06/05/2012 Introduzione alla medicina nucleare Introduzione alla medicina nucleare Tecniche d’imaging in vivo Imaging con raggi-X Prof. Giovanni Lucignani Dipartimento di Scienze della Salute Università di Milano [email protected] Ecografia Risonanza Magnetica (MRI) www.lucignani.it Medicina Nucleare (Scintigrafia) Introduzione alla medicina nucleare Tecniche d’imaging in vivo Imaging con raggi-X Cosa differenzia la medicina nucleare dalla radiologia? Radiografia Scintigrafia Mappa dei coefficienti d’attenuazione dei raggi-X. Ecografia Mappa delle variazioni dei coefficienti d’impedenza acustica. Imaging con Risonanza magnetica Mappa della densità protonica pesata per i tempi di rilassamento nucleare associata a differenti ambienti molecolari. Imaging con radionuclidi Sorgente di Rx Rivelatore di Rx Mappa della distribuzione di un radiofarmaco in relazione a processi funzionali. Cosa caratterizza la medicina nucleare? Rivelatori delle emissioni di radiazioni Gamma (Gammacamera) Cosa differenzia tra loro le indagini di medicina nucleare? [Tc-99m] Sestamibi 140 keV photon 1 06/05/2012 In cosa consistono le indagini di medicina nucleare? RICHIAMI “DI BASE” LA RADIOATTIVITÀ I SISTEMI DI RILEVAZIONE I RADIOFARMACI APPLICAZIONI PRINCIPALI DELLA Medicina Nucleare La radioattività La radioattività consiste nella emissione di energia nel corso del decadimento radioattivo, un insieme di processi tramite i quali dei nuclei atomici instabili (radionuclidi) tendono a raggiungere uno stato più stabile attraverso l’emissione di particelle subatomiche. Ogni atomo è formato da un nucleo contenente protoni e neutroni, e da un numero di elettroni che gli orbitano intorno. Tipi di decadimento radioattivo Nuclide: Un nucleo caratterizzato da una struttura atomica definita dal numero di protoni (p) e di neutroni (n) del nucleo. Radionuclide: Un nuclide instabile caratterizzato da trasformazione nucleare spontanea. Isotopi: Nuclidi con lo stesso numero atomico e con le medesime proprietà chimiche. Isomeri: Nuclidi con lo stesso numero di protoni e neutroni ma diverso stato energetico. Legge del decadimento radioattivo Decadimento radioattivo 1 I radionuclidi si disintegrano perdendo parte della propria energia nucleare sotto forma di particelle atomiche (alfa e beta) o fotoni (raggi gamma) 0,9 0,8 Attività I Nuclidi 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 0 10 Esempio: t½ = 6 ore 20 30 40 50 Ore 2 06/05/2012 Principali radionuclidi impiegati per la diagnostica in vivo Nuclide Emivita Decadimento Produzione O-15 2 min β+ Ciclotrone (*) N-13 10 min β+ Ciclotrone (*) C-11 20 min β+ Ciclotrone (*) F-18 (#) 110 min β+ Ciclotrone Tc-99m (#) 6 ore TI Generatore I-123 13 ore CE Ciclotrone Mo-99 66 ore β- Reattore (Generatore di Tc99m) In-111 67 ore CE Ciclotrone Tl-201 2 giorni CE Ciclotrone Ga-67 2 giorni β- Ciclotrone I-131 8 giorni β- Ciclotrone (#) (*) I radionuclidi maggiormente impiegati in medicina nucleare Il ciclotrone deve essere disponibile nella sede di impiego dei radiofarmaci prodotti CARATTERISTICHE OTTIMALI PER L’USO DI UN RADIONUCLIDE A SCOPO DIAGNOSTICO O TERAPEUTICO La caratteristica indispensabile per l’uso di un radionuclide a scopo diagnostico, con il fine di ottenere immagini mediante tecniche di medicina nucleare, è di decadere dando origine all’emissione di fotoni. CARATTERISTICHE OTTIMALI DI ENERGIA γ PER L’USO DI UN RADIONUCLIDE A SCOPO DIAGNOSTICO Interazione delle radiazioni con la materia Effetto fotoelettrico un fotone viene assorbito da un elettrone atomico con conseguente sua espulsione dall’atomo Effetto Compton un fotone interagisce con un elettrone e viene deviato dalla sua traiettoria, perdendo parte della sua energia, che viene trasferita all’elettrone CARATTERISTICHE OTTIMALI PER L’USO DI UN RADIONUCLIDE A SCOPO DIAGNOSTICO O TERAPEUTICO I fotoni hanno la caratteristica di essere molto penetranti e di produrre un basso numero di ionizzazioni per unità di percorso. Per contro, le radiazioni corpuscolate sono poco penetranti e ad alto LET. Pertanto non permettono di ottenere immagini e producono ionizzazioni ed effetti dannosi sulle molecole degli organismi direttamente e indirettamente attraverso la produzione di radicali liberi. Radiofarmaco Subottimale <100 keV 201Tl Ideale 100-250 keV 99mTc - 123I - 111In Subottimale >250 keV 67Ga - 131I 3 06/05/2012 Radiofarmaco RADIOFARMACO Un qualsiasi medicinale che, quando è pronto per l’uso, include uno o più radionuclidi (isotopi radioattivi) incorporati a scopo sanitario I radiofarmaci sono impiegati in medicina nucleare a scopo diagnostico o terapeutico Hanno tutte le caratteristiche di un medicinale Medicinale che quando è pronto per l’uso include uno o più radionuclidi a scopo sanitario le normative in vigore per l’uso di qualunque medicinale le norme che regolano l’uso di sorgenti radioattive Caratteristiche ideali Facilmente rilevabile e quantificabile Localizzarsi solo in organi di interesse Stabile dal punto di vista chimico e biochimico Adeguata emissione energetica Devono essere preparati e somministrati seguendo Definizione: Proprietà dei farmaci iniettabili Sterile Apirogeno Isotonico pH fisiologico Costo contenuto RADIOFARMACI: produzione galenica RADIOFARMACI: produzione industriale Diagnosi (emissioni gamma) Terapia (emissioni beta-) Principi per l’impiego dei radiofarmaci L'uso di un radiofarmaco richiede che si conosca quali sono i parametri fisiologici e biochimici che ne determinano la biodistribuzione, captazione ed eliminazione sistemica e regionale La descrizione dei comportamenti dei radiofarmaci si basa sulle correnti metodiche di farmacocinetica I radiofarmaci sono somministrati in quantità traccianti, in dosi sufficienti a seguire il processo in esame, ma irrilevanti dal punto di vista biologico e farmacologico 4 06/05/2012 Tipi di radiofarmaci Caratteristiche ottimali di un radiofarmaco per uso diagnostico Disponibilità costante Facile sintesi Breve emivita Emissione γ Localizzazione esclusiva nell'organo in esame Bassa dosimetria Tipo Esempi Singoli elementi radioattivi Ioni semplici Xe-133 I-131, Tc-99m Piccole molecole Macromolecole Tc-99m-DTPA Tc-99m-HSA, In-111-MoAb Particolati Tc-99m-SC, Tc-99m-MAA Cellule In-111-WBC, Tc99m-RBC Sostituzione isotopica C-11-metionina Forme farmaceutiche dei radiofarmaci Forma Solida Liquida Gassosa CRITERI DI SELEZIONE DEI RADIOFARMACI Farmacocinetica Somministrati secondo la formulazione per via Orale Inalatoria, Intravascolare Intratecale Intraperitoneale Funzionale Meccanico Diffusione passiva Blocco capillare Filtrazione glomerulare Trasporto attivo Tiroide, fegato Trapping metabolico F-18-FDG Legame recettoriale Tipo di emissione radioattiva Meccanismi di localizzazione dei RF Apparato, organo e processo in esame Meccanismo di localizzazione Emivita biologica Energia Tipo di decadimento Emivita fisica PROPRIETA’ DEI RADIOFARMACI Tc-99m-MAA Fagocitosi I radiofarmaci NON HANNO: Effetto farmacologico Meccanismo d’azione Azione terapeutica radiante se diagnostici Tc-99m-SC Sequestro Milza Compartimentalizzazione Analoghi della somatostatina Funzione cardiaca Legame Ag/Ab Stravasi patologici I radiofarmaci HANNO Funzione diagnostica Funzione terapeutica Meccanismo di localizzazione Energia fisica liberata significativa se terapeutici sanguinamenti 5 06/05/2012 Strumenti per la rilevazione della radioattività Sistemi a scintillazione Rilevazione di radioattività Produzione di immagini L’ACQUISIZIONE DEI DATI E LA FORMAZIONE DELLE IMMAGINI: la gamma-camera e il tomografo PET Sonde (chirurgia radioguidata) Gamma camera SPECT PET La gamma camera E’ la più “convenzionale” apparecchiatura impiegata in Medicina Nucleare Permette di ottenere immagini bidimensionali della distribuzione di un radionuclide Gamma Camera Testata Rotazione disponibile per SPET 6 06/05/2012 La gamma camera Gamma Camera Elettronica Fotomoltiplicatori Cristallo Serie di PMTs connessi ad amplificatori, e circuiti elettronici. Collimatore NaI (Tl) (Cristallo di scintillazione). Radiazione penetrante γ Collimatore – Pb con setti e fori. Radiazione γ arrestata Paziente Codifica l’informazione spaziale. La radiazione γ penetrante causa una ionizzazione Fotoelettrica nel cristallo di NaI. L’elettrone secondario derivante da quest’evento Produce fotoni visibili mediante SCINTILLAZIONE. Scintillatori e fotomoltiplicatori Sistemi a scintillazione Scintillatori e fotomoltiplicatori COLLIMATORI 7 06/05/2012 Imaging con radionuclidi La gamma camera Ricostruzione delle immagini Circuiti di posizionamento. Ciascun PMT ha un output pesato dipendente dalla sua posizione X e Y. X e Y dell’evento fotoelettrico determinati dalla somma pesata da tutti i PMTs. Analizzatore di ampiezza dell’impulso. Permette di discriminare tra fotoni primari e secondari (deviati) IMMAGINI PLANARI DINAMICHE: stesso campo di vista IMMAGINI PLANARI STATICHE: diversi campi di vista Tempo = 0 Tempo = 20 min. Tempo = 0 Tempo = 20 min. Single Photon Emission Tomography (SPET) KBC Concentrazione in B Concentrazione in A KAB Concentrazione in C 1 0,8 0,8 0,6 0,4 0,2 0 1 0 25 0,8 50 Tempo 75 100 La Gamma camera ruota attorno al paziente (Tipicamente per “steps” di 3o) acquisendo immagini in differenti proiezioni. 0,6 Immagini ricostruite in modo simile alla TC. 0,4 0,2 0 1 0 25 50 Tempo 75 100 25 50 Tempo 75 100 Risoluzione spaziale ~ 8-10 mm – molto inferiore alla TC. 0,6 0,4 Ma permette di ottenere immagini FUNZIONALI 3D. 0,2 0 0 8 06/05/2012 SPECT Single Photon Emission Computed Tomography Vantaggi: • ↑ contrasto tra le strutture • ↑ localizzazione anatomica Svantaggi • ↑ tempi di acquisizione SPECT INTERPRETAZIONE DELLE IMMAGINI: modalità di distribuzione della radioattività rispetto al quadro normale SPECT INTERPRETAZIONE DELLE IMMAGINI: simmetria di distribuzione della radioattività 9 06/05/2012 INTERPRETAZIONE DELLE IMMAGINI: distribuzione «anatomica e funzionale» INTERPRETAZIONE DELLE IMMAGINI: anamnesi e follow-up (A) On the initial bone scan, increased radiotracer uptake can be observed in the ninth right rib, and lesser uptake in two other ribs and both feet, that are attributable to metastasis or trauma. (B) On the bone scan taken 3 months later, additional rib lesions can be observed, which were shown on plain film to be rib fractures, and new intense uptake in both sacroiliac joints that represents sacral insufficiency fractures as confirmed by pelvic MRI. Halperin F et al. (2007) Tumorinduced osteomalacia: the importance of measuring serum phosphorus levels Nat Clin Pract Endocrinol Metab 3: 721–725 INTERPRETAZIONE DELLE IMMAGINI: alterazioni globali INTERPRETAZIONE DELLE IMMAGINI: alterazioni focali e globali Positron Emission Tomography (PET) Decadimento β+ Centro PET Radionuclidi con abbondanza di protoni e.g. 15O, 11C, 18F, 13N. Prodotti mediante bombardamento in CICLOTRONE. Decadimento: p → n e+ ν Ciclotrone e+ = positrone. ANTI-MATERIA. 18F 11C 15O – T½ ~ 110 min. – T½ ~ 20 min. – T½ ~ 2 min. Scanner Radiofarmacia 10 06/05/2012 L’emissione di positroni Annichilazione del positrone β+ p n p+ ~105 Nuclide β+ 18F 18O 15O 15N 13N 13C 11C 11B 511keV β− 511keV Emivita 18F 109.7 min 11C 20.4 min 13N 9.96 min 15O 2.04 min 82Rb 76 sec Positron Emission Tomography (PET) PET Positron Emission Tomography Vantaggi: • quantitativa • ↑ risoluzione spaziale ~ 1mm Anelli di cristalli di scintillazione (BGO, LSO, GSO) accoppiati a PMTs circondano il paziente. Svantaggi • costo elevato • rapido decadimento 2 Fotoni x 511 keV emessi nella stessa direzione e verso opposto Rivelazione del decadimento PET: la localizzazione Linea di risposta Positron Emission Tomography (PET) Determinazione della LINE OF RESPONSE (LOR) : POSIZIONE Rivelata dai cristalli. Interazione Annichilazione γ COINCIDENZA Della rivelazione da parte Di due cristalli opposti same event (within ~ 2ns). γ ENERGIA Del fotone. Eliminazione dei raggi attenuati. Interazione Immagine ⇒ ricostruzione simile alla TC lungo multiple LOR. 11 06/05/2012 PET/CT PET PET study: 4min x 6 FOV =24min CT MS-CT study: 40-50sec IMMAGINI TOMOGRAFICHE PET STATICHE: diversi campi di vista INDAGINI TOMOGRAFICHE PET DINAMICHE: stesso campo di vista PET/TC e SPECT/TC CT PET 12 06/05/2012 Rivelazione del decadimento PET: la localizzazione CT PET-CT PET PRINCIPALI INDICAZIONI ALLE PROCEDURE DI MEDICINA NUCLEARE IN NEUROLOGIA •Diagnosi di ictus e valutazione preoperatoria in pazienti con stenosi carotidea •Diagnosi differenziale di demenze (Multi-infartuale, Alzheimer, AIDS) •Localizzazione delle aree di partenza di crisi epilettiche •Valutazione dei traumi cerebrali •Diagnosi differenziale nei disturbi motori (Parkinsonismi) 13 06/05/2012 DEMENZE Fluoro DOPA Nigrostriatal Presynaptic Synthesis Cocaine analogs Nigrostriatal Presynaptic Reuptake Synthesis Perfusion patterns in dementias Binding Fronto-temporal AD Multi-infarct Benzamides Post-synaptic receptors DATSCAN Funzionalità tiroidea Morbo di Basedow Soggetto normale Morbo di Parkinson Osteomielite (111Indio) LA STADIAZIONE DI N Esiti di pregresso trauma stradale Si noti il differente numero di lesioni e la maggiore intensità di captazione osservabili nelle immagini eseguite a 48 ore rispetto a quelle più precoci Linfonodi ascellari e mediastinici ingranditi Piccolo linfonodo mediastinico 14 06/05/2012 Filtrazione glomerulare PRINCIPALI INDICAZIONI ALLE PROCEDURE DI MEDICINA NUCLEARE IN NEFROLOGIA •Valutazione delle ostruzioni ureterali •Diagnosi di ipertensione nefrovascolare •Misura della funzione renale separata L’esame consiste in una serie di immagini dinamiche di un tracciante che viene rimosso dal plasma, transita attraverso i reni e gli ureteri fino a raggiungere la vescica. •Identificazione precoce del rigetto di trapianto renale •Identificazione delle pielonefriti •Visualizzazione delle cicatrici renali PRINCIPALI NUCLEARE IN CARDIOLOGIA (I) INDICAZIONI ALLE PROCEDURE DI MEDICINA PRINCIPALI NUCLEARE IN CARDIOLOGIA (Ii) INDICAZIONI ALLE PROCEDURE DI MEDICINA •Diagnosi di coronaropatia •Valutazione dell’efficacia di baypass coronarici Difetto di perfusione “reversibile”: ischemia inducibile •Valutazione dell’efficacia della terapia per l’insufficienza cardiaca •Valutazione del rigetto di trapianto •Selezione di pazienti candidati ad angioplastica o bypass PRINCIPALI INDICAZIONI ALLE PROCEDURE DI MEDICINA NUCLEARE IN CARDIOLOGIA (III) •Identificazione di pazienti a rischio di infarto durante procedure chirurgiche non cardiache •Identificazione dell’insufficienza del cuore destro •Misura della tossicità cardiaca di farmaci •Valutazione della patologia vavolare •Identificazione e quantificazione degli shunt cardiaci •Diagnosi e localizzazione precoce di infarti cardiaci 15 06/05/2012 PRINCIPALI INDICAZIONI ALLE PROCEDURE DI MEDICINA NUCLEARE: ALTRE INDICAZIONI PRINCIPALI INDICAZIONI ALLE PROCEDURE DI MEDICINA NUCLEARE IN PNEUMOLOGIA •Diagnosi e trattamento dell’ipertiroidismo (Morbo di Graves) •Diagnosi di embolia polmonare •Identificazione di sanguinamenti gastrointestinali •Quantificazione della ventilazione e perfusione polmonari •Identificazione di processi infiammatori/infettivi •Identificazione del rigetto di trapianto di polmone •Diagnosi e trattamento di patologie del sangue •Identificazione di alterazioni polmonari in grandi ustionati PRINCIPALI INDICAZIONI ALLE PROCEDURE DI MEDICINA NUCLEARE IN ONCOLOGIA Metastasi ossee Localizzazione •Stadiazione Carcinoma gastrico •Identificazione di metastasi •Valutazione di efficacia della terapia •Riduzione del dolore osseo PET/TC 16 06/05/2012 IMPIEGHI TERAPEUTICI DELLA MEDICINA NUCLEARE Sebbene la Medicina Nucleare sia impiegata principalmente a fini diagnostici, alcune applicazioni terapeutiche sono particolarmente efficaci nel trattamento degli ipertiroidismi, tumori della tiroide e del sangue e nel trattamento palliativo del dolore osseo di origine neoplastica TERAPIA RADIOMETABOLICA Indicazioni cliniche – Trattamento di metastasi da carcinoma differenziato della tiroide (I-131) – Ablazione di residuo tiroideo postchirurgico (I-131) – Trattamento degli stati iperfunzionanti della tiroide (I-131) – Trattamento di neoplasie derivate dalla cresta neurale- (I-131 MIBG) – Trattamento del dolore da metastasi ossee (Sr-89) – Trattamento di versamenti pleurici con radiocolloidi (Y-90) – Radioimmunoterapia di varie neoplasie; in modo particolare tumori ovarici e gliomi (Anticorpi monoclonali marcati con I-131, Y-90, Re188/186) – Trattamento di epatocarcinomi (I-131-lipiodol). Esposizione alle radiazioni naturali Le radiazioni di origine naturale, provenienti dallo spazio (radiazioni cosmiche), dal suolo (elementi naturali radioattivi), dal carbonio e potassio naturalmente presenti negli alimenti ed acque e sono responsabili dell’85% della dose di radiazioni assorbita da ciascun individuo TERAPIA RADIOMETABOLICA Somministrazione per via sistemica o loco-regionale di un radionuclide emittente radiazioni corpuscolate in forma chimica semplice o legato a molecole complesse. Il “radiofarmaco” si concentra per vari e diversi meccanismi più o meno selettivamente a livello della neoplasia o resta confinato nello spazio anatomico di introduzione, ottenendosi così l’irradiazione voluta del volume bersaglio. LE METODICHE DI MEDICINA NUCLEARE SONO SICURE Ai pazienti vengono somministrate quantità di radiofarmaci confrontabili, o inferiori, a quelle assorbite nel corso di esami di radiologia diagnostica (TAC) In caso di gravidanza, vengono evitate le procedure diagnostiche che impiegano radiazioni ionizzanti Esposizione alle radiazioni artificiali non mediche e mediche Ulteriori esposizioni a radiazioni di diversa natura derivano da strumenti domestici (rivelatori di fumo, televisori e indicatori fosforescenti) All’ultimo posto tra le cause di irradiazione si trova l’esposizione ai raggi X e γ per diagnosi o terapia In Medicina Nucleare, il paziente riceve in genere una dose equivalente a pochi mesi di esposizione al fondo naturale. 17 06/05/2012 Radioprotezione RESPONSABILITÀ DEL MEDICO A TUTELA DEL PAZIENTE Tipo di radiazione Modalità In virtù della specifica formazione professionale, di linee guida professionali e delle normative di legge, il Medico Nucleare seleziona la procedura diagnostica più appropriata per il problema del paziente, e quindi deve essere in grado di evitare esposizioni non necessarie alle radiazioni Imaging con raggi-X Scintigrafia Ultrasuoni MRI } } Commento Radiazioni inonizzanti Effetti noti. Danno probabilistico. Legislazione. Radiazioni Non-ionizzanti Non producono effetti biologici. Strumenti per la rilevazione della radioattività Sistemi a ionizzazione Contatore di Geiger-Müller Dosimetri personali Calibratori di dose 18 06/05/2012 Sommario: A cosa servono? Tecnica d’immagine Vantaggi Svantaggi Radiografia Raggi-X Interfaccia osso-tessuti molli. Elevata risoluzione spaziale. Rapidità ed economicità. Scarso contrasto tra tessuti molli. Planare – eccetto CT. Ultrasuoni Buon contrasto tra tessuti molli. Rapidità ed economicità. Principalmente studi anatomici. Risoluzione spaziale modesta. ‘Planare’. Medicina Nucleare Imaging funzionale più che anatomico. 3D. PET – strumento molto sensibile e specifico. Imaging funzionale più che anatomico. Scadente risoluzione spaziale. PET molto costoso. Scansioni prolungate. Risonanza magnetica Contrasto ottimo nei tessuti molli Possibile l’imaging funzionale e la spettroscopia. 3D. Raggionevole risoluzione spaziale. Scansioni di lunga durata. 19