto dopo l’estrazione della zecca, evitando quelli che colorano la pelle (tintura di iodio, mercurocromo) perché potrebbero mascherare i segni di infezione; non applicare calore o sostanze quali acetone, ammoniaca, cloruro di etile, alcol etilico, etere, cloroformio o vaselina sulla zecca prima della rimozione: tali procedure sono sconsigliate in quanto inducono nella zecca un riflesso di rigurgito, con forte aumento del rischio di trasmissione di agenti patogeni; dopo la rimozione della zecca è opportuno un periodo di osservazione della durata di 30 - 40 giorni per individuare la comparsa di eventuali segni / sintomi di infezione che devono essere prontamente segnalati al medico. 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