ITC “E. BELTRAMI” CREMONA A.S. 2002/203 prof. ALBERTO ZANGRANDI LE VIE DEL SOTTOSVILUPPO LA CRISI CHE INVESTE ATTUALMENTE I RAPPORTI INTERNAZIONALI E L’ECONOMIA MONDIALE È GRAVIDA DI ENORMI PERICOLI, CHE SEMBRANO DI CONTINUO CRESCERE RAPPORTO BRANDT 1978 LA DECOLONIZZAZIONE Nel 1939 quasi 4.000.000 km quadrati di terre e 710 milioni di persone (meno di un terzo del totale) erano sottoposti al dominio coloniale di una potenza europea. Nel 1941, in piena guerra mondiale, Churchill e Roosevelt nella Carta Atlantica affermarono il principio della “decolonizzazione come base di un rapporto nuovo, pacifico e paritario tra gli Stati. Nel primo dopoguerra gli Stati europei cercarono di bloccare la richiesta di indipendenza concedendo la cittadinanza agli abitanti delle colonie. Nel 1947 l’India diventa indipendente Nel 1950 tutta l’Asia (Indocina francese esclusa) era indipendente. Nel decennio seguente fu la volta dell’indipendenza africana. Il generale processo di indipendenza politica non ha mutato la dipendenza economica (NEOCOLONIALISMO). QUANTI MONDI CI SONO? Negli anni ‘50 si affermò una divisione economica e politica del mondo in tre zone distinte, oggi molto cambiata perché il Terzo mondo ha conosciuto una continua evoluzione, sfrangiandosi in situazioni molto diverse da Paese a Paese. PRIMO MONDO Paesi ad economia capitalista SECONDO MONDO Paesi ad economia pianificata Paesi di nuova industrializzazione TERZO MONDO Paesi in ritardo nello sviluppo economico QUARTO MONDO Paesi molto poveri RICCHI E POVERI STATO Reddito medio pro Reddito medio del 20% più capite povero USA 24240 5814 GIAPPONE 20850 9070 PAESI BASSI 17330 7105 COREA DEL SUD 9630 3563 BRASILE 5370 564 GUATEMALA 3350 352 NIGERIA 1400 357 INDIA 1220 537 NEPAL 1020 460 TANZANIA 580 70 Recenti stime attribuiscono alle 225 persone più ricche del mondo oltre 1000 miliardi di dollari, pari al reddito annuale del 47% più povero della popolazione mondiale (2,5 miliardi di persone). MISURARE LO SVILUPPO INDICATORI SOCIALI E CULTURALI INDICATORI ECONOMICI • • • • • • Prodotto nazionale lordo Reddito pro capite Distribuzione del reddito Distribuzione settoriale della forza lavoro Disponibilità di calorie Livello di disoccupazione • • • • • Speranza di vita Istruzione Alimentazione Livello dei servizi pubblici Tutela dei diritti civili PERCHÉ IL SOTTOSVILUPPO? •Scambio ineguale •Circolo vizioso della povertà •Esplosione demografica LO SCAMBIO INEGUALE I Paesi poveri esportano materie prime a prezzi bassi I Paesi poveri importano manufatti a prezzi alti Anche a causa di questo squilibrio si è generato il problema del debito estero dei Paesi poveri Nel 1965 occorrevano 5 tonnellate di cotone per acquistare un trattore. Nel 1985 ne occorrevano 35 Nel 1996 ne occorrevano 43 IL CIRCOLO VIZIOSO DELLA POVERTÀ BASSO REDDITO POCO RISPARMIO POCHI INVESTIMENTI BASSA PRODUTTIVITÀ IL SERPENTE SI MORDE LA CODA L’ESPLOSIONE DEMOGRAFICA Paesi a sviluppo avanzato Paesi in via di sviluppo Europa Nord Africa e Medio Oriente Nord America America Latina Oceania Sud-est Asiatico Ex URSS 1990 2000 2010 2020 100 105 109 111 100 100 122 102 144 104 165 104 100 100 100 100 100 100 129 107 120 111 120 107 160 113 140 126 138 113 191 118 160 137 155 119 Fonte: elaborazione Fondazione Agnelli su dati ONU L’incidenza dei Paesi sviluppati sarà sempre più piccola: 1 su 10 nel 2050. COME PROMUOVERE LO SVILUPPO • • • • • • • SVILUPPARE L’AGRICOLTURA COSTRUIRE INFRASTRUTTURE DIFFONDERE L’ISTRUZIONE STABILIZZARE I PREZZI DELLE MATERIE PRIME CANCELLARE O RINEGOZIARE IL DEBITO ESTERO SOSTENERE LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE FAR RISPETTARE I DIRITTI CIVILI I Paesi poveri devono passare da un’economia etero-centrata ad un’economia auto- centrata CHI SI OCCUPA DELLO SVILUPPO ILO Organizzazione mondiale del lavoro 1919 Ginevra FAO 1945 Roma IMF Organizzazione Nazioni Unite per alimentazione e agricoltura Fondo Monetario Internazionale 1945 Washington UNICEF Fondo Nazioni Unite per l’infanzia 1946 New York UNESCO Organizzazione Nazioni Unite per 1946 Parigi WHO 1948 Ginevra l’educazione e la cultura Organizzazione Mondiale della Sanità UN CLIC CONTRO LA FAME È possibile aderire ad un progetto della FAO per assicurare una razione di cibo agli affamati del pianeta. La donazione è gratuita grazie ad alcuni sponsor.