Sviluppo del nuovo sistema informativo del Consiglio

Sviluppo del nuovo sistema informativo del
Consiglio Superiore della Magistratura
Progetto
Protocollo d’intesa (16.3.2011) tra:
Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e
Consiglio Superiore della Magistratura
per la realizzazione del:
1.
2.
3.
Sistema informativo di governo dell’organizzazione tabellare;
Sistema informativo del CSM relativo alla carriera del magistrato;
Aspetti infrastrutturali e funzionali dei servizi informatici nel CSM.
Il presupposto del progetto
VII Commissione:
da commissione di esame delle tabelle
a commissione dell’organizzazione;
Analisi dell’organizzazione del CSM
Affermazione della competenza consiliare ad interloquire
preventivamente sui progetti del MG
Il Csm come coattore delle politiche di giustizia secondo la
sua competenza (informazione preventiva)
Le delibere CSM 2010 - 2014
Piano straordinario di digitalizzazione della giustizia
Uso di software privato per la gestione esecuzioni e fallimenti
Analisi dell’organizzazione del CSM
Istituzione tavolo paritetico
Delibera su ADN
Progetti in materia statistica e costituzione ufficio statistico
Banca dati buone prassi
Art. 37
Revisione circoscrizioni giudiziarie
Come nasce il progetto
Febbraio 2006: apertura di pratica consiliare per il
miglioramento e la riscrittura di Valeri@
Luglio 2006: delibera sulla reingegnerizzazione di Valeri@
2010: Gruppo standard richiede ampliamento di Valeri@
2010: Anali «Batini» (= mancanza di piano strategico)
Istituzione Sto e analisi funzionamento CSM
Il protocollo
30 novembre 2010: apertura pratica CSM
16 marzo 2011: protocollo di intesa
Costituzione comitato di progetto
Preanalisi Sto
2012: Affidamento studio fattibilità a «La Sapienza»
Reperimento nuovi fondi (in totale: 5,8 ml. Di Euro)
2013-14: Gara di appalto; aggiudicazione
Contratto con monitore
Obiettivi iniziali
1.
2.
3.
Sistema
informativo
di
governo
dell’organizzazione tabellare;
Sistema informativo del CSM relativo alla
carriera del magistrato;
Aspetti infrastrutturali e funzionali dei
servizi informatici nel CSM.
Obiettivo 3: i servizi informatici CSM
1983: Direttiva CSM su informatizzazione CSM
1986: delibera su creazione sistema informatico
CSM
Realizzazione banca dati relative alla scheda del
magistrato ordinario (applicativo, scritto in
Clipper, ANA.EXE)
status del magistrato (decreto di nomina, delibere
di progressione in carriera, trasferimenti, assenze,
provvedimenti disciplinari, cessazioni, …).
Obiettivo 3: i servizi informatici CSM
Primi PC al CSM per redigere documenti e provvedimenti in
formato elettronico
Recupero dati storici pregressi (a partire dalla costituzione del
CSM)
1987: informatizzazione per fasi delle procedure di commissione
per ogni commissione venne realizzata una apposita
procedura, pure scritta in Clipper, per la gestione delle
singole pratiche e delle fasi dei procedimenti
amministrativi (apertura pratica, assegnazione relatore,
movimenti vari di commissione - come istruttorie, rinvio ad altra
seduta, proposte, … -, movimenti di plenum, fino alla delibera di
chiusura della pratica e alle successive comunicazioni).
Obiettivo 3: i servizi informatici CSM
1993: completamento attività di raccolta e
inserimento dei dati storici
a tutti i magistrati venne anche inviata copia della
scheda cartacea completa così prodotta per la loro
verifica e revisione.
Completamento rete locale
Centralizzazione degli archivi comuni a tutte
le commissioni, principalmente: anagrafica
magistrati, tabella degli uffici, tabella delle funzioni,
movimenti di commissione, movimenti di plenum.
Obiettivo 3: i servizi informatici CSM
1993 nascita applicativo per la gestione della pianta organica
numerica,
procedura scritta in Clipper denominata PIA.EXE (scheda
sintetica sullo stato attuale del magistrato all’ultima delibera
registrata)
indicazione della posizione del magistrato nel ruolo della
magistratura (cosiddetto R.A.M., Ruolo di Anzianità nella
Magistratura).
1996: gestione autonoma del ruolo di anzianità rispetto al
Ministero applicativo, scritto in Clipper, RAM.EXE che
ricalcola il ruolo di anzianità ogni settimana alla chiusura del
plenum e dopo lo scarico delle delibere assunte.
Obiettivo 3: i servizi informatici CSM
Fine anni 90: prima reingegnerizzazione (in
house)
passaggio al sistema operativo Windows
l’adozione di un data base relazionale –
Informix –
nonché di un linguaggio di programmazione
orientato agli oggetti (Delphi) in sostituzione di
Clipper.
Obiettivo 3: i servizi informatici CSM
Realizzazione di un solo programma per tutte le
commissioni e protocollo unico per la creazione
dell’ordine del giorno di commissione.
Regole di business sul funzionamento delle strutture
amministrative
Nasce “Gestione pratiche” con scarico in ANA.EXE
Nascita gestione dell’ufficio del Protocollo e
collegamento con “Gestione Pratiche”.
Obiettivo 3: i servizi informatici CSM
1998: realizzazione Intranet CSM
(www.cosmag.it), successivamente seguito
anche da un sito internet)
2000: Nascita Valeri@ (anagramma della parola
“rileva”) canale di comunicazione diretto tra
CSM e singoli uffici giudiziari e/o Consigli
giudiziari.
Inizialmente: descrizione organizzazione
tabellare
Obiettivo 3: i servizi informatici CSM
Dal 2001: gestione del sistema tabellare
Dal 2003: veicolazione di numerosi dati tra CSM ed
uffici giudiziari e/o Consigli giudiziari
(in particolare: presentazione di domande di
trasferimento per posti ordinari, direttivi e
semidirettive e relative revoche; incarichi
extragiudiziari; dichiarazioni ex art. 18 e 19 O.G.;
invio dei pareri da parte dei Consigli giudiziari;
inserimento delle assenze dei magistrati; altre
richieste estemporanee quali dati ex art. 37, ….).
Studio La Sapienza
1.
2.
3.
Sistema
informativo
di
governo
dell’organizzazione tabellare;
Sistema informativo del CSM relativo alla
carriera del magistrato;
Aspetti infrastrutturali e funzionali dei
servizi informatici nel CSM.
AS IS
Studio La Sapienza
1.
2.
3.
4.
Adozione di un unico database
Realizzazione di un sistema web oriented
Realizzazione
secondo
i
principi
dell’Architettura Orientata ai Servizi (SOA
architecture)
Introduzione di un work flow manager
Utenti e attività coinvolte
SCENARIO TIPICO CSM
Accesso via SOA
TX 1
Accesso diretto al DB
ANAGRAFICA
TX 2
S.
O.
A.
PRATICHE
Layer
Descrizione
Strumento di supporto
Presentation Layer
Realizza la componente di interfaccia delle applicazioni,
attraverso un Portale che le contiene o l’esposizione delle
applicazioni WEB
Liferay CE (Community Edition)
Business Process Layer
Implementa i servizi di per la gestione dei processi e la
loro orchestrazione
IntalioBPM
Document Management
Realizza la piattaforma di Document Management. La
soluzione espone servizi su i diversi Layer identificati
NuxeoDM
Integration Layer
Realizza l’Enterprise Service Bus, ovvero l’orchestratore
dei servizi
WSO2
Information System
Contiene i servizi applicativi, che realizzano una funzione
di business
Java
Service Component
Contiene i servizi messi a disposizione dalle applicazioni e
che sono utilizzati nell’Information System
Java
Data Layer
Database Management System
Business Intelligence/Data Warehouse
Piattaforma
Informix 11.50
(sostituito da MySQL a partire dal
Segmento 4)
Pentaho BI
Il nuovo sistema tabellare
Ipotesi di Workflow
e operazioni
funzionali sul nuovo
sistema
Modifiche alla natura
e alle caratteristiche
del servizio erogato
Coinvolgimento di tutti
gli attori nel processo di
servizio
Strutturazione dei dati
delle tabelle
Strutturazione dei dati tabellari
TRIBUNALE - SEZIONE PROMISCUA
Materie trattate
Civile: Volontaria Giurisdizione, separazioni e divorzi,
fallimentare, lavoro primo grado, lavoro appello, agraria,
previdenza primo grado, previdenza secondo grado,
esecuzioni immobiliari, esecuzioni mobiliari, procedure
fallimentari, istanze di fallimento.
Strutturazione dei dati tabellari
20) CRITERI OBBIETTIVI E PREDETERMINATI PER LA ASSEGNAZIONE DELLE CAUSE ALLE
SINGOLE SEZIONI, AI SINGOLI COLLEGI ED AI GIUDICI.
Il criterio di assegnazione degli affari alle singole sezioni, ai singoli collegi e ai singoli giudici è misto.
Per la sezione civile: competenza per materia, in relazione ad affari di natura specialistica; competenza
per numero di iscrizione, in relazione ai restanti affari.
Per la sezione penale (dibattimento e settore GIP/GUP) il criterio base è quello del numero di iscrizione
del procedimento nel RGNR.
In dettaglio, l'assegnazione è regolata dai seguenti criteri, distinti per sezione e materia
SEZIONE CIVILE
- Controversie di contenzioso ordinario e procedimenti speciali in materia ordinaria: le cause
ordinarie, i ricorsi cautelari e possessori e per decreto ingiuntivo, gli ATP, non rientranti nella materie
attribuite alla competenza specialistica, sono distribuiti -secondo l'ordine di iscrizione- ai giudici addetti al
settore civile ordinario, secondo l'ordine decrescente di anzianità (una causa per ciascuno, a cominciare
dalla più risalente che verrà assegnata al giudice più anziano in ruolo), sino a perequarne il carico di lavoro
complessivo con quello degli altri magistrati della sezione (e saltando la turnazione ove necessario ai fini
perequativi).
La dottoressa Gradi, in quanto addetta anche al settore lavoro (che già comporta la assegnazione di decreti
ingiuntivi e di procedimenti cautelari inerenti alla specifica materia), è esclusa dalla assegnazione dei decreti
ingiuntivi e dei procedimenti cautelari e possessori del settore civile ordinario.
Delibera del 25 marzo 2015
INTRANET
Definire i dati pubblicabili a tutti gli
utenti.
Definire quali informazioni sono
riservate e personali
Realizzare un single sign on per
personalizzare la pagina web
per utente intranet
Verificare la federazione di
domini con Giustizia
Regolamentazione degli accessi
secondo le regole del CSM
Predisposizione delibera sulle
policies di accesso ai dati
Delibera del 25 marzo 2015
Internet e social network
Costituzione di commissione
per la progettazione del sito
Internet e decisioni sui social
network
Predisposizione delibera
(VII) su tale progetto
Studio sulla comunicazione
1. Ufficio Stampa
2. Newsletter
3. Sito Internet
4. Social network
5. Portavoce
6. Creazione contenuti multilingua
7. URP Gestione rapporti con utenti
8. Ufficio Analisi – Giustizia e comunicazione
9. Informazione e approfondimenti
10. Produzione contenuti multimediali
11. Consulenza tecnico-scientifica
SOLUZIONE EVOLUTA
Area
Istituzionale
l’organizzazione
e
funzionamento
del Csm.
AREA NOTIZIE
notizie
focus
comunicati stampa
(con servizi di
indicizzazione).
newsletter periodica
Blog con cadenza
bisettimanale
Area servizi informativi
evoluti e 2.0
Forum
microblog,
Wiki
sulle 5 aree tematiche
(internazionale,
processo telematico,
best practices,
Comitato pari
opportunità,
Osservatori giustizia
civile e penale)
l’apertura di account su
alcuni social network
(Twitter, Youtube)
Delibera del 25 marzo 2015
Internet e social network
Costituzione di commissione
per la progettazione del sito
Internet e decisioni sui social
network
Predisposizione delibera
(VII) su tale progetto
Aree tematiche di comunicazione e condivisione
delle informazioni
Area internazionale;
Area del processo civile e penale telematico;
Organizzazione e best practices;
Comitato pari opportunità;
Osservatori della giustizia civile e penale.
L’integrazione tra Flussi statistici del CSM e
Datawarehouse del Ministero della Giustizia
La pubblicazione dei dati statistici ad uso degli
uffici giudiziari e di magistrati attraverso un
cruscotto di analisi dei dati
La de-materializzazione
Il Fascicolo dell’Ufficio Giudiziario: progettazione, realizzazione ed
integrazione delle funzionalità e dei servizi che consentono di creare
un archivio digitale per gli UU.GG.
Il Fascicolo del Magistrato: progettazione, realizzazione e
integrazione delle funzionalità e dei servizi che consentono di
gestire e analizzare il fascicolo del Magistrato, il suo percorso
formativo e di aggiornamento professionale.
Delibera del 25 marzo 2015
Archivio digitale ufficio
giudiziario
Analisi esigenze con le
commissioni consiliari
Adeguamento protocollo
con Ispettorato Generale
(contatto con Isp. Gen.)
Strutturazione trasmissione
ispezioni
Delibera del 25 marzo 2015
Archivio digitale
magistrato
Creazione fascicolo unico
digitale – Revisione delibera
4718/09
Interlocuzione con la SSM
per i dati relativi ai corsi di
formazione
Interlocuzione con il
Ministero per scambio dati e
fascicolo unitario del
magistrato
Archivio digitale del
magistrato e acquisizione
provvedimenti
Delibera del 25 marzo 2015
Recupero patrimonio
informativo CSM e
digitalizzazione:
Fascicoli personali
Pareri ufficio studi
Atti commissione antimafia
PROGETTO REBIBBIA
Delibera del 25 marzo 2015
Archivio storico
dell’attività della
magistratura italiana
Banca dati DNA –
Interlocuzione con DNA
Disponibilità uffici a fornire
sentenze di rilevanza storica
o sociale
Delibera del 25 marzo 2015
Sistemi di classificazione e
ricerca del patrimonio
documentale
Ufficio studi:
approfondimento modalità
di classificazione delle
delibere e definizione
vigenza delibera
Adozione di motori di
ricerca avanzati
Delibera del 25 marzo 2015
Glossario (e tabelle
tipologiche)
Redazione glossario: VII
Commissione.
Analisi a partire dall’attuale
db del Csm
Delibera del 25 marzo 2015
Redazione documenti in
modalità nativamente
digitale
Realizzazione redattore atti
Firma elettronica
Eliminazione stampe (es.
rassegna stampa)
Delibera del 25 marzo 2015
Redazione documenti in
modalità nativamente
digitale
Realizzazione redattore atti
Firma elettronica
Eliminazione stampe (es.
rassegna stampa)
Sistema informativo integrato
Creazione di servizi informativi a disposizione degli utenti interni, con
particolare riferimento agli uffici giudiziari e ai magistrati
Forte coinvolgimento degli Uffici Giudiziari per:
La realizzazione dell’interfaccia e delle funzionalità del cruscotto dei
Consigli Giudiziari, degli Uffici Giudiziari e del magistrato;
L’analisi dei flussi di lavoro dei Consigli Giudiziari e le interazioni con
le commissioni del Consiglio Superiore della Magistratura;
L’analisi delle interazioni tra utenti degli Uffici Giudiziari e sistema
informatico del CSM
Delibera del 25 marzo 2015
Scambi informativi con gli
uffici giudiziari
Firma digitale negli uffici:
sostegno del Csm
Eliminazione comunicazioni
alternative al sito del Csm:
studio con le commissioni e
gruppo CG
Adozione di strumenti
accessori (workgroup, sms,
email etc.)
Modalità di prova delle
comunicazioni: interlocuzione
con commissioni e ufficio studi
Federazione di domini e
individualizzazione accessi
Rafforzamento della comunicazione interna ed esterna
Condivisione delle informazioni per la creazione di un
comune patrimonio conoscitivo;
Costruzione di una ‘rete’ con le altre Istituzioni del sistema
giudiziario italiano (Ministero della Giustizia, Scuola
Superiore della Magistratura, Uffici giudiziari) ed europeo;
Fruizione delle informazioni attraverso tecnologie di
syndication, nella logica del web 2.0.
Delibera del 25 marzo 2015
Impatto delibere
consiliari sul SI del CSM
e tempo di latenza
nell’entrata in vigore
delle delibere
Attuazione delibera plenum
MDLW-R01: Conformemente al fatto che gli utenti delle funzioni di middleware non sono
utenti fisici ma altri sistemi, si considera che i requisiti funzionali di un utente “Sistema”
siano sostanzialmente diversi da quelli di un utente “fisico”. Pertanto l’ambito del conteggio
per le funzioni di Middleware, sarà rappresentato da tutti i programmi, moduli, procedure,
che consentono di far fluire i dati da un’applicazione ad un’altra, non risolvendo
semplicemente una specifica esigenza funzionale utente ma utilizzino metodi di accesso ai
dati basati su metodologie particolari specificatamente richieste dal committente. Le
metodologie qui considerate, devono essere finalizzate a generalizzare gli accessi ai dati, a
prescindere sia da dove essi risiedano fisicamente che dall’RDBMS utilizzato, e in modo
indipendente rispetto o alla tipologia di sistema operativo, o al protocollo di comunicazione,
o al browser.
MDLW-R02: Un’applicazione di Middleware vede come propri file logici, non già i singoli
file logici riconosciuti dagli utenti fisici ma solo un archivio logico, ovviamente di
complessità elevata, che ha come RET i singoli archivi logici delle applicazioni di business
utilizzati nel Middleware e come DET tutti i DET di questi archivi logici. Di contro le
applicazioni di business considereranno come propri archivi logici, interni o esterni, tutti i
gruppi logici di dati riconosciuti dagli utenti fisici, manipolati da processi che, pur
risiedendo parzialmente o totalmente in un’applicazione esterna (quella di middleware),
sono logicamente afferibili alle applicazioni di business che ne avvia il trattamento. Inoltre
le applicazioni di business, se interfacceranno funzioni di middleware, considereranno
come archivio logico esterno (EIF) l’archivio logico interno del Middleware, ovviamente per
i soli RET e DET utilizzati dall’applicazione di business in oggetto.
Confine Anagrafica (α)
Caso 1 Accesso diretto al DB
Confine MDW (∑)
Confine Pratiche β)
Caso 2 Accesso agli stessi dati via SOA
EI
EQ
TX 1
TX 2
S.
O.
A.
ILF-ANA
File-SOA
File-PRA
File-ANA
Eq1
ANAGRAFICA
File-SOA
Eq2
PRATICHE