Nella stanza “commune” di una casa
piuttosto strana entra lo sguardo di Goldoni
per regalarci l'affresco di una società in
piena crisi economica e di valori. E l'amore
tormentato e immaturo di Eugenia e Fulgenzio
che rappresenta la speranza, la vitalità.
L’Unità
ph - Tiziana Lorenzi
Frammenti di Rassegna Stampa
Incantano, la vitalità e l’arte e la fantasia e la
ricerca espressiva, rispettosa e al contempo
ardita, con cui Il Mulino di Amleto ha
agghindato Gl’innamorati di Carlo Goldoni. Il
testo è bello, coevo, elegante per il linguaggio
vetusto che innamora l’ascolto, ma tanto fa
l’allestimento, quell’incarnare i personaggi da
parte di un gruppo di attori capaci, inventivi,
sfrontati, in armonia, al servizio l’uno
degli altri, della partitura e del pubblico.
Maura Sesia SistemaTeatroTorino.it
Marco Lorenzi firma uno spettacolo che
ha il grande pregio di risultare empatico
per il pubblico: come non rivedersi nelle
schermaglie amorose di Eugenia e Fulgenzio,
nei loro accessi di gelosia e di vendetta subito
rimpiazzati da languidi sguardi o parole dolci
appena sussurrate. Il tutto in un impianto
semplice ma non elementare, fedele alla
tradizione ma al tempo stesso attuale, con
la parola di Goldoni affermarsi nella sua
modernità, e dove la risata non è mai fine
a se stessa.
Roberto Canavesi Teatroteatro.it
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ph - Tiziana Lorenzi
mercoledì 11 marzO 2015 ORE 20.45 30_PS_Gl'innamorati_15x21_TRAC.indd 2
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di Carlo Goldoni
con
Lorenzo Bartoli Fabrizio
Fabio Bisogni Roberto
Marco Lorenzi Ettore
Barbara Mazzi Eugenia
Maddalena Monti Flamminia
Raffaele Musella Fulgenzio
scene e costumi di Gaia Moltedo
luci di Monica Olivieri
musiche originali di Davide Arneodo (Marlene Kuntz)
movimenti scenici di Daniela Paci
regia di Marco Lorenzi
produzione: Fondazione del Teatro Stabile di Torino/ Il Mulino di Amleto
CASA TEATRO - Azioni di cultura teatrale
Personaggi dell’amore
a cura di Angela Felice
mercoledì 11 marzo 2015 - ore 17.30
dialogano Paolo Puppa e Angela Felice
con la Compagnia de Gl’innamorati
con la partecipazione degli studenti impegnati nel 43° Palio teatrale
Paolo Puppa, docente di Storia del teatro e dello spettacolo (Università di Venezia)
Angela Felice, storico e critico del teatro
mercoledì 11 marzo ore 19.30 - 20.30
Foyer del teatro
Per chi ha il biglietto o l’abbonamento “Giovani compagnie e classici” calice di vino
e snack offerti dalla Prosciutteria Dok Dall’Ava piazza Bolzano 1, Udine
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Scritto nel 1759 in quindici giorni, fortemente
ispirato da personaggi reali, come affermato
da Goldoni stesso, il testo è considerato
uno dei classici più rappresentativi del tema
dominante la tradizione della Commedia,
ovvero l’eterna lite tra l’uomo e la donna sulle
ragioni dell’amore, sui tranelli che l’emotività
fuori controllo dell’innamoramento e della
gelosia comporta. Nonostante il tempo che ci
separa da Goldoni, il testo conserva tutta la
sua freschezza e attualità.
Note di Regia
Scegliere Goldoni e il suo testo Gl’innamorati,
oggi, per un gruppo giovane come il nostro,
equivale a fare una scelta importante:
la nostra è una generazione che ha un grande
bisogno di maestri e di punti di riferimento
che non è facile trovare, per questo dobbiamo
cercarli nella grande drammaturgia, in
quegli archetipi che ci ricordano il senso
del nostro mestiere.
La storia de Gl’innamorati si svolge per intero
in un luogo solo, chiuso, un po’ claustrofobico
e un po’ decadente che Goldoni chiama
“la stanza commune” di una casa piuttosto
strana. Lo sguardo di Goldoni entra in questa
casa con tenerezza e umanità e ci regala un
affresco stupendo di una società in piena crisi
economica e di valori.
Nessuno dei personaggi sembra accorgersi
del baratro verso il quale il mondo al di fuori
di quella “stanza commune” sta correndo. In
tutto questo, l’amore tormentato e immaturo di
Eugenia e Fulgenzio rappresenta la speranza,
la vitalità e la possibilità che nonostante tutto,
un futuro sia possibile. Per questo ho scelto
di mettere al centro del nostro allestimento
non solo i due innamorati, ma anche lo
spazio “commune” dove dovranno lottare
(soprattutto contro se stessi) per costruire
tutta questa “Grande Bellezza”!
Marco Lorenzi
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Il Mulino di Amleto
Il Mulino di Amleto nasce nel 2009 da giovani
attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile
di Torino.
L’obiettivo comune è stato la diffusione della
cultura e dell’arte attraverso le attività teatrali
(produzione, allestimento, distribuzione di
spettacoli), l’organizzazione di manifestazioni
culturali e la creazione di percorsi di formazione.
Coltiviamo l’ambizione di raggiungere un
numero sempre maggiore di persone
che possa appassionarsi al nostro lavoro
e soprattutto interessarsi a “coltivare la
propria cultura”.
Puntiamo a un teatro di grandi emozioni
popolari. Un teatro fatto di attori, registi e idee.
Un teatro fatto di artisti che non possono e
non devono accontentarsi, migliorare sempre
di più il proprio talento per raggiungere
e offrire una qualità artistica eccellente.
Il teatro, infatti, può mantenersi vivo se sono
vive le idee e chi le crea…
La Compagnia Il Mulino di Amleto
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