Casa della Musica
Il 27 e 28 aprile “I due mondi di Duni”- convegno internazionale alla Casa della Musica
“I due mondi di Duni” è il titolo di un convegno internazionale di studi che si svolgerà presso la Casa della
Musica di Parma, coprodotto da Casa della Musica, Università degli Studi di Parma, Centro Internazionale di Ricerca sui
Periodici Musicali (CIRPeM), Circolo Culturale Lucano di Parma e a cura di Paolo Russo (Università di Parma), che nei
prossimi 27 e 28 aprile raccoglierà alcuni dei principali studiosi internazionali dell’opera italiana e dell’
opéra-comique francese negli anni dell’attività di Egidio Romualdo Duni.
L’intenzione del convegno, che prosegue il già lungo cammino delle proposte di tipo scientifico che la Casa della
Musica ha organizzato fin dalla sua inaugurazione nel 2002, realizzando un catalogo già ricco e articolato in campo
editoriale, discografico, espositivo e convegnistico, è infatti quella di fare il punto sullo stato delle conoscenze sul
compositore lucano. Otto saranno le relazioni in programma, che indagheranno l'attività di Duni (nato a Matera nel 1709 e
morto a Parigi nel 1775) sia negli anni in cui era attivo nei teatri italiani, sia quando si affermò come protagonista
dell’operismo parigino. Il convegno cercherà di ricostruire il contesto teatrale in cui egli si mosse e si inventò una
carriera assolutamente originale per un compositore italiano del suo tempo. Di particolare interesse il concerto che si terrà
la sera del 27, a cura dell'Ensemble del Conservatorio di Musica “E. R. Duni” di Matera e col patrocinio
della Regione Basilicata, in cui saranno eseguite sue pagine operistiche e strumentali. In particolare, gli studi di Maione e
Mattei renderanno conto delle sue composizioni italiane, sacre e operistiche, nei tardi anni ’40 del Settecento. Gli
interventi di Malvezzi, Polin e Pfeiffer esamineranno le attività teatrali che in Italia si affiancavano ai cartelloni dei grandi
teatri operistici. Paolo Russo indagherà sulle interazioni tra le opere di Duni e la vita teatrale nella Parma di Du Tillot, che
gli consentirà di avviare l’avventura parigina. Le relazioni di Charlton e Noiray indagheranno alcune delle prime
opere francesi composte da Duni: Le retour au village e L’École de la jeunesse.
Dopo gli studi napoletani e le prime prove teatrali in alcuni dei principali teatri italiani dell’epoca (significativo
l’operoso soggiorno parmigiano alla corte dei Borbone) nel suo lungo soggiorno parigino Duni perfezionò il genere
dell'opéra-comique trasferendo in termini francesi alcuni aspetti dell'opera buffa italiana, conservando tuttavia l'elemento
sentimentale che ne divenne poi la caratteristica principale. Fra le sue circa quaranta opere si ricordano La buona
figliola, Le peintre amoureux de son modèle, Le milicien, La clochette, quest’ultima rappresentata nel 2002 al
Teatro Regio di Parma.IL PROGRAMMASabato 27 aprile – ore 15 (presiede Michel Noiray)Lorenzo Mattei
(Università di Bari), Duni riconosciuto? Elementi di stile nella produzione oratorialeRoland Pfeiffer (Istituto Storico
Germanico, Roma), “Il Nerone” (1735): l’esordio operistico di Duni sulle scene
romanePaologiovanni Maione (Conservatorio di Avellino), Agili svaghi primaverili: il “Catone in Utica” di
Duni al teatro di San Carlo (1746)Paolo Russo (Università di Parma), Duni a Parma: tracce d’archivio tra opera
italiana e teatro francese CONCERTO ore 21.00 Sala dei Concerti Sonata VI (dalle Sei Sonate a tre op. 1 – 1738)
“Vissi fedele ogn’ora”; “Ti servirò Tiranno”; “Partirò, giacché ti piace”;
“Di bende sanguinose” (da “Nerone” – Roma, 1735)
Aria in forma di Minuè
Sonata IV (dalle Sei Sonate a tre op. 1 – 1738)Ensemble del Conservatorio di Musica “E. R. Duni”
di Matera:
Clelia Croce, soprano; Roberta Lioy e Isabella Scalera, violini; Antonio Fauzzi, viola; Vincenzo Lioy, violoncello; Carmine
Antonio Catenazzo, clavicembaloDomenica 28 aprile – ore 9 (presiede Dinko Fabris)David Charlton (Royal
Holloway University, London), Duni’s “Le Retour au village” and the politics of Parma
Michel Noiray (CNRS, Paris), “L’Ecole de la jeunesse” e gli inizi dell’opéra-comique
sentimentale (1765) Giovanni Polin (Centro Studi Pergolesi – Università Statale di Milano), «Un divertimento serio
giocoso può far piacere quando sia ben condotto». Appunti su alcune sperimentazioni drammaturgico musicali negli anni
’60 tra Venezia e StoccardaGustavo Malvezzi (Conservatorio di Alessandria), «Une bonne et brillante troupe
complète d’acteurs en tous genres et d’opéra comique». Comici francesi a Torino nel secondo Settecento
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