Grazie per aver scaricato questo kit AIRC

Grazie per aver scaricato questo kit AIRC-PlayDecide!
Questo gioco ti porterà a scoprire quanto è importante la ricerca sul cancro e cosa puoi fare tu per
sostenerla. AIRC, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ha scelto di adattare il gioco
PlayDecide al tema della ricerca sul cancro per darti la possibilità di conoscere il cancro e contibuire a
renderlo sempre più curabile. AIRC lavora per questo.
Vuoi partecipare a raggiungere questo obiettivo anche tu?
AIRC-PlayDecide è un "discussion game", ovvero un gioco che serva a stimolare la discussione tra
partecipanti su un dato tema. Si gioca seduti attorno a un tavolo. Per utilizzare il gioco in classe, è
necessaria la presenza di un "mediatore" che può essere l'insegnante.
Il mediatore prepara il gioco stampando il kit nel numero di copie necessarie, predispone l'ambiente del
gioco e spiega le regole ai partecipanti. A gioco iniziato scandisce i tempi di ogni fase del gioco, interviene
moderando la discussione se troppo accesa o stimolandola se necessario.
Ogni kit può essere utilizzato da 4 a 8 giocatori. Se ci sono più di 8 giocatori bisognerà stampare più copie
del kit, in modo che ogni gruppo possa disporre del materiale necessario.
Il kit può essere stampato su carta o cartoncino A4. Le prime pagine hanno il bordo colorato e indicano il
colore della carta su cui vanno stampate. Ci sono 3 pagine verdi, 2 blu, 1 gialla e 1 arancio.
Le altre pagine vanno stampate su carta bianca.
Le ultime 4 pagine contengono la plancia di gioco e le istruzioni per ogni partecipante.
La plancia dev'essere in formato A3: si può stamparla in A4 dal kit e poi usare una fotocopiatrice per
ingrandirla nel formato A3.
Per poter giocare bisogna predisporre un tavolo per gruppo e quindi disporvi sopra i diversi elementi del
kit. Bisogna mettere sul tavolo una plancia per ciascun giocatore. Al centro del tavolo vanno posizionate le
pile di carte dei diversi colori.
PlayDecide è un format Creative Commons che può essere adattato a diversi argomenti, per questo sul
sito: www.playdecide.eu puoi trovare più di 20 kit su temi diversi tradotti in oltre 20 lingue di paesi europei.
Goditi la discussione con PlayDecide!
Per ogni informazione sul format, scrivi a [email protected]
FUND is a project funded by the European Commission (grant agreement SiS-CT-2009-230474). The views and opinions
here expressed do not necessarily reflect those of the European Community and the Community is not liable for any use that
may be made of the information contained therein.
Istruzioni
1.
PREPARAZIONE
Stampa il file in pdf su carta colorata o su un cartoncino leggero in base ai nomi dei files.
Sono necessari fogli A4 di colore giallo (1), arancio (1), verde (3), blu (2) e bianco (7). Ritaglia le carte.
2.
INIZIO DEL GIOCO
Il tempo necessario per giocare a DECIDE è di 80 minuti.
Ogni giocatore avrà una cartella davanti a sé. Ci sono diversi tipi di carte che mano a mano riempiranno le
cartelle.
Il mediatore accompagna i giocatori nello lo svolgimento del gioco utilizzando le istruzioni stampate sulla
cartella. Lui/lei illustrerà gli obiettivi del gioco.
Durante la prima parte di DECIDE verranno raccolte e condivise informazioni, poi seguirà la fase della
discussione.
Nella terza parte i giocatori cercheranno di formulare una risposta condivisa dal gruppo. DECIDE avrà
termine quando i risultati verranno caricati sul sito www.scuola.airc.it
Prima che inizi la prima fase, il mediatore ricorderà a tutti i giocatori le linee guida della conversazione (in
basso a sinistra) e distribuirà le carte gialle.
Chiunque può alzare una carta gialla per interrompere la conversazione qualora si abbia l’impressione
che le linee guida non vengano rispettate. Quando la questione viene risolta, la discussione potrà riprendere.
In alto a destra c’è la possibilità di annotare degli appunti e riflessioni iniziali.
3.
FASE 1. INFORMAZIONI
Questa parte del gioco durerà circa 30 minuti.
Ogni giocatore legge le istruzioni (in alto a sinistra).
Ogni giocatore legge qualche carta delle storie e ne sceglie una tra quelle ritenute più significative e le
posiziona sulla propria cartella. Ogni giocatore riassume la storia scelta.
Ogni giocatore si scambia e legge le carte dei fatti, sceglie le due più significative per lui/lei e le posiziona
sulla propria cartella.
Ogni giocatore riassume le proprie carte dei fatti.
Ogni giocatore legge le carte dei problemi, sceglie le due più significative per lui/lei e le posiziona sulla
propria cartella.
Ogni giocatore riassume le proprie carte dei problemi.
I giocatori possono usare le carte bianche ogni volta abbiano la necessità di aggiungere informazioni o
argomenti.
(Non tutte le fasi sono riportate sulla cartella ma la stessa procedura va ripetuta per ogni tipo di carta
storia-fatti-problemi. Alla fine di questa fase le carte di ogni categoria saranno sulla cartella del giocatore
come appare nell’ultima immagine).
4.
FASE 2. DISCUSSIONE
Questa parte del gioco durerà circa altri 30 minuti.
Ci sono modi diversi per discutere. Potete scegliere quello che si adatta meglio alle caratteristiche del gruppo.
Inizia la discussione libera. Nessuna restrizione, la discussione si svolge tra i giocatori. Ognuno cercherà
di rispettare le linee guida ( se ciò non accade si potranno utilizzare le carte gialle).
Se la discussione diventa difficile o si rallenta troppo, le “carte di sfida” possono aiutare a recuperare il
giusto tono. Il facilitatore porge le carte sfida coperte. I giocatori le leggono e poi agiscono di
conseguenza.
Durante questa fase, i giocatori usano le carte per sostenere i propri argomenti.
Mettono sul tavolo le carte a supporto del proprio contributo alla discussione, le raggruppano e finalizzano
la discussione schierandosi su i temi che riflettono la visione del gruppo.
Si possono utilizzare tutte le categorie di carte a supporto della posizione di un sottogruppo.
Alla fine di questa fase si dovrebbe arrivare ad avere perlomeno un sottogruppo.
5.
FASE 3. UNA RISPOSTA CONDIVISA
Questa ultima parte di DECIDE durerà circa 20 minuti.
Ognuno legge le 4 strategie (vedi la "regolamentazione" sulla plancia di ogni giocatore). Basandosi sulle
conclusioni del sottogruppo (o sottogruppi) tutti i giocatori votano individualmente e a turno le 4 strategie.
Si deve provare a trovare un terreno comune. C’è una strategia soddisfacente per tutti? Se non c’è il
gruppo prova a formulare la propria strategia che diventa la”quinta”.
6.
CARICAMENTO DEI RISULTATI
Il mediatore trasferisce i risultati riportati sulla scheda di votazione usando la funzione “upload “ del sito
www.scuola.airc.it
I vostri risultati si aggiungeranno ai risultati di tutte le altre sessioni di gioco DECIDE giocate in Italia.
Ti piacerebbe mettere in pratica quanto concordato dal gruppo di giocatori? Vai sul sito
www.scuola.airc.it/gioco_di_ruolo.asp e mandaci una mail con la proposta condivisa. Ti invieremo le
indicazioni per metterla in pratica!
Carta dei fatti 1
Carta dei fatti 2
Carta dei fatti 3
La ricerca per la prevenzione
Un male sempre più curabile
Migliora la qualità della vita
dei malati
La ricerca serve anche a trovare
nuovi metodi per fare prevenzione.
Oggi le ragazze possono fare un
vaccino che le protegga dal tumore
alla cervice uterina e le donne adulte
possono sottoporsi al Pap-test che
serve a individuare le lesioni tumorali
precoci e precancerose.
Il cancro rappresenta la seconda
causa di morte in Italia tra gli anziani
e la prima tra la popolazione adulta.
Nell’ultimo decennio la mortalità è
diminuita sensibilmente perché si
fanno più esami, spesso la malattia
viene individuata quando è ancora
all’inizio, e anche le cure sono molto
migliorate.
Carta dei fatti 4
Carta dei fatti 5
Carta dei fatti 6
Le 100 facce del cancro
Cancro e tumore
Perché la prevenzione è
importante
Il cancro non è una, ma più di 100
malattie, tutte diverse l’una dall’altra:
imparare a conoscerne le differenze
è fondamentale per trovare il punto
debole di ognuna.
I tumori si classificano in benigni e
maligni. I tumori benigni sono
costituiti da cellule che si moltiplicano
lentamente comprimendo i tessuti
vicini, ma non riescono a infiltrarsi in
essi. Il tumore maligno (chiamato
anche cancro), invece, può invadere
le cellule circostanti fino a
distruggerle e può diffondersi in altre
sedi dell’organismo anche molto
lontane, dando vita alle cosiddette
metastasi.
Carta dei fatti 7
Carta dei fatti 8
Carta dei fatti 9
Più malati di cancro perché si
vive più a lungo
Tumori più diffusi in Italia
Tumori e bambini
Il tumore più frequente nelle donne
adulte ammalate di cancro (il 42%,
cioè oltre 500 mila italiane) è il
tumore al seno. Negli uomini adulti (il
22%, quasi 220 mila italiani) è il
tumore della prostata, mentre nei
giovani adulti maschi (0-39) il tumore
più frequente è quello al testicolo. I
tumori più frequenti nei bambini sono
le leucemie, i linfomi e i tumori del
sistema nervoso centrale.
Il cancro nei bambini è un evento
piuttosto raro, anche se rappresenta
1 caso su 100 di tutti i tumori
diagnosticati in un anno in Italia. Cure
sempre più efficaci e centri più
efficienti hanno reso il cancro
pediatrico sempre più curabile: oggi
quasi 8 bambini su 10 riescono a
sopravvivere a 5 anni dalla diagnosi
del tumore.
L’aumento nel corso degli ultimi
decenni di persone affette da tumore
dipende anche dall’invecchiamento
della popolazione: la durata della vita
media degli italiani è aumentata e
oggi è 78,7 anni per gli uomini e 84
per le donne.
Negli ultimi anni, grazie a terapie
sempre più efficaci, alla prevenzione
e a diagnosi precoci, la qualità della
vita dei malati di cancro è migliorata,
sia in quantità (la sopravvivenza al
cancro a 5 anni dalla diagnosi è
aumentata) sia in qualità (per
esempio, solo in particolari casi di
tumore al seno si asporta la
mammella).
Una diagnosi precoce dei tumori è
essenziale per riconoscere e trattare
tumori benigni prima che degenerino
in maligni. Prima si conosce se ci
sono delle cellule tumorali nel
nostro organismo, prima si possono
mettere in piedi strategie di cura
mirate.
Carta dei fatti 10
Carta dei fatti 11
Carta dei fatti 12
Tumore e giovani
La forma tumorale più diffusa
tra le donne
Fondi statali in calo per la
ricerca
Il tumore al testicolo è il tumore più
diffuso nei giovani maschi (0-39) in
Italia. Esistono già trattamenti molto
efficaci: la sopravvivenza è molto
elevata perché 9,4 persone su 10
sopravvivono a 5 anni dalla diagnosi
del tumore.
Il tumore del seno colpisce 1 donna
su 10. È il tumore più frequente nel
sesso femminile e rappresenta il 25
per cento di tutti i tumori che
colpiscono le donne.
Nel 2010 lo Stato italiano ha
stanziato 8.314,7 milioni di euro (pari
allo 0,54% del PIL) per la ricerca
scientifica, di cui circa 3.000 destinati
alla ricerca di base. Il contributo dal
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, è di
5.473,12 milioni di euro ed è in calo
di circa il 6% rispetto all’anno
precedente.
Carta dei fatti 13
Carta dei fatti 14
Carta dei fatti 15
Combattere il fumo è un
obiettivo importante
I ragazzi e il fumo
AIRC finanzia la ricerca
I fumatori in Italia tra i 15 e i 24 anni
sono un milione e mezzo, cioè circa 1
su 3 dei ragazzi e poco meno di una
su 5 delle ragazze in questa fascia
d'età.
Nel 2010 AIRC e FIRC (Fondazione
Italiana per la Ricerca sul Cancro)
hanno erogato quasi 90 milioni di
euro a sostegno della ricerca sul
cancro.
Carta dei fatti 16
Carta dei fatti 17
Carta dei fatti 18
AIRC e i progetti finanziati
AIRC e i volontari
Il 5 per mille ad AIRC
Nel 2010 AIRC ha finanziato 543
progetti di ricerca in diversi settori,
che vanno dalla ricerca di base fino a
nuove cure per i pazienti.
Nel 2010 i volontari di AIRC erano
20.000 e i soci circa 1.630.000 su
tutto il territorio nazionale.
Nella dichiarazione dei redditi esiste
uno spazio dedicato al 5 per mille,
cioè si può decidere di donare 5
millesimi delle proprie tasse a un ente
a scelta tra quelli iscritti a ricevere la
donazione. Devolvere il 5 per mille
non è un costo in più per chi paga le
tasse.
In Italia ogni anno tra i 70.000 e gli
83.000 morti sono riconducibili al
fumo di tabacco. Il tabacco provoca
più decessi della somma delle vittime
di alcol, AIDS, droghe e incidenti
stradali.
Carta dei fatti 19
Carta dei fatti 20
Carta dei fatti 21
Cosa significa essere
volontari AIRC
Sostenere AIRC come soci
Festeggiare eventi e
ricorrenze con AIRC
Essere volontari significa poter
sostenere attivamente la ricerca,
contribuire a organizzare le
manifestazioni di piazza
dell'Associazione o aiutare i Comitati
Regionali nel loro lavoro quotidiano.
AIRC conta 17 Comitati Regionali in
tutta Italia, ai quali i volontari possono
offrire un po' del loro tempo.
Basta un contributo di almeno 10,00
euro per diventare socio di AIRC per
un anno, durante il quale si potrà
ricevere il notiziario “Fondamentale”
per essere aggiornati sui progressi
della ricerca e sulle attività
dell'Associazione.
Marco ha festeggiato il suo ultimo
compleanno con AIRC, che gli ha
messo a disposizione un sito
speciale. Tramite questa pagina in
rete, ha invitato gli amici e i compagni
di classe a fare festa con lui
versando un contributo a favore di
AIRC. Tutti possono fare come Marco
collegandosi al sito
www.buoninvito.it, anche per
festeggiare altre ricorrenze o eventi.
Carta dei fatti 22
Carta dei fatti 23
Carta dei fatti 24
Come valuta AIRC i progetti
da finanziare
Arance della Salute e Azalee
della Ricerca
Ricercatori a scuola
AIRC sostiene i giovani migliori con i
progetti più competitivi. La selezione
dei progetti da finanziare si basa su
un processo rigoroso tra pari (cioè
altri scienziati che studiano e
lavorano nello stesso settore) che
dura circa nove mesi e coinvolge 500
revisori stranieri, in modo da
garantire imparzialità e alta qualità di
valutazione.
Ogni anno AIRC raccoglie fondi e
sensibilizza la popolazione con due
appuntamenti in piazza: il primo
sabato di febbraio con “Le Arance
della Salute” e la domenica di maggio
dedicata alla festa della mamma
“L’Azalea della Ricerca”. La
distribuzione di arance e piantine
coinvolge tra i 20 e i 25 mila volontari
AIRC.
Ogni anno AIRC promuove delle
attività per le scuole per avvicinare gli
studenti alla scienza e al mondo della
ricerca sul cancro, tra queste ci sono
gli incontri con i ricercatori. Marco
dice che sua sorella, dopo uno degli
incontri AIRC a cui ha partecipato
nella sua scuola, è ancora più decisa
a diventare una ricercatrice nel
campo della biologia molecolare, per
studiare e sconfiggere i meccanismi
che causano il cancro.
Carta dei problemi 1
Carta dei problemi 2
Carta dei problemi 3
Pensare alla società è
doveroso
La vita cambia dopo il cancro
Il cancro come tabù
“Il cancro è una malattia
stigmatizzante, perché si perdono i
capelli e tutti se ne accorgono. È
impossibile condurre una vita
normale dopo aver scoperto di
essere malati.” Pensi sia vero?
“Molti vivono il cancro come un tabù,
pensano che non stia bene dire di
essere malati e cercano di gestire
tutto all'interno della famiglia,
sperando che la voce non vada
troppo in giro.” Pensi succeda ancora
e che il cancro sia ancora un tabù?
Carta dei problemi 4
Carta dei problemi 5
Carta dei problemi 6
Io sono un'isola
Gli anni migliori della vita
Vivere il presente
“Perché devo preoccuparmi degli
altri? Finché sono in salute, non vedo
perché devo pensare alla malattia.”
Pensi sia un'opinione diffusa?
“Io sono giovane e nel pieno delle
mie forze. Non mi piace pensare alla
morte perché devo concentrare la
mia energia per pensare positivo e
godermi gli anni migliori della mia
vita.” Cosa rispondi a chi fa
un’affermazione del genere?
“La gente si vuole godere il presente,
se no smetterebbe di fumare,
mangerebbe meglio e farebbe più
attività sportiva. Quando poi arriva la
malattia, ci si pensa”. Credi che sia
un pensiero di molti?
Carta dei problemi 7
Carta dei problemi 8
Carta dei problemi 9
Il volontariato è per chi ha
tanto tempo libero
Non sono un'esibizionista
Informazione a scuola
Cantare davanti a tutta la scuola?
No, non fa per me: mi vergogno
troppo. Se dovessi poi sbagliare mi
prenderebbero tutti in giro per un
sacco di tempo. Meglio rimanere
anonimi nella massa e aspettare che
siano gli altri a fare qualcosa.
Essere informati è importante, ma
non ci sono la scuola e i professori
per questo? Confrontarsi con
ricercatori e medici può essere
interessante, ma non sarà una scusa
per farci fare più compiti?
Donare alla ricerca è un modo per
dimostrare che nel nostro piccolo,
dobbiamo impegnarci per il bene di
tutti. Io sono in salute e non ho
problemi di soldi. Per questo ritengo
che pensare alla comunità sia un
dovere.
Perché spendere un sabato
pomeriggio a distribuire arance
quando posso stare in giro con i miei
amici? Magari passo la voce ai miei
nonni: il volontariato va bene per chi
ha tanto tempo libero.
Carta dei problemi 10
Carta dei problemi 11
Carta dei problemi 12
Internet e la solidarietà
La musica come mezzo di
espressione
L'approccio dei ragazzi alla
malattia
La musica può fare molto: può
consolarti in un momento triste e può
essere la colonna sonora giusta di
una bella giornata. Ma i miei genitori
pensano che la musica che io ascolto
sia solo rumore. Come far capire loro
che è il linguaggio di noi ragazzi?
Molti miei coetanei sono convinti che
bisogna pensare alla malattia solo
quando ci si inciampa contro. Io
invece credo che tutti dobbiamo fare
il nostro sforzo per aiutare a
combattere le malattie che affliggono
il nostro tempo, nel nostro piccolo.
Chi è d'accordo con me?
Carta dei problemi 13
Carta dei problemi 14
Carta dei problemi 15
Il volontariato accende
I ricercatori a scuola
Prevenzione oncologica e
ragazzi
“I miei compagni di classe mi
prendono in giro perché faccio
volontariato. Invece voglio spiegare
loro che fare volontariato accende,
dà la carica: io mi sento bene perché
mi impegno per una causa
importante. E ho anche l'opportunità
di stare in compagnia e conoscere
nuova gente.”
Da quando faccio incontri con le
scuole, la mia vita da ricercatore si è
arricchita: non pensavo di trovare
tanti ragazzi così interessati a sapere
quali siano i meccanismi di azione del
cancro e in genere alla professione
della ricerca. Certo, a volte trovo
classi annoiate che mi sbadigliano in
faccia. Vorrei trovare un modo per
rendere i miei interventi più
interessanti.
“Prevenire il cancro è possibile. Ma
mentre è facile farlo capire agli adulti,
non sempre so come fare arrivare il
messaggio ai ragazzi. Molti miei
pazienti mi chiedono informazioni
sulla prevenzione e sugli stili di vita
corretti.” Cosa si può fare per
raggiungere con queste informazioni
le persone più giovani?
Carta dei problemi 16
Carta dei problemi 17
Carta dei problemi 18
La malattia a scuola
Lo stress è il vero nemico
Sto bene in salute e non mi
curo degli altri
“Parlare di malattia a scuola non è
sempre facile: molte persone
possono avere avuto esperienza
diretta in famiglia o tra gli amici e si
potrebbe urtare la sensibilità di
qualcuno.” Meglio allora non
parlarne?
Ma perché pensare solo alla cura e
invece non concentrarsi sulla
prevenzione e gli stili di vita? Il troppo
che viviamo ogni giorno senz'altro
non fa bene alla salute.
I miei compagni di classe vedono in
internet solo uno strumento per
scaricare videogiochi e andare su
facebook. Ma invece è molto di più.
Può essere un mezzo per entrare in
contatto con molta gente e veicolare
messaggi importanti di solidarietà.
“La gente inizia a pensare al
volontariato solo quando si trova di
fronte alla malattia o l’ha già
superata. È difficile pensare di
aiutare gli altri quando si è in salute e
non si hanno problemi.” Pensi sia un
atteggiamento diffuso?
Regole: cartellino giallo!
Regole: cartellino giallo!
Regole: cartellino giallo!
Usa il cartellino giallo per
aiutare il gruppo a osservare
le regole. Estrailo se pensi
che si stia infrangendo una
regola o se non capisci cosa
sta succedendo.
Usa il cartellino giallo per
aiutare il gruppo a osservare
le regole. Estrailo se pensi
che si stia infrangendo una
regola o se non capisci cosa
sta succedendo.
Usa il cartellino giallo per
aiutare il gruppo a osservare
le regole. Estrailo se pensi
che si stia infrangendo una
regola o se non capisci cosa
sta succedendo.
Regole: cartellino giallo!
Regole: cartellino giallo!
Regole: cartellino giallo!
Usa il cartellino giallo per
aiutare il gruppo a osservare
le regole. Estrailo se pensi
che si stia infrangendo una
regola o se non capisci cosa
sta succedendo.
Usa il cartellino giallo per
aiutare il gruppo a osservare
le regole. Estrailo se pensi
che si stia infrangendo una
regola o se non capisci cosa
sta succedendo.
Usa il cartellino giallo per
aiutare il gruppo a osservare
le regole. Estrailo se pensi
che si stia infrangendo una
regola o se non capisci cosa
sta succedendo.
Regole: cartellino giallo!
Regole: cartellino giallo!
Regole: cartellino giallo!
Usa il cartellino giallo per
aiutare il gruppo a osservare
le regole. Estrailo se pensi
che si stia infrangendo una
regola o se non capisci cosa
sta succedendo.
Usa il cartellino giallo per
aiutare il gruppo a osservare
le regole. Estrailo se pensi
che si stia infrangendo una
regola o se non capisci cosa
sta succedendo.
Usa il cartellino giallo per
aiutare il gruppo a osservare
le regole. Estrailo se pensi
che si stia infrangendo una
regola o se non capisci cosa
sta succedendo.
Carta di sfida
Carta di sfida
Carta di sfida
Spiega brevemente ai tuoi
compagni di gioco quali
pensi possano essere gli
effetti sulle generazioni
future.
Scegli il protagonista di una
Carta delle storie che abbia
un’opinione contraria alla
tua. Spiega brevemente al
resto del gruppo qual é la
sua opinione su ciò che
state discutendo.
Chiedi alla persona alla tua
sinistra cosa ne pensa.
Discorda dalla sua opinione.
Carta di sfida
Carta di sfida
Carta di sfida
Immagina cosa ne
penserebbero i tuoi nonni, e
raccontalo al resto del
gruppo.
Pensi che il gruppo stia
evitando un soggetto “tabù”
legato a questo tema per
delicatezza? Se è così, dì:
“Non stiamo parlando di...” e
dai inizio alla conversazione.
Esprimi tutti i tuoi sentimenti
in merito all’argomento in
questione che non hai
ancora condiviso con il resto
del gruppo.
Carta di sfida
Carta di sfida
Carta di sfida
Scegli una Carta delle storie.
Presenta al resto del gruppo
le opinioni della persona
protagonista come se
fossero le tue.
Scegli una Carta delle storie
dove sia espressa
un’opinione con la quale non
concordi. Spiega al gruppo
quali ritieni che siano le
somiglianze e differenze fra
la tua opinione e quella
espressa dal protagonista
della carta.
Chiedi alla persona alla tua
destra cosa ne pensa. Trova
un argomento che confermi
la sua opinione.
Carta delle storie 1
Carta delle storie 2
Carta delle storie 3
Matteo Legnago
Luca Gandolfi
Agnese Russo
Sono un ricercatore di 32 anni e lavoro
nei laboratori di genetica medica
presso una nota università del Nord
Italia. Quando avevo 15 anni ho perso
mio nonno: è morto di tumore alla
prostata. Ero molto legato a lui. È stato
allora che ho deciso che sarei diventato
un ricercatore per studiare il cancro e
fare in modo che diventasse una
malattia sempre più curabile. Anche se
tutti mi dicono che non c’è futuro per
la ricerca in Italia e dovrei andare
all’estero, io vorrei continuare a fare
ricerca nel mio Paese. Credo che anche
mio nonno condividerebbe questa
scelta. Posso sicuramente darvi molte
informazioni sulla ricerca sul cancro.
Ho 19 anni, sono al primo anno di
università e sono un volontario AIRC.
Due anni fa ho perso il mio migliore
amico per un cancro. Prima di allora
non mi ero mai interessato a questi
problemi. Quando mi ci sono scontrato
ho capito che bisogna fare di più: serve
l’impegno di tutti sia mediante
donazioni, sia prestando servizio come
volontari. Mi chiedo sempre cosa
sarebbe successo se i ragazzi di 20 anni
fa avessero fatto le scelte che ho fatto
io: magari oggi ci sarebbero più cure e
il mio amico sarebbe ancora tra noi…
Oggi però ci siete voi, disposti a
rendere questa malattia sempre più
curabile e ne sono felice! Vi spiegherò
cosa significa fare i volontari per
AIRC.
Sono un medico di base, vivo in una
piccola cittadina e ho 56 anni. Lavoro
ormai da tanto e nel corso del tempo
ho visto decine di pazienti ammalarsi
di cancro, per tanti che non ce l'hanno
fatta, molti ormai riescono a curarsi e a
guarire. La prevenzione è sicuramente
fondamentale, ma è molto importante
anche trovare cure sempre più efficaci.
La ricerca serve a capire quali sono i
meccanismi di azione del cancro e
quindi le strategie per combatterlo.
Molto spesso, una volta che sono
guariti, i pazienti mi chiedono cosa
possono fare per aiutare la ricerca. È
sicuramente un bel gesto, ma non
sarebbe altrettanto bello e generoso
farlo anche quando non si è avuto a
che fare con la malattia? In fondo, una
persona su tre rischia di ammalarsi di
cancro nel corso della sua vita e allora
perché non impegnarsi affinché possa
avere più possibilità di guarire?
Carta bianca
Carta bianca
Carta bianca
Carta delle storie 4
Carta delle storie 5
Carta delle storie 6
Sara Scottarelli
Gianluca Lenzi
Stefania Mazzeo
Ho 33 anni, sono una giornalista
freelance e da diversi anni mi occupo
di scienza e salute. Intervistando tanti
ricercatori che lavorano sul cancro, ho
capito quanto sia importante informare
i cittadini attraverso la mia
professione. A un certo punto però ho
capito che il mio impegno
professionale non mi bastava: sentivo
che volevo contribuire anche in altro
modo alle attività di AIRC. Così ne
sono diventata socia pagando una
quota in denaro e quando faccio la
dichiarazione dei redditi devolvo il 5
per mille all’Associazione. Sono
piccoli gesti, ma penso possano
diventare una grande risorsa per tutti.
Ho 16 anni, faccio il liceo scientifico e
sono un musicista. Da quando ho sei
anni suono il pianoforte, ma la mia
passione sono sempre state le tastiere. I
miei mi hanno imposto di imparare a
suonare prima Mozart e Schubert,
quando poi hanno capito che ero bravo,
si sono convinti a regalarmi una
tastiera. Adesso insieme ad alcuni
ragazzi di III e un batterista che è già
in IV abbiamo formato un gruppo
chiamato “I radicali liberi”. Adesso ci
piacerebbe usare la nostra musica per
fare qualcosa di positivo. Per
rispondere all’appello di Marco io
propongo di fare un concerto di
beneficenza, che ci faccia anche
conoscere un po' in giro.
Ho 16 anni, faccio il liceo scientifico e
sono nella classe parallela a quella di
Marco, con cui facciamo educazione
fisica. All'università vorrei fare
medicina: mi piacciono la biologia e la
fisiologia del corpo umano e penso di
essere abbastanza brava ad ascoltare le
persone. Da un paio di anni prendo
lezioni di canto: mi è sempre piaciuto
cantare. A una festa di compleanno col
karaoke, il papà di una mia amica che
lavora nel mondo della musica mi ha
convinto a prendere il canto un po' sul
serio. Non credo che diventerò una
cantante, ma intanto mi diverto con
qualche amico e stiamo quasi pensando
di mettere su un gruppo. Non so però
se potrei mai affrontare la sfida di un
concerto, ho troppa vergogna. Magari,
se fosse per una giusta causa, potrei
anche pensarci.
Carta bianca
Carta bianca
Carta bianca
Carta delle storie 7
Carta delle storie 8
Carta delle storie 9
Martina Lisco
Lorenzo Minghetti
Beatrice Rossi
Ho 16 anni e sono in classe con Marco.
Sono appassionata di tutto ciò che è
tecnologia, forse perché mio papà è un
programmatore informatico e da
quando sono piccola uso il computer
come il telefono. Sono piuttosto brava
anche con la grafica, a fare i video che
metto su youtube e ho un blog
coloratissimo dove parlo di tecnologia
e ragazze. Il mio sogno sarebbe fare
l'università in California dove ci sono
le migliori aziende di informatica.
Spesso i miei compagni mi chiedono di
aiutarli con i loro blog o siti, ma vorrei
fare qualcosa di più. La rete può
arrivare ovunque e potrebbe servire a
creare delle comunità attorno a un
obiettivo condiviso. Perché non usare
la mia creatività e la mia competenza
per un buono scopo?
Ho 15 anni e faccio il liceo scientifico.
Sono il più piccolo della classe perché
ho fatto la “primina”. Conosco Marco
dalle elementari e abbiamo condiviso
tante cose insieme: le prime partite di
calcio e le prime cotte per le ragazze.
Adesso che ci ha proposto di fare
qualcosa come classe per supportare la
ricerca sul cancro e l'informazione a
scuola su questo argomento sono stato
il primo ad appoggiarlo! Anch'io non
so molto di come si sviluppi un cancro,
forse perché quando è successo a
Marco era un problema troppo grande
che ho fatto fatica ad affrontare. Ora che
Marco sta bene, però, voglio superare
la mia paura e essere più informato.
Ho 16 anni e sono la compagna di
banco di Marco. Ho scoperto solo da
poco che Marco si era ammalato di
cancro, perché niente mi avrebbe
potuto far pensare che lui avesse avuto
questa brutta malattia. Mi ha anche
detto che AIRC propone degli eventi in
piazza per distribuire arance e azalee in
due periodi specifici dell'anno, a cui lui
l'anno scorso ha partecipato. Voglio
accompagnarlo perché sono una gran
chiacchierona e mi piace incontrare e
conoscere nuova gente. Questa volta
però sarebbe per essere vicino a un
amico e per fare del bene, e quindi
nessuno potrebbe dirmi che parlo
troppo!
Carta bianca
Carta bianca
Carta bianca
Carta delle storie 10
Francesco Bottura
Ho 16 anni, sono in classe con Marco e
non ho voglia di fare nessuna attività
per supportare la ricerca sul cancro.
Ovviamente sono contento che Marco
sia guarito, ma visto che ora sta bene,
perché angosciarsi e parlarne ancora?
Abbiamo già fatto diverse lezioni di
scienze dedicate all'argomento, adesso
basta. Se facessimo anche un'attività
parleremmo di malattie e cancro
ancora per un sacco di tempo! Penso
che abbiamo il diritto di parlare di cose
più allegre. Abbiamo 16 anni,
dobbiamo divertirci!
Carta bianca
Carta bianca
Carta bianca
Regolamentazioni AIRC-PlayDecide
1
Regolamentazione
1
Appoggio pieno
Vogliamo organizzare degli incontri con esperti per
tutta la nostra scuola. Vorremmo ospitare ricercatori e
medici che lavorano con questa malattia ogni giorno.
Raccoglieremo poi le informazioni in un blog di classe,
in modo che altre scuole possano unirsi alla
discussione. L'informazione è un'arma preziosa per
sconfiggere la malattia.
2
4
4
+++
+
Accettabile
--
3
Crediamo che l'impegno più grande lo debbano
prendere i singoli, parlandone in famiglia e con gli
amici o magari usando i social network per diffondere
informazioni sull'importanza della ricerca sul cancro.
Le possibilità per sostenere AIRC sono tante: da
diventare socio a fare donazioni, da fare i volontari a
scegliere regali solidali.
3
++
Vogliamo organizzare un concerto a scuola con alcuni
di noi bravi a cantare e suonare. Prima del concerto
faremo dei video per youtube per creare interesse in
rete prima dell'evento. Con i proventi del concerto
faremo una donazione per AIRC. Vogliamo mandare a
tutti un messaggio positivo di speranza.
Vogliamo partecipare alle attività in piazza di AIRC
come la distribuzione delle arance o delle azalee. È
una bella possibilità per conoscere gente nuova e
raccontare a tutti che guarire dal cancro si può.
Secondo noi, se la gente conosce vicende positive è
più incoraggiata a sostenere la ricerca sul cancro.
2
--Non Accettabile
Astensione
Regolamentazioni AIRC-PlayDecide
1
Regolamentazione
Appoggio pieno
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Non Accettabile
Astensione
Carta delle storie
Carta dei fatti
Carta dei fatti
AIRC-PlayDecide
Commenti
Usa questo spazio per i tuoi
commenti durante tutto il gioco. Usa
le carte bianche per aggiungere
informazioni o problemi.
Marco è un nostro compagno di classe ed è un ragazzo fortunato perché è guarito dal cancro. Ha
scoperto la malattia in uno stadio iniziale ed è stato subito operato. Oggi sono passati 5 anni
dall’intervento e lui ci sta chiedendo di mobilitarci per rendere il cancro sempre più curabile, perché
possano essere sempre di più le persone che come lui abbiano un’esperienza di guarigione. Noi ci
stiamo! Così da oggi ci vogliamo impegnare a sostenere la ricerca e l'informazione sul cancro.
Marco e la sua famiglia hanno deciso di sostenere AIRC, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul
Cancro, che raccoglie fondi per sostenere la ricerca in questo settore e per diffondere al pubblico una
corretta informazione. Ci sembra una buona scelta, sappiamo che ci sono molti modi per sostenere
AIRC, ma qual è il migliore per noi? Cosa possiamo fare per dare il nostro contributo?
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Regolamentazione
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1. Vogliamo organizzare degli incontri con esperti per tutta la nostra scuola. Vorremmo ospitare
ricercatori e medici che lavorano con questa malattia ogni giorno. Raccoglieremo poi le
informazioni in un blog di classe, in modo che altre scuole possano unirsi alla discussione.
L'informazione è un'arma preziosa per sconfiggere la malattia.
2. Vogliamo organizzare un concerto a scuola con alcuni di noi bravi a cantare e suonare. Prima
del concerto faremo dei video per youtube per creare interesse in rete prima dell'evento. Con i
proventi del concerto faremo una donazione per AIRC. Vogliamo mandare a tutti un messaggio
positivo di speranza.
3. Vogliamo partecipare alle attività in piazza di AIRC come la distribuzione delle arance o delle
azalee. È una bella possibilità per conoscere gente nuova e raccontare a tutti che guarire dal
cancro si può. Secondo noi, se la gente conosce vicende positive è più incoraggiata a sostenere
la ricerca sul cancro.
4. Crediamo che l'impegno più grande lo debbano prendere i singoli, parlandone in famiglia e con
gli amici o magari usando i social network per diffondere informazioni sull'importanza della
ricerca sul cancro. Le possibilità per sostenere AIRC sono tante: da diventare socio a fare
donazioni, da fare i volontari a scegliere regali solidali.
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Carta dei problemi
Carta dei problemi
Carta di sfida
Scopo del dibattito
- Chiarire le tue opinioni sull'argomento
- Lavorare insieme per una visione condivisa
- Goderti la discussione!
Linee Guida
Hai diritto a parlare:
esprimi la tua opinione, ma senza esagerare!
Dai valore alle tue esperienze!
Rispetta gli altri
Lasciali terminare prima di intervenire.
Goditi la diversità!
Accetta la sorpresa o la confusione come segno che ti stai aprendo a nuovi
pensieri e sensazioni.
Cerca un terreno di confronto comune
I “ma” evidenziano le differenze; gli “e” enfatizzano le somiglianze.
Tre fasi
1. Informazione
Chiarisci la tua posizione personale
sull’argomento, leggendo e scegliendo
le carte che ritieni più importanti. Poni
le carte sulla plancia, e poi leggile o
descrivile agli altri partecipanti.
. . . più una
2. Discussione
Insieme agli altri partecipanti, discuti e
identifica uno o più temi che tutto il
gruppo considera importanti. Ogni
partecipante ha la possibilità di parlare.
Metti sul tavolo le carte che
sostanziano le tue posizioni.
± 30 MIN.
± 30 MIN.
3. La posizione di gruppo
Rifletti sui temi che il gruppo ha
identificato e sulle carte usate per
sostenere le posizioni. Come gruppo,
riuscite a raggiungere il consenso su
una regolamentazione che rappresenta
la vostra posizione? Potete formulare
una nuova regolamentazione, oltre ai
quattro esempi forniti.
± 20 MIN.
4. Azione
Vai sul sito www.playdecide.eu per:
- Accedere ad ulteriori risorse;
- Scaricare i kit per giocare a “Decide” con i tuoi amici e colleghi.
Vai sul sito www.scuola.airc.it per:
- Inserire i tuoi risultati;
- Confrontare i tuoi risultati con quelli degli altri gruppi in Italia;
- Vedere cosa puoi fare dopo aver participato alla discussione.