A partire dai poveri,
sostenuta dai poveri.
Così cammina la Chiesa
A poche ore dalla mensa eucaristica con cui renderemo grazie a Dio dei 17 anni di servizio alla Chiesa di Nola,
il mio pensiero va a voi, ospiti delle tante mense di misericordia animate dalle Caritas parrocchiali e da quella
diocesana. Va a voi, che per esigenze di ogni tipo siete costretti a rivolgervi alle opere-segno della diocesi per
ricevere un aiuto materiale e un gesto di umanitá. Va a voi, responsabili e volontari dei servizi caritativi e
solidali, testimoni autentici dell’Incarnazione del Signore.
A voi tutti, stranieri e italiani, anziani e giovani, dico “grazie” per la lezione di dignitá con cui mi avete
benedetto tutte le volte che ci siamo incontrati. E vi chiedo “scusa” se non sempre le nostre forze e i nostri
mezzi sono riusciti ad accogliere fino in fondo il vostro grido silenzioso. Voi avete diritto a molto di più di un
piatto di pasta, avreste il diritto di riprendere pienamente tra le mani la vita. Grande è stata la gioia per le
belle storie di riscatto e rinascita. Enorme il dolore di fronte al male che la spunta su questa terra
condannandovi ad una sofferenza che solo Dio potrá guarire con il suo amore eterno.
Un pensiero particolare ai bambini indigenti, mistero di dolore davvero troppo grande anche per un pastore.
I bambini non dovrebbero mai patire la fame e l’abbandono. Mai. Eppure accade, nel 2016, nella civilissima
Italia, potenza economica mondiale. Vi imploro il perdono mentre imploro la luce della coscienza per coloro
che non vedono, non sentono, non provano vergogna.
Il posto che occupano i poveri nella comunitá cristiana restituisce il volto autentico della Chiesa. Una Chiesa
che ignora i poveri, ignora Dio. Ed è cosí anche per le comunitá civili: le cittá che ignorano i poveri sono
ammasso di carne, soldi, potere e indifferenza, non hanno nulla di umano. Ai sacerdoti e alle comunità
raccomando in modo particolare di sviluppare le Caritas parrocchiali, non come luogo di assistenzialismo
quanto come laboratorio di promozione umana, laboratorio di fede vissuta e testimoniata in cui maturi la
coscienza della tenerezza di Dio verso i suoi figli prediletti, i poveri.
La mia preghiera per voi non mancherá mai. Lo dico da pastore e da vincenziano. E non mancherá mai una
mia intenzione speciale per la Chiesa di Nola: “San Paolino, innamorato autentico dei poveri, intercedi presso
Dio perché i nostri sacerdoti e le nostre comunitá sappiano spezzare con gli ultimi e per gli ultimi il pane
eucaristico e il pane con cui ci cibiamo. Scaccia via la tentazione di non vedere i poveri o, peggio, di servircene
come fossero una bandiera. Dona alla Santa Chiesa di Nola un cuore che accoglie senza limiti e senza misura”.
Vi giunga il mio abbraccio,
padre Beniamino