analisi storica

annuncio pubblicitario
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
Sottotema : Edifici del culto
Cripta di S. Agostino
Chiesa di S. Anna
C
Chiesa
di S.
S R
Restituta
Chiesa di S. Efisio
Chiesa di S. Michele
Gruppo 6: Calabro’ Federica, Casti Valeria, Floris Mattia
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
Il Barocco nasce a Roma nel XVII sec. ed elabora un linguaggio che predilige la
creatività progettuale e la ricchezza ornamentale, inoltre, viene visto dalla Chiesa
come strumento di persuasione dei fedeli cristiani, il cui legame con Roma deve
essere rinsaldato dopo la minaccia dell
dell'eresia
eresia luterana.
luterana In tale clima la Sardegna
partecipa al programma di rinvigorimento della Chiesa cattolica all'indomani del
Concilio di Trento (1563), con il conseguente arrivo della Compagnia dei Gesuiti, e
l’attenta riorganizzazione delle diocesi. Vengono così messi in opera ampliamenti di
cattedrali tesi a rinvigorirne l'immagine
'
con forme ricche e sfarzose.
1. Caratteristiche del
barocco sardo
Nello stile barocco vengono
usate nelle facciate la linea
curva,
non
semplice
ma
complessa
(elissi,
spirali,
etc.), per creare un effetto
teatrale e drammatico della
vista delle chiesa.
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
2. Caratteristiche del barocco sardo
Un altro elemento che presentano in comune le chiese si nota nelle piante.
Le chiese presentano solo una navata. .
S. Efisio
S. Restituta
S. Michele
S. Anna
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
Ubicazione edifici del culto nella zona interessata
N
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
IERI
OGGI
1 – Chiesa di S. Giorgio
2 – Chiesa di S
S.
Margherita
3 – Chiesa di S. Anna
4
4 – Chiesa di S. Efisio
5 – Chiesa di S.
Restituta
6 – Chiesa di S.
Michele
2
6
5
3
1
Chiese
Demolizioni
Ricostruzioni
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
La viabilità
Le strade principali mantengono
l’assetto originario,
seguono
la direzione da Sud a Nord e
convogliano nella parte bassa.
Ciascuna
di
queste
vie
longitudinali, conduceva ad una
chiesa o cappella,
cappella dalla quale
prendeva il nome.
Strade longitudinali
Via Azuni
Chiese e cripte
Topografia di Cagliari nel XIV-XV secolo.
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
La
pianta
delle
chiese si sviluppa
con
una
sola
navata il cui asse
risulta
parallelo
alla strada.
Asse della
navata
Asse
stradale
Via Azuni
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
Suddivisione in zone all’interno del modello 3d
ZONA A
1.Cripta di S. Agostino
Pianta
ZONA B
2. Chiesa di s. Michele
N
Sezione
ZONA C
3. Chiesa di S. Anna
4. Chiesa di S. Restituta
5. Chiesa di S. Efisio
Prosp. principale
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
1. La Cripta di S. Agostino
E’inglobata nel Palazzo Accardo, che si affaccia sul largo Carlo
Felice,, ed è l’antica chiesa di S.Agostino nel quale è stato
conservato il corpo del santo per circa due secoli fino al suo
trasferimento a Pavia. La chiesa faceva parte di un convento di
Agostiniani che fu trasferito e ricostruito dentro le mura del
quartiere della Marina in seguito alla modifica delle fortificazioni.
Dopo il trasferimento la vecchia chiesa rimase fuori dalle mura. Nel
1899 venne realizzato l’attuale Palazzo Accardo che inglobò la
cripta previo accordo col Comune di Cagliari.
La cripta è a
livello inferiore
rispetto al piano
del Largo Carlo
Felice
ed
è
costituita da un
ambiente a pianta
rettangolare.
Planimetria della chiesa alterata in seguito alla
costruzione del P
Palazzo A
Accardo.
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
2. La Chiesa di S. Michele
L’origine della chiesa è legata alla storia
dei
Gesuiti
Gesuiti.
L’intero
complesso
era
costituito dalla casa dei Novizi e dalle
abitazioni dei religiosi, ad esclusivo uso
interno, e dalla chiesa aperta al pubblico
(1585).
In seguito all’espulsione dei Gesuiti e alla
confisca dei loro beni, il convento divenne
Ospedale Militare (1848).
La chiesa di S. Michele è la massima
testimonianza del Barocco a Cagliari, e
rinnova gli schemi tradizionali delle chiese
gesuitiche (navata unica longitudinale), per
adottare una pianta centrale su schema
ottagonale
ampliato
a
croce
greca.
All’interno quattro robusti pilastri su
archi a tutto sesto sorreggono la cupola
ottagonale affrescata, poggiante su un
tamburo. Lungo il perimetro si aprono sei
cappelle radiali comunicanti e il presbiterio.
Pianta
Sezione
Prosp. principale
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
3. La Chiesa di S. Anna
Sorge sull’area di una chiesa precedente della quale non si conosce la veste architettonica. La
costruzione della nuova chiesa ebbe inizio subito dopo la demolizione della vecchia (1785) ma a
causa del costo elevato subì diverse interruzioni fino al suo completamento (1906). La chiesa
rimase mutila nel prospetto con un solo campanile: il secondo, fu eretto in seguito (1938). La
chiesa è fortemente elevata rispetto al piano delle strade attigue, e si ricollega alla via Azuni
mediante un’ampia scalinata; la copertura è caratterizzata da tre cupole, di altezza e diametro
diversi poste longitudinalmente,
diversi,
longitudinalmente nell
nell’asse
asse tra le due torri campanarie.
campanarie
Sezione
Prosp. principale
Pianta
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
4. La Chiesa di S. Restituta
Fu
eretta
sopra
un
ambiente
sotterraneo, la cripta, considerato il
carcere della santa e costituito da un
vasto locale a pianta libera. La chiesa
è caratterizzata da un’unica navata
con le cappelle laterali contenute tra
i contrafforti, priva di transetto e
con il presbiterio rialzato; la volta è
di tipo “a botte” e si posa sui
contrafforti Il prospetto presenta
contrafforti.
un arco inflesso nel quale si apre un
portale architravato con timpano
curvo
spezzato,
in
asse
con
un’apertura
circolare.
I
bombardamenti del 1943 colpirono
anche questa chiesa che venne in
seguito restaurata dal Genio Civile
tra il 1959 e il 1965.
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
5. La Chiesa di S. Efisio
Prosp. principale
Prosp laterale
Prosp.
L’edificio sorge in una piccola piazza
ricavata all’interno di un isolato. L’area era
già occupata da una piccola chiesa di
impianto altomedievale, eretta su un ipogeo,
detto “carcere di S. Efisio”, ritenuto la
prigione del santo prima della sua
decapitazione eseguita a Nora. La chiesa
ebbe diverse trasformazioni e lo stato
attuale venne definito nel 1780 in seguito
alla demolizione della vecchia chiesa e
quindi alla nuova edificazione. Lo stile è
inquadrato nell’ambito
’
dell’architettura
’
del Barocchetto piemontese, anche se il
Pianta tipo
planimetrico
è
ancora
quello
tradizionale con la navata ricoperta da
volta a botte e le cappelle laterali ricavate
tra
i
contrafforti;
il
presbiterio
sopraelevato è ricoperto da una cupola
ottagona
e
l’oratorio,
direttamente
comunicante con la chiesa, è ricoperto
anch’esso da volta a botte.
EDIFICI DEL CULTO
ANALISI STORICA
ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4_ AA 2008/2009
Bibliografia e didascalie
Il materiale utilizzato per questa analisi è stato tratto
da:
ƒ il seguente libro: “Collana Quartieri storici: Stampace”
Autori vari
Editore Comune di Cagliari - Assessorato alla Pubblica
Istruzione e Beni Culturali – 1995;
ƒ E dagli appunti del corso di Restauro
Architettonico
della Prof.
Prof Caterina Giannattasio.
Giannattasio
EDIFICI DEL CULTO
Scarica