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Pediatria
L’esame della vista
✎ Che cos’è?
È una metodica di rapida esecuzione, non invasiva e assolutamente indolore, che permette di valutare lo
stato di salute degli occhi del bambino.
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Perché si fa?
Per verificare la capacità visiva, escludere anomalie morfologiche, controllare l’evoluzione di un problema
già diagnosticato. Se non sussistono situazioni particolari, la prima visita oculistica andrebbe eseguita quando il bambino ha circa 3 anni.
IN PRATICA
• Non è richiesta una preparazione specifica. Potrebbero essere necessarie alcune alcune gocce di collirio.
• In base all’età del bambino e alla sua capacità di collaborare può essere necessario l’aiuto di un genitore (che comunque assiste all’esame).
• Nel bambino piccolo (intorno ai 3 anni), la visita prevede due fasi: prima si verifica oggettivamente la capacità visiva attraverso la schiascopia;* poi la verifica avviene in modo soggettivo: si possono usare piccoli disegni oppure simboli (E), che vengono presentati al bambino secondo diversi orientamenti nello
spazio e con dimensioni decrescenti. L’esame viene eseguito prima su un occhio poi sull’altro.
• Intorno ai 5 anni il bambino deve essere sottoposto a una visita di controllo più approfondita per valutare se gli occhi sono dotati della stessa capacità visiva.
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Come preparare il bambino
• È utile spiegare al bambino che dovrà sottoporsi a un esame della vista, di che cosa si tratta e a che cosa serve con parole semplici e comprensibili anche ai bambini più piccoli.
– Essere molto chiari nello spiegare che l’esame non è doloroso e che non vi è motivo di avere paura.
– Sottolineare che durerà poco può dare tranquillità al bambino.
– Ricordare al bambino che deve fare quello che il dottore gli chiede e rispondere alle sue domande.
– Si può prospettare l’esame della vista come un gioco, una nuova esperienza.
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E dopo?
Al termine dell’esame il bambino può andare a casa. È importante che i genitori imparino a controllare lo stato di salute degli occhi, esaminando regolarmente il bambino:
• Osservare la capacità di muovere gli occhi, di seguire i movimenti con lo sguardo; fare attenzione ai movimenti della testa e controllare che il bambino non debba spostarla per seguire gli oggetti in movimento.
• Controllare la capacità del bambino di distinguere chiaramente le persone e le cose vicine e lontane.
• Fare attenzione quando il bambino strizza gli occhi di frequente, si sforza di vedere meglio da lontano o
quando chiude un occhio se rivolge lo sguardo verso la luce. Valutare anche la presenza di fastidio con
luce intensa, lo sfregamento continuo degli occhi, l’arrossamento e l’eccessiva lacrimazione.
*La schiascopia consente di accertare e misurare la capacità rifrattiva dell’occhio. Dirigendo un fascio di luce sulla pupilla si vedrà
comparire un’ombra: la direzione dell’ombra darà indicazioni sull’assenza o presenza di un difetto di rifrazione (miopia, ipermetropia).
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