Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Sono sostanze a carattere basico derivate dall’ammoniaca per sostituzione degli idrogeni con derivati alchilici o arilici. Si distinguono in alifatiche ed aromatiche e a seconda del num di sostituenti, in primarie, secondarie e terziarie. Stato fisico Serie alifatica metil, dimetil e trimetilammina sono gas; termini successivi sono liquidi (trietilammina p.e. 88.8°C, tri-n-propilammina p.e.155-8°C); quelli superiori sono solidi (tri-n-dodecilammina p.f. 15.5°C) Serie aromatica primi termini liquidi altobollenti (Anilina p.e. 182°C) i successivi sono solidi (N,N-difenilammina p.f.. 119-11°C; N,N-bis(2-naftilammina) p.f.172-3°C.) Solubilità Serie alifatica I primi termini sono solubili in H2O, quelli superiori sono immiscibili. Sono in genere solubili in Et2O. Serie aromatica sono tutti insolubili in H2O e solubili in Et2O. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Basicità Sono basi deboli RNH2+ H2O RNH3+ + OH- 𝐾𝑏 = 𝑅𝑁𝐻3+ 𝑂𝐻 − 𝑅𝑁𝐻2 La basicità delle ammine è legata alla particolare struttura dell’atomo di azoto che è piramidale come nella NH3 e possiede una coppia di elettroni libera ed è questa che ne determina le proprietà basiche e nucleofile. Il numero e la natura dei gruppi legati all’azoto sono molto importanti nel determinarne la basicità e la nucleofilia. Basicità: II > III > I Questo comportamento è dovuto al fatto che le ammine II, che dovrebbero avere una basicità intermedia tra le III e le I, quando vengono protonate in ambiente acquoso, subiscono una migliore solvatazione rispetto alle III. Questo a causa del loro minore ingombro sterico. Operando in solventi non acquosi si elimina il fenomeno della solvatazione e quindi i gruppi alchilici esercitano tutta la loro influenza e pertanto la scala di basicità, come teoricamente previsto, diventa: Basicità: III > II > I Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Basicità della serie aromatica La delocalizzazione del lone pair dell’N nell’anello aromatico rende le ammine aromatiche molto meno basiche di quelle alifatiche. La basicità diminuisce all’aumentare della sostituzione: ArNH2 > Ar2NH > Ar3N Anilina KB 4.2x10-10; difenilammina KB 7x10-14; trifenilammina neutra La presenza di sostituenti sull’anello influenza la basicità dell’anilina Sostituenti elettron-attrattori stabilizzano la base libera (miglior delocalizzazione del lone pair nell’anello) e riducono la basicità sfavorendo la protonazione dell’N amminico; Sostituenti elettron-donatori destabilizzano la base libera (peggior delocalizzazione del lone pair nell’anello) e aumentano la basicità favorendo la protonazione. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Riconoscimento 1. Ricerca del carattere basico 2. Reazioni con acido nitroso 3. Saggio delle carbilammine 4. Saggio con CS2 (ammine primarie e secondarie alifatiche) Separazione riconoscimento di ammine primarie, secondarie e terziarie 1. Metodo dell’acido nitroso 2. Metodo di Hinsberg Preparazione dei derivati cristallini Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Ricerca del carattere basico Ammine solubili in H2O si prepara una soluzione acquosa e si misura il pH con una cartina indicatrice; si osserva un pH basico in funzione dalla forza della base e dalla quantità di sostanza disciolta Ammine insolubili in H2O si prova la solubilità in HCl 2M Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Reazioni con acido nitroso La risposta a questo saggio consente di individuare il tipo di ammina, se è primaria, secondaria o terziaria, e contemporaneamente di distinguere tra alifatiche e aromatiche. L’ammina viene disciolta in HCl diluito in una provetta, e la soluzione viene raffreddata mediante bagno di ghiaccio. Vengono quindi addizionate 4-5 gocce di NaNO2 5% e si osservano le modifiche dopo l’aggiunta. 2 NaNO2 + 2 HCl → 2 NO+ + H2O + 2 NaCl Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Reazioni con acido nitroso: ammine alifatiche primarie Le ammine primarie alifatiche reagiscono con NaNO2 a freddo con formazione di un alcool primario e sviluppo di N2 (effervescenza). RCH2NH2 + NaNO2 + HCl → RCH2OH + N2↑ + 2 H2O + NaCl Possono dare interferenze: • amminoacidi (si forma un α-idrossiacido e N2↑) • Ammidi (si forma un acido e N2↑) • Idrazidi (si forma un isocianato e N2↑) Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Reazioni con acido nitroso: ammine aromatiche primarie Le ammine primarie aromatiche reagiscono con NaNO2 a freddo ma non si ha sviluppo di N2. Si formano sali di diazonio che possono essere riconosciuti con il saggio della copulazione. Diazotazione Copulazione Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Reazioni con acido nitroso: ammine alifatiche e aromatiche secondarie Le ammine alifatiche ed aromatiche secondarie formano le N-nitrosoammine, stabili, insolubili e gialle (si forma un intorbidimento o un precipitato giallo) Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Reazioni con acido nitroso: ammine alifatiche terziarie Non reagiscono con acido nitroso perché il doppietto dell’azoto terziario non è accessibile allo ione nitrosonio a causa del forte impedimento sterico. Perciò non si osserva alcuna modifica della sol acquosa dopo l’aggiunta di NaNO2. Reazioni con acido nitroso: ammine aromatiche terziarie Le ammine terziarie aromatiche subiscono SEA ad opera dello ione nitrosonio. Si formano i para-nitroso derivati delle ammine di partenza, di colore rosso-bruno in ambiente acido e verde in ambiente basico Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Riepilogo: Ammina+HCl+NaNO2 Soluzione limpida con sviluppo di gas incolore (N2) Ammina primaria alifatica. RCH2NH2 + HNO2 → RCH2OH + N2↑ + H2O Soluzione rimane limpida senza sviluppo di gas, per aggiunta di β-naftolo si forma il colorante azoico Ammina primaria aromatica. Se si separa un olio o un solido giallastro ammina secondaria Se non si osserva alcuna modifica della sol acquosa dopo l’aggiunta di NaNO2 Ammina terziaria alifatica. Se la soluzione assume una colorazione rossa e per aggiunta di NaOH ↓ verde Ammina terziaria aromatica. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Saggio delle carbilammine: ammine primarie Le ammine primarie (alifatiche ed aromatiche) in presenza di cloroformio in ambiente nettamente basico a caldo portano alla formazione di carbilammine (isonitrili) riconoscibili dal caratteristico odore agliaceo. La reazione procede attraverso la formazione di diclorocarbeni che agiscono da elettrofili reagendo con le ammine. Il saggio è estremamente sensibile e viene dato anche da tracce di ammine primarie presenti come impurezze. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Saggio con solfuro di carbonio (saggio dei senfoli): ammine primarie e secondarie alifatiche Le ammine alifatiche primarie reagiscono con CS2 a T ambiente per dare i corrispondenti alchil-ditiocarbammati. Questi reagiscono con Ag+ per dare i corrispondenti isosolfocianato (senfoli, odore di senape) e un precipitato di Ag2S (nero) ditiocarbammato Isosolfocianato (senfolo) Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Saggio con solfuro di carbonio Le ammine aromatiche primarie ed alcune secondarie reagiscono a caldo per formare le corrispondenti tiouree Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Ammine Separazione di ammine primarie, secondarie e terziarie A) Metodo di Hinsberg - Reazione con cloruro di p-toluensolfonile in ambiente alcalino a freddo (reazione di Schotten-Baumann) Ammine primarie para-toluensolfonammide primaria con proprietà acide, nell’ambiente di reazione è in forma anionica Ammine secondarie para-toluensolfonammide secondaria neutra Ammine terziarie -> -> Non reagiscono Rimane l’ammina terziaria con proprietà basiche Analisi strutturale Derivati cristallini di ammine primarie e secondarie: • Benzammidi • 3,5-dinitrobenzammidi, p- nitrobenzammidi • Acetammidi • Benzensolfonamidi e p-toluensolfonamidi • Ftalimidi e 3-nitroftalimidi • N-formilderivati • Uree e tiouree sostituite • 2,4-dinitrofenilderivati Analisi strutturale Derivati cristallini di ammine primarie e secondarie: Analisi strutturale Derivati cristallini di ammine terziarie: Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi Composti che contengono contemporaneamente il gruppo -NH2 e –COOH. Quando questi gruppi sono legati allo stesso carbonio (α) parliamo di α-amminoacidi costituenti delle proteine. Ad eccezione della glicina, il carbonio α è asimmetrico a.a. sono otticamente attivi. Gli a.a. della serie naturale sono a configurazione (L): hanno stereochimica assoluta correlata a quella della L-gliceraldeide. Secondo la nomenclatura IUPAC la serie naturale ha configurazione assoluta (S). Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi Allo stato solido ed in soluzione si trovano prevalentemente nella forma ionica dipolare. Elevata fusibilità, bassa volatilità, bassa solubilità. pKa1 acido carbossilico è compreso tra 1.8 e 2.5 più acidi dell’acido acetico (pKa= 4.76) pKa2 gruppo amminico compreso tra 9 e 9.8. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi Stato fisico Sono solidi cristallini bianchi, inodori, con punti di fusione superiori ai 200°C (non netti), fusione che si accompagna in genere a decomposizione. Solubilità Sono generalmente solubili in H2O ed insolubili in Et2O. Le soluzioni acquose hanno un elevato momento dipolare, dovuto al fatto che, ad un determinato valore di pH (punto isoelettrico), gli amminoacidi possono esistere in forma dipolare o zwitterionica. Sono composti anfoteri infatti anche qualora non fossero solubili in acqua, lo sono sia in acidi che in basi diluite. Il pH delle loro soluzioni acquose è neutro (6-7). Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi reattività Classe A (più reattivi) Aldeide o chetone Alcool Ammina primaria Ammide o immide Ammina secondaria Estere Acido carbossilico o anidride Acido solfonico Alogenuro alchilico fenolo Nitroderivato Ammina terziaria Alogenuro arilico Saggi di riconoscimento 1. 2. Saggi delle ammine alifatiche primarie Saggio con acido nitroso Saggio delle carbilammine Saggio con ninidrina Derivati cristallini Classe B (meno reattivi) Nitrile Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi Saggi di riconoscimento 1. Saggi delle ammine alifatiche primarie Saggio con acido nitroso Saggio delle carbilammine Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi Saggi di riconoscimento 2. Saggio con ninidrina (esclusivo degli α-aminoacidi). Si aggiunge la sostanza ad 1 ml di ninidrina e si scalda a fiamma diretta per qualche secondo, si ha in genere una colorazione azzurro-violetto, ma anche rosso intenso (nel caso degli a.a. basici) e giallo (per la prolina e l’idrossiprolina). Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi Saggi di riconoscimento 2. Saggio con ninidrina. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi la prolina non ha gruppi amminici primari e si comporta diversamente colorazione gialla O O H2O O H N OH OH COOH N - H2O OH + N - H2O O O O O OH - CO2 + N O O COOH O O OH giallo In ambiente debolmente alcalino le ammine alifatiche primarie reagiscono con la ninidrina in maniera simile agli a.a. O O H2O OH OH OH - H2O H H H N - H2O N H H O O O O R R R N O OH O O R H2N CH2 B - H O H2O O OH O O HO HO - H2O O NH N - H2O O O violetto O HO OH OH O OH R - RCHO H2N NH H OH O O Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi Derivati cristallini Ammidi: Benzammidi 3,5-dinitrobenzammidi p-Toluensolfonammidi Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Amminoacidi Derivati cristallini Idantoine: Per trattamento di un amminoacido con un isocianato si ottiene l’urea disostituita che può essere trasformata in derivati dell’idantoina. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Il gruppo funzionale di aldeidi e chetoni è rappresentato dal carbonile (C=O). Il carbonio del carbonile ha ibridazione sp2 e la struttura del gruppo è planare (la geometria trigonale-planare, correlata all’ibridazione sp2 dell’atomo di carbonio, fa sì che il gruppo carbonilico offra ampi spazi d’accesso per un reagente). Nelle aldeidi un gruppo carbonilico è legato ad un atomo di idrogeno e a non più di un radicale, secondo la formula generale: Nei chetoni, invece, il gruppo carbonilico è legato direttamente a due radicali, secondo la formula: Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Gli elettroni impegnati nel doppio legame uniscono due atomi con elettronegatività molto diversa per cui la nube elettronica π sarà attirata maggiormente dall’atomo di O (+elettronegativo) con conseguente polarizzazione del C=O. Tale polarizzazione parziale congiunta alla planarità del gruppo, che lo rende aggredibile sia sopra che sotto il piano della molecola, rende questa funzione particolarmente reattiva soprattutto nei confronti delle addizioni nucleofile. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi Stato fisico I primi due termini sono gassosi, da C3 a C10 sono liquidi e quelli superiori sono solidi. Le aldeidi rivelano odore pungente nei termini inferiori mentre i derivati con più di 9 atomi di carbonio sono utilizzati, per la loro gradevolezza, in profumeria. Nel caso delle aldeidi aromatiche i termini a basso PM sono liquidi con caratteristico odore di mandorle amare, quelli a PM più elevato sono solidi. Solubilità In funzione delle dimensioni della molecola: i primi due termini sono solubilissimi in H2O, da C3 a C4 la solubilità è ancora sufficientemente elevata per poi diminuire notevolmente con l’aumentare del PM. Le aldeidi aromatiche invece, a meno di altre funzioni idrofile nella molecola, sono pressoché insolubili in H2O, mentre sono solubili nei solventi organici come Et2O e CHCl3. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Chetoni Stato fisico I chetoni, meno tossici e aggressivi delle aldeidi, possiedono odore gradevole nei termini inferiori e medi e sgradevole in quelli superiori. I dieci termini alifatici sono liquidi volatili di odore gradevole. Da 12 atomi di C in su sono solidi. I derivati aromatici sono tutti solidi. Solubilità I primi 2 termini (acetone e metil-etilchetone) sono solubili in acqua, da 3 a 5 atomi di C la solubilità decresce e poi si annulla. Sono tutti solubili nei solventi organici (etere). I termini aromatici sono tutti insolubili in acqua e solubili in etere. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Chetoni Saggi di riconoscimento 1. Reattività verso addizione/eliminazione nucleofila al C carbonilico acido catalizzata base catalizzata 2. Reazione di ossidazione della funzione aldeidica Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggi di riconoscimento della funzione carbonilica Formazione delle ossime Saggio con 2,4-fenilidrazina Saggi di riconoscimento della funzione aldeidica Formazione di composti bisolfitici (anche per chetoni non stericamente ingombrati) Saggio di Fehling Saggio di Tollens Saggio di Angeli e Rimini Saggio con dimedone Saggi di riconoscimento della funzione chetonica Saggio dello iodoformio per i metilchetoni (Lieben) Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggi di riconoscimento della funzione carbonilica Formazione delle ossime. La reazione può essere catalizzata da sia da acidi che da basi Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggio con 2,4-dinitrofenilidrazina Si esegue il saggio in ambiente nettamente acido per evitare la precipitazione della 2,4dinitrofenilidrazina, gialla, che simulerebbe il precipitato di 2,4-dinitrofenilidrazone. Se il composto carbonilico è solubile in acqua si utilizza il reattivo in HCl 2N; se il composto carbonilico è insolubile in H2O si prepara una soluzione alcolica del composto da saggiare e si aggiunge una soluzione alcolica di solfato di 2,4dinitrofenilidrazine. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggio con sodio bisolfito (aldeidi e chetoni non ingombrati stericamente) Esecuzione del saggio: Soluzione da saggiare + soluzione di bisolfito + soluzione di salda d’amido e iodio. Lo ione bisolfito è in grado di ridurre lo iodio a ioduro: I2 + SO3= + H2O 2 I- + SO4= + 2 H+ Se è presente il composto carbonilico il colore blu-nero della soluzione rimane invariato perché il bisolfito reagisce preferenzialmente con il composto carbonilico piuttosto che con I2. Se il composto carbonilico è assente il bisolfito reagisce con I2 e la salda d’amido si decolora. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggio di Fehling (aldeidi) Particolarmente adatto per le aldeidi alifatiche, α-ossichetoni e zuccheri riducenti. Il reattivo si prepara al momento dell’uso mescolando volumi uguali di reattivo Fehling A (CuSO4.5H2O) e di Fehling B (tartrato di sodio e potassio - sale di Seignette). Si mescola il reattivo preparato con una soluzione acquosa dell’aldeide. Per riscaldamento il Cu2+ viene ridotto dall’aldeide a Cu+ che precipita come ossido di rame (Cu2O) rosso. RCHO + 2 Cu2+ + 5 OH- RCOOH + Cu2O + 3 H2O La presenza del sale di Seignette serve ad impedire la precipitazione di Cu(OH)2 perché complessa il Cu2+ Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggio di Tollens (saggio dello specchio d’argento) (aldeidi) Positivo per aldeidi solubili in H2O (zuccheri riducenti). Interferiscono le sostanze riducenti (amminofenoli, polifenoli) Anche questo sfrutta il potere riducente delle aldeidi. Esecuzione del saggio: si prepara in provetta il reattivo al momento dell’uso mescolando AgNO3 e NaOH 2M AgNO3 + NaOH AgOH↓ + NaNO3 Si aggiunge NH3 2M per disciogliere il precipitato di AgOH che si è formato. AgOH + 2 NH3 [Ag(NH3)2]OH Si aggiunge il composto in esame e si lascia a riposo per 10’ e poi si scalda a 50°C per 5’. In caso positivo si deposita uno strato di Ag metallico (specchio) sulle pareti della provetta 2 [Ag(NH3)2]OH + RCHO RCOONH4 + 2 Ag + 3 NH3 + H2O Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggio di Angeli e Rimini (aldeidi) Le aldeidi, in ambiente basico per reazione con N-idrossi-benzensolfonammide, formano il corrispondente acido idrossammico che può essere evidenziato in ambiente acido con FeCl3 (sviluppo di una colorazione rosso-violetta). Esecuzione del saggio: Una punta di spatola del composto in esame + 3-4 gocce di soluzione etanolica dell’acido benzensolfoidrossammico + 5 gocce di NaOH 2M . Si scalda per qualche minuto, si raffredda, si acidifica con HCl 2M e si aggiunge FeCl3. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggio con dimedone (aldeidi) Il dimedone in soluzione acquosa in presenza di aldeidi reagisce formando prodotti di condensazione (condensazione aldolica) insolubili (formazione di una sospensione lattescente e non di un vero e proprio precipitato). Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggio dello iodoformio - saggio di Lieben (metilchetoni) Esecuzione del saggio Il composto carbonilico si scioglie in H2O o diossano, si aggiunge NaOH 2M e quindi una soluzione di I2 in KI. La formazione di un precipitato giallino indica la presenza di un metilchetone. La reazione inizia con la disproporzione dello I2 in ambiente alcalino I2 + 2 NaOH NaI + NaIO + H2O L’ipoiodito di sodio reagisce con il metilchetone per dare un triiododerivato che in ambiente basico si scinde in sale sodico dell’acido e iodoformio, solido giallo insolubile. Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Saggio dello iodoformio - saggio di Lieben (metilchetoni) E’ positivo anche per Acetaldeide CH3CHO CH3I + HCOO- Etanolo CH3CH2OH CH3CHO CH3I + HCOO- Metilcarbinoli CH3CHOHR CH3COR CH3I + RCOO- E’ negativo per CH3COCH2COOR CH3COCH2CN CH3COCH2NO2 La reazione viene data anche da Cl2/NaOH e da Br2/NaOH ma la reazione porta alla formazione di CHCl3 e CHBr3 liquidi Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Derivati cristallini Azometine o basi di Shiff Derivati idrazonici Semicarbazoni o tiosemicarbazoni Dimedon-derivati Ossidazione delle aldeidi ad acido Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Derivati cristallini Azometine o basi di Shiff Derivati idrazonici Analisi strutturale Identificazione dei gruppi funzionali: Aldeidi e Chetoni Derivati cristallini Semicarbazoni o tiosemicarbazoni Dimedon-derivati