1 0.0.1 Esercizio Q1, Prima prova in itinere del 16 novembre 2009, prof. Dario d’Amore R1 R1 = 7Ω,R2 = 5Ω,R3 = 8Ω Scrivere la soluzione richiesta in funzione del parametro E E V2 R2 Risultato v2 = E · 0.0.2 R2 R1 +R2 +R3 5 = E 7+5+8 = E 4 R3 Esercizio Q2, Prima prova in itinere del 16 novembre 2009, prof. Dario d’Amore Le correnti nei tre rami di collegamento dei due tripoli C1 e C2 risultano essere: i1 = 5mA, i3 = 12mA determinare i2 i1 i2 C1 C2 Risultato. i3 i1 + i2 + i3 = 0 ⇒ i2 = −5mA − 12mA = −17mA 0.0.3 Esercizio Q3, Prima prova in itinere del 16 novembre 2009, prof. Dario d’Amore A R0 B 0.0.4 Quanto vale la resistenza equivalente vista ai morsetti AB del circuito di figura, sapendo che R0 = 50Ω? Risultato: RAB = n2 R0 = 100 · 50Ω = 5kΩ 10:1 Esercizio E1, Prima prova in itinere del 16 novembre 2009, prof. Dario d’Amore 0.0.4.1 Testo: i1 A E1 Il circuito di figura opera in regime stazionario. Assumendo il diodo IDEALE e sapendo che: E0 = 2 V, R1 = 1 Ω D vD Determinare la caratteristica del bipolo composto equivalente ai morsetti AB con le convenzioni riportate in figura. iD v1 R1 E0 E1 Si colleghi ai morsetti AB il generatore di tensione E1 tratteggiato. Sapendo che E1 = 4 V , determinare: • il punto di lavoro (vD , iD ) del diodo ideale D • La potenza erogata dal generatore di tensione E1 . B 0.0.4.2 Soluzione: Componiamo in serie le caratteristiche di resistore, diodo e generatore di tensione. 2 I I I V V I I I 2V V V V V Colleghiamo ora il generatore E1 utilizzando il metodo i soluzione grafica del circuito elementare otteniamo: I 2A 2V 4V V Nota la corrente nel circuito (2A), sappiamo che anche nel diodo passeranno 2A. Di conseguenza il suo punto di lavoro sarà: (vD ,id ) = (0V, 2A). Potenza erogata dal generatore di tensione E1 : Nota la sua corrente (2A) e la tensione ai suoi capi otteniamo: P = 4V · 4A = 8W . Tale potenza è erogata in quanto tensione e corrente sono espresse con la convenzione dei generatori. 3 0.0.5 Esercizio E2, Prima prova in itinere del 11 Novembre 2009, prof. Dario d’Amore 0.0.5.1 Testo E2 R2 A R1 Sapendo che: R1 = 2 Ω, R2 = 8 Ω, gm = 2 Ω−1 , A = 1 A A • Determinare il circuito equivalente di Thevenin ai morsetti AB per il bipolo composto riportato in figura. gm vc vc • Dire, motivando la risposta, se esiste anche il circuito equivalente di Norton. B SVIPUPPARE L’ESERCIZIO QUI’ SOTTO Soluzione: Calcoliamo innanzitutto il valore di tensione del generatore equivalente serie, calcolando la tensione a circuito aperto. gmVC R2 VC R1 R1 VC 1A 0 A gmVC vAB B Cerchiamo innanzitutto di calcolare il valore della pilotante: • La corrente in R2 sarà pari alla corrente del generatore pilotato gm Vc . • La corrente in R1 è pari a VC R1 Con una LKI al nodo C otteniamo: Vc + 2Ω−1 VC → 1A = 25 VC → Vc = 25 V = 0.4V 1A = 2Ω Noto il valore della pilotante, calcoliamo la tensione VAB VAB = VC − gm VC R2 = 52 − 2 · 8 · 52 = 2−32 = −6V 5 Calcolo del valore di resistenza equivalente. Utilizziamo il metodo del generatore di sonda. Dovendo calcolare l’equivalente di tipo serie utilizziamo un generatore di sonda di corrente. R2 IS A R1 VC IS gmVC VS B 4 Cerchiamo innanzitutto la pilotante. Essa sarà pari a: VC = R1 · (IS − gm VC ) ovvero VC (1 + gm R1 ) = R1 IS 2 VC = 1+gRm1 R1 IS = 1+4 IS = 52 IS La corrente in R1 sarà quindi 2 I IR1 = VRC1 = 52ΩS = 51 IS La tensione VAB sarà quindi VAB = 15 IS · (R1 + R2 ) = 2IS Otteniamo quindi Req = 2IISS = 2Ω In alternativa, si poteva utilizzare un generatore di sonda di tensione, supponendo che esista anche l’equivalente di tipo parallelo del circuito. Si noti che se riusciamo a calcolare il valore di resistenza equivalente con tale generatore esisterà sicuramente anche il circuito equivalente di Norton. Spegnamo quindi i generatori impressivi. R2 R1 VC VS R1+R2 IS A gmVC VS B La pilotante si ottiene rapidamente utilizzando un partitore di tensione. 2 1 VC = Vs R1R+R = Vs 8+2 = V5S 2 La corrente nel generatore pilotato sarà quindi IGP = gm Vc = 2V5S La corrente nella serie di R2 ed R1 sarà: s IR2 = R1V+R = V10S 2 quindi la corrente IS (LKI al nodo in alto a destra) sarà: 5 Vs = V2S IS = V10S + 2V5S = 10 da cui Req = VIss = 2Ω Il circuito equivalente di Norton esiste, in quanto esiste l’equivalente di thevenin e la resistenza equivalente è diversa da zero. E’ possibile quindi ottenere tale equivalente utilizzando la trasformazione dei generatori. 5 0.0.6 Esercizio E3, Prima prova in itinere del 16 novembre 2009, prof. Dario d’Amore 0.0.6.1 Testo E3 Si consideri l’OPAMP IDEALE ed il circuito operante in regime stazionario. Sapendo che: E = 500 mV R1 = 1 kΩ, R2 = 1 kΩ, R3 = 10 kΩ, R4 = 500 Ω Determinare: • La tensione vo ai capi di R4 • La potenza assorbita dal resistore R4 • La potenza erogata dall’OPAMP Immaginando di voler rappresentare la parte tratteggiata come doppio bipolo, determinarne (se esiste) la rappresentazione controllata in corrente (Matrice R) R3 R1 OP AM P E R2 vo (t) R4 0.0.6.2 Soluzione R3 E 0 E E R1 R1 0 R2 0 0 0 R4 R3 E R1 LKI 0 E E R1 R1 0 R2 E R3 R 1 0 R4 6 R3 E R3 R 1 E 0 E R3 R 1 R4 Otteniamo quindi Vo = −0.5[V ] · 10kΩ = 5V 1kΩ La potenza assorbita dal resistore R4 è pari a: V2 25 = 50mW PR4 = VR4 · IR4 = VR4 · VRR44 = RR44 = 500 Per calcolare la potenza erogata dall’amplificatore operazionale, dobbiamo conoscerne corrente e tensione di uscita. La tensione di uscita è pari a VR4 (già calcolata), mentre la corrente è ottenibile da una LKI sul nodo di uscita dell’operazionale. IR4 = − VRR44 = 10mA (con le convenzioni di segno in figura) 5V = 0.5mA La corrente della porta di uscita dell’amplificatore operazionale è IR3 = VRR33 = 10kΩ quindi: IOA = 10.5mA R3 E R3 R 1 0.5mA 10mA −5V quindi la potenza erogata dall’amplificatore operazionale sarà: · 10.5mA ( −5V POA = − | {z } ) = 52.5mW | {z } |{z} convenzione utilizzatori tensione sull′ uscita corrente di uscita R4 Per ottenere la rappresentazione controllata in corrente, dobbiamo esprimere V1 e V2 in funzione delle correnti I1 ed I2 . Per questo doppio bipolo abbiamo. 3 V V2 = − R R1 1 e I1 = RV11 → V1 = R1 I1 Sostituendo la seconda nella prima otteniamo ( V1 = R1 I1 V2 = −R3 I1 la quale è la rappresentazione controllata in corrente. La matrice R sarà quindi R= " R1 0 −R3 0 #