Attività didattica «La commissione etica: ricerca sulle cellule staminali» TEMPI: 1 ora e 45 minuti, lezione nell'ambito del corso “laboratorio didattico di biologia e scienze della vita” del 22 maggio 2014 CLASSE DI RIFERIMENTO: gruppo di 24 insegnanti frequentanti il percorso PAS OBIETTIVI ACQUISITI DALL'ALUNNO MEDIANTE L’ATTIVITÀ: utilizzare la strategia didattica “role play” per affrontare tematiche di attualità scientifica fornire spunti per un’azione didattica sulle scoperte fatte dalla ricerca sulle cellule staminali, in modo da fornire un adeguato supporto ai programmi scolastici su un tema di attualità. PREREQUISITI: - Differenziazione cellulare - Cellule staminali embrionali e adulte - Rapporto fra etica e scienza STRATEGIA DIDATTICA: role-play • Il role-play consiste nella simulazione di comportamenti ed atteggiamenti adottati generalmente nella vita reale. Questa tecnica ha l'obiettivo di far acquisire la capacità di impersonare un ruolo e di comprendere in profondità ciò che il ruolo richiede. Viene messo in atto un “incidente” e si dà agli alunni l’opportunità di riesaminare il proprio comportamento, di esercitarsi e sperimentare nuovi atteggiamenti, di enfatizzare differenti punti di vista. • Le caratteristiche di questa tecnica forniscono molteplici stimoli all’apprendimento attraverso l’imitazione e l’azione, attraverso l’osservazione del comportamento degli altri e i commenti ricevuti sul proprio, attraverso l’analisi dell’intero processo. • Gli studenti devono assumere i ruoli assegnati dall'insegnante e comportarsi come pensano che si comporterebbero realmente nella situazione data. Elementi fondamentali del role play: il docente deve mantenere l'azione dei partecipanti e la situazione scenica, anche sollecitando, suggerendo, facilitando l'azione fino al momento in cui gli studenti protagonisti non agiscono autonomamente si predispone una scena in cui partecipanti devono agire i partecipanti sono al centro dell'azione e devono recitare spontaneamente secondo l'ispirazione del momento il pubblico assume particolare importanza poiché il gruppo non funge da semplice osservatore, ma cerca di esaminare e di capire quanto avviene sulla scena FASI DI LAVORO FASE 1 – LANCIO EMOTIVO COGNITIVO [Tempo: 10 minuti] • L'attività di apprendimento viene introdotta mediante un brainstorming: “Che cos'è una cellula staminale?” Mentre un alunno raccoglie le idee alla lavagna, l'insegnante propone alcune immagini sull'argomento al fine di attivare la curiosità e/o le conoscenze/esperienze degli alunni sul tema dell’attività. FASE 2 – RIORGANIZZAZIONE DEI SAPERI [Tempo: 15 minuti] • Attraverso una presentazione ppt (allegato n.1) verranno affrontate le seguenti tematiche: - Cellule staminali embrionali e adulte - Applicazioni terapeutiche e prospettive di ricerca - La legislazione italiana ed europea sulle staminali Verranno fornite agli studenti indicazioni su siti web in cui è possibile trovare materiale didattico e informativo sul tema (vedi bibliografia e sitografia). FASE 3 – INIZIO [Tempo: 5 minuti] Tutti i partecipanti ricevono: • una copia del caso che verrà sottoposto alla discussione della commissione etica (allegato n. 2); • una carta del ruolo: nome del ruolo di fronte, argomentazione sul retro (modello stampato su carta spessa, piegato longitudinalmente e disposto davanti ad ogni partecipante) (allegato n. 3). Un alunno svolge il ruolo di presidente della Commissione Etica. • I banchi vengono disposti a «ferro di cavallo». Alla cattedra si siedono tre alunni che assumono il ruolo di esperti della commissione bioetica. L’insegnante svolge il ruolo di osservatore esterno. FASE 4 [Tempo: 5 minuti] • I partecipanti studiano il caso ricevuto e le argomentazioni che lo accompagnano. • S’immedesimano nel proprio ruolo e ne studiano le motivazioni. • Le carte che definiscono il ruolo di ciascuno devono essere disposte in vista davanti a ogni partecipante. FASE 5 [Tempo: 45 minuti] Il presidente della commissione • apre la seduta e saluta tutti i membri della commissione («alla mia destra la ricercatrice che lavora sulle cellule staminali, poi il professore di etica, seguito dal paziente che ha subito un infarto, ecc.»); • prende in considerazione il caso in studio e annuncia che in 40 minuti la commissione dovrà giungere all’emissione di un giudizio unanime sul caso. La discussione è aperta. • I membri della commissione discutono liberamente. Il presidente della commissione interviene, se necessario, per dare a tutti la possibilità di esprimersi. FASE 6 – CHIUSURA [Tempo: 20 minuti] • Quando i 40 minuti sono passati, il presidente della commissione interrompe la discussione. Un giudizio chiaro può essersi eventualmente formato, ma più probabilmente esiterà un’opinione condivisa dalla maggioranza che sarà diversa da quella di una minoranza. Oppure delle proposte concrete sono state formate per modificare il caso. Il presidente riassume brevemente la discussione. • Infine, il presidente chiede ai partecipanti di mettere da parte la carta che indica il ruolo rivestito, e di uscire dal proprio ruolo. • Si discute quello che ognuno ha provato nell’interpretare il proprio ruolo. In particolare sono interessanti i casi in cui i partecipanti non erano dello stesso avviso del personaggio che stavano interpretando, ed hanno dunque dovuto difendere dei valori che non gli appartenevano. • I partecipanti riflettono ora se, grazie alla discussione, - hanno acquisito nuove conoscenze, - alcuni argomenti ai quali non avevano mai pensato sono stati menzionati, - la discussione ha influenzato la loro opinione personale. - L’insegnante interviene formulando alcune domande stimolo (L’opinione opposta alla propria è più facile da capire dopo la discussione? È più facile trovare una soluzione comune prima o dopo la discussione?). DURATA TOTALE DELL’ATTIVITÀ: 1 ORA 45 MINUTI ALLEGATO n.1: ppt «cellule staminali» Cellule staminali Una definizione sono cellule non specializzate, dotate della singolare capacità di trasformarsi, a partire dall’embrione e per tutta la durata della vita di ogni individuo, nei circa 200 diversi tipi cellulari che formano l’organismo: neuroni, cellule della pelle, cellule muscolari, cellule dell’osso, cellule del fegato… Sono cellule il cui destino non è stato ancora deciso. … è come una cellula bambina che non ha ancora deciso cosa fare da grande. Per essere definita staminale, una cellula deve: essere capace di autorinnovarsi, e cioè di riprodursi un numero illimitato di volte mantenendo lo stato di cellula non specializzata. potenzialmente in grado di dare origine, per mezzo del differenziamento, ad uno o più tipi cellulari (“potenza”). La capacità di autorinnovarsi Una cellula staminale ha più di un modo di dividersi e la scelta dipende dal contesto in cui opera. DIVISIONE SIMMETRICA E DIVISIONE ASIMMMETRICA da una cellula staminale originano due cellule staminali una delle due cellule resta staminale mentre l’altra inizia un processo di differenziazione, che attraverso diversi stadi di maturazione diventa “adulta”, (cellula somatica) Durante l’embriogenesi, per aumentare il numero di cellule che mantengono lo stato Frequente nella fase adulta, mantiene nel tempo la indifferenziato presenza di un numero costante di cellule indifferenziate e quindi in grado di rimpiazzare le cellule usurate di un tessuto. N.B. Alla fine dello sviluppo embrionale, l’organismo pluricellulare è costituito quasi del tutto da cellule differenziate che hanno smesso di proliferare. Quasi. Perché una piccola parte è rappresentata dalle cellule staminali, ossia cellule non specializzate che possono dividersi per periodi illimitati e che vivono nell’attesa di differenziarsi in un uno dei diversi tipi cellulari. La caratteristica delle cellule staminali è quella di poter entrare nella fase G0 del ciclo cellulare (stato di quiescenza a tempo indeterminato) e di uscirne, a seconda degli input che le stesse ricevono dall’ambiente circostante. La potenza = capacità di specializzarsi, di diventare cioè cellule di tessuti specifici con funzioni particolari Questa proprietà può essere presente a diversi livelli: il livello massimo è la totipotenza, per cui una singola cellula staminale può dare origine ad un intero organismo; i livelli intermedi sono detti pluripotenza e multipotenza, se la cellula può specializzarsi rispettivamente in tutti o in alcuni dei tipi di cellula che costituiscono l’organismo; il livello minimo è detto di unipotenza, per cui la cellula può trasformarsi in una sola specie cellulare tipica di un tessuto. La potenza delle cellule staminali diminuisce man mano che dallo zigote si passa all’organismo pluricellulare. Le cellule staminali possono essere classificate secondo la loro potenzialità di differenziamento. Individuiamo nell’organismo ognuna delle tipologie di cellule staminali indicate CELLULE STAMINALI TOTIPOTENTI Lo zigote è la cellula capostipite totipotente perché è capace di produrre qualsiasi tipo cellulare, inclusi gli annessi embrionali. Lo zigote e lo stadio a 8 cellule. Dopo la fecondazione della cellula uovo da parte dello spermatozoo si forma lo zigote. Nella specie umana, la prima divisione cellulare dello zigote avviene dopo circa 24 ore dalla fecondazione. Seguono le altre divisioni che portano l’embrione allo stadio a 4 e a 8 blastomeri. Fino a questo stadio le cellule staminali dell’embrione sono totipotenti, potendo dare origine ad un organismo intero se staccate dalle altre cellule. Quanto dura la totipotenza? La totipotenza non dura a lungo in seguito alle divisioni dello zigote, ma viene persa dopo lo stadio a otto cellule . In altre parole, se si separassero gli otto blastomeri che formano l’embrione in questa fase dello sviluppo potrebbero generarsi potenzialmente otto individui identici o gemelli monovulari . Superato questo momento, alla successiva divisione cellulare, si assiste alla formazione di un abbozzo sferico di 16 cellule (morula, nome dato all’embrione a questo stadio). Le cellule della morula non possono più dare origine ad un individuo completo se separate dal resto in quanto posseggono già destini in qualche modo segnati. Siamo intorno al 4° giorno dalla fecondazione. L’embrione allo stadio a 8 cellule. Le cellule dell’embrione fino allo stadio a 8 cellule sono totipotenti, potendo originare un individuo completo se separate le une dalle altre. CELLULE STAMINALI PLURIPOTENTI Dove si trovano? A circa una settimana dalla fecondazione, l’embrione si trova allo stadio di blastocisti. Le cellule del nodo embrionale della blastocisti sono staminali pluripotenti, poiché possono originare tutti i vari tipi di cellule specializzate, ma non sono più capaci di formare un organismo intero se prese singolarmente. strato di cellule esterno , servirà per l’impianto dell’embrione nella cavità uterina e per garantire l’assorbimento dei fattori nutritivi Darà origine all’embrione Le cellule staminali prelevate dalla blastocisti possono essere indotte a specializzarsi in diversi tipi di cellule somatiche mediante opportune condizioni e sostanze chiamate fattori di crescita. CELLULE STAMINALI MULTIPOTENTI sono in grado di specializzarsi unicamente in alcuni tipi di cellule (ad es. le cellule staminali cordonali, midollari, del sangue periferico, o cellule tessutospecifiche quali cellule epiteliali e cellule adipose) Esempio di multipotenza Il midollo osseo, un tessuto molle che si trova nell’interno cavo delle ossa, contiene le cellule staminali ematopoietiche. Queste cellule altro non sono che una riserva di cellule staminali da cui si generano quotidianamente milioni di cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi, e piastrine. Si tratta di cellule staminali multipotenti in quanto da una cellula staminale ematopoietica possono originarsi tutti i tipi di cellule del sangue o ematiche, ma non altri tipi cellulari CELLULE STAMINALI UNIPOTENTI possono specializzarsi in un solo tipo di cellula Si trovano solo nell’organismo adulto e costituiscono un serbatoio per i tessuti ad elevato ricambio come la pelle e l’intestino. Es. cellule staminali che formano lo strato più profondo dell’epidermide, detto strato basale o germinativo. Le cellule di questo strato si dividono continuamente, dando origine ad una cellula staminale unipotente e ad una cellula destinata a specializzarsi in una cellula della pelle. I diversi tipi di cellule staminali, classificate in base alla loro potenza cioè alla capacità di generare tessuti diversi. Zigote ed embrione (fino allo stadio a 8 cellule) Cellule staminali totipotenti Blastocisti (embrione a 1 settimana dalla fecondazione) Cellule staminali pluripotenti Cellule del cordone ombelicale e della placenta Cellule staminali multipotenti Individuo adulto Cellule staminali multipotenti e unipotenti Si possono usare le cellule staminali adulte per curare malattie? Sì, sono già impiegate per curare alcune malattie: le cellule staminali del sangue sono usate per curare leucemie e linfomi, le cellule staminali corneali vengono trapiantate per rimediare a danni della cornea, le cellule staminali della pelle vengono adoperate per curare i grandi ustionati. Inoltre le cellule staminali adulte sono in sperimentazione per un gran numero di altre malattie. Le speranze più grandi sono riposte nelle cellule staminali neurali e nelle cellule staminali mesenchimali, che sono in fase di sperimentazione per curare un gran numero di malattie. Quali cellule staminali vengono usate in terapia? Le cellule staminali adulte (come quelle del sangue) sono già usate in clinica da vari decenni. Hanno il vantaggio di poter essere estratte da individui adulti e di essere facilmente controllabili, laddove le staminali embrionali possono facilmente formare tumori o tessuti indesiderati. I loro limiti principali sono la quantità limitata e la scarsa versatilità. Le cellule staminali embrionali hanno grandi potenzialità, in quanto potrebbero essere usate per riparare qualsiasi tipo di danno. Sono però ancora relativamente poco conosciute, e la loro trasformazione in cellule specializzate è difficile da controllare. Inoltre, al contrario delle staminali adulte pongono problemi di tipo etico, potendo essere ottenute solo dalla distruzione di embrioni. L’utilizzo principale delle cellule staminali nella terapia medica è la ricostruzione o la cura di tessuti/organi danneggiati o mal funzionanti per cause genetiche. Medicina rigenerativa Le cellule staminali, da qualche decennio al centro della ricerca scientifica, hanno sollevato grandi speranze per le possibilità terapeutiche che sembrano dischiudere. Secondo molti scienziati queste cellule rappresentano il futuro della medicina, in quanto potrebbero permettere di curare malattie al momento incurabili. Allo stesso tempo, la ricerca sulle cellule staminali ha provocato un grande dibattito nella società perché il loro studio comporta in alcuni casi la distruzione di embrioni umani. Le cellule staminali embrionali e il problema etico Il Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) svolge sia funzioni di consulenza presso il Governo, il Parlamento e le altre istituzioni, sia funzioni di informazione nei confronti dell’opinione pubblica sui problemi etici emergenti con il progredire delle ricerche e delle applicazioni tecnologiche nell’ambito delle scienze della vita e della cura della salute. Il Comitato esprime le proprie indicazioni attraverso pareri, mozioni e risposte che vengono pubblicati, non appena approvati, sul sito. L’azione del CNB si svolge anche in un ambito sovra nazionale con regolari incontri con i Comitati etici europei e con i Comitati etici del mondo. In Italia non è legale utilizzare embrioni per la ricerca medica (legge n.40/2004) Si consente la ricerca clinica e sperimentale soltanto con finalità di tutela della salute e dello sviluppo dell’ embrione stesso Una sentenza della Corte di Giustizia europea depositata il 18 ottobre 2011 ha stabilito che non può essere brevettato, cioè utilizzato a scopo commerciale, qualsiasi processo, anche a scopo terapeutico, “che implichi l’estrazione di una cellula staminale da un embrione umano alla fase di blastocisti, e che quindi comporta la distruzione dell’embrione”. La Corte ha inoltre dichiarato che deve essere considerato embrione umano anche ogni cellula uovo in cui sia stato introdotto un nucleo di cellula umana adulta, vietando così di brevettare anche scoperte effettuate su embrioni prodotti mediante il processo della clonazione. La questione dunque si complica anche perché la portavoce della Commissione europea ha affermato che «l’embrione umano è un soggetto di diritto a qualsiasi stadio di sviluppo e questo concetto deve essere recepito da tutti i paesi dell’Unione». La sentenza della Corte europea – di cui hanno dato notizia le maggiori testate giornalistiche italiane – è stata accolta con entusiasmo da chi è contrario alla ricerca sulle cellule staminali embrionali ma con sconforto da chi è favorevole. Infatti, pur non vietando formalmente la ricerca sulle cellule staminali embrionali, questa sentenza impedisce di brevettarne i risultati, mettendo i ricercatori europei in condizione di svantaggio rispetto ai loro colleghi asiatici o statunitensi. Prime pagine di alcuni giornali che riportano la notizia sulla sentenza della Corte europea del 2011. ALLEGATO n.2: caso sottoposto alla discussione della commissione etica Nota: materiale didattico disponibile in rete http://www.gene-abc.ch/it/geni-e-etica/etica-e-cellule-staminali Caso numero 14-RZ: «Cellule staminali embrionali per il trattamento dei pazienti post infarto» Richiedente: Università di Musterhausen, dipartimento di medicina rigenerativa Progetto: isolamento di cellule staminali embrionali provenienti da dieci embrioni in eccesso. Il progetto di ricerca si basa sulla possibilità di produrre del tessuto cardiaco partendo da cellule staminali embrionali. Scopo: riuscire a coltivare del tessuto cardiaco partendo da cellule staminali umane. Scopo a lungo termine: trattamento di pazienti postinfarto e rigenerazione completa della funzionalità cardiaca. Importanza del progetto: il dipartimento di medicina rigenerativa dell’università è attivo da ormai numerosi anni nel campo del trattamento postinfarto. Dopo dieci anni di lavoro su cavie murine (topi), è ora il momento di lavorare allo sviluppo di tessuto umano. Negli ultimi anni, utilizzando cellule staminali murine, il gruppo di ricerca è riuscito a migliorare con successo la funzionalità cardiaca, e dunque a migliorare il trattamento postinfarto nei topi. Il gruppo di ricerca vorrebbe ora isolare e coltivare cellule staminali embrionali umane con lo scopo di rigenerare il tessuto cardiaco danneggiato. Provenienza degli embrioni: gli embrioni umani sono stati fecondati qualche giorno prima. Si tratta di embrioni in eccesso prodotti durante la fecondazione in vitro realizzata da alcune coppie residenti nella regione. Le coppie interessate hanno deciso spontaneamente di donare questi embrioni alla ricerca, e non riceveranno alcuna compensazione finanziaria. Durata/Finanziamenti: il progetto ha una durata prevista di cinque anni, e sarà finanziato per metà da fondi pubblici (università), e per metà da industrie farmaceutiche. ALLEGATO n.3: ruoli e argomentazioni Nota: materiale didattico disponibile in rete http://www.gene-abc.ch/it/geni-e-etica/etica-e-cellule-staminali Ruolo 1: Ricercatore su cellule staminali Ci sono molte buone ragioni per accettare questo progetto: • La ricerca sulle cellule staminali embrionali offre la possibilità di accrescere le nostre conoscenze sulle cellule umane. Queste cellule sono inoltre importanti per le terapie postinfarto, ma lo saranno anche per la cura di molte altre malattie. • Grazie ad un intenso lavoro preparativo sulle cellule murine, molte conoscenze sono già state acquisite. • Questo progetto ha uno scopo importante. • Questi progetti sono importanti per la ricerca nel nostro paese. Rifiutarli potrebbe spingere molti ottimi ricercatori a cercare lavoro all’estero. Inoltre, questo tipo di ricerca sarebbe dunque praticato in altri paesi, in cui l’origine degli embrioni utilizzati per l’isolamento delle cellule staminali non è rigidamente regolamentato. Ruolo 2: Paziente che ha subìto un infarto Ci sono delle buone ragioni pro e contro questo progetto: • In seguito ad un grave infarto sono diventato poco resistente alla fatica. Mi capita spesso di non potere andare a lavorare, e non posso più essere disponibile come prima per la mia famiglia. Aspetto speranzoso lo sviluppo di un trattamento efficace. • Posso immaginare molto bene di essere trattato con le cellule staminali. Si tratta di cellule isolate partendo da embrioni in eccesso che, ad ogni modo, non potranno mai svilupparsi. • Ho paura che le mie speranze di una nuova terapia siano deluse. • Penso che questa nuova terapia presenti anche dei rischi, perché non è stata ancora testata. Le cellule staminali hanno talvolta delle caratteristiche simili alle cellule tumorali. Esse potrebbero, chissà, portare allo sviluppo di un cancro in seguito alla terapia postinfarto, oppure essere riconosciute come estranee e quindi venire rigettate. Ruolo 3: Rappresentante del farmaco Ci sono molte buone ragioni per accettare questo progetto: • Ogni anno le ospedalizzazioni per problemi cardiaci sono molto numerose: le malattie cardiache sono tra quelle più spesso diagnosticate. Di conseguenza, esiste il reale bisogno di sviluppare nuove terapie più efficaci. • Come dimostrato dai risultati ottenuti nel corso delle sperimentazioni animali, si tratta di un progetto promettente. • Da un punto di vista economico, un’efficace terapia postinfarto è molto positiva. • La collaborazione tra l’università e l’industria farmaceutica che promuove questo progetto deve essere accolta molto bene. È proprio grazie a questo che un progetto del genere può avere luogo nel nostro paese, e quindi essere ora valutato da questa commissione etica. Ruolo 4: Protettore della vita Ci sono molte ragioni importanti per bocciare questo progetto: • Questi dieci embrioni rappresentano degli esseri umani in crescita, non abbiamo il diritto di ucciderli! • Tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, anche se hanno solo qualche giorno di vita! • Anche se sono in eccesso e non fanno più parte di un progetto familiare, gli embrioni non devono essere utilizzati per qualcosa di totalmente differente. • Se questo progetto fosse accettato, degli esseri umani in fase di sviluppo saranno trasformati in materiale per la ricerca. Questo avrà delle conseguenze molto negative sul nostro concetto di vita. • Quando sarà reso pubblico che la nostra università lavora su degli embrioni umani, la nostra immagine pubblica subirà un danno. Ruolo 5: Tecnico di laboratorio Ci sono delle buone ragioni pro e contro questo progetto: • Il progetto sembra appassionante. Sicuramente è interessante avere la possibilità di lavorare su un progetto pilota di questo genere. • I tecnici di laboratorio sono dei membri del gruppo di ricerca. Che cosa accadrebbe se alcuni di loro avessero problemi a lavorare su degli embrioni umani, al posto di quelli murini? Perderanno il lavoro? • Si tratta unicamente di dieci embrioni come materiale scientifico di partenza. Così poco materiale mette molta pressione sui tecnici di laboratorio. In caso di errori tutto sarebbe compromesso. Al contrario, lavorando su cellule murine in caso di errore si possono facilmente ottenere nuovi topi. Purtroppo lavorando sull’uomo questo non sarebbe possibile. Non so se sarei capace di lavorare in queste condizioni. Ruolo 6: Padre/madre aventi un bambino ottenuto per fecondazione in vitro Ci sono delle ragioni importanti per bocciare questo progetto: • Mio figlio viene da una fecondazione in vitro. Questo significa che anche lui, una volta, è stato un piccolo ammasso di cellule in laboratorio. Già in quel momento io lo amavo. Fare della ricerca scientifica su un bambino come lui è impossibile! • L’incapacità a procreare è una situazione difficile per una coppia. Per questo è un bene che la fecondazione in vitro esista. Purtroppo talvolta si producono embrioni in eccesso, che devono però poter morire degnamente. • Ho paura che i ricercatori o i medici mettano i genitori sotto pressione per far loro donare gli embrioni in eccesso alla ricerca. • Se questo progetto fosse accettato, la ricerca sulle cellule staminali embrionali verrà stimolata. Ruolo 7: Specialista in etica I Ci sono delle ragioni importanti per bocciare questo progetto: • È eticamente accettabile di voler curare e guarire dalle malattie, e questo è valido anche nel caso dell’infarto. Ma questo non vuole dire a qualsiasi costo! • Approfittare della vita abortita è chiaramente un prezzo troppo alto. Esistono delle alternative (operazioni, medicine, eccetera). • Tutti gli esseri umani, anche un piccolo embrione in crescita, hanno il diritto alla dignità ed alla protezione. • I bambini concepiti in laboratorio non sono «stati fatti», ma crescono e vivono. È vero che gli embrioni moriranno comunque, ma ucciderli per il bene della ricerca trovo sia pretenzioso. Ruolo 8: Specialista in etica II Ci sono delle buone ragioni per accettare questo progetto: • Per quanto possibile, siamo tenuti a non produrre embrioni in eccesso. Tuttavia, per superare delle complicazioni, alcuni embrioni in eccesso vengono prodotti: dovrebbero essere utilizzati per un buon fine. • Questo caso tratta un soggetto delicato. Non è dunque più giudizioso di condurre progetti del genere da noi, dove gli standard etici sono elevati? • Gli embrioni a uno stadio così precoce non soffrono. I pazienti, invece, sì. Con l’obiettivo di ridurre la sofferenza nel suo insieme un progetto come questo dovrebbe essere accettato. • Si tratta solo di dieci embrioni in eccesso, contro un numero molto elevato di pazienti che hanno subìto un infarto. Orientarsi nel senso di un aiuto terapeutico è un dovere etico! Ruolo 9: Medico (con proprio ambulatorio) Ci sono delle buone ragioni pro e contro questo progetto: • In ambulatorio ricevo dei pazienti che hanno subìto un infarto, il loro stato di salute è molto deteriorato. Mi piacerebbe sinceramente poter loro proporre un aiuto e un trattamento terapeutico più efficace. • Questa nuova terapia è portatrice di grandi rivalità e di rischi nuovi. • L’attenzione dei mass media per la ricerca sulle cellule staminali suscita grandi aspettative in molti pazienti. Purtroppo molti tra loro saranno delusi perché la ricerca è ancora lontana dall’applicazione ospedaliera. Occorre pertanto dire chiaramente che per il momento si parla solo di ricerca fondamentale, e che i pazienti dovranno ancora aspettare molto tempo per poterne beneficiare! Ruolo 10: Assicuratore assistenza sanitaria Ci sono delle buone ragioni pro e contro questo progetto: • Dal punto di vista delle casse di assistenza sanitaria è sensato trattare i pazienti in modo efficace, al fine di ridurre i giorni di malattia. • Questo nuovo metodo diminuisce anche i costi dei trattamenti medici a lungo termine. • Questo nuovo metodo presenta o no un gran numero di rischi, oltre che costi elevati dovuti agli effetti secondari? • Esiste poi il rischio che la prevenzione dell’infarto sia trascurata, in quanto ad ogni modo l’infarto sarà presto guaribile. Il che sarebbe completamente sbagliato! Ruolo 11: Medico che pratica la medicina alternativa Ci sono delle ragioni importanti per bocciare questo progetto: • Questo progetto di medicina d’avanguardia si dirige assolutamente nella direzione sbagliata. È molto più importante rinforzare la salute di ciascuno attraverso uno stile di vita rispettoso degli altri e dell’ambiente, e con meno stress! • Con il denaro investito in una medicina d’avanguardia come questa, si potrebbero ottenere risultati molto migliori attraverso la medicina alternativa; • Non è eticamente accettabile di dirigersi qui da noi verso una costosa medicina d’avanguardia, quando, nel resto del mondo, milioni di esseri umani muoiono per malattie facilmente curabili. Ruolo 12: Rappresentante dell’economia Ci sono delle buone ragioni per accettare questo progetto: • Il dipartimento di medicina rigenerativa dell’università gioca oggi un ruolo di primo piano nel suo dominio di ricerca. È nostro dovere sostenere una ricerca così florida. • La ricerca d’avanguardia è importante per la nostra economia. Se il progetto sarà coronato dal successo, altri seguiranno portando quindi nuovi posti di lavoro. • La collaborazione con l’industria farmaceutica è molto importante. In questo modo giovani ricercatori potranno più facilmente stabilire un primo contatto con l’industria. • Se questo metodo si rivelasse efficace, esso porterà alla riduzione degli enormi costi legati alla sanità, ed eviterà gli incidenti legati a questa malattia sul posto di lavoro. Ruolo 13: Uomo o donna in possesso di embrioni in eccesso Ci sono delle buone ragioni per accettare questo progetto: • Grazie alla fecondazione in vitro ho oggi la fortuna di avere i miei figli. Questo è stato reso possibile grazie e dei progetti di ricerca precedenti. Per continuare a sviluppare nuovi metodi proficui in medicina sono necessari progetti come questo. • Producendo degli embrioni in eccesso, io manifesto la mia riconoscenza verso la ricerca medica, per avermi dato dei bambini in buona salute. • Per me è un sollievo sapere che i miei embrioni in eccesso sono utilizzati per una buona causa. Ruolo 14: Infermiere che lavora in terapia intensiva Ci sono delle buone ragioni pro e contro questo progetto: • Nel mio lavoro vedo spesso delle persone per le quali l’aiuto fornito attraverso i mezzi oggi disponibili arriva troppo tardi. Lo sviluppo di nuove terapie è dunque fortemente auspicabile. • Del resto, dovremmo riconoscere che purtroppo ogni essere umano deve morire. Se gli infarti saranno continuamente «riparati», i pazienti soffriranno comunque più tardi di altre malattie legate alla vecchiaia. Dove ci porterà questo? • Questi nuovi metodi sono veramente in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti? • Durante il periodo di prova questa terapia sarà solamente testata sui casi più gravi. Questi pazienti necessiteranno quindi di un’attenzione e di cure particolari, mentre noi siamo già confrontati a una grave mancanza di personale. Ruolo 15: Psicologo Ci sono delle ragioni importanti contro questo progetto: • Evidentemente anch’io sono coinvolto, in quanto parlo con delle persone che hanno perduto un parente vicino a causa di un infarto. La soluzione a questa sofferenza però non può provocare la morte di embrioni umani! • La morte di un embrione rende ugualmente tristi. Credo che la ricerca che utilizza degli embrioni sollevi una problematica emozionale che tocca un gran numero di persone. • L’embrione è un essere vivente tenero e fragile. In quanto psicologo sono a favore della protezione dei più deboli. Devo pertanto promuovere un’attitudine chiara che vada nel senso della protezione dei più piccoli e delle persone in pericolo. Come posso essere dunque a favore di un progetto di ricerca che utilizza degli embrioni? Ruolo 16: Politico locale Ci sono delle buone ragioni pro e contro questo progetto: • Per l’economia della regione una ricerca d’avanguardia di questo tipo sarà un’importante spinta. • Dall’altro lato, si tratta di una questione etica molto delicata, e non sono sicuro che la nostra regione sia di mentalità aperta al punto di accettare questo progetto. • Con questo tipo di ricerca si mettono le mani su qualcosa di completamente nuovo. Per questo ci si troverà sicuramente di fronte a una forte opposizione, e ad un lavoro amministrativo imponente. • Temo una ricerca di questo genere possa danneggiare la reputazione della nostra regione. Ruolo 17: Infermiere a domicilio I Ci sono delle buone ragioni pro e contro questo progetto: • Per l’economia della regione una ricerca d’avanguardia di questo tipo sarà un’importante spinta. • Dall’altro lato, si tratta di una questione etica molto delicata, e non sono sicuro che la nostra regione sia di mentalità aperta al punto di accettare questo progetto. • Con questo tipo di ricerca si mettono le mani su qualcosa di completamente nuovo. Per questo ci si troverà sicuramente di fronte a una forte opposizione, e ad un lavoro amministrativo imponente. • Temo una ricerca di questo genere possa danneggiare la reputazione della nostra regione. Ruolo 18: Infermiere a domicilio II Ci sono delle ragioni particolari contro questo progetto: • Quando vedo dei pazienti postinfarto a casa loro, non posso non notare che stanno male. Spero fortemente che dei trattamenti efficaci siano presto disponibili. • Ciononostante, penso che il trattamento a partire da cellule staminali porti a nuove complicazioni. • Una «medicina di sostituzione» come questa mi fa paura. Ritengo normale che il corpo umano invecchi e che si deteriori. Che senso ha allora l’utilizzo di cellule staminali embrionali nelle persone anziane? • Io non investirei dei soldi in questo tipo di ricerca d’avanguardia, che presenta molte incertezze, ma piuttosto investirei per migliorare l’assistenza sociale. Questo sì che migliorerebbe la qualità della vita! BIBLIOGRAFIA Istituto Superiore di Sanità “Le cellule staminali: spunti per un’azione didattica.” Ann Zeuner, Elisabetta Palio 2011, iii, 87 p., Dispense per la scuola 11/1 Questa pubblicazione ha l’obiettivo di raccontare in maniera accessibile e stimolante le scoperte fatte dalla ricerca sulle cellule staminali, in modo da fornire un adeguato supporto ai programmi scolastici su un tema di scottante attualità. Cellule staminali embrionali, adulte, tumorali e altre ancora, le terapie con le cellule staminali, il dibattito etico, la ricerca in Italia: tutti i temi affrontati nel libro sono corredati da approfondimenti e immagini, per trasmettere un’informazione chiara ed aggiornata. Il libro è arricchito dal racconto di un’insegnante che ha partecipato al progetto “Il lungo ed affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali” dello European Molecular Biology Laboratory, e da alcune splendide opere artistiche prodotte dagli studenti SITOGRAFIA - Video sui concetti fondamentali legati alle cellule staminali e al loro utilizzo: http://eurostemcell.org/films/a-stem-cell-story/Italian - Sito web che propone il gioco di ruolo “ricerca sulle cellule staminali” http://www.geneabc.ch/fileadmin/user_upload/arbeitsblaetter/Arbeitsblaetter_neu/2_I_Gioco_di_ruolo_sulle_cellule_staminali.pdf - Video “Staminali embrionali tra etica e legge”. Intervista a Elena Cattaneo http://aulascienze.scuola.zanichelli.it/interviste/2013/10/08/staminali-embrionali-tra-etica-e-legge-intervista-a-elenacattaneo/ - Dossier sulle principali nozioni che riguardano le cellule staminali http://www.torinoscienza.it/dossier/cellule_staminali_cosa_sono_e_perche_sono_ interessanti_3799 - Sito web che propone un gioco sulle cellule staminali http://www.torinoscienza.it/giochi/queste_pazze_cellule_staminali_5043 - Parere del Comitato nazionale per la bioetica sull'impiego terapeutico delle cellule staminali http://www.palazzochigi.it/bioetica/pareri_abstract/abstract_cellule_staminali3.pdf - Sito web che approfondisce aspetti biologici ed etici delle cellule staminali, proponendo alcune attività interattive http://www.bionetonline.org/italiano/content/sc_intro.htm