Corso di studio magistrale Architetture per il nuovo e l`antico

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Corso di studio magistrale
Architetture per il nuovo e l’antico
A. A. 2016/2017
Laboratorio Integrato 1 di Progettazione / A
Prof. Giovanni Marras – Composizione Architettonica
Prof. Dario Tarbucco – Tecnologia dell’architettura
Prof. Alberto Mazzuccato – Strutture di fondazione
Didattica integrativa:
da definire
Obiettivi Formativi
Il laboratorio Integrato 1, attraverso un approccio interdisciplinare che coinvolge la
composizione architettonica, la tecnologia dell’architettura, le strutture di fondazione,
propone una esperienza di progetto sul tema dello spazio abitabile negli edifici alti, con
particolare riferimento al contesto della città metropolitana di Venezia.
Il laboratorio si prefigge una sperimentazione progettuale sugli edifici alti intesi come edifici
collettivi che, meglio di altri, partecipano alla cultura di un luogo e di una particolare epoca,
riflettendone nell’architettura le contraddizioni e le aspettative della vita civile.
Tali manufatti tendono a costituire una dialettica permanente con la città, con la sua
struttura urbana, con la sua quotidianità e la sua storia.
Gli studenti saranno chiamati a studiare nuove modalità di comporre e costruire lo spazio
abitabile negli edifici alti a partire dallo studio delle tendenze di trasformazione della città
contemporanea, con particolare attenzione alle dinamiche sociali in atto.
La questione della spazio abitabile negli edifici alti in particolare è spesso elemento
determinato e non determinante dell’impostazione del progetto che, molto frequentemente,
risponde a rigidi standard tecnico normativi relativi alla ottimizzazione della struttura e dei
singoli componenti. Il laboratorio si prefigge un doppio ordine di obiettivi: da un lato
formulare ipotesi di alta densità per il contesto prescelto e dall’altro, attraverso gli
strumenti della ricerca tipologica, formulare ipotesi innovative per lo spazio abitabile negli
edifici alti.
La ricerca tipologica del secolo scorso, che ha visto anche isolate sperimentazioni di una
certa rilevanza sul disegno dello spazio abitabile negli edifici collettivi, nella prassi
ordinaria della costruzione di fatto si è prodotta e riprodotta per applicazione di modelli,
senza che vi sia stata una critica revisione degli standard, rispetto alla diversificazione dei
modi di abitare e al mutare delle condizioni della domanda.
La ricerca intende proporre una sperimentazione compositiva che operi a partire da una
revisione critica radicale dell’approccio tipologico delle più avanzate tradizioni culturali del
secolo scorso. A partire dagli studi più aggiornati sul concetto di tipo in architettura e, in
particolare, attraverso l’approfondimento scientifico della loro formazione, si intende
mettere in discussione e superare l’approccio tipologico monofunzionale che ha dominato
la sperimentazione compositiva e progettuale sul tema della residenza collettiva e dello
housing.
La sperimentazione progettuale sarà condotta su aree studio individuate dalla docenza,
luoghi reali e ideali al contempo, in cui l’edificio alto può rappresentare una specifica
opportunità insediativa/rigenerativa. Obiettivo prioritario del presente programma di ricerca
è tentare di cogliere quanto di propositivo vi è in queste aree e negli edifici collettivi per
vivere e lavorare, intesi come luoghi urbani, occasioni per ripensare radicalmente il
rapporto fra forma dei luoghi, standard insediativi, tipologie residenziali, innovazione
tecnologica.
L’insegnamento della composizione architettonica, a partire da una ricognizione attenta
su valori e criticità dell’eredità culturale propria della disciplina, intende perseguire
l’obiettivo di formulare ipotesi progettuali sui temi individuati dalla docenza, attraverso
l’esplorazione di diversi approcci compositivi alla progettazione dello spazio abitabile negli
edifici alti. La sperimentazione progettuale sarà occasione per una verifica degli strumenti
della composizione architettonica e per la definizione del limite tra memoria e invenzione,
in rapporto alle problematiche della città del presente.
L’insegnamento di tecnologia dell’architettura mira a fornire agli studenti delle
conoscenze specifiche sui sistemi costruttivi degli edifici alti, affrontando in particolare il
progetto dei collegamenti verticali (scale e ascensori) del sistema di involucro e della
sostenibilità ambientale estesa all’intero ciclo di vita del manufatto e dei suoi materiali.
.
L’insegnamento di strutture di fondazione assume come obiettivo principale quello di
fornire agli studenti conoscenze approfondite per la progettazione ed il consolidamento
delle opere di fondazione. Vengono quindi sviluppate, in ambito geotecnico, le fasi relative
all’analisi, alle scelte ed ai processi esecutivi e costruttivi.
Prerequisiti
Oltre alle propedeuticità previste dal manifesto degli studi e dal regolamento didattico,
si consiglia la frequenza del corso Fondamenti di Geotecnica
Contenuti del Corso
Il laboratorio avrà intende sperimentare l’utilizzo degli edifici alti nel contesto della “città
metropolitana” di Venezia. Le aree–studio saranno individuate tra quelle che presentano
situazioni critiche notevoli e/o potenzialità per lo sviluppo dell’area metropolitana
individuata, ovvero: il programma di sviluppo del porto di Venezia; la riqualificazione di
parti obsolete del tessuto urbano residenziale di Mestre; la rigenerazione delle aree
industriali dismesse di Porto Marghera.
Nello specifico i progetti dovranno proporre sperimentazioni progettuali sul tema dello
spazio abitabile negli edifici alti, provando a riformulare senso e significato delle relazioni
interno/esterno, pubblico/privato, artificiale/naturale, sostanziando forma e materialità di
tali concetti notevoli, sondando i limiti del campo di ricerca e stabilendo nuove frontiere per
la sperimentazione tecnologica.
Il progetto attraverso gli strumenti della composizione architettonica, oltre alle consuete
problematiche insediative legate alle specificità dell’area studio, la sperimentazione
progettuale comunque prendere in considerazione le seguenti problematiche:
- ridefinizione della “dimensione urbana” interna dell’edificio attraverso la
riconfigurazione dei rapporti di gerarchia tra spazi pubblici (percorsi verticali e
orizzontali interni meccanizzati e non), spazi semipubblici di co – housing e/o
coworking; spazi strettamente privati;
- identificazione di un prototipo di spazio abitabile minimo aggregabile in cui,
superando la nozione tradizionale di vano, sia affrontato il tema della aleatorietà
-
-
funzionale in senso lato, in rapporto alla specializzazione di nuclei attrezzati
mono/multifunzione (anche standardizzati e ripetibili);
ridefinizione del limite interno/esterno come spazio abitabile con diversi requisiti
prestazionali anche in rapporto alla presenza dell’elemento naturale (giardino, orto,
loggia, ecc.);
identificazione di concept tecnolgici innovativi, da sviluppare e approfondire sotto il
profilo della ottimizzazione tecnico normativa e produttiva (nuclei funzionali
specializzati, delimitazione interno/esterno, delimitazioni spaziali attrezzate.
Nell’ambito dell’insegnamento di tecnologia dell’architettura, verranno sviluppati i
seguenti contenuti:
- la sostenibilità ambientale del manufatto con un approccio di ciclo di vita
- l’utilizzo di soluzioni progettuali, costruttive e di materiali finalizzati alla riduzione
degli impatti ambientali dell’edificio
- il posizionamento, dimensionamento e funzionamento del sistema di trasporti e
collegamenti verticali all’interno dell’edificio alto
- le soluzioni disponibili per la realizzazione dell’involucro, le implicazioni funzionali,
costruttive e impiantistiche connesse alle varie tecnologie disponibili
- la progettazione della “fine vita” dell’edificio alto e le tecnologie disponibili per la sua
dismissione/demolizione
Nell’ambito dell’insegnamento di strutture di fondazione, verranno sviluppati i seguenti
contenuti:
- Richiami di meccanica delle terre.
- Requisiti generali del progetto delle fondazioni, normativa italiana, europea e
raccomandazioni.
- Programmazione delle indagini e misure in sito.
- Progettazione delle fondazioni dirette: tipologie, carico limite, cedimenti, interazione
terreno-fondazione, criteri di dimensionamento.
- Progettazione delle fondazioni profonde: tipologie, carico limite del palo singolo,
cedimenti del palo singolo e del gruppo, capacità portante della palificata, prove di carico
sui pali.
- Evoluzione storica e consolidamento delle fondazioni.
- Opere di fondazione in zona sismica.
Inoltre verrà sviluppato un approfondimento specifico di tali tematiche con riferimento
specifico al progetto.
Le sperimentazioni progettuali, focalizzate sui temi sopraelencati, ancorché
necessariamente ancorate alla singolarità dei luoghi, alla loro natura, dovranno essere
incentrate su forma e significato dello spazio abitabile, più che sulla ricerca formale
plastica del valore iconico dell’edificio alto.
Gli studenti saranno quindi chiamati, in gruppi di 2/3 componenti, a produrre:
- strategie insediative appropriate all’area di studio (1:1000/1:500);
- sviluppo del prototipo architettonico di uno degli edifici ricompresi nel programma
insediativo (1:200);
- approfondimento alla scala architettonica dei livelli significativi (1:100/1:50);
- identificazione degli elemento spaziale significativo del progetto da sviluppare alla
scala del dettaglio (1:25/1:5/1:1).
Metodi Didattici
Il Laboratorio Integrato 1 si articola in tre moduli didattici: composizione architettonica,
tecnologia dell’architettura, strutture di fondazione.
I diversi moduli sono strettamente coordinati tra loro e assumono i contenuti del laboratorio
come pretesto per la verifica degli assunti teorici dei differenti approcci disciplinari.
Oltre che da seminari di tipo progettuale, ogni singolo modulo sarà costituito da lezioni
teoriche finalizzate alla illustrazione critica delle diverse metodologie di intervento e alla
messa a punto di strumenti disciplinari, che troveranno campo di applicazione nella
sperimentazione progettuale.
I tre moduli didattici concorreranno alla definizione dell’ipotesi di progetto secondo le
seguenti fasi.
Nella prima fase si darà innanzitutto avvio a una ricognizione che definisca lo stato
dell'arte relativo al tema proposto (Composizione architettonica), nonché all’acquisizione di
strumenti tecnici appropriati (tecnologia dell’architettura) e di lettura e analisi (strutture di
fondazione) su cui iniziare a formulare ipotesi di progetto.
Le conoscenze e gli strumenti acquisiti nella prima fase e la valutazione critica delle prime
concettualizzazioni compositive costituiranno la premessa per sviluppare il progetto, che
sarà verificato alle diverse scale secondo i diversi approcci disciplinari che caratterizzano il
Laboratorio.
Per l’elaborazione dei progetti gli studenti dovranno suddividersi in gruppi di lavoro formati
da un numero massimo di 3 componenti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per sostenere l’esame finale è necessario aver frequentato le lezioni e i seminari intensivi,
nonché aver maturato i crediti di tutte le esercitazioni e delle prove intermedie e ai colloqui
orali (ove previsti) relativi ai tre moduli didattici.
La valutazione finale terrà conto sia delle valutazioni conseguite nelle diverse prove, sia di
quella del progetto finale.
Per l’esame finale gli studenti saranno tenuti a consegnare i materiali previsti in formato
digitale nei giorni di consegna stabiliti e il giorno dell’esame dovranno allestire una
esposizione dei materiali richiesti, che verranno valutati collegialmente dalla commissione
in seduta riservata. Al termine dei lavori della commissione i giudizi e le valutazioni finali
verranno comunicati agli studenti.
Testi di riferimento
Composizione architettonica:
AA.VV., La casa. Forme e ragioni dell’abitare, a cura di L. Semerani, Editore Skira, Milano,
2008.
AA.VV., La casa. Le forme dello stare, a cura di Antonio Monestiroli e Luciano Semerani,
Skira, 2011.
AA.VV., La Casa. Forme e luoghi dell’abitare urbano, a cura di Gino Malacarne, Skira,
Milano 2013.
AA.VV., La parte elementare della città. Progetti per scalo Farini a Milano, a cura di
Raffaella Neri, Lettera 22, Siracusa,2014.
Marras Giovanni, “La casa isolata come standard. Mitologia versus tipologia”, in AA.VV.,
La casa. Forme e ragioni dell’abitare, a cura di L. Semerani, Editore Skira, Milano, 2008,
pagg. 42 – 51.
Marras Giovanni, “Riabitare la fabbrica. Proposte di riciclaggio architettonico per il Distretto
della Sedia”, in Torbianelli Vittorio Alberto (a cura di), Oltre le fabbriche. Visioni evolutive
per il territorio del Distretto della Sedia, EUT, Trieste, 2012;
Marras Giovanni, Iconismo e “forma-limite”: il riciclo come ipotesi di ricerca per l’abitare, in
La Casa. Forme e luoghi dell’abitare urbano, Skira, Milano 2013;
Giovanni Marras et altri, “Paesaggi domestici e vita urbana. Abitare tra natura e artificio nel
cuore della città” in R. Neri (a cura di), La parte elementare della città. Progetti per scalo
Farini a Milano, Lettera 22, Siracusa, pp. 54 – 61. ISBN 978-88-6242-118-8
Tecnologia dell’architettura:
- Carol Willis, “Form Follows Finance”, New York, Princeton Architectural Press,1995
- Carol Willis, “Building the Empire State”, New York, The Skyscraper Museum, 1998
- Mark Sarkisian, “Designing Tall Buildings. Structure as Architecture”, New York,
Routledge, 2012
- Peter Simmonds, “ASHRAE Design Guide for Tall, Supertall and Megatall Building
System”, ASHRAE in cooperation with Council on Tall Buildings and Urban Habitat, 2015
- Monica Lavagna, “Life Cycle Assessment in edilizia. Progettare e costruire in una
prospettiva di sostenibilità ambientale”, Milano, Editore Ulrico Hoepli, 2008
- Rem Koolhaas, “Delirious New York”, Milano, Electa, 2005
-Chew Yit Lin Michael, “Construction Technology for Tall Buildings” 2nd Edition, Singapore,
Singapore University Press and World Scientific Publishing, 2001
- Trabucco D., Wood A., Vassart o., Popa N., and Davies D., “Life Cycle Assessment of
Tall Buildings Structural Systems”, USA, The Mail House, 2015
- Giacomello E. and Valagussa M., “Vertical Greenery. Evaluating the High-Rise
Vegetation of the Bosco Verticale, Milan”, USA, The Mail House, 2015
Strutture di fondazione:
- C. Viggiani, “Fondazioni”, Hevelius Edizioni;
- B.M.Das, “Principles of Foundation Engineering”, PWS Publishing;
- S.Thorburn, G.S.Littlejohn, “Underpinning and Retention”, Chapman & Hall;
Ulteriori riferimenti bibliografici verranno forniti nel corso delle lezioni e dei seminari.
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