Gli innamorati,
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
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Commedia in tre atti, scritta da Carlo Goldoni nel 1759. La stesura avvenne nella città di Bologna, durante
un viaggio che portò Goldoni da Roma a Venezia, di ritorno da Roma, dove aveva trascorso un periodo di
tempo privo di soddisfazioni, durante il quale non aveva potuto scrivere nulla.
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A Milano Eugenia Ridolfi, erede di una famiglia in rovina, frequenta da un anno il giovane e ricco Fulgenzio. I
due ragazzi sono innamoratissimi l'uno dell'altra, ma la relazione è tormentata, a causa dell'impulsività di lui
e, soprattutto, della gelosia di lei. Eugenia non sopporta che Fulgenzio frequenti la cognata Clorinda. I due
così si dividono spesso, ma altrettanto spesso ritornano assieme.
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Nel frattempo, il conte Roberto d'Otricoli, cliente di un amico di Fabrizio (il padrone di casa con la mania
dell'arte), giunge a Milano e fa visita alla famiglia Ridolfi. Fabrizio, che non vuole essere da meno dell'ospite,
lo invita a pranzo, a dispetto della disastrosa situazione economica della famiglia.
Gli innamorati,
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
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Il pranzo si svolge in maniera drammatica (così dicono i servitori Lisetta e Tognino, che sbirciano dalla
serratura). I due giovani si chiariscono, ma quando Fulgenzio chiede se può accompagnare a casa Clorinda,
Eugenia si offende: ricominciano a litigare e giungono alla rottura definitiva.
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La ragazza, per puntiglio e vendetta, accetta la proposta di matrimonio di Roberto: Fabrizio, che pure aveva
voluto bene a Fulgenzio, ora che la nipote è fidanzata con un nobile, le proibisce di amarlo e frequentarlo
ancora. La giovane acconsente, salvo poi pentirsene amaramente pochi minuti dopo: Fulgenzio infatti
ritorna, con buone nuove per lei. Suo fratello è tornato da Genova: Clorinda passa di nuovo sotto la
protezione del marito, e il ragazzo ha ottenuto il permesso di sposare la donna che ama.
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Inoltre Fulgenzio, per far piacere alla ragazza, le promette che non frequenterà mai più Clorinda. Eugenia,
disperata, si trova costretta a dirgli che ormai è fidanzata: di fronte ai rimproveri che riceve dall'ex fidanzato,
patendo il colpo, sviene. Quando rinviene, la sorella Flaminia le darà una bellissima notizia: ha spiegato la
situazione a Roberto e questi ha rotto il fidanzamento con Eugenia. Fabrizio si lascerà convincere dal fatto
che Fulgenzio sposerà sua nipote senza chiederne la dote. Subito dopo si celebra il tanto sospirato
matrimonio.
Gli innamorati,
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La commedia è una delle più fortunate di
Goldoni, cavallo di battaglia di molte grandi
attrici dell'Ottocento, tra le quali Eleonora
Duse che l'ha interpretata il 23 marzo 1885 al
Teatro Valle di Roma. Nel Novecento
significative le messe in scena del 1922,
diretta da Dario Niccodemi con protagonisti
Vera Vergani, nel 1930 con Andreina Pagnani,
nel 1957 con la Compagnia dei Giovani diretta
da Mario Ferrero con Annamaria Guarnieri per
una tournée in Sudamerica, e infine nel 1972
con la direzione di Franco Enriquez con
Valeria Moriconi e Mariano Rigillo.
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La fortuna critica e scenica de Gl'innamorati
non ha impedito, soprattutto negli ultimi
vent'anni, che la commedia fosse equivocata
fino a snaturarla e a renderla quasi
irriconoscibile.
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La stessa rivendicazione da parte di Goldoni di
essersi ispirato ad alcuni personaggi reali che
aveva conosciuto a Roma e il suo riferimento
a «le follie d'amore in un paese in cui il clima
riscalda i cuori e le menti più che in qualunque
luogo» sono stati contestati.
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Qualche critico ha analizzato addirittura
Gl'innamorati come se fossero un abile
travestimento di uno scenario della Commedia
dell'Arte, parlando perfino di un Goldoni
«misogino», interpretando la gelosia di
Eugenia, la protagonista, «come una delle
nevrosi emblematiche della sottocultura
italiana».
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
Gli innamorati,
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
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Abbiamo particolarmente
apprezzato la figura di
Succianespole per la sua
semplicità e il tratto
caricaturale da ‘Commedia
dell’Arte’, unitamente alla
simpatia; non altrettanto
però possiamo dire della
protagonista, pedante e
ripetitiva, piagnucolosa
all’eccesso.
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Anche la scelta dei
costumi scialbi ci ha
lasciato perplessi. In
generale, comunque,
rimane una commedia
sufficientemente
piacevole”
La IV A
Gli innamorati,
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
“Dopo un inizio lento, la
commedia “Gli innamorati”
di Goldoni, ha preso quota
ed è diventata più
divertente e coinvolgente.
 Luci e costumi con il loro
biancore sono stati studiati
con accuratezza e i
protagonisti hanno ben
interpretato le parti, anche
se i litigi erano un po’ troppi.
 Comunque, giudizio positivo
di un’opera che ho visto con
interesse e mi ha divertito.”
Alberto IV C
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Gli innamorati,
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
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Rappresentazione moderna
di un dramma senza età,
come la gelosia, la follia
dell’amore che raggiunge
apici tali da spingere il
protagonista, che mostra
grande sopportazione,
addirittura a pensare
all’omicidio della compagna.
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Non è una delle
rappresentazioni migliori a cui
ho assistito a causa della
pedanteria della gelosa, ma
anche per un uso scialbo dei
costumi assai deludente. Nel
complesso, passabile.
Beatrice, V C
Gli innamorati,
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
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“Personalmente ho trovato la
rappresentazione noiosa:
troppi prendi e molla, troppa
indecisione da parte dei
protagonisti. Ho preferito il
finale, più movimentato
rispetto ad un inizio lento.
Ho trovato divertente il
personaggio del padrone di
casa, dall’espressione
“iperbolica” e la remissività
del maggiordomo
Succianespole.
Buona la dizione degli attori,
ma poco efficace
l’impostazione della voce che
risultava bassa già al primo
anello”
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Jenny IV A
Gli innamorati,
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”Gli innamorati”,
rappresentazione
teatrale vicina ai giorni
nostri, in cui il
narratore è molto
presente nelle scene e
funge da protagonista
e da regista, ma anche
da voce morale.
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L’attualità sta nel
chiamare in causa tutti
noi del pubblico, chi
più chi meno, fino a
raggiungere livelli
esasperati di una lei
gelosissima e di un lui
intollerante.
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Non è di difficile
comprensione, e i
messaggi goldoniani
arrivano tutti, né
noiosa anche se la
voce degli attori non
sempre scalfisce e
agguanta lo spettatore.
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
Claudia V C
Gli innamorati,
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
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“Commedia simpatica e
divertente, intervallata da
momenti un po’ pedanti;
l’opera si basa
sull’enfatizzazione
dell’orgoglio ferito per
amore e
dell’incomprensione tra i
due innamorati, molto
attuale nell’odierna
società. Il palco è stato
confezionato con cura
seguendo l’epoca. In
generale visione positiva.
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Riccardo V C
Gli innamorati,
commedia in tre atti di Carlo Goldoni
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“Gli innamorati” è stata una
commedia di mio gradimento per
divertimento e risate, soprattutto
per i protagonisti Succianespole e
Fabrizio. L’uso dei costumi
dell’epoca è sobrio ma d’effetto, la
scenografia semplice in modo da
lasciare che gli occhi del pubblico si
concentrino sugli attori.
L’uso delle luci chiare come fulmini
improvvisi in alcuni momenti topici,
è stato di grande effetto. I continui
litigi di Fulgenzio ed Eugenia però,
a tratti,risultano un po’ noiosi
(nessuno litiga così tanto!). In
questa commedia mi ha colpito la
citazione “chi ama soffre proprio
perché ama”, mi ha fatto
comprendere ciò che provano i due
innamorati, forse anche perché
giovanissimi.”
Giulio, IV C