TOPOTECAN per l'indicazione: in associazione a cisplatino per carcinoma della cervice uterina recidivante dopo radioterapia e nelle pazienti di stadio IVB (12-04-2010) Specialità: Hycamtin® (Glaxosmithkline Spa) Forma farmaceutica: • 5 FL 5 ml INFUSIONE EV 4 mg - Prezzo: euro 1845 ATC: L01XX17 Categoria terapeutica: Altri agenti antineoplastici Fascia di rimborsabilità: Indicazioni ministeriali: NUOVA INDICAZIONE: Topotecan in associazione con cisplatino è indicato nelle pazienti affette da carcinoma della cervice uterina recidivante dopo radioterapia e nelle pazienti allo stadio IVB della malattia. Le pazienti con precedente esposizione a cisplatino richiedono un prolungato intervallo libero da trattamento prolungato per giustificare il trattamento con tale associazione. Topotecan in monoterapia è indicato nel trattamento di: ▪ pazienti affetti da carcinoma metastatizzato dell’ovaio dopo esito negativo della terapia di prima linea o delle successive terapie. ▪ pazienti affetti da carcinoma polmonare a piccole cellule recidivante per i quali non è considerato appropriato un ulteriore trattamento con il regime terapeutico di prima linea (vedere paragrafo 5.1). Decisioni PTORV Data riunione: 12-04-2010 Decisione: Non Inserito Nota Ufficiale: Non inserito Commenti: Il trattamento di prima linea è ormai rappresentato da radioterapia associata a cisplatino. Il comparator utilizzato nello studio clinico in II linea, cisplatino in monoterapia, non rappresenta quindi allo stato attuale il miglior comparator, perché già ampiamente utilizzato in prima linea. Anche nello stesso studio registrativo circa la metà delle pazienti arruolate, era stata trattata con cisplatino in I linea, quindi è presumibile una miglior risposta dell’associazione nel confronto in II linea. Un recentissimo studio ha confrontato diverse associazioni di chemioterapici, tra cui cisplatino + topotecan arrivando alla conclusione che essi sono sostanzialmente sovrapponibili in termini di sopravvivenza complessiva rispetto a vinorelbina/cisplatino, gemcitabina/cisplatino, paclitaxel/cisplatino. La doppietta cisplatino + topotecan è peraltro gravata da maggiori effetti collaterali ematologici. Il costo per ciclo di trattamento con topotecan + cisplatino risulta essere molto elevato rispetto agli altri regimi d’associazione disponibili, anche in virtù dell’elevato spreco di farmaco. In Italia infatti, a differenza di altri Paesi, la formulazione in fiale è disponibile solo al dosaggio da 4 mg, con un conseguente spreco di farmaco pari a circa il 60% del contenuto per ogni ciclo di trattamento per paziente. Caratteristiche del prodotto L’attività antitumorale di topotecan comporta l’inibizione della topoisomerasi-I, un enzima strettamente coinvolto nella duplicazione del DNA, in quanto allenta la tensione torsionale generata davanti alla forcella di replicazione in movimento. Topotecan, che è un analogo semisintetico dell'alcaloide camptotecina, inibisce la topoisomerasi-I mediante la stabilizzazione del complesso covalente tra l’enzima e il filamento interrotto di DNA, che costituisce un intermedio del processo catalitico. A livello cellulare, l’effetto dell’inibizione della topoisomerasi-I da parte di topotecan è l’induzione di filamenti singoli, interrotti, di DNA associati alla proteina. Nella formulazione endovena per l'indicazione del trattamento del cancro alla cervice uterina, in associazione a cisplatino, la dose iniziale raccomandata di topotecan è di 0,75 mg/m²/die somministrata come infusione endovenosa giornaliera della durata di 30 minuti nei giorni 1, 2 e 3. Il cisplatino viene somministrato come infusione endovenosa nel giorno 1 alla dose di 50 mg/m²/die e dopo la somministrazione della dose di topotecan. Questo schema di trattamento è ripetuto ogni 21 giorni per 6 cicli o fino alla progressione della malattia. Prima della somministrazione del primo ciclo di topotecan, i pazienti devono avere un valore di base della conta dei neutrofili ≥ 1,5 x 109/l/die, una conta delle piastrine ≥ 100 x 109/l ed un livello di emoglobina ≥ 9 g/dl (dopo trasfusione, se ritenuta necessaria). L’uso di topotecan, inoltre, deve essere limitato ad unità specializzate nella somministrazione di chemioterapia citotossica e deve essere somministrato solo sotto la direzione di un medico esperto nell’uso della chemioterapia. Per quanto riguarda le dosi successive Topotecan non deve essere somministrato ulteriormente se il valore della conta dei neutrofili, delle piastrine e il valore di emoglobina non rientrino nei range sopra descritti validi per l'inizio del primo ciclo di chemio. La pratica standard in oncologia per il controllo della neutropenia prevede sia la somministrazione di topotecan con altri trattamenti (ad esempio Granulocyte - Colony Stimulating Factor, G-CSF), sia la riduzione della dose per mantenere i valori della conta dei neutrofili. Se viene scelta la riduzione della dose per i pazienti che presentano una neutropenia grave (conta dei neutrofili inferiore a 0,5 x 109/l) per 7 o più giorni, od una neutropenia grave associata a febbre o infezione o che, a causa della neutropenia, hanno dovuto ritardare il trattamento, la dose nei cicli successivi deve essere ridotta del 20% a 0,60 mg/m²/die, (o, successivamente, ulteriormente ridotta fino a 0,45 mg/m²/die, se necessario). Le dosi devono essere ridotte in modo simile se la conta piastrinica si riduce al di sotto di 25 x 109/l [1]. Inquadramento della patologia Nel periodo 1998-2002 il tumore della cervice uterina ha rappresentato l'1,6% di tutti i tumori diagnosticati tra le donne, mentre in termini di mortalità ha rappresentato lo 0,6% dei decessi neoplastici. È necessario ricordare però che una quota rilevante di decessi sono definiti "utero non specificato" (2,6% di tutti i decessi oncologici) e che una parte di questi possono essere tumori della cervice uterina. Le stime per l'Italia indicano un totale di 3418 nuovi casi diagnosticati ogni anno, mentre per quanto riguarda la mortalità nel 2002 si sono verificati 370 decessi per tumore della cervice uterina oltre a 1756 decessi per tumore dell'utero non diversamente specificato. I tassi di incidenza sono abbastanza omogenei tra le varie aree italiane con un rapporto di circa 2 tra aree con i tassi più elevati e quelle con i tassi più bassi [2]. A partire dai dati del Registro Tumori della regione Veneto del 2003, [3], si può stimare che mediamente in tutto il Veneto si verifichino ogni anno circa 22000 nuovi casi di tumore nella popolazione adulta e il tumore all'utero, quindi anche della cervice uterina, rientra tra le prime quattro sedi che colpiscono principalmente la popolazione femminile: si stimano, infatti, 671 casi/anno (età>14 anni) nella regione Veneto. Inoltre, nella fascia d'età della donna compresa tra i 50 e i 60 anni, il tumore all'utero appare essere la terza sede più frequente di tumore dopo mammella e colon-retto, con una incidenza del 6-7% (circa 340 casi per anno). L'infezione da papillomavirus umano (HPV) e lo sviluppo di una neoplasia cervicale sono fortemente associati. L'infezione da HPV è legata a tutti i gradi di neoplasia cervicale intraepiteliale (CIN) e al cancro invasivo della cervice. Le cellule precursori (displasia cervicale, CIN) si trasformano in un cancro cervicale invasivo nel corso di molti anni. Le CIN di grado I, II e III corrispondono alla displasia cervicale lieve, moderata e grave. La CIN III, che include la displasia grave e il carcinoma in situ, è difficile che regredisca spontaneamente e, se non trattata, può alla fine invadere la membrana basale, trasformandosi in un carcinoma invasivo. Il carcinoma a cellule squamose è responsabile dell'80-85% di tutti i cancri cervicali; gli adenocarcinomi sono responsabili della maggior parte dei restanti casi. Il carcinoma a cellule squamose invasivo, di solito resta localizzato e si diffonde in sede loco-regionale per un considerevole periodo di tempo; le metastasi a distanza si verificano tardivamente. Le percentuali di sopravvivenza a 5 anni sono dell'80-90% per lo stadio I, del 50-65% per lo stadio II, del 25-35% per lo stadio III e dello 015% per lo stadio IV. Quasi l'80% delle recidive si manifesta entro 2 anni. Più del 90% dei casi asintomatici di CIN può essere accertato in fase preclinica con l'esame citologico del Pap test ottenuto direttamente dalla cervice. Le pazienti a più alto rischio per una neoplasia cervicale sono, con molte probabilità, quelle seguite con minore regolarità. Trattamenti alternativi Secondo parere clinico, lo standard attuale di trattamento della malattia avanzata in prima linea è rappresentata da radioterapia + cisplatino [4]. Nelle pazienti che recidivano si usano oramai le associazioni di chemioterapici. L'associazione in esame topotecan + cisplatino illustrata nei dati di efficacia ha dimostrato una maggior risposta terapeutica rispetto al cisplatino in monoterapia ma è da considerare che quasi il 60 % delle pz trattate erano già state sottoposte precedentemente a chemioradioterapia a base di cisplatino. Ne deriva, quindi, che il comparator cisplatino in monoterapia in questo caso non sia il miglior trattamento con cui misurare la risposta dell'associazione topoteca + cisplatino. Viceversa, l'associazione paclitaxel + cisplatino, considerato un possibile trattamento alternativo da trial clinico [5], ha dato una differenza non significativa sulla mortalità confrontato con cisplatino da solo, ma in questo caso solo il 30% delle pz nella precedente terapia aveva già ricevuto l'associazione radioterapia + cisplatino. Dunque tale effetto di cisplatino nel gruppo di controllo è da considerarsi superiore. Inoltre, tra le pazienti trattate precedentemente con chemioradioterapia in entrambi i bracci, maggiori sono le pz che hanno risposto al trattamento cisplatino + paclitaxel (32%) rispetto a quelle che hanno risposto al cisplatino in monoterapia (5%). Altre associazioni che comprendono cisplatino + vinorelbina, cisplatino + gemcitabina sono state confrontate insieme alle due già citate sopra [6] e possono rappresentare altre alternative di cura possibili, ma, sebbene tutti i farmaci riportati anche in tabella siano già presenti in PTORV, nessuno di essi è registrato in Italia per l'indicazione terapeutica specifica del tumore avanzato o recidivante della cervice uterina; solo la vinorelbina riporta l'estensione di indicazione nell'elenco AIFA dei farmaci con uso consolidato per il trattamento dei tumori solidi nell'adulto. Si riporta, inoltre, uno schema terapeutico presente nell'elenco regionale per i farmaci oncologici ad alto costo per il cancro alla cervice uterina: l'associazione a tre ifosfamide + paclitaxel + cisplatino. Tuttavia i dosaggi utilizzati nella pratica clinica e proposti in questo elenco variano leggermente rispetto a quelli che si trovano nel trial clinico [7]. L'FDA approva il topotecan in formulazione endovena in associazione al cisplatino negli adulti affetti da carcinoma della cervice uterina recidivante o persistente e nello stadio IVB della malattia; aggiunge come nota importante la possibilità di somministrazione di tale associazione solo se le pz contano al baseline almeno 1500 neutrofili/mm3 e almeno 100000 piastrine/mm3. Secondo il BNF il topotecan è dato mediante infusione endovenosa o nella formulazione orale nel cancro metastatico all'ovaio quando la prima linea o comunque le terapie successive hanno fallito. Riporta però la raccomandazione dello Scottish del novembre 2007 in merito all'utilizzo ristretto dell' associazione topotecan/cisplatino per quelle pz affette da cancro della cervice uterina recidivante dopo radioterapia e allo stadio IVB, ma che non sono mai state trattate prima con cisplatino. STUDI/FONTI DI DATI PFS OS OVERALL RESPONSE RATE [5], RCT: cisplatino vs cisplatino+paclitaxel 2,8mesi vs 4,8mesi #Differenze non statisticamente significative 8,8mesi vs 9,7mesi #Differenze non statisticamente significative 19% vs 36% #Differenze non statisticamente significative [6], RCT: cisplatino + paclitaxel vs cisplatino + vinorelbina, cisplatino + gemcitabina, cisplatino + topotecan 5,82 mesi vs 3,98 mesi, 4,70 mesi, 4,57 mesi #Differenza statisticamente significativa solo per l'associazione cisplatino + gemcitabina (vedi dati di efficacia) 12,87 mesi vs 9,99 mesi, 10,28 mesi, 10,25 mesi #Differenze non statisticamente significative (vedi dati di efficacia) cisplatino* + vinorelbina* [6] RCT: cisplatino+paclitaxel vs cisplatino + vinorelbina 5,82 mesi vs 3,98 mesi (P=0,06) #Differenze non statisticamente significative (vedi dati di efficacia) #Differenze statisticamente non significative (vedi dati di efficacia) cisplatino + gemcitabina [6] RCT: cisplatino+paclitaxel vs cisplatino + gemcitabina 5,82 mesi vs 4,70 mesi (P=0,04) #Differenze non statisticamente significative (vedi dati di efficacia) #Differenze statisticamente non significative (vedi dati di efficacia) CHEMIOTERAPICI IN ASSOCIAZIONE cisplatino*+paclitaxel** [5], [6] 29,1% vs 25,9%, 22,3%, 23,4% RCT: ifosfamide + 15,4 mesi 59% 7,9 mesi vs 6,3 cisplatino + paclitaxel vs vs mesi vs 13,2 mesi 33% (P=0,023) ifosfamide + cisplatino (P=0,048) (P=0,002) * la vinorelbina e il cisplatino riportano l'estensione di indicazione al carcinoma della cervice uterina e dei tumori solidi in generale nell'elenco AIFA dei farmaci con uso consolidato per il trattamento dei tumori solidi nell'adulto ifosfamide + paclitaxel + cisplatino (TIP/c)*** [7] ** il paclitaxel riporta l'estensione di indicazione al carcinoma dell'endometrio e della cervice metastatica nell'elenco AIFA dei farmaci con uso consolidato per il trattamento dei tumori solidi nell'adulto *** associazione presente nell'elenco Sirfac per i farmaci oncologici ad alto costo Linee guida di trattamento esistenti Le linee guida NCCN (v.1.2010), [8], raccomandano l'associazione topotecan + cisplatino, con categoria 2A, nel trattamento in prima linea di pazienti affette da cancro della cervice uterina in stadio avanzato IVB o recidivante in sedi multiple se sono già state esposte precedentemente all'utilizzo di cisplatino durante la chemio-radioterapia, a fianco di altre tre associazioni: paclitaxel/cisplatino (categoria 1) carboplatino/paclitaxel (categoria 2A) cisplatino/gemcitabina (categoria 2B) Se, invece, le pazienti non sono mai state sottoposte prima a trattamento chemioterapico a base di cisplatino e risultano, inoltre, non candidabili alla radioterapia o alla chirurgia vengono raccomandati i seguenti chemioterapici in prima linea in monoterapia: cisplatino, (preferito come singolo agente) (categoria 2A) carboplatino (categoria 2A) paclitaxel (categoria 2A) I livelli di evidenza previsti dal NCCN sono i seguenti : 1: raccomandazioni basate su elevati livelli di evidenza e unanime consenso 2 A: raccomandazioni basate su livelli di evidenza di livello inferiore, inclusa l’esperienza clinica, e unanime consenso 2 B: raccomandazioni basate su livelli di evidenza di livello inferiore, inclusa l’esperienza clinica, e consenso non unanime (ma senza disaccordo rilevante) 3: raccomandazioni basate su alcune evidenze, ma gravati da opinioni molto discordi Le linee guida NGC, [9], propongono per le donne di stadio IVB o con carcinoma alla cervice recidivante l'utilizzo di chemioterapici in associazione: cisplatino + topotecan preferibilmente per pz con PS 0-2 e limitatamente ai pz naïve all'utilizzo precedente di cisplatino (grado di raccomandazione B) cisplatino/paclitaxel (grado di raccomandazione B) Il grado di raccomandazione B previsto dalle linee guida NGC è il seguente: livello di evidenza che include studi classificati come 2++, direttamente applicabili alla popolazione target e che dimostrano una consistenza globale di risultati; o si tratta di evidenze estrapolate da studi classificati come 1++ o 1+ Studi 2++: review sistematiche di alta qualità di caso controllo o di studi di coorte con basso rischio di bias e un'alta probabilità che la relazione sia casuale Studi 1++, studi 1+: metanalisi di alta qualità o comunque ben condotte, review sistematiche, o RCT con un bassissimo o comunque basso rischio di bias. Dati di efficacia Il primo studio riportato a cui fa riferimento l'EMEA per valutare il profilo di efficacia e sicurezza dell'associazione topotecan + cisplatino e per autorizzarne l'utilizzo confronta l'associazione in esame verso il solo cisplatino, ed a sua volta è suddiviso in due pubblicazioni. La prima inerente al profilo di efficacia e sicurezza dove si dimostrano risultati favorevoli per la coppia topotecan + cisplatino rispetto al cisplatino in monoterapia in termini di OS, HR: 0,76 (95%IC, 0,593-0,979), valutato come end-point primario, che di PFS (4,6 mesi in CT vs 2,9 mesi in CPT; p=0,014) che di tasso di risposta (27% in CT vs 13% in CPT; p=0,004 [10]. Nella seconda pubblicazione vengono riportati i dati sulla QoL in seguito a somministrazione di appositi questionari valutati in base ad alcune scale di valutazione. In questo articolo si dimostra che la coppia CT non ha prodotto riduzioni significative nella QOL rispetto al CPT in monoterapia e questo effetto è rimasto stabile nel corso del tempo [11]. Si fa notare però che molto probabilmente il cisplatino non è il miglior comparator per misurare l'efficacia dell'associazione topotecan + cisplatino dal momento che la metà circa delle pz erano già state sottoposte al suo utilizzo in concomitanza della radioterapia e dunque è ovviamente auspicabile una migliore risposta nelle pazienti del braccio associato rispetto a quelle del cisplatino in monoterapia. L'attuale standard di trattamento in seconda linea è rappresentato dalle associazioni cisplatino + vinorelbina, cisplatino + paclitaxel, cisplatino + paclitaxel + ifosfamide. Il Gruppo Oncologico Ginecologico GOG ha condotto quindi uno studio per valutare la chemioterapia combinatoria a base di cisplatino ottimale per la cura del cancro avanzato (stadio IVB) o persistente della cervice uterina. Questo trial prevedeva inizialmente due bracci: paclitaxel/cisplatino (PC) vs vinorelbina/cisplatino (VC); in un secondo momento sono stati aggiunti la gemcitabina/cisplatino (GC) e il topotecan/cisplatino (TC). Sono stati randomizzati ai 4 bracci un totale di 472 pazienti maggiorenni, affette da un cancro alla cervice uterina di stadio IV B, recidivante, non più candidabili al trattamento con chirurgia e/o radioterapia, con cancro istologicamente definito di tipo squamoso, adenosquamoso o adenocarcinoma e con 0≤PS≤1. Le pazienti dovevano avere recuperato buone condizioni dopo eventuali precedenti cure chirurgiche, radioterapiche o chemioradioterapiche, ma non essere mai sottoposte precedentemente a sola chemioterapia. I 4 regimi di trattamento e dosaggio, descritti nella tabella, dovevano essere somministrati per un massimo di 6 cicli ogni 21 giorni per i non responder e per coloro che presentavano una stabilità della malattia. Per coloro, invece, che raggiungevano una risposta anche solo parziale con un livello accettabile di tossicità era permessa la continuità del trattamento a loro assegnato oltre i 6 cicli. Le dosi di farmaco potevano essere aggiustate in base a eventuali effetti avversi o ai pz veniva somministrata una terapia di supporto con G-CSF durante i cicli di chemio successivi. Di tutti i pz del braccio di riferimento PC il 56,3% hanno completato i 6 cicli di terapia, rispetto al 41,7%, 42,9% e 47,8% di VC, GC, TC, rispettivamente. É stato esplorato con un complesso modello proporzionale Cox multifattoriale anche il potenziale significato di alcuni fattori prognostici quali lo stato della malattia, la locazione delle lesioni target per la terapia, l'età, la razza, il PS ed eventuali precedenti esposizioni al cisplatino. Si riportano nel dettaglio il numero di pz e le percentuali corrispondenti di responders ai vari regimi di trattamento: 30 pz, di cui 27 risp. parziale e 3 risp. totale, (29,1%) per VC; 28 pz, di cui 20 risp. parziale e 8 risp. totale, (25,9%) per VC; 25 pz, di cui 24 risp. parziale e 1 risp. totale, (22,3%) per GC; 26 pz, di cui 24 risp. parziale e 2 risp. totale, (23,4%) per TC. Tutti i restanti risultati sono elencati in tabella. Sebbene quasi la totalità dei risultati sopra esposti sia non statisticamente significativo, possiamo ricavare comunque alcune importanti informazioni: VC, GC e TC non sono superiori al PC in termini di risposta antitumorale, sopravvivenza media e progressione libera da malattia e, inoltre, la differenza nella sopravvivenza media emersa dal PC rispetto agli altri tre bracci è un valore comunque da considerare nella pianificazione di un trattamento e nella progettazione di eventuali trial futuri. La complessa analisi sui fattori prognostici ha mostrato che l'età non era significativa in questi dati. Il PS della pz, invece, è apparso essere il fattore prognostico più forte scoperto per OS e PFS. E' anche possibile che una precedente esposizione della paziente al cisplatino sia associato ad un aumento di rischio di morte, come indicato in altri studi [10], ma tale relazione non sembra essere così rilevante in questa analisi [6]. Referenza Pazienti e trattamento Disegno/Fase Misure di esito RCT, prospettico, in aperto, controllo attivo/ fase III End-point primario: d) OS End-point secondario: e) tasso di risposta (PR+CR) f) PFS g)QOL (stesso disegno del precedente studio) Risultati principali Jadad score End-point primario: 3* d) sopravvivenza media e Hazard Ratio rispetto a PC: PC: 12,87 mesi (95% IC, 10,02 a 16,76) VC: 9,99 mesi (95% IC, 8,25 a 12,25); HR=1,15 (95% IC, 0,79 a 1,67), (P=0,71) GC: 10,28 mesi (95% IC, 7,62 a 11,60); HR=1,32 (95% IC, 0,91 a 1,92), (P=0,90) TC: 10,25 mesi (95% IC, 8,61 a 11,66); HR=1,26 (95% IC, 0,86 a 1,82), (P=0,89) End-point secondario: e) percentuale di risposta e Odds Ratio rispetto a PC: PC: 29,1% VC: 25,9% OR=1,17 (95% IC, 0,54 a 2,58) GC: 22,3% OR=1,43 (95% IC, 0,65 a 3,19) TC: 23,4% OR=1,34 (95% IC, 0,61 a 2,98) f) sopravvivenza media libera da progressione e hazard ratio rispetto a PC: PC: 5,82 mesi (95% IC, 4,53 a 7,59) VC: 3,98 mesi (95% IC, 3,19 a 5,16); HR=1,36 (95% IC, 0,97 a 1,90), (P=0,06) GC: 4,70 mesi (95% IC, 3,58 a 5,59); HR=1,39 (95% IC, 0,99 a 1,96), (P=0,04) TC: 4,57 mesi (95% IC, 3,71 a 5,75); HR=1,27 (95% IC, 0,90 a 1,78), (P=0,19) *Jadad Scale: strumento per la verifica della qualità della pubblicazione; si basa sulla considerazione che i tre elementi principali che devono essere riportati per avere maggiori garanzie sulla buona qualità di uno studio clinico siano la randomizzazione, la condizione di doppia cecità, e la gestione dei drop-out. Si considerano buone le pubblicazioni che ottengono almeno 3 punti, mentre si considerano di scarsa qualità quelle che raggiungono un punteggio uguale o inferiore a due. Monk B.J. et al, Journal of Clinical Oncology 2009 [6] 472 pz≥18 anni, carcinoma recidivante della cervice uterina, avanzato (stadio IVB), squamoso, adenosquamoso e adenocarcinoma; alcune pz già esposte a radioterapia o chemioradioterapia, ma non chemioterapia; 0≤PS≤1 Braccio di riferimento: - paclitaxel EV 135mg/m2 nell'arco di 24 ore + cisplatino EV 50mg/m2 nel giorno 2 ogni 21 giorni (PC) [118] Bracci di confronto: - vinorelbina EV 30mg/m2 nei giorni 1 e 8 + cisplatino EV 50mg/m2 nel giorno 1 ogni 21 giorni (VC) [117] - gemcitabina EV 1,000mg/m2 nei giorni 1 e 8 + cisplatino EV 50mg/m2 nel giorno 1 ogni 21 giorni (GC) [119] - topotecan EV 0,75 mg/m2 nei giorni 1,2 e 3 + cisplatino EV 50mg/m2 nel giorno 1 ogni 21 giorni (TC) [118] Durata trattamento: max 6 cicli ogni 21 gg per i non responder, inclusi coloro con malattia stabile PS: performance status; G-CSF: granulocite colony stimulating factor; OS: sopravvivenza globale; CT o TC: cisplatino/topotecan; CPT: cisplatino; HR: hazard ratio; CR: risposta completa; PR: risposta parziale; QOL: qualità della vita; PC: paclitaxel/cisplatino; VC: vinorelbina/cisplatino; GC: gemcitabina/cisplatino. Dati di sicurezza Il profilo di sicurezza della coppia cisplatino/topotecan studiato nel trial principale dell'EMEA [10] verso il cisplatino in monoterapia ha dimostrato essenzialmente eventi legati alla mielosoppressione, più frequenti e più severi nel braccio CT rispetto a quello CPT, e che son stati la ragione più comune di alcuni ritardi nella somministrazione dei cicli successivi di chemioterapia. Tali carenze erano curabili con antibiotici o aggiustamenti di dosi previsti dal protocollo oppure anche con la somministrazione di filgrastim prima dei successivi cicli di trattamento. La trombocitopenia è un comune evento avverso della terapia di combinazione cisplatino/topotecan ed ha il potenziale di condurre a complicazioni in termini di sanguinamenti/emorragie fatali e dunque, il rischio di emorragie dovrebbe essere preso in considerazione quando si sceglie di sottoporre un paziente a tale trattamento. Tra le tossicità non ematologiche, anche i disturbi cardiovascolari sono stati significativamente più alti tra i pz del braccio CT, rispetto al braccio CPT; così anche per la tossicità muscoloscheletrica e per le stomatiti, sebbene queste ultime abbiano interessato solo 8 pz del gruppo CT. Due pazienti nel braccio CT sono morte per un embolo polmonare, ritenuto comunque non correlato alla terapia. Nonostante le maggiori tossicità generate dal trattamento con CT piuttosto che CPT, coloro che hanno condotto lo studio considerano che il beneficio apportato nella risposta antitumorale dalla coppia chemioterapica rispetto al cisplatino in monoterapia prevalga sull'aumentato rischio di eventi avversi ematologici. Nel recente trial di Monk [6] che aveva l'obiettivo di valutare quale fosse la combinazione chemioterapica migliore a confronto del paclitaxel/cisplatino nel carcinoma della cervice uterina avanzato e persistente si è verificata una minore soppressione del midollo osseo nel gruppo GC. Vi è evidenza di una relazione tra la tossicità di grado 3 o maggiore e il tipo di regime somministrato per la leucopenia (P<0,0001), neutropenia (P<0,0001), trombocitopenia (P<0,0001), anemia (P=0,02) e infezione (P=0,04). Per tutti questi eventi avversi citati si riportano in tabella le percentuali. Infine, la percentuale di eventi di alopecia di grado 2 è stata significativamente maggiore nel braccio PC (54%), rispetto a VC (9%), GC (7%) o TC (26%) (P<0,0001). NEUTROPENIA GRADO 3 E 4 TROMBOCITOPENIA GRADO 3 E 4 Long III et al, Journal CT: 70% vs CT: 31,3% vs CPT: of Clin CPT: 1,4% 3,4% Oncol 2005 [10] CT: cisplatino + topotecan; CPT: cisplatino NEUTROPENIA FEBBRILE MORTI CORRELATI ALLA TERAPIA CT: 17,7% CPT: 7,5% una paziente è morta per complicazione emorragica probabilmente aggravata dalla trombocitopenia indotta dal trattamento CT vs LEUCOPENIA NEUTROPENIA TROMBOCITOPENIA ANEMIA MORTI CORRELATE ALLA TERAPIA 11 casi fatali si sono verificati nello studio con Monk et attribuzione al tipo di al, CT: 70,6% CT: 82,6% CT: 34,9% terapia anche se non è Journal vs vs vs stata scoperta GC: 43,1% GC: 42,2% GC: 28,4% of Clin un'associazione Oncol VC: 67,9% VC: 78,3% VC: 7,5% statisticamente 2009 PC: 63,4% PC: 78,2% PC: 6,9% significativa tra il tipo di [6] regime somministrato e le morti legate al trattamento (P=0,84) CT: topotecan + cisplatino; GC: gemcitabina + cisplatino; VC: vinorelbina + cisplatino; PC: paclitaxel + cisplatino CT: 34,9% vs GC: 33,9% VC: 29,2% PC: 16,8% Indicazione studi in corso Nel Registro Governativo americano sono in corso due studi [12] il primo dei quali sponsorizzato dal gruppo GOG che ha condotto anche lo studio registrativo principale del topotecan. Tale studio randomizza in aperto le pazienti affette da carcinoma persistente, recidivante dopo radioterapia o di stadio avanzato IVB a 4 bracci di trattamento in cui si confronta la sopravvivenza globale delle pz trattate con paclitaxel in combinazione con cisplatino o topotecan vs l'aggiunta di bevacizumab a tali associazioni. Di tale studio si prospetta la fine nel dicembre 2011. Il secondo trial descritto prevede, invece, il trattamento della stessa categoria di pazienti con idralazina valproato e magnesio valproato aggiunti all'associazione cisplatino + topotecan vs placebo e se ne prospetta il temine nel dicembre 2010. L'Osservatorio Sperimentazioni Cliniche dell'AIFA [13] sta conducendo uno studio prospettico, di fase II, multicentrico e non randomizzato in cui valuta la chemioterapia neoadiuvante con topotecan e cisplatino settimanali (topocis) nel trattamento del carcinoma spinocellulare della cervice uterina in stadio localmente avanzato. Registro / Nazione Clinicaltrials USA [12] Clinicaltrials USA [12] Pazienti e trattamento 450 pz ≥18anni, cancro cervice uterina recidivante dopo eventuale chemioradioterapia o di grado avanzato IVB, di tipo squamoso, adenosquamoso, adenocarcinoma, PS 0-1 Braccio di riferimento: - paclitaxel IV nel giorno 1 + cisplatino IV nel giorno 1 o 2 Bracci sperimentali: - paclitaxel IV nel giorno 1 + cisplatino IV + bevacizumab IV nel giorno 1 o 2 - paclitaxel IV nel giorno 1 + topotecan IV nei giorni 1-3 - paclitaxel IV + bevacizumab IV nel giorno 1 + topotecan nei giorni 1-3 cicli ripetuti ogni 21 giorni in assenza di progressione della malattia 143 pz≥18anni, cancro recidivante alla cervice uterina dopo eventuale chemioradioterapia, metastatico, PS 0-2 Trattamento: - cisplatino + topotecan + idralazina valproato orale + magnesio valproato orale vs - cisplatino + topotecan + placebo 6 cicli ripetuti ogni 21 giorni Disegno/Fase Misure di esito Note RCT, multicentrico/ fase III End-point I: OS, frequenza e gravità di eventi avversi associati End-point II: PFS, RR in reclutament o RCT, doppio cieco, multicentrico/ fase III End-point I: PFS End-point II: OS, RR, sicurezza in reclutament o Altri report HTA Lo Scottish Medicine Consortium [14] ha deciso di autorizzare l'utilizzo dell'associazione topotecan/cisplatino per le pazienti con carcinoma della cervice uterina recidivante dopo radioterapia e per le pazienti con stadio IVB della patologia solo se naive al cisplatino. Il report dello Scottish Medicines Consortium (SMC) pubblicato nel Novembre 2007 riporta e valuta 2 analisi che la ditta ha effettuato a partire dallo studio principale (cisplatino+topotecan VS cisplatino). Il produttore ha stimato l'aspettativa di vita con Kaplan-Meier e sviluppato un'analisi di Costo-Utilità. I dati riferiti alla progressione della malattia e agli eventi avversi sono stati quelli dello studio principale e sono state utilizzate fonti referenziate (secondo SMC) per quanto riguarda la stima dei costi per la somministrazione della malattia e per la cura degli eventi avversi. Sono state utilizzate 2 diverse fonti per reperire le stime delle utilità, una da dati di letteratura, l'altra dallo studio pilota. Nella 1° analisi sono stati individuati 2 sottogruppi di popolazione: 1. cisplatino naive in cui è stata stimata una sopravvivenza oltre 36 mesi; 2. pazienti sottoposte precedentemente a chemioradioterapia con alle spalle un intervallo di tempo libero da cisplatino di almeno 180 giorni all'entrata in studio (SCFI) in cui è stata stimata una sopravvivenza a 18 mesi. In questa prima valutazione, considerando entrambi i sottogruppi è stato stimato un ICER=£24.115/QALY che decresce fino a £17.740/QALY qualora si considerino le stime di utilità presenti nello studio pilota. Nell'analisi per sottogruppi, si trova un ICER=£15.545/QALY nel gruppo cisplatino naive e uno di £34.080/QALY per la SCFI. Le criticità di questo primo set di analisi erano riferite alla sottostima dei costi degli eventi avversi (essendo stati considerati solo quelli più costosi) e a quelli di somministrazione (essendo stati considerati solo i costi del personale sanitario). Inoltre SMC ha espresso perplessità circa le stime di sopravvivenza in SCFI, considerando queste non abbastanza robuste da dimostrarne la significatività statistica. Nel secondo set di analisi topotecan/cisplatino è stato confrontato con paclitaxel/cisplatino attraverso un confronto indiretto. La popolazione trattata con topotecan era naive al cisplatino, viceversa i pazienti trattati con paclitaxel avevano ricevuto nel 24% dei casi un precedente trattamento chemioterapico, tra cui poteva figurare anche il cisplatino. La ditta in questo setting aveva stimato che topotecan fosse dominante (meno costoso e più efficace) rispetto a paclitaxel. SMC in questo scenario ha ritenuto non validi i risultati presentati dalla ditta in quanto non ha considerato confrontabili i 2 gruppi a causa delle differenze nella precedente esposizione a cisplatino. Inoltre lo studio su topotecan aveva riportato migliori esiti per il gruppo naive introducendo un bias in favore del regime con topotecan. I limiti nell'analisi indiretta compromettono i risultati per questo confronto e infatti le evidenze presentate non sono state considerate attendibili. In conclusione, quindi, SMC giudica Costo-Efficace solo l'associazione topotecan/cisplatino quando confrontato col solo cisplatino per le donne cisplatino naive. Il NICE [15] in un documento del 2009 ha espresso lo stesso giudizio dello SMC, autorizzando l'utilizzo dell'associazione topotecan/cisplatino per le pazienti naive al cisplatino, con carcinoma della cervice uterina recidivante dopo radioterapia o con stadio IVB della patologia. La popolazione in esame era formata da pazienti con carcinoma della cervice uterina recidivante dopo radioterapia e per le pazienti in stadio IVB. I costi per i trattamenti sono stati calcolati considerando il possibile spreco del prodotto e facendolo variare tra un massimo ed un minimo. Le analisi presentate dalla ditta sembrano essere le medesime di quelle del report di SMC per cui sono stati presentati un modello con orizzonte temporale di 36 mesi per il confronto topotecan/cisplatino vs cisplatino con dati presi dal trial GOG-0179 e uno di 24 mesi per il confronto tra topotecan/cisplatino vs paclitaxel/cisplatino attraverso un confronto indiretto con dati presi da 2 diversi trial GOG-0179 e GOG-0169. Le utilità sono state stimate come prima sia da dati dei trial (attraverso un algoritmo) sia da precedenti lavori di letteratura. I risultati presentati dalla ditta erano favorevoli al trattamento con topotecan. Il NICE ha stimato che dal confronto tra topotecan/cisplatino vs paclitaxel/cisplatino l'ICER variava tra £59.000/QALY - £117.000/QALY a seconda dello spreco del farmaco (in alcuni scenari, variando anche altre variabili il trattamento con topotecan risultava addirittura essere dominato). Tuttavia considerando solo la popolazione cisplatino naive, dal confronto tra topotecan/cisplatino vs cisplatino è stato stimato un ICER variabile tra £26.800/QALY - £34.000/QALY a seconda dello spreco del farmaco. Dai confronti indiretti vs il trattamento con paclitaxel topotecan risultava dominato, ma i confronti sono stati ritenuti poco attendibili alla luce dell'alto numero di pazienti precedentemente trattati con cisplatino; le stime dunque non sono state ritenute attendibili. Alla luce anche dell'incertezza relativa alla migliore efficacia di topotecan/cisplatino vs gli altri trattamenti, il trattamento è stato consigliato solamente nelle pazienti naive al cisplatino. Sottolineiamo che i costi dei farmaci sembrano molto diversi nella nostra realtà; infatti in Inghilterra il topotecan è disponibile anche in fiala da 1 mg, con la possibilità di ridurre notevolmente lo spreco di farmaco. In Italia è disponibile solo la formulazione da 2 mg. Inoltre il costo per ciclo di trattamento con paclitaxel/cisplatino (con un dosaggio di 175 mg/m2 per il paclitaxel e di 50 mg/m2 per il cisplatino) è di £1.116 (circa 1238 euro) in Inghilterra, mentre in Veneto il trattamento con paclitaxel, considerando il prezzo di aggiudicazione della gara regionale (di circa 45 euro per una fiala da 300 mg) e un dosaggio di poco inferiore (135 mg/m2 per paclitaxel e 50 mg/m2 per cisplatino) risulta avere un costo per ciclo pari a circa 55 euro, vale a dire 22 volte in meno il costo trovato da SMC. Nel Costing template del NICE non sono riportati i costi per il paclitaxel e quindi non è stato possibile avere una controprova. Le analisi economiche presentate nei 2 report, proiettate alla nostra realtà sembrerebbero molto più negative di quanto già visto in precedenza [15]. Il rapporto di HTA della Autorità Sanitaria Francese (HAS; Haute Autorité de Santé) [16] esprime parere favorevole al rimborso del farmaco per l'indicazione in esame. Per quanto riguarda il giudizio in merito al valore terapeutico, l’agenzia ha attribuito un miglioramento (Amélioration du Service Médicale Rendu, ASMR) di livello IV (minore). * Il report HTA francese classifica il beneficio terapeutico apportato dal trattamento su una scala da I a V, dove I è considerato un beneficio significativo mentre V rappresenta l'assenza di miglioramento. Referenza SMC [14] Metodologia / tipo di analisi Analisi di costo utilità, Modello di Kaplan-Meier Confronti 1) topotecan+cisplatino VS cisplatino 2) topotecan+cisplatino VS paclitaxel + cisplatino (confronto indiretto) Nazione / punto di vista Scozia / SSN Pazienti / time horizon Misura efficacia / misura di costo Risultati pz con carcinoma cervice uterina recidivante dopo radioterapia e allo stadio IVB: 1) distinguendo tra le pz cisplatino naive e le pz SCFI 2) pz cisplatino naive nel braccio cisplatino/topotecan VS pz che hanno ricevuto precedentemente chemioradioterapia (non necessariamente cisplatino) nel braccio cisplatino/paclitaxel QALY / Costi diretti sanitari l'associazione topotecan/cisplatino risulta costo-efficace confrontata col solo cispaltino per le pazienti cisplatino naive QALY / Costi diretti sanitari l'associazione topotecan/cisplatino non è raccomandata come utilizzo di terapia costo-efficace pz con carcinoma cervice uterina recidivante dopo radioterapia e allo stadio IVB: 1) 1) distinguendo tra le pz cisplatino topotecan+cisplatino naive e le pz SCFI Analisi di costo VS cisplatino time horizon 36 mesi NICE utilità, 2) UK / SSN 2) pz cisplatino naive nel braccio [15] analisi di costo topotecan+cisplatino cisplatino/topotecan VS pz che efficacia VS paclitaxel + hanno ricevuto precedentemente cisplatino chemioradioterapia (non (confronto indiretto) necessariamente cisplatino) nel braccio cisplatino/paclitaxel time horizon 24 mesi SCFI: pz con un intervallo di tempo libero da cisplatino di almeno 180 giorni all'entrata in studio Analisi economiche Non sono disponibili analisi economiche per l'indicazione oggetto di valutazione. Popolazione target Non è stato possibile reperire dei dati epidemiologici precisi per il Veneto, pertanto si è proceduto ad una stima della popolazione eleggibile utilizzando quanto riportato nel registro tumori [2] e attraverso le stime del report di HAS [16]. Per la popolazione femminile complessiva per il Veneto (e quindi per il denominatore) invece si è utilizzato il sito della Regione in cui vengono riportate le statistiche regionali [17]. Riportiamo di seguito i passaggi logici utilizzati per le stime. 1) Sul sito della Regione si è visto che la popolazione femminile (tutte le classi di età) era uguale a 2.492.285. 2) Sul sito del registro tumori invece si è vista che l'incidenza del tumore alla cervice era di 8,6 x 100.000; pertanto alla luce di questo dato si è calcolata un incidenza complessiva per il carcinoma uguale a (2.492.285 x 8,6)/100.000 = 214 casi incidenti in un anno (approssimato per difetto). 3) Dal sito di HAS si sono presi tutti i passaggi logici (bene spiegati nel report) attraverso cui l'Ente Francese ha provveduto a fare la stima delle pazienti con carcinoma alla cervice recidivante alla radioterapia o che fossero nello stato IVB. HAS utilizzando dati di letteratura e il parere di esperti, ha stimato che: a. il 5% delle pazienti fossero in stadio IV e che tutte quelle in questo stadio fossero recidivanti; b. il 10% delle pazienti fossero in stadio III e che 2/3 di queste (circa 67%) fossero recidivanti; c. il 25% delle pazienti fossero in stadio II e che il 25% di queste fossero recidivanti; d. il 60% delle pazienti fossero in stadio I e che tra il 10%-15% di queste fossero recidivanti. Pertanto sostituendo la popolazione per il Veneto di 214 casi incidenti, con quella di HAS (di 3.387) e utilizzando gli stessi passaggi logici si ha che: a. Pazienti in stadio IVB e recidivanti = (214 x 5%) = 11. b. Pazienti in stadio III e recidivanti = (214 x 10% x 67%) = 14. c. Pazienti in stadio II e recidivanti = (214 x 25% x 25%) = 13. d. Pazienti in stadio I e recidivanti (minimo) = (214 x 60% x 10%) = 13 . e. Pazienti in stadio I e recidivanti (massimo) = (214 x 60% x 15%) = 19. Si stima dunque che le pazienti eleggibili in un anno potrebbero essere comprese all'incirca tra 51 e 57. Inoltre da quanto emerso l'incidenza per questo tipo di tumore sembra essere in continuo e costante calo alla luce della crescente attenzione per la prevenzione dello stesso. Analisi dei costi (costi delle alternative, potenziale impatto di budget etc.) Tra le alternative proposte per la cura del carcinoma recidivante della cervice uterina o in stadio avanzato IVB l'associazione topotecan + cisplatino si presenta come la soluzione terapeutica più ad alto costo e proporzionalmente con maggior spreco calcolato. Per il calcolo dello scarto di ogni farmaco, infatti, si è ipotizzato di usare la quantità strettamente correlata al dosaggio da somministrare e di scartare il resto del flacone secondo indicazione da scheda tecnica, per cui i prodotti chemioterapici in questione devono essere infusi subito dopo l'apertura e la cui qualità microbiologica non viene assicurata a distanza di ore. Questo discorso è valido nel momento in cui la struttura ospedaliera non sia attrezzata per somministrazioni concomitanti o consecutive in vari pazienti anche per indicazioni diverse da quelle in esame, ammortizzando in tal modo gli sprechi. Si ricorda che i dosaggi considerati per il calcolo dei costi della tripletta ifosfamide + cisplatino + paclitaxel, riportata nell'elenco regionale degli oncologici ad alto costo, variano leggermente dai dosaggi utilizzati nello studio di riferimento. Si calcolano i costi all'ospedale per ciclo di terapia e per 6 cicli che è la massima durata di trattamento riportata nel trial di Monk [6]. Principio attivo Dosaggio Costo all'ospedale per ciclo di terapia Costo all'ospedale per 6 cicli di terapia topotecan: 0,75 mg/m2 nei giorni 1,2,3 topotecan ev.* + cisplatino: 50 mg/m2 € 681,52 € 4089,12 cisplatino** nel giorno 1 ogni 21 giorni paclitaxel: 135 mg/m2 (infusione lenta nelle 24 ore del giorno 1) paclitaxel** + € 55,43 € 332,58 cisplatino: 50 mg/m2 cisplatino** (subito dopo il paclitaxel) ogni 21 giorni vinorelbina: 30 mg/m2 nei giorni 1 e 8 vinorelbina** + cisplatino: 50 mg/m2 € 158,88 € 953,28 cisplatino** nel giorno 1 ogni 21 giorni gemcitabina: 1g/m2 nei giorni 1 e 8 gemcitabina + € 219,16 € 1314,96 cisplatino: 50 mg/m2 cisplatino** nel giorno 1 ogni 21 giorni ifosfamide: 5000 mg (IC, 24 ore) nel giorno 1 ifosfamide* + paclitaxel: 175 mg/m2 paclitaxel** + € 147,74 € 886,44 nel giorno 2 cisplatino** (TIP/c) cisplatino: 75 mg/m2 nel giorno 2 ogni 21 giorni *prezzo ex-factory iva esclusa, fornito da ditta produttrice (listino marzo 2010) ** per cisplatino, paclitaxel, vinorelbina sono stati considerati i prezzi da gara regionale Il prezzo della gemcitabina è al 50% iva esclusa (da banca dati Farmadati, marzo 2010) Spreco per ciclo Note € 445,47 -Per il calcolo del dosaggio è stata considerata una superficie corporea di 1,8m2 -Ipotizzando di non recuperare il disavanzo delle confezioni si sprecano 2,65 mg di topotecan e 10 mg di cisplatino per somministrazione € 9,57 -Per il calcolo del dosaggio è stata considerata una superficie corporea di 1,8m2 -Ipotizzando di non recuperare il disavanzo delle confezioni i si sprecano 57 mg di paclitaxel e 10 mg di cisplatino per somministrazione € 16,77 € 21,9 € 14,69 -Per il calcolo del dosaggio è stata considerata una superficie corporea di 1,8m2 -Ipotizzando di non recuperare il disavanzo delle confezioni si sprecano 12 mg di vinorelbina e 10 mg di cisplatino per somministrazione -Per il calcolo del dosaggio è stata considerata una superficie corporea di 1,8m2 -Ipotizzando di non recuperare il disavanzo delle confezioni si sprecano 400 mg di gemcitabina e 10 mg di cisplatino per somministrazione -Per il calcolo del dosaggio è stata considerata una superficie corporea di 1,8m2 -Ipotizzando di non recuperare il disavanzo delle confezioni si sprecano 15 mg di cisplatino e 85 mg di paclitaxel per somministrazione; nessuno scarto, invece, per l'ifosfamide Bibliografia 1. Riassunto delle caratteristiche del prodotto (accesso del 26/1/2010) 2. www.registri-tumori.it (accessi 28/1/2010, 23/3/2010) 3. www.registrotumoriveneto.it (accesso del 28/1/2010) 4. Eifel P.J., Nat Clin Prat Oncol. 2006 May; 3(5): 248-55 5. Moore et al., J Clin. Oncol. 2004 Aug; 22(15): 3113-19 6. Monk et al., J Clin. Oncol. 2009 Oct 1; 27(28): 4649-55 7. Mountzios et al., Ann Oncol 2009 Aug; 20(8): 1362-8 8. www.nccn.org (v.1.2010) (accesso del 26/1/2010) 9. www.guideline.gov (accesso del 26/1/2010) 10. Long HJ 3rd et al., J Clin. Oncol. 2005 Jul; 23(21): 4626-33 11. Monk BJ. et al., J Clin. Oncol. 2005 Jul; 23(21):4617-25 12. www.clinicaltrials.gov (accesso del 27/1/2010) 13. www.agenziafarmaco.it (accesso del 27/1/2010) 14. www.scottishmedicines.org.uk (accesso del 28/1/2010) 15. www.nice.org.uk (accesso del 28/1/2010) 16. www.has-sante.fr (accesso del 28/1/2010) 17. http://statistica.regione.veneto.it (accesso del 23/3/2010) SINTESI Caratteristiche del prodotto L’attività antitumorale di topotecan comporta l’inibizione della topoisomerasi-I, un enzima strettamente coinvolto nella duplicazione del DNA, in quanto allenta la tensione torsionale generata davanti alla forcella di replicazione in movimento. Topotecan, che è un analogo semisintetico dell'alcaloide camptotecina, inibisce la topoisomerasi-I mediante la stabilizzazione del complesso covalente tra l’enzima e il filamento interrotto di DNA. Nella formulazione endovena per l'indicazione del trattamento del cancro alla cervice uterina, in associazione a cisplatino, la dose iniziale raccomandata di topotecan è di 0,75 mg/m²/die somministrata come infusione endovenosa giornaliera della durata di 30 minuti nei giorni 1, 2 e 3. Il cisplatino viene somministrato come infusione endovenosa nel giorno 1 alla dose di 50 mg/m²/die e dopo la somministrazione della dose di topotecan. Questo schema di trattamento è ripetuto ogni 21 giorni per 6 cicli o fino alla progressione della malattia. Prima della somministrazione del primo ciclo di topotecan, i pazienti devono avere un valore di base della conta dei neutrofili ≥ 1,5 x 109/l/die, una conta delle piastrine ≥ 100 x 109/l ed un livello di emoglobina ≥ 9 g/dl (dopo trasfusione, se ritenuta necessaria). Inquadramento della patologia Il cancro cervicale è essenzialmente una malattia trasmessa sessualmente. L'infezione da papillomavirus umano (HPV) e lo sviluppo di una neoplasia cervicale sono fortemente associati. L'infezione da HPV è legata a tutti i gradi di neoplasia cervicale intraepiteliale (CIN) e al cancro invasivo della cervice. Le cellule precursori (displasia cervicale, CIN) si trasformano in un cancro cervicale invasivo nel corso di molti anni. Il carcinoma a cellule squamose invasivo, di solito resta localizzato e si diffonde in sede locoregionale per un considerevole periodo di tempo; le metastasi a distanza si verificano tardivamente. A partire dai dati del Registro Tumori della regione Veneto del 2003 si può stimare che mediamente in tutto il Veneto si verifichino ogni anno circa 22000 nuovi casi di tumore nella popolazione adulta e il tumore all'utero, quindi anche della cervice uterina, rientra tra le prime quattro sedi che colpiscono principalmente la popolazione femminile: si stimano, infatti, 671 casi/anno (età>14 anni) nella regione Veneto. Inoltre, nella fascia d'età della donna compresa tra i 50 e i 60 anni, il tumore all'utero appare essere la terza sede più frequente di tumore dopo mammella e colon-retto, con una incidenza del 6-7% (circa 340 casi per anno). Secondo un recente rapporto dell'AIRTUM la stabile tendenza alla diminuzione della mortalità per tumore in Italia, al netto dell'invecchiamento della popolazione confermata per i tumori di utero, mammella, retto e la ripresa del calo di incidenza dei tumori della cervice uterina, rappresentano i risultati più significativi a testimonianza dell'importanza di una solida cultura della prevenzione attiva. Trattamenti alternativi Secondo parere clinico, lo standard attuale di trattamento della malattia avanzata in prima linea è rappresentata da radioterapia + cisplatino. Nelle pazienti che recidivano si usano oramai le associazioni di chemioterapici: paclitaxel + cisplatino, considerato un possibile trattamento alternativo da trial clinico; altre associazioni che comprendono cisplatino + vinorelbina, cisplatino + gemcitabina e cisplatino + topotecan (in esame) sono state confrontate insieme a quella appena citata. Nessuno di essi è registrato in Italia per l'indicazione terapeutica specifica del tumore avanzato o recidivante della cervice uterina; solo la vinorelbina riporta l'estensione di indicazione nell'elenco AIFA dei farmaci con uso consolidato per il trattamento dei tumori solidi nell'adulto. Si riporta un'altro soluzione terapeutico presente nell'elenco regionale per i farmaci oncologici ad alto costo per il cancro alla cervice uterina: l'associazione a tre ifosfamide + paclitaxel + cisplatino. Linee guida di trattamento esistenti Le linee guida NCCN (v.1.2010) raccomandano l'associazione topotecan + cisplatino, con categoria 2A, nel trattamento in prima linea di pazienti affette da cancro della cervice uterina in stadio avanzato IVB o recidivante in sedi multiple se sono già state esposte precedentemente all'utilizzo di cisplatino in monoterapia, a fianco di altre tre associazioni: paclitaxel/cisplatino (categoria 1) carboplatino/paclitaxel (categoria 2A) cisplatino/gemcitabina (categoria 2B) Le linee guida NGC, propongono per le donne di stadio IVB o con carcinoma alla cervice recidivante l'utilizzo di chemioterapici in associazione: cisplatino + topotecan preferibilmente per pz con PS 0-2 e limitatamente ai pz naïve all'utilizzo precedente di cisplatino (grado di raccomandazione B) cisplatino/paclitaxel (grado di raccomandazione B) Dati di efficacia Il recente trial di Monk confronta tra loro quattro associazioni: paclitaxel/cisplatino (PC) vs vinorelbina/cisplatino (VC), gemcitabina/cisplatino (GC), topotecan/cisplatino (TC). Sebbene quasi la totalità dei risultati sopra esposti sia non statisticamente significativo, possiamo ricavare comunque alcune importanti informazioni: VC, GC e TC non sono superiori al PC in termini di risposta antitumorale, sopravvivenza media e progressione libera da malattia e, inoltre, la differenza nella sopravvivenza media emersa dal PC rispetto agli altri tre bracci è un valore comunque da considerare nella pianificazione di un trattamento e nella progettazione di eventuali trial futuri. La complessa analisi sui fattori prognostici ha mostrato che l'età non era significativa in questi dati. Il PS della pz, invece, è apparso essere il fattore prognostico più forte scoperto per OS e PFS. E' anche possibile che una precedente esposizione della paziente al cisplatino sia associato ad un aumento di rischio di morte, come indicato in altri studi, ma tale relazione non sembra essere così rilevante in questa analisi. Dati di sicurezza Dal trial principale EMEA emergono eventi legati alla mielosoppressione più frequenti e più severi nel braccio CT rispetto a quello CPT, e che son stati la ragione più comune di alcuni ritardi nella somministrazione dei cicli successivi di chemioterapia. La trombocitopenia è un comune evento avverso della terapia di combinazione cisplatino/topotecan ed ha il potenziale di condurre a complicazioni in termini di sanguinamenti/emorragie fatali e dunque, il rischio di emorragie dovrebbe essere preso in considerazione quando si sceglie di sottoporre un paziente a tale trattamento. Tra le tossicità non ematologiche, anche i disturbi cardiovascolari sono stati significativamente più alti tra i pz del braccio CT rispetto al braccio CPT. Anche nel recente trial di Monk si registra il peggior profilo di sicurezza a carico della coppia topotecan + cisplatino, specialmente a livello ematologico. Il miglior profilo, invece, tra le 4 associazioni a confronto lo dimostra gemcitabina + cisplatino. Indicazione studi in corso Nel Registro Governativo americano sono in corso due studi. Il primo randomizza in aperto le pazienti affette da carcinoma persistente, recidivante dopo radioterapia o di stadio avanzato IVB a 4 bracci di trattamento in cui si confronta la sopravvivenza globale delle pz trattate con paclitaxel in combinazione con cisplatino o topotecan vs l'aggiunta di bevacizumab a tali associazioni. Il secondo trial descritto prevede, invece, il trattamento della stessa categoria di pazienti con idralazina valproato e magnesio valproato aggiunti all'associazione cisplatino + topotecan vs placebo. Prospettive di termine studi rispettivamente negli anni 2011 e 2010. Altri report HTA Lo Scottish Medicine Consortium ha deciso di autorizzare l'utilizzo dell'associazione topotecan/cisplatino per le pazienti con carcinoma della cervice uterina recidivante dopo radioterapia e per le pazienti con stadio IVB della patologia. Secondo l'organo scozzese il suo utilizzo deve essere limitato a quelle pazienti che non sono mai state precedentemente esposte a cisplatino nella chemioradioterapia. Il NICE raccomanda l'utilizzo di topotecan in associazione con cisplatino nel trattamento di cancro alla cervice uterina recidivante o di stadio IVB solo per donne che non hanno precedentemente ricevuto cisplatino. Coloro che in passato l'avessero già ricevuto e che al momento sono in trattamento con l'associazione topotecan/cisplatino dovrebbero avere la possibilità di continuare la terapia fino a che non si reputi appropriato terminarla. Il parere è stato positivo nonostante la terapia non sembra sse Costo- Efficace perché si considerava un gruppo molto ristretto di pazienti (tra 40 e 60 in un anno per Inghilterra e Galles insieme), con una sopravvivenza inferiore ai 24 e per i quali l'utilizzo di topotecan garantiva una sopravvivenza aggiuntiva maggiore di 3 mesi rispetto all'alternativa. Il rapporto di HTA della Autorità Sanitaria Francese (HAS; Haute Autorité de Santé) esprime parere favorevole al rimborso del farmaco per l'indicazione in esame. Analisi economiche Non sono disponibili analisi economiche per l'indicazione oggetto di valutazione. Popolazione target Non essendo presente in letteratura, alcun documento epidemiologico che permetta di individuare chiaramente il numero di pazienti potenzialmente eleggibili in Veneto con il topotecan, cioè i pazienti con carcinoma alla cervice recidivante alla radioterapia o in stadio IVB, sulla base di quanto riportato nel report di HTA francese di HAS, delle stime di incidenza presenti nel sito dei Registri Tumori Italiani e dei dati sulla numerosità della popolazione femminile in Veneto, presenti sul sito della Regione, si è stimata una popolazione eleggibile compresa tra circa 51 e 57 pazienti. Inoltre da quanto emerso nei Registri Tumori, il carcinoma sembra essere in costante calo. Analisi dei costi (costi delle alternative, potenziale impatto di budget etc.) Tra le alternative disponibili per la cura del carcinoma recidivante della cervice uterina o in stadio avanzato IVB, l'associazione topotecan + cisplatino si presenta come la soluzione terapeutica con costo più alto (681 € per ciclo) e proporzionalmente con maggior spreco calcolato (445€ per ciclo). Bibliografia 18. Riassunto delle caratteristiche del prodotto (accesso del 26/1/2010) 19. www.registri-tumori.it (accessi 28/1/2010, 23/3/2010) 20. www.registrotumoriveneto.it (accesso del 28/1/2010) 21. Eifel P.J., Nat Clin Prat Oncol. 2006 May; 3(5): 248-55 22. Moore et al., J Clin. Oncol. 2004 Aug; 22(15): 3113-19 23. Monk et al., J Clin. Oncol. 2009 Oct 1; 27(28): 4649-55 24. Mountzios et al., Ann Oncol 2009 Aug; 20(8): 1362-8 25. www.nccn.org (v.1.2010) (accesso del 26/1/2010) 26. www.guideline.gov (accesso del 26/1/2010) 27. Long HJ 3rd et al., J Clin. Oncol. 2005 Jul; 23(21): 4626-33 28. 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