il credente: un discepolo - Chiesa Cristiana Evangelica Il Libro della

Chiesa Cristiana Evangelica “Il Libro della Vita”
CORSO DI DISCEPOLATO
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IL CREDENTE: UN DISCEPOLO
LUCA 6:40
“Un discepolo non è più grande del maestro; ma ogni discepolo ben
preparato sarà come il suo maestro”
Il termine “discepolo” viene usato nei quattro Vangeli per descrivere la
relazione con Cristo e i Suoi discepoli e significa “istruito, addestrato”.
MATTEO 10:22 “Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà
perseverato sino alla fine sarà salvato” ci dice che nessuno può essere un vero
discepolo senza incontrare una qualche persecuzione personale.
GIOVANNI 15:20 “Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo non è più
grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche
voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra”.
Essere discepoli, quindi, costa tutta la nostra vita!
Discepolo è qualcuno che vuole essere istruito, addestrato e disciplinato da
Gesù per diventare come Lui. Questo è il nostro fine ultimo.
Infatti il discepolato è strettamente connesso alla sottomissione a Dio e quindi
all'ubbidienza.
L’ubbedienza trasforma il credente in un discepolo, infatti, mentre impara ad
ubbidire, permette a Dio di trasformarlo e di aiutarlo a spogliarsi del proprio
“io” per acquisire l’immagine di Cristo.
COLOSSESI 3:10 “e vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in
conoscenza a immagine di colui che l'ha creato.”
La chiave della benedizione è sempre l’obbedienza.
1Pietro 1:22 “Avendo purificato le anime vostre con l'ubbidienza alla
verità mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna
simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore, perché siete
stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della
parola di Dio vivente e che dura in eterno.”
L’apostolo Pietro afferma che l’obbedienza alla Parola di Dio purifica le nostre
anime.
1Pietro 2:1 “Deposta dunque ogni malizia ed ogni inganno, le ipocrisie, le
invidie ed ogni maldicenza, 2 come bambini appena nati, desiderate
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ardentemente il puro latte della parola, affinché per suo mezzo cresciate”
Il discepolo è chiamato a crescere. Ci si deve liberare di tutte le attitudini
negative proprio come si fa con la spazzatura, affinché il puro latte della Parola
di Dio, che bisogna desiderare ardentemente, penetri nel nostro cuore.
Il vero discepolo deve arrendersi e dare tutta la vita al Maestro, in assoluta
sottomissione alla sua sovranità. La vecchia mentalità, le abitudini e i piaceri
del mondo devono essere sottomessi alle nuove regole del regno di Dio
(Matteo 5:1-7:29; Luca 6:20-49).
Le responsabilità del discepolo sono le seguenti:
GIOVANNI 8:31-32 “Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in
lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;
conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”
1. PERSEVERANZA nella Parola di Verità
Studiando la Parola ci renderemo conto delle cose che non sono vere (le bugie
di Satana, le eresie...), ma bisogna studiarla non in base alle proprie idee o
preconcetti , ma esattamente così com'è!
2. UBBIDIENZA alla Parola di verità
GIOVANNI 7:17 “Se uno vuol fare la volontà di lui, conoscerà se questa
dottrina è da Dio o se io parlo di mio”.
Dobbiamo investigare le Scritture sotto il controllo dello Spirito Santo
1 CORINZI 2:9-11 “Ma com'è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che
orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio
ha preparate per coloro che lo amano». 10 A noi Dio le ha rivelate per mezzo
dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11
Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo
che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio.”
Non solo, ma dobbiamo anche ubbidire a quello che la Parola dice. Ubbidire con
la mente 2 CORINZI 10:5 “e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la
conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente
a Cristo” e con il cuore ROMANI 6:17 “Ma sia ringraziato Dio perché eravate
schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma d'insegnamento
che vi è stata trasmessa”
Non è importante la frequenza con cui leggiamo la Bibbia, ma la
frequenza con cui la Bibbia si manifesta attraverso di noi!
La Bibbia è stata scritta per trasformarci e non solo per informarci!
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3. ESPERIENZA della Parola di verità
In parole povere: libertà! La libertà che la Parola eseguita porta nella nostra
vita.
Come si riconosce un vero discepolo di Gesù?
Dall'amore.
GIOVANNI 13:34 “Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli
altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri”
1 GIOVANNI 3:10;13-15 “In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del
diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama
suo fratello”; “Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. 14 Noi
sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi
non ama rimane nella morte. 15 Chiunque odia suo fratello è omicida; e voi
sapete che nessun omicida possiede in sé stesso la vita eterna”
1 GIOVANNI 4:20 “Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è
bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che
non ha visto”
1 GIOVANNI 2:10 “Chi ama suo fratello rimane nella luce e non c'è nulla in lui
che lo faccia inciampare”
1 GIOVANNI 4:7 “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio
e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio”
L'amore però deve essere visibile e non solo a parole.
1 Giovanni 3:16 “Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua
vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli”
Infatti l'amore è in grado di coprire una gran quantità di peccati (1 PIETRO 4:8
“Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l'amore copre
una gran quantità di peccati”) il chè non significa che si accettano dei
compromessi o debolezze, ma significa andare sopra i difetti dei fratelli.
L'amore si dimostra perfetto nell'unità. GIOVANNI 17:21-23 “che siano tutti
uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi:
affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che tu
hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me;
affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai
mandato, e che li ami come hai amato me.”
Il mondo si aspetta che i credenti riflettano lo stesso amore di Gesù.
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Il discepolo porta anche del frutto:
●
Frutto nella vita di preghiera (GIOVANNI 15:7 “Se dimorate in me e
le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà
fatto”) Solo se dimoriamo in Cristo e la Sua Parola dimora in noi la nostra
volontà sarà in armonia con la volontà di Dio perciò tutto ciò che
chiederemo ci sarò dato. Dio è glorificato da una vita di preghiera che
porta frutto. GIOVANNI 14:13 “e quello che chiederete nel mio nome, lo
farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio”.
●
Frutto nella vita personale (GIOVANNI 15:8 “In questo è glorificato il
Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli”) =
spiritualità GALATI 5:22-23 “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia,
pace,
pazienza,
benevolenza,
bontà,
fedeltà,
mansuetudine,
autocontrollo; contro queste cose non c'è legge”
–> AMORE/GIOIA/PACE –> sono la prova della nostra relazione/comunione
con Cristo
–> PAZIENZA/BENEVOLENZA/BONTA' –> hanno a che fare con il prossimo
–> FEDELTA'/MANSUETUDINE/AUTOCONTROLLO –> disciplina dell'io!
●
Frutto nella vita pratica (GIOVANNI 15:16 “Non siete voi che avete
scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che
chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia)
Portare frutto nella vita pratica ha a che fare con il servizio.