SERVIZI SANITARI DEL VENETO e DSA Realtà e progetti per l’Università Venezia 24 Marzo 2010 Maria Rosaria Cellino Neuropsichiatra Infantile – Responsabile Centro Regionale Specializzato per i Disturbi Apprendimento (VR) I disturbi specifici dell'apprendimento I Disturbi specifici di apprendimento (Dsa) interessano circa l‘5% della popolazione scolastica e, se non affrontati adeguatamente, possono provocare conseguenze sul piano psicologico, sociale e lavorativo. I Dsa comprendono la dislessia (difficoltà di lettura), la disortografia (difficoltà nell'aspetto costruttivo della scrittura), la disgrafia (difficoltà nell'aspetto esecutivo della scrittura) e la discalculia (difficoltà nell'area matematica). La dislessia, che è la più conosciuta, è una difficoltà a leggere in modo corretto e fluente; può essere più o meno grave e spesso è associata alle difficoltà di scrittura e nel calcolo. 2 I D.S.A. costituiscono un problema emergente per le loro caratteristiche interessano più ambiti di competenza Sanitario scolastico sociale Risultano a tutt’oggi di difficile inquadramento sia da un punto di vista puramente nosografico che normativo, •ciò anche a causa della recente comparsa dei disturbi nel panorama sanitario •della mancata definizione della precisa natura ed eziologia del disturbo, (non comportano handicap e non comportano disabilità neuropsichiche) 3 INQUADRAMENTO NOSOGRAFICO: (consensus conference) ICD-10: Sindromi e Disturbi da alterazione specifica dello Sviluppo psicologico (Asse 2) DSM-IV: Disturbi della Salute Mentale EZIOLOGIA Basi neurofisiologiche dei DSA disabilità congenita evidenze scientifiche: genetiche, anatomopatologiche, neuroradiologiche i DSA sono di competenza SANITARIA Perché: INTERVENTO DIAGNOSTICO TERAPUETICO ABILITATIVO SPECIALISTICO: una precoce e corretta diagnosi un intensivo e specifico progetto riabilitativo neuropsicologico INSORGENZA: ETA’ EVOLUTIVA Caratteristiche, comorbidità, evoluzione dei DSA: Disabilità Frequenza 4% Cronicità Frequente comorbidità 4 CARATTERISTICHE cliniche DSA • Disabilità: dimostrata presenza di significative compromissioni di una o più funzioni neuropsicologiche rilevabili in più ambiti di funzionamento, necessarie per un lo svolgimento delle attività normalmente previste per l’età del soggetto • Cronicità: tendenza a persistere nel tempo. La rieducazione e un normale intervento didattico non possono far scomparire il problema; • Comorbidità frequente con altri disturbi neuropsichiatrici (ADHD, DOP, Disturbi dell’umore, altri disturbi neuropsicologici). 5 DECORSO CLINICO L’assenza di un intervento clinico adeguato è spesso causa di disturbi secondari quali: problemi psicopatologici (disturbi depressivi, somatizzazione, ansia, fobie) crollo della motivazione all’apprendimento fallimenti scolastici isolamento sociale, problemi di autostima comportamenti disturbanti e provocatori abusi e dipendenze Alcune di queste problematiche, comportano dei costi sanitari reali (incluse nei LEAS) 6 I più recenti studi hanno peraltro dimostrato che: - una precoce e corretta diagnosi, formulata attraverso un percorso strutturato (oggi definito da Linee Guida) - seguita da un intensivo e specifico progetto riabilitativo neuropsicologico è in grado di indurre un significativo miglioramento delle disabilità ed un importante riduzione delle conseguenze nel 70% dei casi. 7 INOLTRE… • Colpiscono una fascia popolazione (minori) debole della • Sono tra i più frequenti disturbi neuropsichici dell’età evolutiva con incidenza circa 4% 8 Morbilità percentuale e numero soggetti affetti Età 0-18 ANNI ULSS 20 VERONA VENETO ITALIA DSA 3.5% 2.300 27.000 365.195 9 In particolare per quanto riguarda l'ULSS20 di Verona ove opera il CRSDA, considerando che la stima dell'incidenza di DSA nella fascia d'età 5-7 anni, cioè al momento dell'ingresso nella scuola elementare, sale fino al 5%, si stima che l'ammontare dei bambini con DSA sia addirittura in questa fascia di età di 620. A tale numero si devono poi sommare i bambini e i ragazzi che arrivano ad un'età più tardiva: si parla di oltre un migliaio di casi (cfr. la tabella seguente) DSA Classi d'età Incidenza % Su popolazione ULSS20 VR Nel Veneto 0-4 3.5% 738 7.513 5-7 5% 619 6.182 8-10 3.5% 423 3.050 11-18 2.5% 795 8.118 0-18 3.5% 2.700 27.000 10 Nella tabella seguente è rappresentata la stima dell’incidenza dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sulla popolazione scolastica nell’anno scolastico 2008- 2009 nelle diverse province del Veneto Numerosità PROVINCIA DSA stimata ALUNNI SCUOLA STATALE E PARITARIA PRIMARIA SEC. I GRADO SEC. II GRADO TOTALE Dal 3% Al 5% BELLUNO 9.092 5.736 8.569 23.397 702 1.170 PADOVA 42.289 26.055 36.830 105.174 3.155 5.259 ROVIGO 9.136 6.103 9.667 24.906 747 1.245 TREVISO 44.115 26.777 38.530 109.422 3.283 5.471 VENEZIA 37.156 22.315 30.961 90.432 2.713 4.522 VERONA 43.972 26.395 36.051 106.418 3.193 5.321 VICENZA 44.471 27.409 38.107 109.987 3.300 5.499 TOTALE 230.231 140.790 198.715 569.736 17.092 28.487 11 Bisogno emergente PERCHE’ LA SANITA’ DOVREBBE OCCUPARSENE? Patologia ad alta incidenza Il trattamento ha bassi costi L’intervento è efficace circa nel 70% dei casi Il mancato intervento ha gravi conseguenze sanitarie e sociali 12 Infatti….. I DSA sono un bisogno sanitario emergente Forte richiesta di intervento ai Servizi di NPI interventi clinici diretti sul paziente con alto n°di richieste per diagnosi e riabilitazione con alto numero di ore/bambino necessarie per presa in carico prese in carico molto lunghe (poche dimissioni) interventi indiretti sulla scuola alta richiesta di consulenza specialistica ed elevato bisogno di formazione interventi di supporto alle famiglie tutoring e metodo di studio counseling e gruppi di ascolto genitori 13 • I servizi di NPI e Psicologia del territorio, dotati delle figure professionali di riferimento, quali NPI, Psicologi, Logopedisti, dovrebbero fornire team multidisciplinari in grado di valutare le cause e gli aspetti clinico-funzionali e rispondere con adeguati interventi ambulatoriali, scolastici e di supporto alle famiglie. 14 Servizi NPI del Veneto Servizi NPI 15 LA REALTA’ della SITUAZIONE servizi NPI in Veneto: Criticità-1 Forte discrepanza tra numero delle richieste di intervento per DSA e numero dei Servizi NPI che se ne occupano adeguatamente a causa di: alta incidenza % dei DSA nei confronti delle altre patologie NPI “Peso” utenti DSA, inteso come alto monte ore/bambino necessario per la diagnosi e presa in carico (non basta un colloquio per fare diagnosi vi è un preciso percorso) 16 Criticità-2 • Scarsità e assenza in alcune ULSS di Servizi specificamente Dedicati (v. cartina NPI Veneto) • Scarsità di personale dedicato con formazione neuropsicologica adeguata nei Servizi di NPI • Disomogeneità nella formazione tra i sanitari dedicati all’età evolutiva con frequenti approcci incongrui • Disomogeneità o assenza di iniziative in ambito sociosanitario (screening, attività educative,supporto allo studio, supporto famiglie, inserimento lavoro) • Disomogeneità o assenza di coinvolgimento delle figure sanitarie dedicate all’età evolutiva (pediatri, assistenti sociali, educatori, medici dei distretti, medici di base) 17 Servizi DSA Servizi specialistici DSA Ambulatori 18 Servizi esistenti* per i DSA: Centro di Riferimento Regionale per i Disturbi dell’Apprendimento ULSS 20 Verona Direttore: Dr. ssa Maria Rosaria Cellino _____________________________________________________________ Servizio Disturbi dell’Apprendimento c/o Liripac Dipartimento di Psicologia Generale Direttore: Prof. Cesare Cornoldi • UO NPI Asl San Donà di Piave (VE) Responsabile: dott. Dino Maschietto _____________________________________________________________ • AREP - Centro di Riabilitazione Villorba (TV) ** La Nostra Famiglia Sede di Oderzo Sede di Pieve di Soligo Sede di Padova ** ULSS 3 Bassano del Grappa UOC di Neuropsichiatria Infantile Responsabile dott. Giorgio Mioltello UlSS 22 Bussolengo UO Audiofoniatria Responsabile dott.ssa Bonadiman * potrebbero mancare alcuni ambulatori che verranno inclusi al termine del censimento in atto delle risorse dedicate nel Veneto ** Centro privato convenzionato SSN 19 Servizi pubblici e convenzionati con personale specializzato - La Nostra Famiglia Conegliano e Pieve di Soligo - La Nostra Famiglia -PN -NPI, ASL 4 -U.O.N.P.I, ASL 10 Asl 5 Ovest Vicentino -CRSDA ULSS 20; -ASL 13 -Don Calabria -La Nostra Famiglia – --U.O.N.P.I, ASL 10 - La Nostra Famiglia VI ULSS 22 Bussolengo -La Nostra Famiglia -Centro Medico di Foniatria -LIRIPAC – Università di Padova ASL quasi completamente scoperte: 2, 3, 8, 12, 14, 17 20 Strutture esistenti dedicate ai DSA: Criticità-1 • discrepanza tra numero delle richieste di intervento e risorse umane esistenti nei Servizi specializzati • difficoltà a dare risposte quantitativamente soddisfacenti: • concentrazione delle richieste → lunghi tempi di attesa → ritardo interventi rispetto al bisogno • Alto n°di prese in carico “croniche” • assenza di rete per collaborazione con Servizi NPI territoriali centri devono farsi carico di tutte le riabilitazioni e gli interventi psicoterapeutici (che dovrebbero trovare accoglienza sul territorio di appartenenza) • i centri devono gestire tutti gli aspetti sociali (toutoring e appoggio allo studio) del problema comprese grosse problematiche scolastiche per assenza di una rete di Servizi strutturati in ambito scolastico e socio-sanitario che se ne facciano carico. • diretta gestione di rapporti con la famiglia per lo studio, recupero scolastico, problematiche relazionali, conflittualità con la scuola interventi sociali attivando personalmente di volta in volta educatori, tutor, pediatri assistenti sociali, psicoterapeuti o laboratori per interventi di gruppo e psicoterapeutici. 21 Strutture esistenti dedicate ai DSA: Criticità-2 • Richieste di intervento in continuo aumento • Personale prevalentemente precario o a progetto • Mancanza di un budget previsto dalla normativa per incrementare e inserire a regime il personale attualmente dedicato 22 Alta incidenza % dei DSA DATI RELATIVI AI VOLUMI DI ATTIVITA’ CLINICA DEL CRSDA CON PERCENTUALI DI INCREMENTO NEGLI ANNI 2005 2006 2007 2008 2009 Primi 3 mesi del 2010 229 251 290 366 440 573 252 +31,2% +18,7% +9,7% +15,5% +26,2% + 20,2% +23 % 293 477 586 650 ***855 (+200) 1095 1306 255 290 364 +155% + 13,7% 25,5% Totale richieste pervenute 2001 2002 2003 2004 Prime visite 90 147 193 +63,3% Incremento percentuale rispetto anno prec. - Totale bambini in carico 179 Numero bambini in trattamento riabilit. neuropsic. 26 38 66 74 85 Incremento percent. b.ni in trattam. - +46,2% +73,7% +12,1% +14,9% 100 +17,7% 23 Attività (2008) dell’U.O.N.P.I dell’ASL10 – San Donà di Piave (VE) da ASL 10 da altre ASL N. % Disturbi Specifici dell’Apprendimento 619 94 713 27,3 ADHD 335 205 540 20,7 Altre patologie 1356 52,0 TOTALI 2609 100 24 Attività (2008) dell’Unità Operativa Età Evolutiva/Disabilità dell’ULSS5 – Ovest Vicentino N. % Disturbi specifici abilità scolastiche 511 23,6 Disturbi specifici di attenzione e concentrazione 186 8,6 Disturbi specifici del linguaggio 473 21,8 Altre patologie 995 46,0 TOTALI 2165 100 Pazienti 25 DSA: Disturbi Evolutivi Manifestazioni cliniche differenti nelle varie fasi evolutive: – nella scuola primaria – nella scuola media e superiore – all’università 26 L’intervento di consulenza competenza in grado di: richiede una • aggiornare il profilo neuropsicologico nelle varie fasi evolutive del ragazzo • individuare quali sono le problematiche e i punti di forza più evidenti in quel periodo e metterle in relazione alle caratteristiche e alle richieste del corso di studi che viene affrontato in quel momento • è necessario che il ragazzo venga seguito dal servizio sanitario competente per tutto il periodo degli studi 27 La presa in carico di questi pazienti da parte dei servizi sanitari è necessaria per tutto l’arco della scuola dell’obbligo e superiore ed anche all’Università 28 I DSA attualmente sono competenza dei Servizi per l’età evolutiva 0-18 Quali Istituzioni attualmente nel Veneto “possono” rispondere alle richieste dei ragazzi all’Università ? -Università di Padova (Fac. Psicologia) - CRSDA (Ulss20 Verona) che come Centro Regionale può accogliere gli adulti 29 Cosa serve per dare un servizio adeguato alla popolazione Universitaria? • Competenze neurologiche per l’adulto • Protocolli diagnostici standardizzati per gli adulti • Approfondita competenza nell’ambito della patologia stessa • Possibilità di accettazione Sanitaria per l’età adulta • Protocolli di intesa che stabiliscano modalità di collaborazione tra Università e SSR 30 Protocollo di Intesa tra CRSDA e Università di Verona (bozza 2010) “….collaborazione che prevede: - l’accoglimento degli studenti inviati dall’università sia per valutazioni che per interventi clinici - consulenze sui singoli casi clinici ai docenti - interventi di informazione nell’ambito dei DSA per i docenti universitari interessati e per gli studenti stessi - collaborazione nella programmazione di iniziative volte ad attivare strumenti e strategie di supporto e di integrazione nello studio di questi ragazzi…” 31 università interventi diretti -diagnostici -metodo di studio 32 INTERVENTO INDIRETTO • Il disturbo è cronico • tende a persistere anche nell’età adulta • Non potendo modificare significativamente il disturbo, è necessario intervenire sul contesto esterno ove il disturbo si esprime • Modificare le strategie didattiche e di studio per mettere il soggetto nella condizione di seguire il piano di studi uguale a quello dei compagni nonostante la disabilità esistente 33 PROGRAMMAZIONE SANITARIA E’ necessario garantire la presa in carico anche per gli studenti universitari, attraverso: IPOTESI - Creazione di nuovi servizi per adulti? - Utilizzare la rete Distrettuale implementandola di neuropsicologi-neurologi specificamente formati - Implementazione dei servizi per l’età evolutiva con il personale necessario per gli adulti? - Lasciare la delega all’Università e Centri Specializzati? 34 ipotesi 1 °) Garantire almeno i Servizi per l’età evolutiva 2°) Implementarli con le professionalità necessarie per gli adulti? • piu’ economico e piu’ realizzabile • tipologia del disturbo di maggiore pertinenza specialistica dell’eta’ evolutiva 35 I DSA COSTITUISCONO UNA “PESANTE” PROBLEMATICA SANITARIA Ma quanto sono riconosciuti oggi dal sistema sanitario nazionale? Come sono inquadrati e gestiti dalla normativa esistente? Quali fondi sono previsti per la loro assistenza dal SSN? Esistono delle norme che prevedano una programmazione dei Servizi Socio-sanitari a loro favore? 36 NORMATIVA SOCIO-SANITARIA • per la recente comparsa dei DSA nel panorama sanitario nazionale • per la loro stessa natura, (non comportano handicap e non sono inserite tra le disabilità neuropsichiche) I DSA PUR COSTITUENDO UNA “PESANTE” PROBLEMATICA SANITARIA oggi sono scarsamente riconosciuti dal Sistema Sanitario Nazionale e scarsamente inquadrati e gestiti dalla normativa esistente che prevede: a) finanziamenti per attivazione servizi b) una specifica programmazione e normativa socio-sanitaria 37 L.E.A.S. e LEGGE 104 Definiscono con precisione gli ambiti clinici, le patologie e le prestazioni che il SSN ha il dovere e l’obbligo di finanziare e di gestire, mentre sono escluse tutte quelle non considerate. 38 LEGGE 104 • Legge 104 per la tutela dell’handicap: • i DSA non rientrano per definizione, a differenza di altri disturbi dell’apprendimento (secondari ad altra patologia NP) in quanto riguardanti soggetti normodotati dal punto di vista psicomotorio e sensoriale (eccezione fatta per i casi di dislessia profonda e per i Disturbi misti delle Abilità Scolastiche) 39 Livelli Essenziali Assistenza Sanitaria 1) I DSA non sono direttamente inseriti nell’elenco delle patologie previste nei LEAS 2) Vi rientrano indirettamente all’interno della voce“… patologie Neuropsichiatriche di competenza dei Servizi di NPI” solo dopo tutte le altre patologie neuropsichiatriche dell’età evolutiva specificamente menzionate e quindi prioritarie (P.O.M.I. Progetto Obiettivo Materno Infantile art. 8.1) 3) Per la fascia età adulta,possono essere indirettamente compresi nel gruppo dei “Disturbi della Salute mentale”,ma sempre dopo le patologie specificate direttamente 40 Budget Regionale garantisce in primis l’assistenza a favore delle patologie neuropsichiatriche infantili e dell’età adulta elencate tra i LEAS, nel P.O.M.I. e dalla legge 104 e nel progetto Salute Mentale Pertanto le uniche risorse finanziare disponibili per incrementare i servizi dedicati ai DSA potrebbero essere individuate nel budget Salute Mentale - condiviso con tutte le altre patologie; - all’interno di progetti operativi che soddisfino bisogni di salute risultanti da emergenze epidemiologiche locali 41 Quindi in base alla normativa attuale….. Per quanto un Servizio possa e voglia decidere di occuparsi di DSA, considerata la quantità delle patologie (v. art. 8.1) neuropsichiatriche a cui il SSR deve far fronte in prima istanza, risulta evidente la scarsa entità delle risorse che residuano, da dedicare ai DSA… Inoltre, oltre alle risorse finanziare per incrementare l’attività clinica diretta, manca qualsiasi programmazione e servizio strutturato a loro favore, all’interno della rete delle figure professionali ed istituzionali già esistenti sul territorio,che invece è fortemente sviluppata e consolidata a favore delle patologie incluse dalla legge 104 e dai LEAS.. 42 OBIETTIVO Gestire attraverso un intervento normativo regionale, il problema globale dei DSA nella sua multifattorialità e nei vari ambiti in cui si esprime. 43 44 45 LEGGE REGIONALE 4 marzo 2010, 16 Interventi a favore delle persone con disturbi specifici dell’apprendimento (dsa) e disposizioni in materia di servizio sanitario regionale Art. 1 Finalità La Regione del Veneto riconosce la dislessia, la disgrafia o disortografia e la discalculia, quali disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) che limitano l’utilizzo della capacità di lettura, di scrittura e di calcolo e ostacolano il pieno sviluppo delle potenzialità dell’individuo, arrivando spesso a compromettere l’equilibrio psicologico individuale e familiare della persona con DSA 46 Art. 2 Interventi 1. La Regione promuove e sostiene interventi a favore delle persone con DSA volti a: a) garantire le condizioni ottimali nelle quali le persone con DSA possano utilmente realizzare la loro persona nella scuola, nel lavoro e nella società; b) promuovere la diagnosi precoce dei DSA nell’ambito di una stretta collaborazione tra strutture socio-sanitarie, pubbliche e private, famiglie e istituzioni scolastiche; c) formare e sensibilizzare gli operatori socio-sanitari, gli insegnanti e i genitori in merito alle problematiche collegate ai DSA; d) permettere una diagnosi tempestiva e corretta, anche quando si tratta di persone non più comprese nell’età evolutiva; e) promuovere e favorire percorsi riabilitativi idonei per le persone con DSA; f) favorire specifiche iniziative volte a facilitare l’apprendimento e il pieno sviluppo della persona con DSA. 47 Art. 7 Contributi 1. La Giunta regionale, previa definizione di modalità e termini per la presentazione delle relative domande, eroga alle aziende ULSS e agli enti locali contributi per la realizzazione di progetti, inseriti nei piani di zona di cui all’articolo 8, comma 2, della legge regionale 14 settembre 1994, n. 56, finalizzati alla diagnosi e al trattamento riabilitativo delle persone con DSA e per favorire lo studio quotidiano a casa, con particolare riferimento alle famiglie più bisognose. 48 Art. 8 Norma finanziaria 1. Agli oneri derivanti dall’attuazione degli articoli da 1 a 7, quantificati in euro 500.000,00 a decorrere dall’esercizio 2011, si fa fronte con le risorse allocate nell’upb U0140 “Obiettivi di piano per la sanità” del bilancio pluriennale 2010-2012. Art. 9 Interventi per la razionalizzazione della spesa delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale 1. La disciplina di cui all’articolo 37, commi 2, 3, 4 e 5 della legge regionale 19 febbraio 2007, n. 2 “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2007” è confermata per il triennio 2010-2012”. 49 LEGGE REGIONALE 4 marzo 2010, 16 Interventi a favore delle persone con disturbi specifici dell’apprendimento (dsa) e disposizioni in materia di servizio sanitario regionale INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2 - Interventi Art. 3 - Adeguamento del sistema socio-sanitario regionale Art. 4 - Formazione nelle strutture socio-sanitarie, nella scuola e nelle famiglie Art. 5 - Attività lavorativa e sociale Art. 6 - Campagne di informazione e sensibilizzazione Art. 7 - Contributi Art. 8 - Norma finanziaria Art. 9 - Interventi per la razionalizzazione della spesa delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale 50