Archivio Sibari.info :: Inventati un sogno Una poesia sul disagio giovanile causato dalla droga Pallido, emaciato, occhi rossi, smagrito sguardo allucinato. Mi ferma, chiede un soldino. Niente domande, Niente perchè La moneta ricade Nella mano protesa. Hai fame? “Si, ma vado di fretta”“aspetta ti prego, non lasciarmi nel dubbio, anch’io ho colpa del tuo disagio”. Andiamo, gli cingo le spalle, mangiamo una pizza, beviamo una birra, e se ne va. Senza parlare Non c’è molto da dire. Lo chiamo ancora Vorrei abbracciarlo Stringerlo al cuore, mi scappa di dire: “Inventati un sogno E portalo avanti, che sia il più bello che tu possa inventare e portalo, spingilo finchè non si avveri”. Ci guardiamo negli occhi, Sorriso di bimbo In un viso sgraziato. Mi dice: “Grazie Domani ci provo”.