Data 1° stesura
CARTA SERVIZI
Osp. A V
Day –Surgery Multidisciplinare
AREA 1
GENER02.AC1.7
AC.2.5
AC.2.6
AC.2.7
ELABORAZIONE
Firma
APPROVAZIONE
Responsabile Organizzativo
Day Surgery Multidisciplinare
Firma:
AUTORIZZAZIONE
Direzione Medica
Firma:
DIFFUSIONE
REVISIONE
Data:
Data:
Modifiche:
1
Regione del Veneto
Azienda Unità Locale
Socio Sanitaria
OVEST
VICENTINO
CARTA SERVIZI
DAY SURGERY MULTIDISCIPLINARE
Direttore Medico Ospedaliero
Dr. Luigi Dal Sasso
A cura di: Sperman Vania – Borga Daniela – Albiero Laura
Ipponi Maria Teresa – Sella Stefania
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INDICE
INFORMAZIONI GENERALI
Selezione del paziente
Interventi eseguibili
Orari apertura e contatti
Struttura del servizio
ATTIVITA’ SVOLTA
Day Surgery
Day Service
SERVIZI COINVOLTI (U.O.S)
ACCESSO AL SERVIZIO
1.
Gestione liste di attesa per intervento
2.
Gestione programmazione operatoria giornaliera e
settimanale
3.
Chiamate per intervento
4.
Esecuzione accertamenti pre-operatori
5.
Assistenza peri-operatoria
5.1
- Continuità assistenziale
6.
Ambulatorio medicazioni
7.
Day Service ORL
8.
Gestione accertamento post-ricovero (solo per chirurgia e
ORL)
3
9.
Funzionigramma personale infermieristico
10.
Rapporto struttura-paziente
11.
Obiettivi
12.
Standard di qualità
13.
Principi fondamentali
14.
Organigramma equipes mediche
15.
U.O.A. Specifiche di riferimento
U.O.S SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
CHIRURGIA GENERALE
(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di
riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione
servizio)
Pag 25
ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di
riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione
servizio)
Pag 34
ORL
(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di
riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione
servizio)
Pag 40
OSTETRICIA E GINECOLOGIA
(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di
riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione
servizio
Pag 43
4
INFORMAZIONI GENERALI
Nella pratica medica internazionale con il termine Day Surgery si
intende la “possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di
effettuare interventi chirurgici o anche procedure diagnostiche
e/o terapeutiche invasive e semi-invasione in regime di ricovero
limitate alle ore diurne e con eventuale pernottamento, in
anestesia locale, loco-regionale o generale”.
Questa modalità clinico-assistenziale nasce come risposta alle
istanze specifiche promosse da una domanda di salute sempre
più complessa e dalle pressioni che convergono sul sistema
sanitario, come la riduzione della spesa sanitaria e il
miglioramento della qualità delle prestazioni offerte.
In tale ottica la Day Surgery permette di ottimizzare le attività
chirurgiche attraverso la razionalizzazione e la diversificazione
del flusso dei pazienti apportando notevoli miglioramenti sul
piano funzionale, gestionale, economico, oltre che sulla qualità
di vita dei pazienti trattati.
Il graduale incremento dell’età media comporta un carico
assistenziale complesso e gravoso con la necessità di disporre
di spazi dedicati alla riabilitazione, alla lungodegenza e alle
patologie geriatriche a scapito di posti letto per acuti.
I primi esempi di chirurgia con ricovero breve hanno origine già
dal 1899 in Inghilterra; successivamente altri tentativi si sono
avuti in America e in altri paesi.
Ufficialmente la Day Surgery è nata negli USA ed ha avuto
rapida diffusione negli anni 70, visto il gradimento da parte dei
pazienti e la contemporanea ricaduta del contenimento delle
liste di attesa.
La Regione Veneto ha prodotto nel 1996 le “linee guida per la
regolamentazione delle attività chirurgiche effettuabili in regime
ambulatoriale ed in regime di chirurgia di giorno”; l’ULSS 5 Ovest Vicentino con una circolare le ha adottate nello stesso
anno.
Nel 1997 una delibera del Direttore Generale dell’ ULSS 5 Ovest Vicentino ha attivato la Day Surgery presso l’ospedale di
Valdagno.
Grazie all’introduzione di nuove tecniche chirurgiche e
anestesiologiche, alla formazione di personale dedicato, oggi la
Day Surgery è largamente utilizzata con notevole successo.
Tale successo è subordinato al fatto che i pazienti siano
accuratamente selezionati.
5
I punti forti della selezione del paziente sono:
Età
Stato di salute
Situazione socio-anagrafica
Tipo di intervento
Età
L’ età del paziente va valutata caso per caso; a volte anche
pazienti molto anziani (oltre i 75 anni) o bambini possono
essere sottoposti alla chirurgia in Day Surgery. La
possibilità di estendere il ricovero alla notte successiva
all’intervento è una ulteriore garanzia di sicurezza.
Stato di salute
I pazienti candidati all’intervento vengono valutati
dall’anestesista che attribuisce loro una classe di rischio; i
pazienti ASA 1 e 2 sono idonei all’intervento in Day
Surgery, mentre quelli di classe ASA 3 vengono valutati in
base a criteri anche organizzativi. Nella nostra realtà il
Servizio di Day Surgery è integrato ai reparti di degenza
ordinaria, ragion per cui è semplice trasferire il paziente in
caso di necessità.
Situazione socio-anagrafica
E’ un aspetto fondamentale da prendere in considerazione.
Il candidato alla Day Surgery deve:
a – aver compreso il tipo di ricovero proposto
b – essere in grado di osservare le prescrizioni mediche
c – avere una persona disponibile all’assistenza nelle prime
24 ore
d – non distare più di un’ ora da una struttura ospedaliera
e – poter comunicare con una struttura telefonicamente
6
INTERVENTI ESEGUIBILI
Per quanto riguarda gli interventi, essi devono essere
eseguiti in giornata e devono dare le stesse garanzie
dell’intervento eseguito in ricovero ordinario; inoltre devono
rispondere a diversi requisiti (durata massima non
superiore alle due ore, bassa incidenza di complicanze,
decorso semplice e poco doloroso).
La Regione Veneto ha provveduto a pubblicare l’ elenco
degli interventi eseguibili in regime di Day Surgery per le
varie branche chirurgiche, in modo da evitare
inappropriatezze.
Un altro aspetto fondamentale per la buona riuscita della
chirurgia di giorno è la continuità assistenziale a domicilio,
aspetto sul quale la sanità si sta attualmente impegnando.
La possibilità da parte del paziente di essere sottoposto
all’intervento chirurgico limitando al minor tempo possibile
la presenza in ospedale si è ulteriormente accentuata,
tanto che attualmente alcuni interventi precedentemente
eseguiti in regime di Day Surgery stanno diventando
semplici interventi ambulatoriali.
7
Orari di apertura e contatti
Il Day Surgery Multidisciplinare fa riferimento alla Direzione
Medica Ospedaliera.
Il Day Surgery Multidisciplinare è aperto dal lunedì al venerdì
dalle ore 7.00 alle 20.12.
Come contattarci
Telefoni: 0445 484771 - 0445 484772 - 0445 484770
Fax: 0445 484775
E-mail: [email protected]
Indirizzo: Via Galileo Galilei, 1 - 36078 Valdagno(VI)
Ubicazione: Ospedale Nuovo - Secondo piano
Per informazioni sulle liste di attesa di ortopedia chiamare
il numero di telefono 0445 484775, dal lunedì al venerdì dalle
ore 10.00 alle ore 12.00. Vedi pagina 34
Per informazioni sulle liste di attesa di chirurgia e
otorinolaringoiatria chiamare il numero di telefono 0445
484772, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
Vedi pagina 25 - 40
Per informazioni sulle liste di attesa di ginecologia
chiamare il numero di telefono 0445 484112, dal lunedì al
venerdì dalle ore 08.00 alle ore 12.00 Vedi pagina 43
Il Servizio svolge attività di tipo chirurgico sia attività di tipo
medico. In base alla patologia presentata il paziente viene
seguito dall' equipe medica di riferimento. Il paziente
attraverso il trattamento in Day Surgery ha la possibilità di
usufruire dell'assistenza necessaria limitando al minimo
l'assenza dal proprio domicilio e lo stravolgimento delle
proprie abitudini. Inoltre, il paziente può avere accanto a sé un
familiare durante la degenza se lo ritiene opportuno. Di norma
la permanenza presso il reparto va da alcune ore a tutta la
giornata, in base alla durata e alla complessità dell’intervento.
Nel caso si renda necessario per particolari condizioni sociali,
o il medico specialista lo ritenga opportuno in base alla
situazione clinica, la degenza può essere prolungata anche
per la notte successiva.
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Struttura del Servizio
Il reparto è dotato di questi ambienti:
•
Accettazione paziente
•
Sala di attesa con poltrone
•
Stanze a due letti con servizi
•
Ambulatorio medicazioni
•
Studio caposala
•
Studio infermieri
9
ATTIVITA' SVOLTA
•
Gestione liste di attesa per intervento
•
Gestione liste operatorie giornaliere
•
Chiamate per intervento
•
Programmazione ed esecuzione accertamenti
pre-operatori
•
Assistenza pre e post-operatoria
•
Cicli di terapia infusionale (Day Service ORL)
•
Gestione ambulatorio medicazioni
•
Gestione accertamenti post-ricovero
Modalità operative
•
Attività di degenza
•
Prestazioni ambulatoriali
•
Prestazioni in Day Service
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1 - GESTIONE LISTE DI ATTESA PER INTERVENTO
Il paziente sottoposto a visita specialistica che necessita di
intervento chirurgico viene posizionato in lista di attesa.
La lista risponde alle classi di priorità individuate dalla
Regione Veneto (A = entro 30gg; B = entro 60 gg; C = entro
180 gg; D = entro un anno o senza limiti di tempo).
Le liste di attesa sono separate per tipologia di ricovero
(ordinario, Day Surgery, ambulatoriale), per branca
chirurgica e per tipologia di intervento.
2 - GESTIONE LISTE OPERATORIE GIORNALIERE
Viene compilata una lista operatoria giornaliera separata per
branca chirurgica e tipologia di intervento.
Il giorno che precede l''intervento la lista viene firmata dal
responsabile del reparto e controfirmata dal Dirigente
medico ospedaliero. Successivamente viene distribuita copia
della stessa alle strutture interessate (Blocco operatorio,
Servizio di Anestesia, Centrale di sterilizzazione, reparti di
riferimento interessati, Day Surgery).
3 - CHIAMATE PER INTERVENTO
Entro i 30 gg che precedono l'intervento, i pazienti in lista di
attesa vengono contattati telefonicamente dal Servizio per
programmare la data degli accertamenti pre-operatori.
Nel caso un paziente non venga rintracciato, il personale del
Servizio riproverà in altri orari fino a tre volte. Gli esami preoperatori sono gratuiti e non richiedono l'impegnativa del
proprio medico curante.
Solo nel caso che il paziente, ad accertamenti eseguiti, per
motivi personali rinunci all'intervento, dovrà corrispondere
alla struttura l'importo del ticket sugli accertamenti stessi.
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4 - ESECUZIONE ACCERTAMENTI PRE-OPERATORI
Il giorno stabilito il paziente si presenta alle ore 7.30, a
digiuno dalla mezzanotte, presso l'ambulatorio degli
accertamenti pre-operatori; non necessitano impegnative del
medico curante.
Deve portare con sé la tessera sanitaria vecchia e nuova, la
documentazione clinica e radiologica relativa alla sua
patologia, una provetta piccola contenente le urine del
mattino, i farmaci che assume abitualmente, l’eventuale altra
terapia assunta. Nella stessa mattinata il paziente viene
sottoposto al prelievo di sangue, all’ ECG, alle radiografie
previste e, se possibile, alla visita anestesiologica. Per gli
interventi più complicati la visita anestesiologica viene
eseguita nei giorni successivi.
L’ambulatorio dei pre-operatori, attivato già nel 1996,
funziona in modo ottimale perché sono consolidati i
meccanismi di interazione fra i diversi servizi. Gli esami preoperatori sono gratuiti e vengono eseguiti senza ricovero del
paziente. I servizi coinvolti sono:
•
•
•
•
•
poliambulatorio ospedaliero
le branche chirurgiche (CH –ORL-ORTOPEDIA- OGN)
dipartimento diagnostica e laboratorio
servizio di cardiologia
eventuali altre branche per consulenze particolari
Gli operatori coinvolti nell’attività di accertamenti preoperatori collaborano tra loro coordinati dal servizio di Day
Surgery Multidisciplinare.
L’ ambulatorio dei pre-operatori è dislocato al n° 7 del piano
terra dell’ospedale nuovo. L’attività dell’ambulatorio inizia
alle 7.30 del mattino e lavora mattino e pomeriggio dal
lunedì al venerdì. La mission dell’ambulatorio è la
preparazione pre-operatoria di tutti i pazienti che verranno
operati all’interno dell’ospedale di Valdagno per le diverse
branche chirurgiche: chirurgia, ginecologia, ortopedia,
otorinolaringoiatria, Day Surgery e ambulatoriali che
necessitino di esami.
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La fascia di attività del mattino prevede l’accettazione dei
pazienti, l’effettuazione del prelievo ematico, l’esecuzione
dell’ ECG e l’invio alla radiologia per esecuzione delle
radiografie necessarie.
Questo avviene nella fascia oraria dalle 7.30 alle 11.00.
Dalle 11.00 inizia l’attività di visita anestesiologica. Vengono
visitati fino a 20 pazienti al giorno, così suddivisi:
8 prime visite al mattino (fascia oraria dalle 11 alle 13)
2 controlli al mattino
8 prime visite al pomeriggio (fascia oraria dalle 16 alle 18)
2 controlli al pomeriggio.
L’ambulatorio degli accertamenti pre-operatori è una delle
strutture annesse al Day Surgery Multidisciplinare ed il
personale infermieristico è in condivisione.
Questa peculiarità permette l’ottimizzazione nell’utilizzo delle
risorse materiali ed umane.
E’ il personale stesso del Day Surgery che provvede a
raccogliere la proposta d’intervento formulata dal medico
specialista, inserisce il paziente in lista d’attesa, chiama lo
stesso per l’intervento, prepara la cartellina con le richieste
necessarie (esami, ECG, Rx, visita anestesiologica), prenota
e invia le richieste stesse ai diversi servizi di diagnostica.
Le infermiere dell’ambulatorio provvedono a consegnare al
paziente la brochure informativa con la data ipotetica
dell’intervento. La consegna dell’opuscolo è un momento
importante del percorso pre-operatorio, poiché il paziente
riceve informazioni sulla vita del reparto, sulle modalità di
comportamento per l’intervento a cui sarà sottoposto (es.
preparazione per la SO), sull’assistenza da parte dei
familiari. Il colloquio con il personale permette al paziente di
familiarizzare con l’ambiente, di esporre eventuali quesiti,
dubbi o necessità particolari durante il ricovero. Eventuali
altre richieste potranno essere soddisfatte da un numero di
telefono contenuto nella brochure.
Il personale organizza, se possibile la visita anestesiologica
nella stessa mattinata. In caso ciò non sia possibile (posti
esauriti o interventi complessi) il paziente riceve un
cartoncino con l’’appuntamento per la visita dall’anestesista
nei giorni successivi. A questo punto il paziente può
assumere liberamente la colazione.
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Prima delle 11 il personale del Day Surgery, ad accertamenti
eseguiti, provvede alla raccolta dei referti e all’invio della
documentazione completa all’ambulatorio in modo che la
stessa sia consultabile dal medico anestesista al momento
della visita anestesiologica.
A visita anestesiologia effettuata, il personale del Day
Surgery ritira la cartella, ne controlla il contenuto e provvede
a richiedere eventuali accertamenti richiesti dall’anestesista
o a programmare l’intervento, come da protocollo.
Il paziente dichiarato operabile verrà contattato dal
personale per la conferma della data dell’intervento.
Il sopravvenire di
INTERVENTI URGENTI
può determinare il rinvio
del suo intervento
a un giorno successivo
a quello concordato
L’obiettivo del percorso è far arrivare il paziente all’intervento
in maniera attuale sia in termini di sicurezza che di serenità
garantendo una preparazione efficace ed efficiente nel minor
tempo possibile e con il minor numero possibile di accessi.
5 - ASSISTENZA PRE E POST-OPERATORIA
Nel giorno concordato il paziente si presenta presso il Day
Surgery Multidisciplinare, posto al 2° piano dell'O spedale
nuovo, accompagnato. Sarà identificato e assistito dal
personale del Servizio fino alla dimissione.
Nella data prevista per l’intervento il paziente viene
convocato dal personale del servizio presso la sede del
reparto. L’orario può essere diversificato nei casi in cui sia
previsto che il paziente entri in sala operatoria in tarda
mattinata, così da limitare al minimo la sua attesa in reparto.
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All’arrivo del paziente, l’infermiere lo identifica applicandogli
un braccialetto che riporta nome, cognome, data di nascita e
completa la documentazione predisposta.
In base al tipo di intervento, alla complessità assistenziale e
alle caratteristiche del paziente (sesso, età, ecc.) viene
assegnato il posto letto (o eventuale barella e/o poltrona). In
questo momento l’infermiere descrive la giornata di degenza
e istruisce su come prepararsi per la sala operatoria.
L’operando può rimanere con i propri abiti fino al momento in
cui sarà chiamato in sala operatoria; dopo la chiamata
indosserà gli indumenti specifici: slip monouso, camicia,
calze e cuffia. Dovrà togliere monili, protesi dentarie e
oculari, smalto, cosmetici e sarà invitato ad andare in bagno
prima di partire per la sala operatoria. Eventuali oggetti
personali potranno essere riposti negli armadietti di reparto o
consegnati ai familiari che lo accompagnano.
Il personale della sala operatoria viene a prelevare il
paziente con la sua documentazione e la accompagna in
sala operatoria. L’equipe operatoria procede all’esecuzione
dell’anestesia e dell’intervento, successivamente il paziente
viene ricondotto in reparto ed affidato all’infermiere che lo
riprende in carico. Vengono controllati i parametri (PA-CP),
la medicazione, la diuresi, i drenaggi, la posizione, la terapia
infusionale in atto e applicato il ghiaccio, se necessario. Tali
controlli vengono ripetuti durante la giornata per garantire
una continuità assistenziale. A seconda del tipo di anestesia
il paziente potrà essere alimentato ed eventualmente
dimesso. Se necessario viene visto dal medico specialista o
dall’anestesista, eventualmente medicato e preparato per la
dimissione.
Prima della dimissione il personale del servizio verifica se
sono stati raggiunti gli obiettivi assistenziali:
assenza di nausea e vomito
assenza di dolore
assenza di cefalea
assenza di sanguinamento
la ripresa delle funzioni elementari quali diuresi e
deambulazione.
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Viene compilata una lettera di dimissione per il medico di
base, consegnata al paziente insieme ai farmaci da utilizzare
nelle 24 ore dopo la dimissione.
5.1
CONTINUITA’ ASSISTENZIALE
La continuità assistenziale del paziente dimesso è garantita
attraverso modalità diverse:
La lettera di dimissione, compilata dal medico che ha
operato il paziente, contiene informazioni circa il tipo di
intervento eseguito, le modalità di esecuzione, i farmaci
da assumere a domicilio, il comportamento consigliato e i
controlli previsti, la modalità di contatto con il servizio in
caso di dubbi o problemi a domicilio.
La consegna dei farmaci da assumere nelle prime 24
ore. È garantita la copertura terapeutica nell’intervallo che
intercorre tra la dimissione e il medico di base. Per
quanto riguarda la terapia domiciliare antitrombotica con
eparine sottocute, è iniziata la distribuzione diretta al
paziente, da parte del servizio di Farmacia ospedaliera,
della quantità necessaria a completare il trattamento.
Educazione del paziente e dei familiari e/o
accompagnatori sull’assistenza a domicilio, sulla gestione
dei farmaci, sulle medicazioni e sull’uso di bendaggi o
presidi (stampelle, calze elastiche, drenaggi, ecc.),
alimentazione, esercizi, posture, uso dei servizi.
Visita di controllo.
6 - AMBULATORIO MEDICAZIONI (SOLO PER ORTOPEDIA)
E' in funzione presso il Day Surgery Multidisciplinare un
ambulatorio destinato alle medicazioni post-operatorie di
pazienti trattati in Day Surgery per patologie di tipo
ortopedico.
Le medicazioni vengono concentrate durante la mattinata,
eseguite dal personale infermieristico con la eventuale
supervisione del medico (se necessaria).
A seconda della branca chirurgica e del tipo di intervento
subito il paziente esce dall’ospedale con il programma e le
modalità di accesso per le medicazioni. Viene specificato se
necessaria o meno la prenotazione presso il CUP. Il
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controllo e/o medicazione viene effettuato in ambulatorio
dedicato presentando la lettera di dimissione; non è soggetto
a pagamento di ticket poiché rientra nelle prestazioni
dell’intervento stesso purchè sia effettuato entro i 30 giorni.
7 - DAY-SERVICE ORL
CICLI DI TERAPIA INFUSIONALE
Per i pazienti affetti da patologie otorinolaringoiatriche che
necessitino di cicli di terapia infusionale (neuronite
vestibolare, acufeni improvvisi), viene aperto il percorso in
Day-Service presso il Day Surgery Multidisciplinare al 2°
piano dell'Ospedale nuovo.
I pazienti accedono a questo tipo di ricovero previa visita e
richiesta formulata dallo specialista ORL.
La somministrazione inizia al mattino alle ore 7.30 e si
conclude nel primo pomeriggio; di solito il paziente viene
posizionato in poltrona negli spazi stabiliti.
Le prestazioni in regime di Day-Service seguono il percorso
del paziente esterno e sono soggette al pagamento del
ticket, se dovuto.
8 - GESTIONE ACCERTAMENTI POST-RICOVERO
SOLO PER CHIRURGIA E OTORINOLARINGOIATRIA
Gli accertamenti da effettuare entro i 30 gg dalla dimissione
non sono soggetti al pagamento del ticket ed hanno un
percorso preferenziale.
Per i pazienti dimessi dall' U.O.A. di Chirurgia/ORL di
Valdagno che necessitino di questi accertamenti postricovero, il Servizio di Day Surgery, in collaborazione col
reparto, provvede a programmare gli stessi, a richiamare il
paziente e ad organizzare la visita di controllo per la visione
dei referti. Nel caso sia necessaria una preparazione
specifica all’esame sarà il servizio stesso a fornire i farmaci
necessari (es. colonscopia).
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FUNZIONIGRAMMA PERSONALE INFERMIERISTICO
ACCERTAMENTI
PRE-OPERATORI
LORENZI CARLA
SANDRI GIANNIVA
TESS MIRELLA
GESTIONE LISTE ATTESA E
NOTA OPERATORIA ORTOPEDIA
BORGA DANIELA
GONZATO LAURA
SPERMAN VANIA
GESTIONE LISTE ATTESA
CHIRURGIA E NOTA
OPERATORIA
LORENZI VALENTINA
PIANALTO STEFANIA
SANDRI GIANNIVA
GESTIONE
AMBULATORIO
MEDICAZIONI
GONZATO LAURA
PIANA LIDIA
ZUCCON ROBERTO
LORENZI CARLA
PIANALTO STEFANIA
GESTIONE
CARTELLE E
ARCHIVIO
ALBIERO LAURA
BORGA DANIELA
ZUCCON ROBERTO
POST - RICOVERO
PIANALTO STEFANIA
SAVEGNAGO FRANCA
ZUCCON ROBERTO
GESTIONE SCORTE
DALLA VALLE ADELINA
GALANTE MARIANGELA
GESTIONE LISTE ATTESA
GINECOLOGIA E NOTA
OPERATORIA
IPPONI MARIA TERESA
SELLA STEFANIA
18
LA CARTA SERVIZI DAY SURGERY:
IL RAPPORTO STRUTTURA PAZIENTE
PRINCIPI FONDAMENTALI
1 - INFORMAZIONE
• Ogni paziente viene informato correttamente sulle proprie
condizioni fisiche, la patologia e le prospettive di guarigione,
secondo modalità adeguate alla sua cultura, emotività e
capacità di comprensione.
• I pazienti, prima di essere sottoposti a prestazioni
diagnostico-terapeutiche e/o chirurgiche, vengono informati
dal personale medico ed infermieristico sulle motivazioni,
modalità ed eventuali rischi al esse connessi. Qualora il
paziente non fosse in grado di valutare in prima persona,
saranno contattate le persone che lo rappresentano.
• Tutto il personale del reparto è impegnato a garantire
l’ascolto e l’accoglienza da parte degli utenti ai fini della
corretta informazione e dell’orientamento nell’utilizzo dei
servizi forniti.
• Per tutti i pazienti è disponibile un opuscolo contenente
informazioni sulle attività del reparto e suggerimenti utili alla
degenza.
2 – EGUAGLIANZA
Il rapporto tra sanitario e paziente si basa sul principio
dell’eguaglianza e del rispetto indipendentemente dalla
razza, dal sesso, dalla lingua, dalla religione e dalle idee
politiche.
3 – IMPARZIALITÀ
La struttura si impegna ad erogare prestazioni e a fornire
servizi in modo obiettivo, giusto ed equo.
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4 – EFFICACIA ED EFFICIENZA
La struttura si impegna a qualificare i servizi, ad individuarne
altri idonei per raggiungere gli obiettivi di efficacia ed
efficienza e ad elaborare progetti tesi a migliorare la qualità
dei servizi, cercando di soddisfare le aspettative del
paziente, nel rispetto degli obiettivi strategici della struttura.
5 – CONTINUITÀ
• I pazienti in dimissione che necessitano di controlli
successivi e completamento del ciclo assistenziale
ospedaliero (medicazioni) ricevono comunicazione della
data, ora, luogo in cui presentarsi in modo chiaro e preciso.
• Presso la struttura il paziente viene attentamente
controllato dal medico di guardia e dal personale
infermieristico; è auspicabile che la prima notte che segue
l’intervento il paziente sia assistito da una persona in grado
di avvisare l’èquipe in caso insorgessero problemi.
• L’ èquipe è rintracciabile telefonicamente per qualsiasi
dubbio o problema che possono insorgere a domicilio dopo
la dimissione dalla struttura.
OBIETTIVI E STANDARD DI QUALITA’
1 – RIDUZIONE DEI TEMPI DI ATTESA E PRESTAZIONE
• La presa in carico da parte del personale infermieristico
avviene entro 10 minuti dall’arrivo.
• L’èquipe garantisce tutto il tempo necessario affinché il
paziente possa prepararsi adeguatamente all’entrata in sala
operatoria.
• I tempi della ripresa ottimale delle condizioni di salute
variano a seconda dell’anestesia impiegata e della modalità
di intervento utilizzata; tuttavia, non appena questo di
verifichi, il paziente viene istruito a riprendere l’autonomia
preesistente (deambulazione, alimentazione).
20
2- PROFESSIONALITÀ DEGLI OPERATORI
• L’ èquipe aiuta il paziente ad affrontare l’intervento con
tranquillità, serenità e sicurezza.
• Il percorso assistenziale che attuerà il personale
infermieristico è individualizzato e appropriato.
• Ogni operatore è riconoscibile tramite un tesserino di
identificazione.
• Il personale di servizio garantisce la corretta preparazione
fisica all’intervento chirurgico, favorendo in questo modo le
procedure assistenziali e chirurgiche più efficienti possibile e
il buon esito dell’intervento.
3 – COMFORT
• I pazienti vengono ricoverati in stanze a due letti con bagno
in ogni stanza, dotate di luce individuale e dispositivo di
chiamata.
• Ogni letto della struttura presenta biancheria pulita e/o
monouso, così come le camicie ed il materiale utile
all’ingresso in sala operatoria.
• Non appena le condizioni fisiche postoperatorie si sono
stabilizzate,
il
personale
infermieristico
provvede
all’alimentazione con dieta leggera (possibilità di scelta tra
biscotti, yogurt, panino, thè o caffè d’orzo, budino,
marmellata).
• Ogni stanza è dotata di tavolo con sedie ed ogni letto ha il
proprio comodino personale, mobile, nel caso il paziente non
possa ancora deambulare.
• I pazienti ed i familiari hanno la possibilità di usufruire di
una sala di attesa con poltrone e TV.
4 – GARANZIA E TUTELA
• Tutti gli operatori sono impegnati ad indirizzare coloro che
intendono effettuare reclami o apprezzamenti fornendo tutta
l’assistenza necessaria.
• Ogni paziente è tutelato da una serie di diritti e doveri che
non sono evitabili e rispecchiano l’efficienza, l’efficacia, la
qualità, la legittimità e la trasparenza dei servizi offerti.
21
PRINCIPI FONDAMENTALI
DIRITTI E DOVERI DEL PAZIENTE
1 – Il paziente ha il diritto di:
• essere assistito e curato con premura ed attenzione, nel
rispetto della dignità umana, dei propri diritti e convinzioni
religiose;
• essere sempre identificato mediante un braccialetto
contenente nome, cognome e data di nascita;
• essere chiamato per nome, evitando l’utilizzo di
numerazioni;
• ottenere informazioni complete ed esaurienti riguardanti la
struttura sanitaria relative alle prestazioni erogate e alle
modalità di accesso;
• ricevere, salvo casi di emergenza-urgenza che possono
comportare pericolo di vita, le notizie che gli permettano di
esprimere il consenso informato prima di essere sottoposto
a terapie o interventi;
• tutelare la propria privacy (L. 675/96), assicurando che i
dati relativi alla propria malattia e ad ogni circostanza che
lo riguardi rimangano riservati;
• essere garantito che tutto ciò che viene eseguito sulla sua
persona rispecchia ciò che è stato detto e spiegato;
• essere soddisfatto circa tutti i dubbi e chiarimenti durante
tutto il tempo del ricovero;
• essere assistito e vigilato durante tutto l’iter terapeutico,
dall’accoglienza alla dimissione.
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2 – Il paziente ha il dovere di:
• mantenere un comportamento che sia responsabile in ogni
momento del percorso, nella compressione e nel rispetto
dei diritti degli ammalati;
• collaborare con tutta l’èquipe sanitaria, per favorire così il
corretto iter terapeutico;
• rispettare gli appuntamenti dati per i controlli, riaccertamenti, medicazioni;
• informare tempestivamente l’ èquipe sulla propria
intenzione e rinunciare, secondo la propria volontà, a cure
o prestazioni precedentemente programmate;
• provvedere al pagamento degli accertamenti pre-operatori
se sono stati eseguiti, nel caso esso rifiuti l’intervento
programmato;
• rispettare gli ambienti, attrezzature e persone che lo
circondano, ritenendo gli stessi patrimonio di tutti e quindi
anche propri;
• evitare qualsiasi comportamento che possa creare
situazioni di disturbo e disagio;
• rispettare le disposizioni date ed i divieti affissi nella
struttura (divieto di fumare, di portare animali, di usare il
telefono cellulare…);
• avere a disposizione una persona che lo assista soprattutto
dopo le prime 24 ore dalla dimissione, pronta a segnalare
al personale infermieristico eventuali complicanze legate
all’intervento;
• segnalare all’èquipe l’assenza di persone che possano
assisterlo a domicilio;
• rispettare le disposizioni date per quanto riguarda la
preparazione del giorno dell’intervento (tricotomia, digiuno,
astinenza da fumo ed alcool, sospensione di particolari
farmaci….).
23
DIREZIONE MEDICA OSPEDALIERA
UNITA’
AGGREGATA
UNITA’ AUTONOMA
ORTOPEDIA
CHIRURGIA
ORL
DR.
COLOMBINI
•
DR
FINCO
DR.
GONELLA (FF)
•
OGN
DR.
MARTINI
Dr. Casti Paolo
Dr. Faccin Stefano
Dr. Crocco Mariano
Dr. Cazzola Flavio
Dr. Gianesini Raffaele
Dr. Mattiello Laura
D.ssa Guaraldi Claudia
Dr. Rossato Carlo
Dr. Mion Emanuele
Dr. Tescari Paolo
D.ssa Bragantini Chiara
Dr. Ricciardi Salvatore
Dr. Lo Russo Michele
Dssa Sebastiani Simona
D.ssa Puntin Annalisa
Dr. Minniti Consolato
Dr. Segato Massimo
D.ssa Gaianigo Elena
D.ssa Di Iorio Paola
EQUIPE INFERMIERISTICA
Caposala
SPERMAN VANIA
Borga Daniela
Dalla Valle Adelina
Galante Mariangela
Gonzato Laura
Lorenzi Carla
Lorenzi Valentina
Piana Lidia
Pianalto Stefania
Sandri Gianniva
Savegnago Franca
Tess Mirella
Zuccon Roberto
Albiero Laura
IP
OSS
IP
IP
IG
IP
IP
IP
IP
IP
IP
IP
Segretaria
24
U.O.S SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
CHIRURGIA GENERALE
(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di
riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione
servizio)
ORL
(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di
riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione
servizio)
ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di
riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione
servizio)
OSTETRICIA E GINECOLOGIA
(Equipe, interventi eseguibili, liste di attesa, personale di
riferimento,medicazioni post-operatorie dislocazione
servizio
E’ prevista revisione annuale del documento.
Ultima revisione 09-02-2010
25
Ospedale di Valdagno
U.O.C. CHIRURGIA GENERALE
Equipe medica
Responsabile
Dott. Cristiano Finco
Dirigente Medico
Dott. Raffaele Gianesini
Dirigente Medico
Dott. Stefano Faccin
Dirigente Medico
Dott. Emanuele Mion
Dirigente Medico
Dott. Salvatore Ricciardi
Dirigente Medico
Dott. Minniti Consolato
Dirigente Medico
D.ssa Puntin Annalisa
Resp. Day Surgery
Numeri telefonici di riferimento Day Surgery Chirurgia
Capo sala Day Surgery
AFD Sperman Vania
0445-484770
Liste di attesa
(ore 10.00-13.00)
0445-484772
Infermieri del Servizio
(ore 7.00-20.00)
0445-484771
Segreteria
0445-484752
Numero di riferimento notturno: Chirurgia degenze
0445-484786
26
CHIRURGIA GENERALE
Vengono trattate in regime di Day-Surgery (Day hospital chirurgico) tutte
le patologie che consentono ricoveri brevi senza diminuzione della
sicurezza per il paziente. L'adeguato trattamento del dolore postoperatorio è un elemento fondamentale nell'attività del reparto che, in
collaborazione con il Servizio di Anestesia e Rianimazione, aderisce al
Progetto "Ospedale senza dolore" in conformità con le linee guida della
Regione Veneto.
Interventi eseguibili presso il servizio.
Le ernie
Le varici degli arti inferiori
Malattie urologiche (fimosi, varicocele, idrocele, cisti
dell’epididimo, cistoscopie diagnostiche e operative
Malattie della mammella (cisti, fibroadenomi, papillomi, mastiti,
ginecomastie, nodi mammari)
Malattie dell’ano (ragadi, ascessi, fistole, cisti pilonidali, emorroidi,
condilomi, marische)
Dispositivi venosi per terapie oncologiche
Tumori maligni cutanei
Visita chirurgica
Il primo incontro specialistico è con il chirurgo che sottoporrà il paziente
ad un esame clinico completo allo scopo di evidenziare contestualmente
eventuali problemi concomitanti che sconsiglino l’intervento in regime di
Day Surgery. Il paziente dovrà riferire su tutte le patologie pregresse e gli
interventi chirurgici subiti segnalando in particolare problemi cardiocircolatori, broncopneumonici, terapie in corso e trattamenti per malattie
nervose o mentali, possibili allergie descrivendo inoltre l’ambiente in cui
abita e le persone con cui vive.
Lo specialista lo informerà sul tipo di intervento previsto e compilerà la
scheda di inserimento in lista di attesa completa della classe di priorità e
del tipo di anestesia richiesta.
Al paziente verranno consegnati una copia della scheda di inserimento e
un modulo contenente i recapiti telefonici del Day Surgery per i riferimenti
sulle liste di attesa.
27
L’intervento per ernia della regione inguinale
L’ernia si forma per una lacerazione o rilassamento della parete
addominale e si manifesta con la comparsa di un rigonfiamento
all’esterno. Normalmente, quando si rende evidente in parti più “a rischio”
come l’inguine si riduce spontaneamente o con qualche manovra
manuale; se l’ernia diventa irriducibile si impone l’intervento chirurgico in
urgenza. Tale eventualità deve essere assolutamente evitata in quanto ci
può essere anche il rischio di mortalità. Poiché questa evenienza non è
prevedibile, al paziente portatore di ernia viene sempre consigliato
l’intervento chirurgico, che nella maggior parte dei casi può essere
proposto in regime ambulatoriale.
Nel corso dell’operazione è frequente l’impiego dell’anestesia locale che
permette al paziente di collaborare con il chirurgo e consente sia una più
agevole individuazione dei difetti parietali che la verifica della solidità ed
efficacia della riparazione.
Attualmente vengono proposti diversi tipi di intervento, quello
maggiormente impiegato consiste nella riparazione del difetto mediante
una protesi (rete) attraverso un’incisione in sede inguinale. E’ un
intervento ampiamente sperimentato che garantisce una significativa
riduzione del dolore post-operatorio consentendo al paziente di riprendere
velocemente a camminare. Accanto alla chirurgia “tradizionale” oggi viene
adottata la cosiddetta chirurgia “minI-invasiva laparoscopica”.
Questa moderna metodica, indicata in casi selezionati (ernie bilaterali,
ernie recidive) consiste in una correzione del difetto mediante
l’applicazione di una rete protesica che viene posizionata con l’utilizzo di
uno strumentario che riduce in maniera considerevole il taglio chirurgico
risultando perciò molto meno aggressiva, è però richiesta l’ anestesia
generale. I risultati sono analoghi a quelli della chirurgia tradizionale, ma
l’inserimento sociale è più immediato come pure l’ attività lavorativa. Le
complicanze post-operatorie della chirurgia erniaria sono le infezioni della
ferita, gli ematomi, l’orchite (infiammazione con aumento di volume del
testicolo), le atrofie testicolari, i danni alle strutture nervose o agli
elementi del funicolo. I danni al dotto deferente e ai vasi spermatici sono
rari.
Con queste nuove tecniche chirurgiche il rischio di ricomparsa (recidiva) è
al di sotto dell’1% dei casi.
28
L’intervento per malattia varicosa
Il sangue venoso è spinto dalle estremità verso il cuore. A livello degli arti
inferiori si distingue un sistema venoso superficiale meno importante ed
uno profondo che è essenziale per la circolazione. La progressiva
dilatazione e allungamento delle vene superficiali e il deterioramento del
sistema valvolare, che consente al sangue di scorrere in un’unica
direzione, determinano la malattia varicosa. Il sangue refluendo in
superficie ristagna e provoca inizialmente gonfiore, tensione, crampi agli
arti e con il progredire di tale fenomeno possono comparire complicanze
più gravi quali lesioni cutanee, ulcere, emorragie, infiammazione dei vasi.
La malattia può venire curata ma non guarita e l’obiettivo del trattamento
è di arrestare la progressione delle varici prevenendo le complicanze,
sopprimendo con l’intervento le più importanti vie di reflusso di sangue
dalla profondità alla superficie.
Prima dell’intervento chirurgico è di estrema importanza evidenziare con
una matita demografica (indelebile) tutte le vene da asportare. Si procede
poi con un’incisione, di circa 5 cm, alla piega inguinale o al cavo popliteo
ed una al malleolo interno od esterno di ca. 1 cm., si completa poi il
trattamento con microincisioni di qualche millimetro lungo il decorso delle
varici più significative. Le complicanze secondarie all’intervento sono per
lo più di modesta entità: ematomi, lesione dei nervi superficiali, edemi ,
infezioni delle ferite chirurgiche. Possono però intervenire complicanze
molto gravi ma di rarissimo riscontro dovute per lo più ad un errore
chirurgico: lesioni venose, arteriose, nervose e le trombosi venose
profonde con secondaria embolia polmonare. Il trattamento non è privo di
rischi!
L’esperienza del chirurgo, tuttavia,
riduce enormemente tale
inconvenienti.
L’intervento per malattie urologiche
La fimosi
Si verifica quando il prepuzio non consente di scoprire il glande. Nel
lattante si tratta di un fatto fisiologico sino alla fine del 3° anno che ha lo
scopo di proteggere il glande in via di sviluppo. Dopo tale periodo se la
retrazione del prepuzio è difficoltosa e non consente di vedere bene il
meato uretrale è opportuna la correzione chirurgica. I pazienti diabetici e
anziani ne sono frequentemente portatori. L’intervento è tecnicamente
semplice e viene eseguito in anestesia locale e ha lo scopo di eliminare il
restringimento e il prepuzio esuberante. I risultati sono in genere
soddisfacenti.
29
Il varicocele
E’ la dilatazione varicosa delle vene del cordone spermatico che si
apprezzano alla palpazione della borsa scrotale come formazioni mollicce
formate da cordoni sanguigni posti al di sopra e dietro al testicolo; tale
tumefazione tende a ridursi se il paziente giace disteso. In generale è ben
sopportato benché possa essere responsabile di una sensazione
gravativa di tensione continua alla regione testicolare. E’ ben stabilito che
un varicocele può influire negativamente sulla funzione di produzione
degli spermatozoi e quindi sulla fertilità. Pertanto è opportuno dopo la
pubertà il trattamento chirurgico nel caso si documenti una riduzione nel
numero e nella motilità degli spermatozoi. Nelle forme mono-laterali
l’intervento, in anestesia locale, consiste in una piccola incisione in sede
inguinale e nella legatura della vena spermatica a livello dell’anello
inguinale interno.
Nelle forme bilaterali si preferisce l’intervento, in anestesia generale, per
via laparoscopica con tre piccole incisioni addominali e la legatura alta
delle vene spermatiche. Il risultato è quasi sempre molto buono.
L’idrocele
E’ costituito da un versamento di liquido attorno al testicolo e si presenta
come una tumefazione in sede scrotale. Il trattamento è chirurgico. La
semplice aspirazione del liquido è inefficace perché questo si riforma più
o meno rapidamente;
In anestesia loco-regionale, con un’incisione a livello scrotale, si asporta
gran parte della sacca. I risultati sono soddisfacenti.
Cisti del funicolo
Sono delle cisti situate nel canale inguinale e lungo il cordone spermatico
e contenuto liquido.
Il trattamento è chirurgico, in anestesia locale, e consiste
nell’asportazione.
La cistoscopia diagnostica e operativa
E’ un’indagine che consente di esaminare l’uretra e la cavità vescicale
attraverso un tubo cilindrico di varie dimensioni in cui scorre un sistema
ottico fornito di lenti e di luce. Si esegue distendendo la vescica con
soluzione fisiologica; inoltre, attraverso il cistoscopio può essere
introdotto un apposito strumento (recettore endoscopico) che viene
utilizzato per la disostruzione del collo vescicale in caso di sclerosi, di
ipertrofia prostatica o in alcuni casi di neoplasia prostatica.
30
L’intervento per malattie della mammella
La donna è spesso in grado di percepire nel proprio seno tumefazioni più
piccole di quanto non possa fare il medico. Pertanto l’auto esame
rappresenta un ottimo mezzo per la diagnosi precoce di nodo mammario.
Anche in questo campo la messa a punto di metodiche di indagine quali
la termografia, la diafonoscopia, l’ecografia, la mammografia e il prelievo
citologico (agoaspirato) hanno consentito di definire tempestivamente la
diagnosi delle affezioni della mammella, permettendo in tal modo di
programmare ed eseguire la terapia più adeguata. In ambulatorio
possono essere curate con interventi molte delle malattie che più
frequentemente si presentano.
Cisti (gonfiori tondeggianti)
L’asportazione è indicata quando il suo contenuto all’agoaspirato risultati
ematico (di sangue) oppure quando la cisti si riforma più volte nella
stessa sede o se permane la sensazione di un nodulo dubbio.
Tumori benigni (fibroadenomi-papillomi)
Per il fibroadenoma l’asportazione è indicata nell’incertezza diagnostica o
di fronte a lesioni a rapido accrescimento e di diametro superiore ai 3 cm.
I papillomi, che sono caratterizzati da fuoriuscita di liquido serioso e
sieroematico dal capezzolo, vanno curati mediante asportazione.
Le mastiti (infiammazioni della mammella)
Quando si trasformano in ascesso richiedono il trattamento chirurgico. I
nodi dubbi impongono l’asportazione chirurgica per una diagnosi
definitiva.
Le ginecomastie
(aumenti di volume delle ghiandole mammarie maschili)
Possono essere trattate soprattutto quando il paziente sottolinea problemi
estetici o sintomi dolorosi e in ogni caso nel sospetto di malignità.
Negli interventi ambulatoriali le incisioni cutanee vengono praticate
preferibilmente nelle zone non esposte per ottenere un risultato estetico
ottimale. Per le suture si usano fili che si riassorbono a brevissimo tempo
ed evitano la rimozione dei punti.
31
L’intervento per malattie dell’ano
Il trattamento ambulatoriale può essere indicato in presenza di ragadi,
ascessi e fistole anali, cisti pilonidali, emorroidi, conditomi, marasche. Le
lesioni asportate richiedono sempre un riscontro istologico.
L’anestesia impiegata in genere è locale o loco-regionale.
La ragade
E’ una piccola ferita, di solito dolorosa, della parte esterna del canale
anale che difficilmente guarisce spontaneamente.
La terapia chirurgica consiste nella sezione di una parte del muscolo
sfintere interno. La ferita guarisce dopo 1 – 2 settimane e il dolore cessa
dopo circa 1 giorno. Rare sono le complicanze post-operatorie;
emorragia, ascesso, ricomparsa (recidiva), incontinenza (perdita
involontaria di feci o gas).
L’ascesso
E’ una sacca di pus che deriva da un’infezione delle ghiandole anali. I
sintomi dell’ ascesso sono la comparsa di un gonfiore (tumefazione)
arrossato, dolente tra cute e canale anale, in genere accompagnata da
febbre elevata.
Il trattamento chirurgico consiste in un ampio svuotamento e drenaggio
per permettere l’evacuazione del pus e se possibile nell’identificazione
della sede di partenza del focolaio infettivo, che andrà trattato in modo
opportuno.
La fistola
E’ un condotto che si forma tra la pelle attorno all’ano e il canale anale e
si presenta come un foruncolo che non guarisce con fuoriuscita continua
o intermittente di pus.
Le fistole anali
Possono essere asportate completamente con un piccolo intervento, o
con due o più interventi nei casi più complessi. La ferita chirurgica può
essere molto ampia, ma ciò non deve impressionare perché si richiuderà
completamente. La cicatrizzazione avviene gradualmente dalla profondità
in superficie e per la guarigione sono necessarie da 4 a 5 settimane per le
fistole più semplici e da 12 a 16 settimane per quelle più complesse.
Bagni locali ed irrigazioni ripetute sono le tecniche migliori per mantener
ben pulite le pareti della ferita in via di guarigione. Complicanze nel
trattamento chirurgico possono essere la ricomparsa (recidiva) e
l’incontinenza.
32
Le cisti pilonidali
Sono infezioni che si formano nella zona al di sopra dell’osso sacro e si
manifestano con la comparsa di un nodo, di un ascesso o di una fistola.
La terapia consiste nell’asportazione in blocco della parte malata.
La ferita potrà essere chiusa con punti o lasciata ampiamente aperta a
seconda delle situazioni. La guarigione avviene nel primo caso in pochi
giorni, nel secondo caso per progressiva cicatrizzazione in sei settimane
circa e richiede alcune medicazioni ambulatoriali. Le complicanze
consistono nella ricomparsa (recidiva) della cisti pilonidale.
Le emorroidi
Sono delle vene varicose che si manifestano nel canale anale e che
tendono a uscire all’esterno. Possono manifestarsi con sanguinamento,
dolore o infiammazione.
Il trattamento chirurgico prevede l’asportazione dei noduli lasciando delle
ferite aperte che in genere guariscono dopo 5 settimane o l’asportazione
della mucosa che fuoriesce dal canale anale con un particolare
dispositivo meccanico circolare che esegue contemporaneamente la
sezione e sutura. Nel post-operatorio vengono consigliati bagni locali
tiepidi di pulizia, medicazioni con soluzione disinfettante e
regolarizzazione dell’alvo. Le complicanze secondarie all’intervento sono
piuttosto rare e possono essere il dolore, l’emorragia, la stitichezza, le
infezioni e la loro ricomparsa (recidive).
I condilomi
Sono lesioni altamente infettanti che si trasmettono facilmente per
contatto. Si presentano come piccole escrescenze localizzate nella zona
intorno all’ano e nel canale anale. L’intervento è tassativo e prevede la
bonifica radicale.
Le marische
Sono piccole pieghe cutanee presenti nella maggior parte delle persone e
in genere non indicano alcuna malattia. Talvolta accompagnano una
ragade o sono residui di una crisi di emorroidi mai risolta.
E’ possibile eseguirne l’asportazione con un intervento in anestesia
locale.
33
Dispositivi venosi per terapie oncologiche
La somministrazione di farmaci antitumorali per via venosa spesso
comporta l’insorgenza di flebiti alle vene degli arti superiori.
Per evitare queste complicanze e rendere più agevoli le frequenti
somministrazioni di farmaci sono stati messi a punto dei particolari
dispositivi impiantabili denominati “port” formati da un serbatoio che viene
collegato ad un catetere posizionato in un grosso vaso venoso. In
anestesia locale si esegue una incisione di circa 5 cm in sede pettorale, si
isola la vena cefalica e si introduce il catetere spingendolo sotto guida
radiologica sino in prossimità del cuore. Si raccorda tale catetere ad un
piccolo serbatoio che viene alloggiato in prossimità dell’incisione nel
sottocute in una sede facilmente accessibile ai trattamenti. Terminati i cicli
di terapia antitumorale il dispositivo può essere facilmente rimosso con
una piccola incisione chirurgica.
Tumori maligni della pelle
Il melanoma è un tumore maligno a frequente localizzazione cutanea che
colpisce quasi esclusivamente la razza bianca e che ha dimostrato, negli
ultimi 30 anni, un aumento proporzionalmente maggiore rispetto agli altri
tipi di tumore.
La diagnosi precoce di questo tipo di tumore è molto importante perché
consente di curare questa malattia altamente aggressiva in una fase
iniziale con buone possibilità di guarigione. Quando il tumore è limitato
alla sola lesione cutanea il trattamento chirurgico di asportazione locale
consente una sopravivenza a distanza di 10 anni che varia tra il 60-95%;
quando il melanoma presenta segni d metastatizzazione linfonodale il
trattamento chirurgico è sempre consigliato e la sopravvivenza varia a 10
anni tra il 20-50%.
Nel forme di malattia avanzata il trattamento è medico, con farmaci
antitumorali, ma i risultati sono piuttosto deludenti.
Nei pazienti in cui sia indicata l’asportazione dei linfonodi alla ricerca di
eventuali metastasi oggi si è introdotta una nuova metodica
(linfoscintigrafia con ricerca del linfonodo sentinella) che consente,
attraverso la somministrazione di una sostanza radioattiva, di individuare
con precisione la presenza e la sede di eventuali metastasi linfonodali
così da poterne eseguire l’asportazione e lo studio istologico. Si tratta di
una tecnica sicura, senza effetti collaterali, che comporta un reale
vantaggio nel trattamento di questa malattia. L’intervento, a seconda della
sede della lesione, viene eseguito in anestesia locale o loco-regionale e il
paziente viene in genere dimesso in giornata.
34
Ospedale di Valdagno
U.O.C. ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
Equipe medica
Responsabile
Dott. Miraldo Colombini
Dirigente Medico
Dott. Flavio Cazzola
Dirigente Medico
Dott. Paolo Casti
Dirigente Medico
Dott. Alberto Malaguti
Dirigente Medico
Dott. Carlo Rossato
Dirigente Medico
Dott. Giovanni Sambo
Resp. Protesica
Numeri telefonici di riferimento
Capo sala Day Surgery
AFD Sperman Vania
0445-484770
Liste di attesa
(ore 10.00-12.00)
0445-484775
Infermieri del Servizio
(ore 7.00-20.00)
0445-484771
Segreteria
0445-484752
Numero di riferimento notturno: Ortopedia degenze
0445-484758
35
ORTOPEDIA
Gli interventi ortopedici eseguibili in Day Surgery sono molteplici e
permettono la rapida ripresa del paziente garantendogli la massima
sicurezza.
Vengono trattate in regime di Day-Surgery (Day hospital chirurgico) tutte
le patologie che consentono ricoveri brevi senza diminuzione della
sicurezza per il paziente. L'adeguato trattamento del dolore postoperatorio è un elemento fondamentale nell'attività del reparto che, in
collaborazione con il Servizio di Anestesia e Rianimazione, aderisce al
Progetto "Ospedale senza dolore" in conformità con le linee guida della
Regione Veneto.
Gli interventi principalmente eseguiti in Day Surgery sono:
Artroscopie
Dita a scatto
Dita a martello
Tunnel carpale
Morbo di Dupuytren
Morbo di De Quervain
Neuroma di Morton
Rimozione di cisti artrogene e di corpi estranei
Unghia incarnita
Fratture delle piccole ossa ( anche radio-ulna ridotte con sintesi–
filo)
Tenotomie – tenorrafie
Biopsie dei tessuti molli
Bursectomie
Disarticolazione - amputazione di falangi
Visita ortopedica
Il paziente accede al Day Surgery a seguito di visita del medico
specialista ortopedico; nel caso si renda necessario l’intervento
chirurgico il paziente viene posto in lista di attesa attraverso la
compilazione della scheda di inserimento. Per gli interventi
chirurgici eseguibili in anestesia locale,il paziente viene convocato
dal servizio e si presenta direttamente il giorno previsto per
l’intervento portando con sé la documentazione necessaria; per gli
interventi che necessitano di anestesia plessica, epidurale o
generale/sedazione
i
pazienti
vengono
convocati
precedentemente per la preparazione pre-operatoria.
36
Interventi di chirurgia della mano
Sindrome del tunnel carpale:
Patologia determinata dall’intrappolamento del nervo mediano in
una struttura denominata tunnel carpale nella quale decorrono
nove tendini insieme al nervo suddetto. Questo tunnel ha pareti
rigide costituite dalle ossa carpali e dal legamento carpale
traverso e qualsiasi processo morboso al suo interno ha
ripercussioni sul nervo mediano che è la struttura più sensibile.
Tra queste le infiammazioni, gli edemi, le malattie dei nervi
periferici, il diabete, l’artrite reumatoide, l’ipotiroidismo, le
patologie ormonali, le fratture di polso, la gravidanza. Il paziente
presenta dolore intenso, formicolio della mano, soprattutto delle
prime tre dita, specialmente durante la notte. Il trattamento è
chirurgico, in anestesia locale, la durata del ricovero è di qualche
ora e il regime può essere ambulatoriale o Day Surgery a
seconda delle condizioni del paziente e delle patologie correlate.
Morbo di De Quervain
Infiammazione aspecifica delle guaine, dei tendini del pollice
all’interno del primo canale dorsale del carpo. Può essere causato
da alcune artropatie (artrite reumatoide, gotta), a seguito di cause
meccaniche o ormonali. Il paziente presenta dolore intenso a
livello della stiloide radiale o livello laterale del polso. L’intervento
chirurgico prevede la permanenza in Servizio di qualche ora e
l’anestesia è locale
Dito a scatto
Si definisce dito a scatto una infiammazione stenosante dei
tendini flessori a livello della articolazione metacarpofalangea
(passaggio tra la mano ed il dito). Il paziente presenta all’inizio
dolore e gonfiore con difficoltà al movimento; successivamente
compare il blocco in flessione del dito correggibile
spontaneamente fino
alla fase cronica in cui non è più
correggibile. La causa appare legata alle forze di compressione e
frizione che si esercitano alla guaina tendinea con i movimenti
continui della mano. Il paziente viene sottoposto all’intervento in
anestesia locale e la permanenza presso il Servizio è di qualche
ora.
37
Morbo di Dupuytren
Consiste nella flessione permanente e progressiva di una o più
dita della mano dovuta alla retrazione dell’aponeurosi palmare
superficiale che normalmente è tesa a ventaglio e del legamento
traverso del carpo fino alla radice delle dita. Generalmente inizia
sul 4° e 5° dito e poi si estende alle altre dita. Il paziente non
presenta dolore ma impedimento funzionale. L’intervento si
esegue in regime di Day Surgery, in anestesia locale o plessica a
seconda dello stadio della malattia e conseguentemente della
durata dell’intervento.
Comportamento a domicilio dopo l’intervento
Il paziente viene invitato a mantenere l’arto sollevato durante il
riposo, a controllare la mobilità delle dita e a fare piccoli
movimenti per migliorare il circolo e la ripresa funzionale.
In presenza di formicolio persistente, sanguinamento o dolore che
non regredisca con i comuni analgesici, è consigliato contattare il
reparto direttamente con i numeri indicati sulla lettera di
dimissione.
38
Artroscopia di ginocchio
L’artroscopia è una tecnica chirurgica eseguita inserendo uno
strumento a fibre ottiche (artroscopio) all’interno della cavità
articolare da trattare a scopo diagnostico o chirurgico. Questo
permette di fare solo una o due piccole incisioni ai lati del
ginocchio e di risolvere patologie come la rottura dei menischi, la
presenza di pliche sinoviali sintomatiche, la presenza di corpi
mobili, le lesioni cartilaginee di modesta entità.
La diagnosi artroscopica di patologie più importanti permette di
programmare
ulteriori
interventi
(protesica,
ricostruzioni
legamentose, trasposizioni della rotula, osteotomie varizzanti o
valgizzanti).
L’intervento viene eseguito in anestesia locale, locale + sedazione
o spinale a seconda della patologia e delle caratteristiche del
paziente. In caso di anestesia locale il paziente rimane nel
servizio per qualche ora, negli altri casi per tutta la giornata,
prolungabile a una notte se necessario.
Comportamento a domicilio dopo l’intervento
A casa il paziente viene invitato a camminare utilizzando le
stampelle per la prima settimana; l’arto deve essere sollevato
durante il riposo e si devono eseguire gli esercizi appresi durante
il ricovero. Per i primi giorni è consigliato mantenere la borsa del
ghiaccio sul ginocchio trattato per una ventina di minuti, 2-3 volte
al giorno. Vanno assunti i farmaci indicati al momento della
dimissione (in particolare la terapia anti-tromboembolica).
In presenza di incapacità funzionale, sanguinamento, gonfiore o
dolore che non regredisca con i comuni analgesici, è consigliato
contattare il reparto direttamente con i numeri indicati sulla lettera
di dimissione.
39
Interventi di chirurgia del piede
Dito a martello
E’ una deformazione permanente a martello delle dita del piede
dovuta a contrattura in flessione. A volte è primitiva, altre volte è
secondaria dovuta a deformazioni del piede come piede cavo o
piatto, a paralisi, ad atteggiamenti viziati prolungati (uso di
calzature improprie). Il paziente presenta dolore che nasce dal
contatto della deformità con la calzatura.
La chirurgia consente la correzione per mezzo di interventi che
variano in base alla gravità: sezione di tendini che hanno perso la
loro funzione, rimodellamento osseo, osteotomie.
L’intervento si esegue in regime di Day Surgery, in anestesia
locale e la deambulazione è immediata con carico sul calcagno.
Neuroma di Morton
E’ una sindrome caratterizzata da un acutissimo dolore alla pianta
del piede che inizialmente insorge improvviso per poi manifestarsi
in modo continuo tale da rendere difficile la deambulazione.
E’ dovuto alla cronica irritazione di uno dei nervi della pianta del
piede su cui si forma con il tempo un ingrossamento affusolato,
stadio finale di una prolungata irritazione.
Quando le altre terapie non sono efficaci, si procede all’intervento
chirurgico.
L’intervento si esegue in regime di Day Surgery, in anestesia
locale e la deambulazione è immediata con carico sul calcagno.
Unghia incarnita
Frequente e dolorosa patologia che colpisce generalmente l’alluce
a livello dei margini ungueali. Il paziente presenta cute
infiammata, infetta con dolore acuto e a volte emissione di pus.
Se le cure mediche e il trattamento locale non hanno avuto
successo, si procede all’intervento di onicectomia selettiva, cioè
l’asportazione di un piccolo lembo di unghia con la sua matrice, in
anestesia locale.
L’intervento è ambulatoriale e consente di camminare subito.
Comportamento a domicilio dopo l’intervento
Il paziente deve seguire i consigli dati alla dimissione, in
particolare deve fare attenzione a mantenere pulita la
medicazione, a non appoggiare l’avampiede, a controllare il colore
e il gonfiore delle dita, ad assumere i farmaci consigliati.
In caso di sanguinamenti, impedimento alla motilità, formicolio
persistente, gonfiore persistente è opportuno contattare il servizio
secondo le modalità indicate nella lettera di dimissione.
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Ospedale di Valdagno
U.O.C. OTORINOLARINGOIATRIA
Equipe medica
Responsabile ff
Dott. Luigi Gonella
Dirigente Medico
D.ssa Annachiara Fasson
Dirigente Medico
D.ssa Laura Mattiello
Dirigente Medico
Dott. PaoloTescari
Dirigente Medico
Dott. Michele Lorusso
Numeri telefonici di riferimento Day Surgery/Day Service ORL
Capo sala
AFD Sperman Vania
0445-484770
Liste di attesa
(ore 10.00-13.00)
0445-484772
Infermieri del Servizio
(ore 7.00-20.00)
0445-484771
Segreteria
0445-484752
Numero di riferimento notturno: Chirurgia/ORL
0445-484786
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OTORINOLARINGOIATRIA
Vengono trattate in regime di Day-Surgery (Day hospital chirurgico)
tutte le patologie che consentono ricoveri brevi senza diminuzione
della sicurezza per il paziente. L'adeguato trattamento del dolore postoperatorio è un elemento fondamentale nell'attività del reparto che, in
collaborazione con il Servizio di Anestesia e Rianimazione, aderisce al
Progetto "Ospedale senza dolore" in conformità con le linee guida
della Regione Veneto.
E’ opportuno segnalare che alcuni sintomi legati agli interventi di
chirurgia ORL (emorragia, edema, dispnea) inducono a mantenere un
controllo medico ed infermieristico più stretto ed efficace oltre le ore di
ricovero previste dal regime di Day Surgery. Pertanto l’elevato rischio
nell’immediatezza post-operatoria ha indotto una restrizione
nell’elencazione di tali procedure.
Interventi eseguibili presso il nostro servizio
Frenulotomia in età pediatrica
Decongestione dei turbinati inferiori con laser o radiofrequenze
Polipectomia con micro-debrider (grado I – II)
Exeresi di lesioni cutanee cervico-facciali
Asportazione di calcoli del dotto di Warthon per via endorale
Marsupializzazione di cisti di ghiandole salivari
Tonsillectomia senza adenoidectomia
Adenoidectomia senza tonsillectomia
Adeno-tonsillectomia
Asportazione di residui tonsillari
Plastica di chiusura del tracheostoma
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Visita ORL
Il paziente accede al Day Surgery a seguito di visita del medico
specialista; nel caso si renda necessario l’intervento chirurgico il
paziente viene posto in lista di attesa attraverso la compilazione
della scheda di inserimento . Per gli interventi chirurgici eseguibili
in anestesia locale, il paziente viene convocato dal servizio e si
presenta direttamente il giorno previsto per l’intervento portando
con sé la documentazione necessaria; per gli interventi che
necessitano di anestesia plessica, epidurale o generale/sedazione
i pazienti vengono convocati precedentemente per la
preparazione pre-operatoria (vedi).
Adenoidi e tonsille
Le tonsilli e le adenoidi sono accumuli di tessuto linfatico, le prime
situate in fondo alla gola (ai lati dell’ugola e della faringe) le
seconde a livello della volta e della parte posteriore del rinofaringe, dietro le coane nasali.
Il loro compito è di costituire una barriera protettiva contro i batteri
ed i virus. Quando aumentano di volume possono insorgere
diverse patologie legate all’ingombro del tessuto ipertrofico.
Le adenoidi infiammate determinano difficoltà respiratoria, nasale,
respiro russante, disturbi della crescita. Le indicazioni
all’intervento possono essere legate a problemi di tipo ostruttivo
e/o infettivo.
Per quanto riguarda le tonsille è indicato l’intervento quando vi è
una elevata ricorrenza di faringo-tonsilliti da streptococco beta
emolitico di gruppo A e ascessi peri-tonsillari.
Per quanto riguarda le adenoidi, la presenza di otiti ricorrenti
legate all’ostruzione degli orefizi tubarici dell’orecchio può
richiedere l’applicazione di drenaggio trans-timpanico o
l’intervento di adenoidectomia.
Comportamento a domicilio dopo l’intervento
Dopo l’intervento il paziente deve mantenere il riposo per circa
una settimana, evitare l’assunzione di bevande gassate, limitare
al minimo i contatti con persone ammalate.
La dieta deve essere liquida e pappona con alimenti freddi per il
primo giorno. Nei giorni successivi si passa gradualmente ad
alimenti frullati e tritati. In presenza di emorragia dopo l’intervento
deve contattare il reparto di riferimento (vedi lettera di dimissione).
.
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Ospedale di Valdagno
U.O.C. OSTETRICIA E GINECOLOGIA
Equipe medica
Responsabile
Dott. Giovanni Martini
Dirigente Medico
Dott. Mariano B. Crocco
Dirigente Medico
D.ssa Claudia Guaraldi
Dirigente Medico
D.ssa Claudia Brigantini
Dirigente Medico
D.ssa Simona Sebastiani
Dirigente Medico
Dott. Massimo Segato
Numeri telefonici di riferimento Ostetricia e Ginecologia
Capo sala
Coordinatore Ostetrico
Liste di attesa
AFD Ipponi M. Teresa
0445-484112
Bianchini Guido
0445-484141
(ore 8.00-13.00)
0445-484112
Reparto
0445-484701
Sala parto
0445-484141
a cura di Ipponi Maria Teresa – Sella Stefania
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OSTETRICIA E GINECOLOGIA
Vengono eseguiti interventi di chirurgia ginecologica per patologia benigna e
maligna dell’apparato genitale femminile sia in regime di ricovero ordinario che
in Day Surgery a seconda della patologia da trattare.
In regime di ricovero ordinario si effettuano prevalentemente
interventi:
•
•
•
•
•
•
•
•
i seguenti
Isterectomia (laparoscopiche, per via vaginale e laparotomiche)
Chirurgia oncologica laparoscopica e laparotomica
Chirurgia dell’incontinenza urinaria e del prolasso genitale (disfunzioni
del pavimento pelvico)
Chirurgia laparoscopica dell’endometriosi e delle altre patologie
ginecologiche benigne (miomi, cisti ovariche)
Chirurgia laparotomia delle patologie ginecologiche benigne
Laparoscopie diagnostiche (sterilità)
Tagli cesarei
Altri interventi ostetrici (cerchiaggio cervicale)
Fibromatosi uterina
Vengono trattate in regime di Day Surgery tutte le patologia che consentono
ricoveri brevi senza diminuzione di sicurezza per la paziente.
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I principali interventi eseguiti sono:
Revisione cavità uterina (aborto, metrorragia)
Resettoscopie
Laparoscopie per sterilizzazione tubarica
Diatermocoagulazione per condilomatosi o per patologie displastiche
della cervice
Visita ginecologica
La paziente accede al servizio a seguito di visita del medico specialista, visita
che può essere effettuata in regime ambulatoriale divisionale, di libera
professione o presso il pronto soccorso ginecologico; nel caso in cui si renda
necessario l’intervento chirurgico la paziente viene posta in lista d’attesa in
base alla priorità assegnata dal medico.
Nel caso in cui il medico ritenga l’intervento urgente, la paziente viene inviata
direttamente in reparto e ricoverata.
Per gli interventi che necessitano di anestesia epidurale,
generale o
sedazione le paziente vengono convocate precedentemente per gli
accertamenti pre-operatori.
Per gli interventi eseguibili in anestesia locale, la paziente viene convocata dal
servizio e si presenta direttamente il giorno previsto per l’intervento portando
con sé la documentazione necessaria.
Interventi ginecologici in regime di ricovero ordinario
Indicazioni alla isterectomia sono:
-
Fibromatosi uterina
-
menometrorragie recidivanti che non rispondono alla terapia medica,
con persistente stato di anemia
-
Prolasso utero-vaginale
-
Patologia maligna dell’apparato genitale
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Isterectomia vaginale o colpoisterectomia
Il cedimento delle strutture di supporto dell'apparato genitale femminile
comporta una serie di problemi, che inficiano la qualità di vita della donna.
Infatti, causa disagio quando la donna cammina, si siede o durante i rapporti
sessuali, inoltre il prolasso interferisce con la funzione della vescica e del retto,
comportando nel primo caso incontinenza urinaria, difficoltà alla minzione ed
infezioni urinarie ricorrenti, e nel secondo caso alterazione dell'alvo, come
stipsi cronica.
Il prolasso uterovaginale (isterocele) è la discesa verso il basso dell'utero e
spesso anche della vescica (cistocele) e del retto (rettocele). A seconda
dell'entità della discesa del viscere si distinguono tre gradi di prolasso: 1°
grado; quando l'organo è ancora contenuto nel canale vaginale; 2° grado,
quando affiora all'introito vaginale; 3° grado, qua ndo sporge al di fuori
dell'introito.
La colpoisterectomia consiste nell’asportazione dell’utero per via vaginale
associando, quando richiesto, la correzione del cistocele o del rettocele.
Rispetto alla via laparotomica presenta minor morbosità e riduce la degenza
ospedaliera.
Isterectomia laparoscopica
Nei casi in cui la patologia uterina non presenti prolasso si usa la tecnica
laparoscopica che presenta indubbi vantaggi per la paziente (minor dolore
post-operatorio, pronta ripresa della funzione intestinale con dimissione
precoce).
La laparoscopia è una tecnica che permette di “vedere” all’interno dell’addome
attraverso uno strumento chiamato laparoscopio. Questo è un tubo rigido e
sottile dotato di fibre ottiche, attraverso le quali viaggia la luce, che viene
introdotto nell’addome mediante piccole incisioni: una livello dell’ombelico e
altre due o tre a livello addominale (a seconda della diagnosi e del tipo di
intervento proposto).
Nei casi in cui è indicato (es. pazienti in menopausa) viene eseguita anche
l’annessiectomia bilaterale.
Laparoscopie operative
Endometriosi
E’ una patologia cronica originata dalla presenza anomala del tessuto
endometriale in altri organi quali: ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino; la
presenza di questo tessuto in sede anomala, provocando sanguinamenti
interni determina uno stato di infiammazione cronica con formazione di tessuto
cicatriziale, aderenze ed infertilità.
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L’endometriosi è spesso dolorosa con sintomi caratteristici: dolore pelvico
cronico, dolore ovarico intermestruale, dolore all’evacuazione, dolore durante il
rapporto sessuale (dispareunia), infertilità, stitichezza o diarrea. Inoltre si
possono manifestare dismenorrea, menorragie.
L’esame diagnostico è la laparoscopia, che permette inoltre di trattare la
malattia, ma l’endometriosi può essere fortemente sospettata dopo esecuzione
di visita ginecologica, ecografia tranvaginale e alterazione del dosaggio del
Ca125 in presenza dei sintomi sovraesposti.
Nei casi di piccoli focolai endometriosici si procederà alla semplice
diatermocoagulazione, in altri casi potrà essere necessario liberare gli organi
pelvici da aderenze spesso tenaci o l’asportazione di cisti ovariche di tipo
endometriosico, fino a giungere talvolta all’asportazione dell’ovaio in toto.
Miomi uterini
I miomi uterini sono le neoformazioni benigne più frequentemente riscontrate
nella patologia ginecologica. Si rileva un aumento della loro incidenza fino alla
menopausa. L’eziologia dei miomi resta finora oscura, sembrano originare da
una singola cellula miometriale, la loro composizione può essere varia:
muscolatura liscia, elementi fibrosi. I miomi possono essere unici o multipli,
variamente localizzati nell’utero e di diversa grandezza. I fibromi possiedono
potenziale di crescita differente da caso a caso, alcuni tendono a crescere
molto lentamente, altri si sviluppano rapidamente ed in poco tempo
raggiungono notevoli dimensioni. Nel 50% delle pazienti è asintomatico, negli
altri casi può causare metrorragie o menometrorragie con conseguente
anemia e dolore pelvico. I miomi di piccola entità vanno monitorati nel tempo
con controlli ecografici, mentre i miomi più importanti prevedono un trattamento
chirurgico conservativo o radicale a seconda dei casi: miomectomia o
isterectomia in laparoscopia.
TOT
Trans Otturatory Tape
L’incontinenza urinaria è la perdita involontaria di urina attraverso l’uretra.
Colpisce più frequentemente il sesso femminile, provocando un disagio fisico e
psicologico. L’incontinenza può essere legata a problemi che insorgono a
livello della vescica o dell’uretra. Esistono diversi tipi di incontinenza:
- incontinenza da sforzo: si manifesta in occasione di uno sforzo fisico
- incontinenza da urgenza: si manifesta con improvviso ed incontrollabile
stimolo ad urinare
- incontinenza mista: è la situazione in cui si presentano entrambi i
sintomi.
Per la diagnosi è necessario eseguire le prove urodinamiche.
Si può ovviare in parte a tale problema modificando lo stile di vita e attuando
una riabilitazione della muscolatura pelvica.
Il trattamento dell’incontinenza da urgenza è farmacologico.
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Nei casi più importanti di incontinenza da sforzo dovuta ad ipermobilità uretrale
è necessario l’intervento chirurgico di TOT.
Questo si esegue tramite la sospensione trans-otturatoria dell’uretra per
mezzo di una striscia di polipropilene di circa 1 cm di larghezza, che viene fatta
passare bilateralmente attraverso i due forami otturatori e posizionata al disotto
dell’uretra senza tensione (tension free) attraverso una minima incisione
vaginale.
L’intervento prevede una degenza breve (due giorni) e minimi disagi per la
paziente.
TAGLIO CESAREO
E’ il più frequente intervento ostetrico che si esegue in regime di ricovero
ordinario, quando viene eseguito come intervento programmato. Il taglio
cesareo e’ un intervento chirurgico che permette di estrarre il feto tramite
incisioni chirurgiche praticate sull’addome quando il parto per via vaginale è
controindicato per la madre o per il feto. Diverse sono le indicazioni per un
taglio cesareo, fra le più frequenti : pregresso taglio cesareo, presentazione
podalica del feto o anomala, placenta previa, gravidanza gemellare ad
esempio. Il cesareo deve avere un’indicazione da parte del medico ginecologo
che visita la paziente in ambulatorio, la gravida esegue gli accertamenti
preoperatori intorno alla 36° settimana ed il TC vi ene programmato in genere
dalla Capo Ostetrica in accordo con la Caposala della Ginecologia intorno alla
39° settimana, salvo altra indicazione medica.
La degenza media è di 4 giorni, in prima giornata viene mantenuto il catetere
vescicale e si instaura una terapia analgesica al bisogno e la ripresa della
paziente è in genere pronta.
I più frequenti interventi eseguiti in regime di Day Surgery sono: la resttoscopia
e la revisione di cavità uterina.
RESETTOSCOPIA
L’isteroscopia operativa o resettoscopia
è una procedura chirurgia
minimamente invasiva che consente di risolvere patologie della cervice e della
cavità uterina per via endoscopica. Si utilizzano ottiche di piccole dimensioni
introdotte all’interno dell’utero, attraverso cui si impiegano strumenti chirurgici
ed elettrici miniaturizzati. Le ottiche sono collegate a una mini telecamera e ad
una fonte luminosa che permettono di operare mediante monitor. Permette di
eseguire interventi quali: asportazione di polipi, fibromi, correzioni di
malformazioni uterine (setti), sinechie ed asportazione di corpi estranei (IUD).
Questo intervento si esegue in regime di Day Surgery che prevede il ricovero
di una giornata. Dopo la resettoscopia la paziente può presentare piccole
perdite di sangue e lievi dolori addominali.
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REVISIONE CAVITA’ UTERINA
E’ un intervento che permette di prelevare dall’utero frammenti di endometrio
mediante appositi strumenti. Il prelievo di tessuto uterino può essere eseguito
per determinare la causa di perdita di sangue anomalo dalla vagina, ma anche
in caso di mestruazioni abbondanti, prolungate o irregolari. Può essere
curativo, per far cessare una metrorragia e/o diagnostico per determinare
tramite il prelievo la causa del sanguinamento anomalo. Un altro motivo per
effettuare l’esame è quello di stabilire le possibili cause della sterilità,associato
all’isteroscopia, per verificare con la biopsia dell’endometrio che vi sia
concordanza fra il ciclo ovarico e le modificazioni cui il tessuto uterino va
incontro sotto l’effetto degli ormoni.
L’intervento ha una durata di circa dieci-quindici minuti e di regola viene
effettuato in anestesia generale. Questo esame viene eseguito in regime di
Day Surgery programmato o d’urgenza.
Il raschiamento dell’utero può essere effettuato dopo aborto incompleto o
ritenuto, o parto. Se il medico lo ritiene necessario viene inviato il materiale
abortivo al Centro Toma per indagini citogenetiche in caso di aborti ripetuti. La
Revisione di cavità uterina può essere seguito da piccole perdite di sangue e
lievi dolori addominali che possono durare un paio di giorni.
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BIBLIOGRAFIA
Tesi di laurea in infermieristica 2002-2003: “Day Surgery
ortopedico: indagine su rapporto struttura-paziente” .
Tesi di laurea in infermieristica 2003-2004: “La Carta Servizi come
strumento essenziale per il miglioramento della qualità in una Day
Surgery. Il ruolo dell’infermiere” .
Linee guida per la regolamentazione delle attività chirurgiche
effettuabili in regime ambulatoriale ed in regime di Chirurgia di
giorno (Day Surgery ) a cura del Gruppo di Studio Regionale DRG
– Dipartimento dei Servizi Sociali.
Deliberazione del Direttore Generale ULSS 5 n° 47 5 del 10.04.97
avente per oggetto l’attivazione del Day-Surgery
presso
l’Ospedale di Valdagno.
Linee guida per la regolamentazione delle attività chirurgiche
effettuabili in regime ambulatoriale ed in regime di chirurgia di
giorno emesse dalla Regione Veneto il 05-10-96.
Circolare ULSS 5 n° 1221 del 13.10.96 avente per o ggetto “Invio
regolamento dell’ ospedalizzazione diurna”.
Disposizioni della Regione Veneto, prot. n° 1648/2 055 del
23.07.96, adottate dall’ ULSS 5 il 01.08.96 e riconfermate con
circolare interna dell’ ULSS 5 datata 26.11.96 n° 1 843
relativamente alle prestazioni specialistiche pre-operatorie.
Deliberazione del Direttore Generale dell’ULSS 5 n° 1201 del
27.08.96 avente per oggetto l’attivazione del servizio di DayHospital nei presidi ospedalieri dell’ ULSS 5 inviata ai Primari con
lettera del Dirigente Medico datata 05.09.96, prot. n° 1329
Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n° 5272 del
29.12.78 con oggetto
“Legge regionale 39/93. Indirizzi per la regolamentazione delle
attività effettuabili in regime di ricovero diurno (Day-Hospital Day-Surgery).
Bollettino Ufficiale della Regione Veneto 29.10.96 n° 96.
Opuscolo “Chirurgia di un giorno” –
Realizzato
dall’ U.O.A. Chirurgia di Valdagno
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