Alghero 18.10.14 ore 10,00 Centro Salute mentale Alghero via E. Costa Verbale Riunione n. 1 CSM- PLUS Distretto Alghero Presenti: per il CSM Distretto di Alghero, Annapaola Tarasconi (Responsabile) Angela Cadoni (ass. sociale) Silvia Foddai (Medico) Dettori (Medico) Rita Demartis (infermiere) per il PLUS Rosa Accardo, Stefano Spanu (Ufficio di Piano) Silvana Canu (CFC Bonorva) Antonella Puledda (CFC Ittiri) Claudia Ara (CFC Alghero) Marcella Fadda (CFC Thiesi) Oggetto: Modalità procedurali PLUS/CSM Ogni invio da parte dei medici del Csm deve avvenire sempre tramite delega. (La Dott.ssa Tarasconi precisa che è a conoscenza di sole 11 deleghe, a fronte dei 35 casi seguiti dai Centri per le famiglie e la comunità del Distretto di Alghero). Le deleghe verranno vistate sempre dalla Dott.ssa Tarasconi. Dopo la ricezione della delega, gli operatori del Plus attivano 3 – 4 incontri di accoglienza/valutazione del caso, dopodiché fissano una riunione di coordinamento con l'assistente sociale referente e il medico che ha in carico l'utente, al fine di progettare un intervento condiviso. Se il paziente in carico al Csm viene inviato dall'assistente sociale del Comune, è auspicabile una delega da parte del medesimo, per poter contattare il Csm e procedere con la prassi stabilita. Si chiarisce che gli operatori del Plus non possono svolgere attività di psicoterapia e che l'ente predisposto ad erogare questa tipologia di servizio rimane il Csm o meglio l'ASL. Dunque, il numero di colloqui riguardanti un intervento specifico come, ad esempio, il sostegno psicologico, non supera generalmente il decimo, come già stabilito in precedenza. Oltre al numero di colloqui limitato, è proprio la tipologia d'intervento a differenziarsi: se il Csm lavora sul lato sostanzialmente psicoterapeutico, gli operatori dei Centri individuano obiettivi specifici di carattere per lo più sociale, riconoscendo e accogliendo la persona con disabilità mentale nella sua completezza. L'Obiettivo è quello di rispondere ai bisogni degli utenti del Csm in quanto persone con esigenze comuni al resto della popolazione, evitando il rischio di cristallizzazione dell'intervento, ovvero, identificando la persona esclusivamente attraverso la sua psicopatologia. Per far ciò è essenziale collaborare con gli operatori Udp_CI_Revisione_01_300613 coinvolti, progettando assieme. Esempio: non è detto che sia necessario sempre un intervento diretto con l'utente tramite i soliti 10 colloqui ma, alla luce del fatto che il Plus si caratterizza come un ente di integrazione tra i servizi sociosanitari, si potrebbe valutare che gli operatori dei Centri svolgano, in alcuni casi, solo una funzione di collante e coordinamento tra servizi, attivando azioni trasversali al sostegno psicologico/sostegno genitoriale/mediazione familiare e, dunque, mobilitando la rete sociale. Si chiarisce che i Centri per le famiglie e la comunità non svolgono psicoterapia ma forniscono comunque interventi specifici con obiettivi specifici (sostegno psicologico/sostegno genitoriale/mediazione familiare) rivolti anche a persone in carico al Centro di Salute Mentale. Per poter costruire e consolidare la rete di collaborazione tra PLUS e CSM si stabilisce la predisposizione di un calendario di riunioni di coordinamento generale: una riunione ogni due mesi, preferibilmente di sabato per permettere il maggior numero di presenze dei medici del CSM. Modalità di formalizzazione di una prassi operativa relativamente alle situazioni di pazienti del CSM che vengono inviati con richiesta di intervento ai CFC sia dagli operatori del CSM che dai Servizi sociali comunali. Udp_CI_Revisione_01_300613 Si è attivata ampia discussione, nella quale è emerso che il trattamento psicologico è fortemente carente nel territorio del Distretto, essendo tuttora assente la figura dello psicologo da diversi Servizi aziendali (Consultorio, CSM, Ser.D.). Al riguardo la dott.ssa Tarasconi, Responsabile del CSM di Alghero, si assume il compito di portare tale esigenza del territorio nelle sedi opportune (Dipartimento di Salute Mentale e Direzione Generale ASL) Si concordano le seguenti modalità di raccordo L’invio verrà effettuato con modulo via, comprensivo di delega Il successivo percorso coprogettato comporta un incontro di programmazione, con definizione di obiettivi e numero presumibile di incontri di consulenza/sostegno e un incontro di valutazione finale per l’individuazione di eventuali ulteriori interventi o definizione/restituzione. Tale percorso viene formalizzato in un documento sottoscritto dal referente per il caso del CSM e del CFC Gli incontri vengono effettuati con gli operatori di riferimento (medici, infermieri, educatori, assistete sociale e Servizi sociali comunali quando coinvolti) L’Assistente sociale Angela Cadoni viene confermata come referente del CSM per l’integrazione con gli interventi dei CFC L’incontro si è concluso alla ore 12,30. Udp_CI_Revisione_01_300613