STORIA – CAP. 11 L’IMPERATORE FEDERICO BARBAROSSA CONTRO I COMUNI GUIDA ALLO STUDIO (PAG. 254 -255) CL. 1B A.S. 2014 2015 I COMUNI SI AFFERMANO NELL’ITALIA CENTRO-NORD ERANO AUTONOMI NONOSTANTE IL LORO TERRITORIO RIENTRASSE IN QUELLI DEL SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO L’IMPERATORE ERA LONTANO E DEBOLE, E QUINDI SI ERANO RESI AUTONOMI PERCHÉ L’IMPERATORE NON ERA INTERVENUTO SUBITO PER BLOCCARE LA NASCITA DI QUESTI COMUNI? QUANDO SI ERANO FORMATI I PRIMI COMUNI LIBERI, L’IMPERATORE ERA OCCUPATO IN DUE LOTTE: 1. NELLA LOTTA PER LE INVESTITURE, PER RIVENDICARE LA PROPRIA SUPERIORITÀ SUL POTERE DI NOMINARE I VESCOVI PRINCIPI FU TROVATO UN ACCORDO: A ROMA IL PAPA NOMINAVA PRIMA I VESCOVI E POI L’IMPERATORE LI INVESTIVA DEL FEUDO, IN GERMANIA AVVENIVA IL CONTRARIO 2. NELLA LOTTA TRA DUE FAMIGLIE NOBILI TEDESCHE, QUELLA DI SVEVIA CONTRO QUELLA DI BAVIERA, PERCHÉ ENTRAMBE VOLEVANO OTTENERE LA CORONA IMPERIALE FU TROVATO UN ACCORDO CON L’ELEZIONE, NEL 1152, DI UNA PERSONA IMPARENTATA CON ENTRAMBE LE FAMIGLIE FEDERICO I DI SVEVIA DETTO IL BARBAROSSA COSA FECE FEDERICO BARBAROSSA APPENA DIVENUTO IMPERATORE? CERCÒ DI RISTABILIRE LA SUA AUTORITÀ. COME? CHIEDENDO AIUTO A DEI GIURISTI DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA, PERCHÉ VOLEVA AGIRE NELLA LEGALITÀ. COSA STABILIRONO QUESTI DOTTORI ESPERTI IN LEGGE? AFFERMARONO CHE L’IMPERATORE, E NON I COMUNI, AVEVA IL DIRITTO DI: - BATTERE MONETA -IMPORRE TASSE -AMMINISTRARE LA GIUSTIZIA COME FECE L’IMPERATORE A IMPORRE LA SUA VOLONTÀ? IMPOSE AI COMUNI UN PODESTÀ DI SUA NOMINA (= SCELTO, NOMINATO DALL’IMPERATORE) COME REAGIRONO LE CITTÀ? MOLTE SI RIFIUTARONO DI OBBEDIRE E SI SCONTRARONO CON L’IMPERATORE, PERCHÉ NON VOLEVANO PERDERE LA LORO AUTONOMIA. IL COMUNE DI MILANO, AD ESEMPIO, NON VOLEVA PERDERE LA SUA AUTONOMIA ED ERA DIVENTATO MOLTO GRANDE COME SI ERA INGRANDITO? COMBATTENDO CONTRO I COMUNI VICINI L’IMPERATORE FEDERICO APPROFITTÒ DI QUESTE LOTTE E SI ALLEÒ CON I COMUNI NEMICI DI MILANO E LA ASSEDIÒ CHI VINSE? VINSE L’IMPERATORE PERCHÉ NEL 1162 MILANO SI ARRESE E LE SUE MURA FURONO DISTRUTTE E GLI ALTRI COMUNI COME REAGIRONO? NON ERANO CONTENTI DEI PODESTÀ IMPERIALI. IN LOMBARDIA I COMUNI SI UNISCONO PER COMBATTERE CONTRO L’IMPERATORE FEDERICO. L’ALLEANZA TRA I COMUNI LOMBARDI SI CHIAMAVA LEGA LOMBARDA, E CON ESSA SI SCHIERÒ ANCHE IL PAPA ALESSANDRO III, CONTRO IL QUALE FEDERICO AVEVA FATTO ELEGGERE UN ANTIPAPA. LA CITTÀ DI ALESSANDRIA PRENDE IL NOME PROPRIO DAL PAPA ALESSANDRO III. ESSA ERA STATA CREATA PER SBARRARE IL PASSAGGIO ALL’ESERCITO IMPERIALE. FU COSÌ CHE LA PRIMA DISCESA DELL’ESERCITO IMPERIALE FU BLOCCATA. L’IMPERATORE PERÒ TORNÒ DI NUOVO CON IL SUO ESERCITO PER COMBATTERE CONTRO I COMUNI DELLA LEGA LOMBARDA MA FU SCONFITTO A LEGNANO, VICINO A MILANO. COME SI CONCLUSE LO SCONTRO TRA L’IMPERATORE E LA LEGA LOMBARDA? CON LA PACE DI COSTANZA, DEL 1176. COSA STABILIVA LA PACE DI COSTANZA? I COMUNI MANTENEVANO LA LORO AUTONOMIA, MA DOVEVANO GIURARE FEDELTÀ ALL’IMPERATORE. STORIA – CAP. 11 NUOVE LOTTE FRA IMPERO, CHIESA E COMUNI GUIDA ALLO STUDIO (PAG. 257, 258, 259) CL. 1B A.S. 2014 2015 COSA FECE L’IMPERATORE FEDERICO BARBAROSSA DOPO LA PACE DI COSTANZA? CERCÒ DI RAFFORZARE IL SUO POTERE. COME? ALLEANDOSI CON IL REGNO NORMANNO DEL SUD ITALIA. COME FECE AD ALLEARSI? FACENDO SPOSARE SUO FIGLIO, ENRICO, CON LA FIGLIA DI RUGGERO II, CHE SI CHIAMAVA COSTANZA D’ALTAVILLA. PERCHÉ COSTANZA D’ALTAVILLA ERA IMPORTANTE? QUESTA RAGAZZA ERA L’EREDE AL REGNO DEI NORMANNI, E IN QUESTO MODO LA FAMIGLIA IMPERALE DI SVEVIA EBBE L’EREDITÀ DEL REGNO NORMANNO. QUALI TERRITORI COMPRENDEVA IL REGNO NORMANNO? SICILIA E ITALIA MERIDIONALE. COME SI CHIAMAVA IL NUOVO EREDE, FIGLIO DI ENRICO E DI COSTANZA D’ALTAVILLA? FEDERICO II DI SVEVIA, RIMASTO ORFANO A SOLI 4 ANNI. CHI SI PRESE CURA DI ENRICO II? IL PAPA INNOCENZO III (QUELLO CHE AVEVA ORGANIZZATO LA CROCIATA CONTRO GLI ALBIGESI). PAPA INNOCENZO III: 1. INSEGNÒ A FEDERICO CHE IL POTERE PAPALE ERA SUPERIORE RISPETTO A QUELLO IMPERIALE. 2. VOLEVA REALIZZARE UNA TEOCRAZIA (= GLI INTERESSI RELIGIOSI PREVALGONO SU QUELLI POLITICI). 3. FECE PROMETTERE A FEDERICO CHE NON AVREBBE MAI UNITO LE DUE CORONE DI SVEVIA E QUELLA NORMANNA, PER EVITARE CHE LO STATO PONTIFICIO VENISSE ACCERCHIATO. FEDERICO MANTENNE LE PROMESSE FATTE AL PAPA INNOCENZO III, DOPO CHE QUEST’ULTIMO MORÌ? NO. 1. FEDERICO II SI FECE ELEGGERE IMPERATORE NEL 1220, IMPEGNANDOSI IN CAMBIO A CONDURRE UNA CROCIATA IN TERRA SANTA. 2.FECE DELLA SICILIA IL CENTRO DELLA MONARCHIA SVEVA, TOGLIENDO AI SIGNORI FEUDALI I PRIVILEGI E LE TERRE CHE AVEVANO USURPATO, ACCENTRANDO TUTTO IL POTERE E CONTROLLANDO IL TERRITORIO ATTRAVERSO DEI FUNZIONARI. 3.AI SUDDITI DIETE LEGGI VALIDE PER TUTTI (=COSTITUZIONI MELFITANE). 4. ISTITUÌ L’UNIVERSITÀ DI NAPOLI E A SALERNO RINNOVÒ L’ANTICA SCUOLA DI MEDICINA. FEDERICO II ERA UN UOMO DI GRANDE CULTURA: PARLAVA SETTE LINGUE. FONDÒ LA SCUOLA SICILIANA, UNA SCUOLA DI POETI. TRA I TANTI CASTELLI CHE FECE COSTRUIRE FEDERICO II, RICORDIAMO CASTEL DEL MONTE, IN PUGLIA, A PIANTA OTTAGONALE. OGGI È UNO DEI SITI NOMINATI DALL’UNESCO “PATRIMONIO DELL’UMANITÀ” FEDERICO II FU POETA E PROTETTORE DI ARTISTI. HA SCRITTO UN TESTO SULLA CACCIA INTITOLATO “DE ARTE VENANDI CUM AVIBUS” (L’ARTE DELLA CACCIA CON I VOLATILI). FEDERICO II ERA TOLLERANTE IN CAMPO RELIGIOSO? AVEVA EMESSO LEGGI SPIETATE CONTRO GLI ERETICI, MA IN REALTÀ I SUOI SUDDITI ERANO LIBERI DI PROFESSARE QUALSIASI RELIGIONE, CATTOLICA, GRECO-ORTODOSSA O MUSULMANA. L’IMPORTANTE ERA CHE GLI FOSSERO FEDELI. FU COSTRETTO A PARTECIPARE ALLA CROCIATA IN TERRA SANTA DAL PAPA, CHE LO AVEVA ANCHE SCOMUNICATO PER PUNIZIONE. LA CROCIATA SI RISOLSE PACIFICAMENTE, CON LA RESTITUZIONE DI ALCUNE CITTÀ SACRE DA PARTE DEL SULTANO D’EGITTO. COME FURONO I RAPPORTI TRA FEDERICO II E IL PAPATO? E TRA FEDERICO II E I COMUNI? PESSIMI, ANCHE PERCHÉ FEDERICO II VOLEVA ESTENDERE LA SUA AUTORITÀ SULL’ITALIA DEL NORD. 1. LA CHIESA NON VOLEVA SENTIRSI ACCERCHIATA, 2. E NEPPURE I COMUNI DEL NORD VOLEVANO PERDERE LA LORO LIBERTÀ. COSA ACCADDE QUINDI? SI FORMÒ UNA NUOVA LEGA ANTIMPERIALE (=CONTRO L’IMPERATORE FEDERICO II). I COMUNI ERANO TUTTI CONTRO L’IMPERATORE? NO. ALCUNI, PER COMBATTERE CONTRO I LORO RIVALI, SI ALLEARONO CON L’IMPERATORE. NASCONO DUE SCHIERAMENTI: GUELFI SOSTENGONO IL PAPA GHIBELLINI SOSTENGONO L’IMPERATORE I MERLI MURA GUELFE MURA GHIBELLINE SEGUACI DELLA FAMIGLIA TEDESCA DI BAVIERA SEGUACI DELLA FAMIGLIA DI SVEVIA ALL’INIZIO FEDERICO II CONSEGUÌ QUALCHE VITTORIA. QUANDO NEL 1250 FEDERICO II MORÌ, IL PAPA OFFRÌ IL REGNO DI SICILIA A CARLO D’ANGIÒ, FRATELLO DEL RE DI FRANCIA. CARLO D’ANGIÒ SCESE CON IL SUO ESERCITO IN ITALIA, SOSTENUTO DAI GUELFI. SCONFISSE I GHIBELLINI NELLA BATTAGLIA DI BENEVENTO (1266), IN CUI PERSE LA VITA MANFREDI, FIGLIO DI FEDERICO II. GLI ANGIOINI SI PROCLAMARONO VASSALLI DELLA CHIESA E GIURARONO FEDELTÀ AL PAPA. CONTROLLAVANO IL SUD ITALIA. GLI ANGIOINI GOVERNARONO BENE IL SUD ITALIA? NO PERCHÉ: 1. IMPOSERO ALTE TASSE 2. RIDIEDERO POTERE AI SIGNORI FEUDALI 3. NON SI PREOCCUPARONO DI SVILUPPARE L’ECONOMIA 4. I SUDDITI ERANO SCONTENTI, SOPRATTUTTO A PALERMO, PERCHÉ AVEVA PERSO IL TITOLO DI CAPITALE. COSA ACCADDE A PALERMO ALLA FINE DEL XIII SECOLO? SCOPPIÒ UNA RIVOLTA NOTA COME “VESPRI SICILIANI” PERCHÉ IL POPOLO INSORSE AL TRAMONTO CONTRO I FRANCESI. CHI AIUTÒ I PALERMITANI CONTRO GLI ANGIOINI (CHE ERANO FRANCESI)? GLI ARAGONESI, GIUNTI DALLA SPAGNA. ERANO IMPARENTATI CON GLI SVEVI. NEL SUD ITALIA SI SCONTRARONO ANGIOINI E ARAGONESI. LA PACE FU RAGGIUNTA NEL 1302 (PACE DI CALTABELLOTTA). QUALE ACCORDO FU RAGGIUNTO? SI DECISE LA SPARTIZIONE DEL REGNO: 1. GLI ANGIOINI CONTROLLAVANO NAPOLI, 2. GLI ARAGONESI LA SICILIA (E DAL 1323 ANCHE LA SARDEGNA). RICALCA LA CARTINA CHE TROVI ALLA FINE DEL CAPITOLO E STUDIA BENE TUTTO IL CAP. 11.