Il Parere dell ingegnere IL MINISTRO SCHEDA VALUTAZIONE FILM a cura di: Catello MASULLO TITOLO IL MINIS SCENEGGIATURA: Giorgio Amato INTERPRETI PRINCIPALI: Gian Marco Tognazzi - Franco Lucci, Alessia Barela - Rita, Fortunato Cerlino - Ministro Rolando Giardi, Edoardo Pesce - Michele, Jun Ichikawa (II) - Zhen, Ira Fronten - Esmeralda PRODUZIONE: GOLDEN PRODUCTION ORIGINE : ITALIA - 2016 DISTRIBUZIONE : EUROPICTURES (2016) DURATA:114’ SOGGETTO : COMMEDIA NOIR Roma : Franco Lucci è il titolare di una impresa specializzata in bonifiche di terreni inquinati, in gravi difficoltà economiche, che ha, come ultima speranza, l’ottenimento di una importante commessa pubblica. E’ riuscito ad avvicinare il Ministro che potrebbe favorire la assegnazione alla sua ditta dell’appalto e lo invita a cena a casa sua per combinare l’affare. Organizza quindi meticolosamente l’evento, affidando al socio, nonché cognato, Michele, sia di provvedere al contante per la tangente convenuta che di trovare una avvenente ragazza compiacente per garantire una seratina allegra all’ospite illustre. La escort contrattata, però, viene investita proprio mentre si recava all’appuntamento, e, in extremis, Michele trova , per sostituirla, una ballerina di burlesque di origini orientali... “Il Ministro” può essere considerato il film di esordio di Giorgio Amato, dal momento che i film diretti in precedenza non sono mai usciti in sala, ma solo in DVD. Come spesso accade alle opere prime, rischia di aumentare il novero delle cosiddette “opere invisibili”. Con una distribuzione debole, in poche copie e con poca pubblicità. Con il pericolo, alto, di vedere smontato il film prima che si possa sviluppare il passa parola. E sarebbe davvero un peccato. Perché questo film funziona. Alla grande. Pur girato in sole tre settimane, con mezzi produttivi ridotti, il film può contare su un cast di attori in grandissimo spolvero e su una costruzione che rasenta la perfezione. Una commedia divertente, che gioca sapientemente sui toni del sarcasmo tagliente. E che recupera uno degli ingredienti che hanno fatto grande la commedia all’italiana del dopo guerra : la cattiveria. La denuncia degli endemici mali italici, la corruzione a tutti i livelli, la illegalità diffusa, la meschinità, la gaglioffagine, l’arrivismo senza scrupoli, non è infatti edulcorata come nelle, pur riuscite e divertenti commedie alla Zalone. Ma è, finalmente, al vetriolo. Senza sconti per nessuno. In questo film tutti i personaggi, per un verso o quell’altro, sono persone di guano (come ci annuncia la prima inquadratura, con un primo piano sui sottoprodotti della digestione del cane). Si salvano, tra i protagonisti, solo il cane, per l’appunto, ed il coniglio... Un film da non perdere, da andare a vedere obbligatoriamente nel primo week, per proteggerlo, per sostenerlo. E per poterlo raccomandare agli amici. Curiosità : l’idea base del film nasce da una folgorazione: la canzone IL RE FA SUONARE I TAMBURI di Fabrizio De André, una ballata medievale sulla disperazione di un marchese che è costretto a cedere la moglie al re di Francia FRASI DAL CINEMA : “Ispirato a fatti probabilmente accaduti...” (cartello ad esergo iniziale) “Cagacazzi” (nickname del cellulare di Edoardo Pesce, attribuito al cognato Gian Marco Tognazzi). “Si è capito questo di che partito è? Non lo so, nell’ultima mezza legislatura ha cambiato 10 partiti, adesso è di un partito di centro, democrazia... qualcosa!”. (Alessia Barela e Gian Marco Tognazzi) “Trovo immorale spendere 70 euro per dei croccantini vegetariani! Ma sai quanti animali trucidano per fare i croccantini normali? È un cane! È carnivoro! Non me ne frega un cazzo degli animali uccisi! Il mese scorso 300 euro di veterinario, sto cane ce sta a costà come un cavallo da corsa!”. (Gian Marco Tognazzi e Alessia Barela) “Ci sono tre momenti fondamentali nella vita... Ah, conosci Hegel! Come, scusa...? Pensavo che ti riferissi ai tre momenti fondamentali della fenomenologia di Hegel. Dicevo, per me i momenti fondamentali della vita sono la nascita, la morte e durante, la svolta. Tu oggi puoi avere la svolta!”. (Gian Marco Tognazzi e Jun Ichikawa). “A 20 anni siamo stati tutti comunisti : poi passa!”. (Fortunato Cerlino a Gian Marco Tognazzi ed a Edoardo Pesce). “Per una donna non ha importanza chi sei, ma quanto potere hai!”. (Fortunato Cerlino a Gian Marco Tognazzi ed a Edoardo Pesce). “Chi di orgia ferisce, di orgia perisce” (titolo della canzone di Eugenio Vicedomini, autore anche della colonna sonora). VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi): 7.5 Leggenda: CAPOLAVORO **** quattro stelle : equivalente in decimi : 10 DA NON PERDERE *** tre stelle : equivalen equivalente in decimi : 6 DA EVITARE * una stella : equ http://ilpareredellingegnere.altervista.org Realizzata con Joomla! Generata: 10 June, 2017, 16:55