La più grande commedia di Goldoni
è una parabola sull’impossibilità dell’amore,
dal sapore ironico e malinconico,
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
regia Nadia Buizza ripresa da Stefano Micheletti
divertito e amaro insieme.
Mirandolina, che innamora tutti
con (in ordine alfabetico)
e sembra non innamorarsi di nessuno,
Alessandro Balducci (Marchese di Forlimpopoli)
“donna manager” ante litteram, androgina
Tiberio Ghitti (Fabrizio)
ma seducente, incarna l’idealtipo
Alessandra Mattei (Mirandolina)
della dominatrice irraggiungibile,
Stefano Micheletti (Cavaliere di Ripafratta)
della femmina di ghiaccio, della “bella petra”
della tradizione lirica, trasposta in chiave
Alessandro Peli (Il servitore del Cavaliere)
Roberto Savoldi (Conte d'Albafiorita)
comica in un’inedita versione satirica.
“Deliziosa civetta” o “settecentesca amazzone”,
la commedia che la vede protagonista
racchiude in sé anche i cardini tematici
dell’intera drammaturgia borghese che
Goldoni sta inaugurando, ovvero quelli
del sesso e del denaro, legati insieme
spazio e costumi Nadia Buizza
musiche Carl Maria von Weber
luci e suono Stefano Bonetti
direttore tecnico Fabrizio Ballini
realizzazione costumi Alessandra Bini
foto di scena Francesca Danzini
produzione Compagnia teatrale I GUITTI
in un unico nodo inestricabile: la morale
dell’utile e il divertimento carnale sono i
tabù su cui poggia l’intera pièce: nessuno
vi è mosso da sentimenti di moderazione.
La locanda piena di camere oscure in cui
si commercia il desiderio (di Eros o di Pecunia).
Crudele e fatato bozzetto di un’era,
“La locandiera” è anche una delle più
brillanti e sapide commedie della tradizione
nazionale, farcita della sapienza “dell’arte”,
dei lazzi dei mestieranti, dei giochi linguistici
più disinibiti e sottili, dei doppi sensi
più raffinati, nascosti sotto la bella lingua
francesizzante (che tanto dispiaceva
al De Sanctis!) che risuona in una
fantomatica Firenze: guarda caso, proprio
la culla della commedia moderna.
(testi e immagini tratti dal sito: www.iguitti.com)
Sede: Teatro Don Bosco, via Melchiorre Gioia 48 – Milano
Da scuola il Teatro si raggiunge con bus 91 – 92 da piazza Luigi di Savoia fino a Sondrio M3 (2 fermate)