RoxanaFazeli della 2E scrive: Dopo aver fatto una pausa per

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RoxanaFazeli della 2E scrive:
Dopo aver fatto una pausa per mangiare abbiamo iniziato il giro dell'edificio.Siamo
partiti dall'area giochi dove Renato (la nostra guida) ci ha spiegato che tutti gli oggetti
che si trovavano lì erano stati costruiti in modo tale che, se una persona cade oppure
sbatte, non si faccia male, perché quello è un luogo dove le persone si devono sentire a
proprio agio.
Andando più avanti abbiamo incontrato Rino, un rappresentante della PET-THERAPY,
società basata sull'interazione uomo-animale. Si tratta di una terapia che può essere
impiegata su pazienti affetti da diverse patologie con obiettivo di miglioramento
comportamentale, fisico e cognitivo. La presenza di un animale permette di consolidare
un rapporto emotivo con il paziente e, tramite questo rapporto, stabilire sia un canale
di comunicazione paziente-animale-medico, sia stimolare la partecipazione attiva del
paziente.
Mentre camminavamo Renato ci ha detto che le persone che non sanno elaborare la
comunicazione non riescono ad essere autonomi; la prima cosa che insegnano alle
persone dell'istituto è gestirsi da soli. Siamo arrivati in una zona che è stata costruita
per gestire lo spazio, questo luogo è stato adeguato a tutte le persone con i diversi
problemi che hanno. Gli edifici sono collegati da percorsi pedonali attrezzati con ausili
tattici e sensoriali specifici per le persone sordocieche. Nelle aree verdi sono presenti
percorsi per stimolare ulteriormente sensazioni e percezioni.
In tutte le strutture sono state eliminate le barriere architettoniche e gli spazi interni
adottano accorgimenti precisi per assicurare ai soggetti portatori di disabilità gravi la
più ampia fruibilità: tipologia e disposizione dei mobili, dislocazione dei corrimano,
disposizione dell'illuminazione, forme e colori adeguati per chi ha ancora residui visivi.
L'ospedale è stato costruito in modo tale che le persone che ci vanno per fare le analisi
capiscono che si trovano in un luogo ospitale nei loro confronti. La struttura è divisa in
piccoli appartamenti, ogni appartamento è strutturato come una stanza con un bagno
per mettere le persone in condizione di apprendere. Attaccate alle porte delle stanze si
trovano degli oggetti fatti da loro per capire qual è la propria stanza. Finito il giro
dell'edificio siamo usciti e abbiamo fatto una foto tutti insieme, abbiamo salutato
Renato e ci siamo avviati verso l'autobus.
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