Retta di carico (1) La retta dipende solo da entità esterne al diodo. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 1 Retta di carico (2) Dipende solo da entità esterne al transistor. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 2 Punto di lavoro (1) Punto di lavoro = intersezione tra retta di carico e caratteristica del dispositivo, identificata da una terna di valori VCE, VBE, IC Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 3 Punto di lavoro (2) IB VBE Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 4 Punto di lavoro (3) Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 5 Punto di lavoro (4) Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 6 Punto di lavoro (5) Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 7 Limiti di potenza Grafico dei limiti della potenza di un circuito dove è presente un transistor e possibili rette di carico. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 8 Coppia differenziale (1) Configurazione simmetrica con i due transistor Q1 e Q2 il più possibile identici, montati in configurazione ad emettitore comune entrambi in regione attiva. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 9 Coppia Differenziale (2) Se i due transistor sono in regione attiva le correnti base-collettore sono praticamente nulle. La legge delle maglie applicata alla maglia formata dalle due giunzioni base emettitore dà: -V1 + VBE1 – VBE2 +V2 = 0 Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 10 Coppia Differenziale (3) le correnti IC1 ed IC2 sono: IC1= aFIES e(V ; /VT) BE1 IC2= aFIES e(V BE2 /VT) Se supponiamo VBE1 > VT IC1/IC2=e(V BE1 - VBE2)/VT IC1/IC2=e(V - V )/V IC1/IC2=e(V /V ) 1 2 T d T Con Vd = V1 - V2= VBE1 - VBE2 = differenziale delle tensioni. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 11 Coppia Differenziale (4) Per la legge dei nodi: - (IE1+ IE2) = IEE = IC1/αF+ IC2/αF ; Dividendo tutto per IC1/αF : αFIEE/IC1 = IC2/IC1 + 1 ; e quindi: IC1= αFIEE/(1+e(-V /V )) ; IC2= αFIEE/(1+e(+V /V )) ; d Vo1= VCC – IC1RC ; Vo2= VCC – IC2RC ; d T T Vo= Vo1 – V02 = -RC( IC1– IC2); Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 12 Caratteristica di trasferimento Zone saturazione commutazione Zona lineare amplificazione Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 13 Simulazione coppia differenziale (1) Vcc 47k RB 47k RL Q2-Collettore Q1-base V1 V3 Q2N2222 Q1 Q2N2222 Q2 Q2-base V2 0.01 I1 Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 14 Simulazione coppia differenziale (2) Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 15 Limiti di funzionamento dei transistor I limiti per un transistor n-p-n 2N2222A: • • • • • Corrente massima di collettore (800 mA) Massima dissipazione di potenza (0.5 W) Massima tensione di uscita (breakdown VCE < 40 V) Perforazione Massima tensione di ingresso ( VBB < VEB ∼ decina V) Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 16 Amplificatore Operazionale (1) Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 17 Amplificatore Operazionale (2) Sommatore invertente Sommatore non invertente Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 18 Amplificatore Operazionale (3) Integratore Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 19 Amplificatore Operazionale (4) Derivatore Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 20 Amplificatore Operazionale (5) Calcolatore analogico Equazione: d2v0 = vi - B dv0 - Cv0 dt2 A A dt A Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli 21 Segnali analogici e digitali (1) Segnale Analogico: la grandezza può assumere qualunque valore all’interno di un intervallo Segnale Digitale Binario: la grandezza può assumere solo 2 valori. Livelli logici (1) Sistema a logica positiva Sistema a logica negativa Tensioni Tensioni VH2 VH2 1 logico VH1 VL2 indeterminato VL2 0 logico VL1 VH1 VL1 Livelli logici (2) Logica positiva Logica negativa Segnale Digitale Importanti: i livelli V1 e V2 e l’intervallo minimo di scansione temporale del segnale (in questo caso t2 – t1) Rumore (1) Rumore per segnale analogico Rumore (2) Un segnale digitale è più immune al rumore di uno analogico perché ammette una banda di variazione entro cui lo stato è univocamente definito. Mentre il rumore analogico viene trasportato lungo tutto il circuito, quello digitale viene filtrato dal primo dispositivo che attraversa. Es.: Invertitore V t V t VO V+ Vth Caratteristica di trasferimento: reale V+ ideale VI Rumore (3) Margine di rumore per l’1 logico: VOH - VIH Margine di rumore per lo 0 logico: VIL - VOL Funzioni logiche (1) Funzione binaria a una variabile: Z=f(A) Z=A ; Z=A 2 possibili funzioni logiche Funzione binaria a due variabili: Z=f(A,B) 4 combinazioni di input (2x2) 4 valori per la funzione di output, uno per ogni combinazione Quindi 16 possibili funzioni logiche. Funzioni logiche (2) Le 16 funzioni logiche non sono indipendenti. Le funzioni più note sono: AND,OR,NAND,NOR,XOR (porte logiche) Essenzialmente basta una sola funzione per realizzare tutte le altre (NAND o NOR). È sufficiente progettare un dispositivo elettronico che implementi una di queste porte logiche per poter descrivere completamente lo spazio delle funzioni logiche di due variabili. Funzioni logiche (3) Si possono definire delle operazioni all’interno dello spazio delle variabili logiche: Operazione somma (+) A + B = 1 se A o B sono 1; 0 se A e B sono 0; Operazione prodotto: A x B = 0 se A o B sono 0; 1 se A e B sono 1; Famiglie Logiche I dispositivi di una famiglia hanno le stesse caratteristiche fondamentali. La classificazione per famiglie è: Famiglie BJT: (TTL,ECL,etc.) Famiglie MOS: (NMOS,CMOS,etc.) Famiglie DTL: (presentano sia diodi che transistor) Sistema DL (Diode Logic) Porta OR implementata in logica negativa con il sistema DL. V(1) = 0 Volts V(0) = 5 Volts VR = V(0) = 5 Volts Porta OR in logica negativa Se tutti gli ingressi sono nello stato 0 (V=5 Volts) VR – v1 = 0 ; VR – v2 = 0 ; VR – v3 = 0 ; Tutti i diodi sono polarizzati inversi e non conducono v0 = V(0) = 5 Volts Se un ingresso v1 = V(1) = 0 Volts il diodo D1 sarà polarizzato direttamente; infatti: v0 = V(0) – [V(0)-V(1)- Vγ]R/(R+Rs+Rf) Rf = resistenza diretta del diodo. Se si sceglie R>> Rs–Rf v0 ≅ V(1) + Vγ ≅ 0.6 Volts = V(1) Simulazione OR DL Log. Neg. (1) Va R1 V3 Vb 10 R2 V1 Vc V2 10 10 R4 D1N4148 D3 D1N4148 -5 V4 D1 D1N4148 R5 D2 50k Vout Simulazione OR DL Log. Neg. (2) Logica negativa 0,0,0 0 Porta AND in logica positiva (1) Che succede se prendiamo lo stesso circuito ed applichiamo una logica positiva: V(1) = 5 Volts V(0) = 0 Volts VR = V(1) = 5 Volts Porta AND in logica positiva (2) Se tutti gli ingressi sono nello stato 1 (V=5 Volts) VR – v1 = 0 ; VR – v2 = 0 ; VR – v3 = 0 ; Tutti i diodi sono polarizzati inversi e non conducono v0 = V(1) = 5 Volts Se un ingresso v1 = V(0) = 0 Volts il diodo D1 sarà polarizzato direttamente; infatti: v0 = V(1) – [V(1)-V(0)- Vγ]R/(R+Rs+Rf) Rf = resistenza diretta del diodo. Se si sceglie R>> Rs–Rf v0 ≅ V(0) + Vγ ≅ 0.6 Volts = V(0) Simulazione AND DL Log. Pos. (1) Logica positiva 1,1,1 1 Porta AND in logica negativa (1) In questo caso costruiamo una porta AND in logica negativa: V(1) = 0 Volts V(0) = 5 Volts VR = V(1) = 0 Volts Porta AND in logica negativa (2) Se un solo ingresso v1 è nello stato 0 (V=5 Volts) Il diodo corrispondente è polarizzato direttamente. Infatti: v0 = V(0) – [V(0)-V(1)- Vγ] Rs/(R+Rs+Rf) – Vγ Poiché Rs/(R+Rs+Rf) << 1 v0 ≅ V(0) Se tutti gli ingressi sono nello stato 1 (V=0 Volts) per tutti i diodi vale: v1– V(1) = 0 ; v2– V(1) = 0 ; v3– V(1) = 0 ; Tutti i diodi sono polarizzati inversamente v0=V(1) Simulazione AND DL Log. Neg. (1) Va R1 V3 Vb 10 R2 V1 Vc V2 10 10 R4 D3 D1N4148 D1 0 V4 D1N4148 D2 R5 D1N4148 50k Vout Simulazione AND DL Log. Neg. (2) Logica negativa 1,1,1 1